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Libri di Alessandra Luise

Biografia e opere di Erich Kuby

Paesaggio per amare. Romanzo di un'estate

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2024
pagine: 208
Con l’ebbrezza che fa vibrare i sensi all’inizio di un grande amore, un uomo e una donna si mettono in viaggio. Si sono lasciati alle spalle il lungo inverno e il cielo grigio della Germania, dove il nazismo incalza minaccioso, e ora guidano lungo le baie mozzafiato del Sud della Francia. Lui è un noto editore, mondano e rubacuori; lei lavora nella sua casa editrice, e ha vent’anni di meno: si fermano in posti incantevoli, alberghi di lusso e ristoranti sontuosi, euforici per quella fuga in un mondo inondato di luce e di sole. Ma se lui la vita la rincorre sempre in cerca del divertimento, lei la vita desidera invece custodirla. Con una svolta improvvisa, stanca di tradimenti ed eccessi, sarà proprio la donna giovane e inesperta, peraltro senza un soldo, ad allontanarsi, in cerca di normalità e concretezza. In una casa piccola e semplice, tutta sua, alle porte di Saint-Tropez, durante un’estate indimenticabile di indipendenza, libertà e scoperta di sé, tra vigneti e alberi di limoni stringerà legami nuovi e sorprendenti, sempre più consapevole che «stare soli è davvero una cosa meravigliosa». A chiusura di questo autobiografico romanzo di un’estate, irresistibile scoperta letteraria per la prima volta tradotta in italiano, Marion Detjen racconta il contesto in cui "Paesaggio per amare" prese forma: i primi anni della vita insieme di Kurt e Helen Wolff e il loro lavoro appassionato con e per i libri. Una vera e propria missione che nel 1942 li porterà a fondare a New York la Pantheon Books, casa editrice storica, in grado di trasformare la natura stessa dell’editoria americana con la pubblicazione di autori internazionali quali Günter Grass, Boris Pasternak e Simone de Beauvoir.
17,00 16,15

Alla fine della storia

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2023
pagine: 352
All’inizio del Novecento, la bella Mirele Hurvitz vive in uno shtetl dell’Europa orientale. Anche se intorno a lei tutto sta cambiando, le sue giornate scorrono monotone: la vita di provincia, opprimente e restrittiva, è una costrizione intollerabile da cui sogna di fuggire, pensando di poter stare meglio altrove. E così si lascia corteggiare da uomini perdutamente innamorati, illudendosi che siano in grado di indicarle la strada e dare un senso alla sua esistenza. Ma agli occhi di Mirele aspirazioni e realtà non coincidono, e l’interruzione sistematica delle sue relazioni è inevitabile. Mentre la borghesia ebraico-russa attraversa un vertiginoso momento di passaggio, lei continua indifferente a interrogarsi su quando cominci “la vita vera”, incapace di trovare consolazione nel passato come pure di immaginare un futuro. È una donna in rivolta, intelligente e istruita, malinconica, sensibile, che si dibatte fra memoria e progresso. Come scrive Daniela Mantovan nella postfazione, Mirele è una figura in bilico tra un mondo scomparso e uno ancora in divenire. E la sua instabilità, il suo essere fuori da schemi e modelli tradizionali, il suo rifiuto dei compromessi, il suo essere disposta a tutto, fanno di lei una protagonista dei nostri tempi. Erede di una storia al tramonto, Mirele è – al pari di Madame Bovary e Anna Karenina – un’eroina incantevole, spigolosa, affascinante che ha segnato in modo indelebile la letteratura moderna.
20,00 19,00

Il figlio del figlio perduto

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 320
Nella Vienna della fine degli anni Venti, il giovane Alfred Mohylewski, appassionato studente di architettura affidato alla guida illuminata del suo tutore, Dr Frankl, è di ritorno da un viaggio a Berlino quando gli viene proposto di assistere al congresso mondiale degli ebrei fedeli alla Legge che si tiene in quei giorni in città. Figlio di un ebreo convertito che si è lasciato la religione alle spalle, entrando in conflitto con la famiglia di origine, Alfred è curioso delle proprie radici e accetta subito l’invito: una decisione che gli permetterà di incontrare in circostanze del tutto casuali, oltre che molto avventurose, lo zio che non ha mai conosciuto. Welwel è il fratello di suo padre e viene dalla Galizia orientale, dove è proprietario dei vasti terreni di Dobropolje. Insofferente a mondanità e frivolezze e, soprattutto, alla borghesia ebraica assimilata, alla modernità di Vienna lo zio Welwel preferisce di gran lunga gli shtetl e le campagne, dove le tradizioni sono rimaste tali. Cosa lo ha spinto a percorrere tutta quella strada sul suo carro, da est a ovest, dai campi della Podolia – oggi Ucraina – alla capitale? In questo suo primo romanzo, parte di quella che è stata definita la migliore saga ebraica scritta in lingua tedesca, Soma Morgenstern ritrae nei dettagli un mondo che non c’è più, spazzato via dalle due grandi guerre. Le sue pagine, finalmente tradotte anche in italiano, restituiscono con ironia e grande realismo paesaggi rurali e scorci urbani, una galleria di personaggi eruditi e ingenui, eleganti e miserabili, la varia umanità di una società in bilico tra innovazione e conformismo, alla ricerca di un’identità che, pur rispettosa di regole e rituali, sia in armonia con la comunità di cui vuole essere parte integrante. Con una nota di Wlodek Goldkorn.
18,00 17,10

Rosemarie. La figlia più amata del miracolo tedesco

Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2021
pagine: 239
Era il 1° novembre 1957 quando Rosemarie Nitribitt veniva trovata strozzata nel proprio appartamento di Francoforte. La prematura scomparsa della cocotte di lusso, famosa per la clientela di magnati dell'industria e per l'inseparabile Mercedes 190SL, ebbe un forte impatto mediatico: i giornali si prodigarono in rivelazioni piccanti e le indagini sul delitto appassionarono per mesi l'opinione pubblica della Germania occidentale. Tuttavia, come nel caso italiano della ventunenne Wilma Montesi (1953), l'assassino è rimasto ignoto. Da protagonista di un episodio di cronaca nera, Rosemarie è diventata il simbolo di ciò che sta dietro la facciata del miracolo economico tedesco grazie all'interpretazione critica che il giornalista Erich Kuby diede del delitto e del suo contesto. Questa è stata accolta con enorme successo sia nella versione cinematografica (La ragazza Rosemarie, 1958, regia di Rolf Thiele) sia in quella narrativa.
18,00 17,10

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