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Libri di Caterina Selvaggi

Biografia e opere di Caterina Selvaggi

La relazione postmoderna. Cinema e letteratura nell'era globale in Amelio, Bellocchio, Barthes, Garrone, Saviano e Tarantino

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 160
La "relazione postmoderna" parla della relazione di dominio nella globalizzazione: non più "condizione" postmoderna (Lyotard) come modo di essere del singolo ma come modo di agire degli individui nel pianeta interconnesso e instabile sul piano ambientale, finanziario, psicologico, culturale. Nella "società liquida" di Bauman forze sovranazionali incoraggiano relazioni-interazioni tra le persone che rafforzano il dominio: dire chi sei, e pretendi di essere, usare le parole e comportamenti per affermarti, suggestionare, ordinare, minacciare, finisce con l'assorbire significato e contenuto in figure appiattite perché riconoscibili. Cinema e letteratura però da tempo rivelano il dominio nei grandi autori qui analizzati: dalla malattia familiare di personaggi indimenticabili, nel mondo globale di Amelio, alla malattia anche civile dei films di Bellocchio (compreso "Vincere"), al crimine come "fatto sociale globale" di "Gomorra" in Saviano e Garrone, al sadismo tra pop e pulp di Tarantino con lo spezzettamento postmoderno di testi e di corpi. E la grande letteratura si affianca, con ironia, al cinema: entrambi sanno cogliere i microcomportamenti delle relazioni in cui le persone sono usate e le parole possono divenire armi e insieme sanno chiedere la collaborazione del pubblico colto e dei fans del web. Un libro rivolto a chi ama il cinema, la letteratura, la psicologia.
21,00 19,95

Lo sguardo multiplo. Cinema e letteratura in Bellocchio, Benigni, Bergman, Bertolucci, Dardly e Pasolini

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2007
pagine: 128
Da sempre la letteratura ha dato un contributo immenso al cinema: da "Ombre Rosse" di John Ford ispirato a Maupassant a "Ladri di biciclette" di De Sica, che utilizza Bartolini, ai vari Harry Potter della scrittrice Rawlings trasmigrati al cinema prima di esser scritti. Il cinema nasce quando la letteratura Otto-Novecento frantuma il suo sguardo alla ricerca di forme adeguate alla frantumazione dell'Io e all'irrompere dell'Inconscio e del non razionale. Da Proust a Joyce, da Woolf a Svevo, da Faulkner alle avanguardie, il cinema interpreta autonomamente la seduzione dello sguardo dal buco della serratura del voyerismo freudiano e utilizza l'inquadratura come confine del desiderio. E l'inquadratura "soggettiva", con cui il pubblico "vede" ciò che "vede" il personaggio, consente al cinema di sviluppare lo sguardo multiplo cioè la visione più complessa e affascinante che grandi scrittori anticipavano allora, dal realista Tolstoj alla sperimentale Woolf, sino alla modernità di Calvino e di Sanguineti. È quanto spiega e sostiene l'autrice di questo volume mettendo a fuoco in modo originale il percorso discontinuo ma "parallelo" (Sklowsky) di cinema e letteratura verso ciò che va oltre la visione convenzionale delle cose, per poi analizzare "da vicino" sei film di registi che negli ultimi anni si ispirano alla letteratura.
17,50 16,63

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