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Libri di David Hume

Biografia e opere di David Hume

La regola del gusto e altri saggi

Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2024
pagine: 128
Nel saggio La regola del gusto il punto di partenza è la varietà e variabilità dei gusti. Vi è in essi un’apparente concordanza: le stesse parole, osserva Hume, designano in tutte le lingue approvazione e pregi, oppure disapprovazione e difetti. Accordo che non va al di là delle parole; anche nella critica, come nell’etica, queste concordanze universali non oltrepassano il significato tautologico delle espressioni: nessuno può negare che il bene è bene e il bello è bello, ma la diversità comincia quando si tratta di determinare quali cose siano buone e quali belle. Tuttavia questa istanza scettica è per Hume solo un punto di partenza. Essa sta a provare che il gusto è soggettivo, e quindi non si possono trovare regole critiche universali; ma soprattutto che non esistono regole a priori, e che anche le regole del gusto, come tutte le altre, sono empiriche, a posteriori. Con ciò è posto il problema fondamentale dell’estetica di Hume: trovare un fondamento alle regole del gusto, tale che renda compatibile la loro universalità con la soggettività che abbiamo prima constatata. Che ci sia un’universalità del gusto è per Hume una cosa indubbia: ciò per lui si manifesta nei casi-limite, quando si rivelano valori imponenti e disvalori indubbi, o quando si mettono a raffronto produzioni letterarie, o in genere artistiche, di valore notevolmente differente, per esempio una poesia di un qualsiasi autore mediocre con quella di un grande poeta. Questo fatto prova che, in un certo senso, esiste un gusto universale, oggettivo, pur difficile da scoprirsi. La ricerca di Hume non è metafisica, non mira a definire un’idea trascendente del bello, ma a indagare come si formano quei «campioni», quei «modelli» del gusto che stabiliscono la norma effettiva e positiva del giudizio del gusto. Con una nota di Fabio Minazzi.
19,00 18,05

Scritti satirici (1750-1760)

Libro
anno edizione: 2020
pagine: 146
Nella produzione intellettuale di David Hume, caratterizzata prevalentemente da trattati filosofici e saggi economico-politici, trovarono posto alcune "opere scherzose", come lui stesso amava chiamarle, con cui il grande filosofo scozzese offrì ai suoi contemporanei il suo punto di vista di osservatore scettico e ironico della vita politica. Si tratta di testi dal grande valore storico-politico, risalenti al decennio 1750-1760, rivolti all'élite culturale dei caffè e dei club scozzesi e accomunati dallo stile umoristico con cui vengono derisi alcuni dei più influenti uomini politici e personaggi pubblici del suo tempo. Vengono qui pubblicati per la prima volta in italiano i primi due componimenti: Petizione dei pazienti di Westminster contro James Fraser lo speziale, del 1750, contro le aspirazioni religiose e politiche del giacobitismo, e Petizione dei rispettabili e venerabili campanari della Chiesa di Scozia all'Onorevole Camera dei Comuni, dello stesso anno, che si prende beffe di una richiesta di aumento dello stipendio da parte dei ministri della Chiesa di Scozia. Il terzo scritto è Storia del caso Margaret, detta Peg, unica sorella legittima di John Bull, composto nel 1760 in difesa della milizia scozzese contro l'esercito inglese dei mercenari, che getta luce sulla conflittualità delle relazioni tra Inghilterra e Scozia in seguito all'Unione del 1707.
12,00 11,40

18,00 17,10

Civiltà e barbarie. Scritti giovanili

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 118
Vedono qui la luce gli scritti giovanili di David Hume: il "Saggio storico sulla cavalleria e l'onore dei moderni", steso quando aveva meno di vent'anni e mai dato alle stampe, e i "Memoranda", preziosa collezione di appunti manoscritti, consistente in più di trecento aforismi, riassunti e citazioni da classici del pensiero filosofico-politico e risalente al decennio precedente la pubblicazione delle sue opere principali. Tali scritti testimoniano un'intensa e variegata attività di ricerca bibliografica, incentrata prevalentemente su temi di politica, religione, diritto ed economia, cui il giovane Hume si accosta animato da un interesse profondo per lo sviluppo delle istituzioni sociali e politiche e il processo di civilizzazione delle nazioni moderne. Si tratta di testi dal notevole valore storico, poiché offrono un singolare e finora inedito panorama delle fonti e della genesi del pensiero del più grande filosofo britannico del Settecento.
10,00 9,50

Scritti sulla guerra (1745-1748)

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 111
Il volume raccoglie gli scritti di David Hume sulla guerra: “L’insurrezione giacobita del 1745 e la difesa del prevosto di Edimburgo”, “L’incursione britannica del 1746 sulla costa francese” e “La spedizione del 1748 presso le corti di Vienna e Torino”. I primi due fanno luce sulla guerra civile e sul conflitto Inghilterra-Francia, mentre il terzo riproduce integralmente un diario di viaggio tra le capitali europee settecentesche in tempo di guerra. Tali testi, da cui emerge lo sguardo realista e a tratti ironico di Hume sulla “miserabile guerra”, si collocano in una fase decisiva per lo sviluppo del suo pensiero politico e ci consegnano una figura inedita del filosofo come cultore dell’arte bellica, esperto di strategie militari, ufficiale amico di generali e ministri, osservatore acuto delle personalità dei sovrani e delle dinamiche internazionali.
12,00 11,40

12,80 12,16

Lettere

Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 1982
pagine: 320
36,50 34,68

La conoscenza filosofico-scientifica

La conoscenza filosofico-scientifica

Libro
editore: Herbita
anno edizione: 1978
pagine: 160
8,00

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