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Libri di Aldo Piccato

Biografia e opere di Amartya K. Sen

Collasso. Quando le guerre distruggono le civiltà

Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 324
La guerra può risolvere dispute, rovesciare tiranni e piegare la traiettoria della civiltà, a volte fino al punto di rottura. Da Troia in poi, ci sono stati molti momenti in cui l'azione bellica si è conclusa con l'annientamento totale, la distruzione di intere civiltà e l'imbarbarimento del tessuto sociale ed economico dei paesi e delle persone, segnando la fine di sistemi politici, culture ed epoche. E poiché, nonostante i cambiamenti avvenuti nei millenni, la natura umana rimane la stessa, ancora oggi le società non sono immuni dall'orrore di una guerra di estinzione. In questo libro il noto storico militare Victor Davis Hanson narra una serie di assedi e saccheggi dall'antichità fino alla conquista del Nuovo Mondo. Nelle storie di Tebe, Cartagine, Costantinopoli e Tenochtitlán, descrive il dramma, la violenza e la follia dei conflitti, mettendo in evidenza da un lato l'ingenuità dei vinti, dall'altro la rabbia con cui i vincitori hanno giustificato i massacri. Una lettura d'obbligo in questo inizio di XXI secolo, segnato più che mai da guerre e odio, un serio invito a tenere a mente la lezione del passato, per non incappare nuovamente nella catastrofe.
19,00 18,05

L'era dell'intelligenza artificiale. Il futuro dell'identità umana

Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 216
L’intelligenza artificiale sta conquistando sempre più spazio nella ricerca, nella medicina, nell’istruzione e in molti altri campi. Ma con quali conseguenze? Secondo gli autori di questo libro – tre fra i pensatori contemporanei più lucidi e autorevoli – presto l’umanità si ritroverà a imboccare un sentiero molto pericoloso, poiché l’IA sta cambiando il pensiero, la conoscenza, la percezione, la realtà e, di conseguenza, il corso della storia. Nonostante la velocità con cui avanza e progredisce, l’IA non è infatti governata da principi e concetti morali che la contengano e le diano dei limiti, sicché la sua rivoluzione può assumere pieghe inaspettate e condurre a esiti imprevedibili. Interrogandosi sui prossimi scenari possibili, Kissinger, Schmidt e Huttenlocher riflettono così sull’intelligenza artificiale e su come stia trasformando il nostro modo di sperimentare la realtà, la politica e le società in cui viviamo. In queste pagine, non spiegano soltanto cos’è, ma cosa rappresenta: un terreno di gioco fondamentale che determinerà gli assetti geopolitici futuri.
14,00 13,30

Dopoguerra. La nostra storia 1945-2005

Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 1092
Nel 1945 l'Europa, in ginocchio dopo la fine del secondo conflitto mondiale, era profondamente divisa e sembrava incapace di decidere del proprio destino. La parte orientale era caduta sotto il dominio sovietico, mentre quella occidentale, con la guida degli Stati Uniti, si apprestava a diventare teatro e - suo malgrado - forza belligerante nella guerra fredda tra le superpotenze. Oggi le «due Europe» sono, per molti versi, soltanto un ricordo: dopo la dissoluzione dell'URSS, la maggioranza dei paesi dell'Est si è «occidentalizzata», tanto da essere ammessa nell'Unione europea. Tony Judt narra, in un continuo confronto tra Est e Ovest, la complessa storia di questa transizione, di cui ricostruisce gli eventi più significativi. Sempre caratterizzato da una particolare attenzione per il contesto sociale delle vicende esaminate, il suo racconto si sofferma su rilevanti fenomeni culturali e di costume: gli effetti del boom economico, il movimento femminista, il cinema italiano e francese, i Beatles e le mode giovanili. Nel ricomporre in un mirabile mosaico le idee, i progetti e le speranze che hanno animato l'Europa postbellica, Dopoguerra riesce a dare un senso alla storia recente del Vecchio Continente e a delineare i tratti salienti della sua futura identità.
32,00 30,40

Pax. Guerra e pace nell'età dell'oro di Roma

Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 408
La Pax romana è stata a lungo celebrata come l'età dell'oro di Roma. L'impero allora si estendeva dalla Scozia all'Arabia ed era lo stato «più ricco, formidabile e terrificante che fosse mai esistito». Prendendo in esame il periodo che va dal 69 d.C., quando quattro Cesari si avvicendarono in rapida successione al potere, fino alla morte di Adriano, settant'anni più tardi, lo storico britannico Tom Holland traccia un ritratto straordinario dell'Impero romano al culmine della sua grandezza e in tutta la sua gloria predatoria. Perché, per quanto la pace regnasse ovunque, nessuno ebbe mai dubbi su ciò su cui si fondava: «la pace era il frutto della vittoria - della vittoria eterna», ottenuta con l'esercizio di una violenza militare senza precedenti. Evocando un tempo in cui il mito andava fianco a fianco con la realtà e la predizione di un aruspice designava la sconfitta o la buona riuscita di una battaglia, Holland ci porta con sé nell'Urbe e oltre, nelle terre dei barbari, dalla Britannia alle rive del Danubio, dalla Giudea al Golfo Persico. Attraverso un sapiente intreccio di testimonianze storiche, colore e leggenda, ripercorre episodi tanto gloriosi e drammatici che la loro fama perdura ancora oggi: dall'assedio e la distruzione di Gerusalemme all'eruzione del Vesuvio che distrusse Ercolano e Pompei, dall'inaugurazione del Colosseo alle conquiste di Traiano. E ne mette in luce i protagonisti: imperatori, nobili e intellettuali, schiavi e soldati, falsi profeti e veri ribelli. Dalle strade della capitale ai regni oltre frontiera, Holland cattura la maestosità e le contraddizioni di un impero che fece ripetutamente sfoggio «della sua invincibilità, tanto che persino i suoi nemici arrivarono a credere che non avrebbe mai potuto essere sconfitto», guidando il lettore in una ricostruzione storica da cui emergono gli ingredienti di quella che, agli occhi futuri, sarebbe diventata l'idea di «romanità». Pax è un invito a esplorare l'Impero nel suo massimo splendore e nella sua inesorabile ferocia, illuminando un'epoca che continua a ispirare e affascinare.
28,00 26,60

Il circolo dei manoscritti. Dodici storie di libri dal Medioevo a oggi

Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 704
I manoscritti medievali sono tra le più grandi opere della cultura europea. Frutto non della composizione di caratteri mobili (o delle tecnologie più odierne di stampa), ma del paziente lavoro di mani e menti - un lavoro fatto di pelle, inchiostro e sublime immaginazione - questi manufatti hanno viaggiato nei secoli e sono giunti fino a noi grazie agli uomini e alle donne che li hanno preservati e ne hanno riconosciuto l'inestimabile valore. Allo stesso tempo veicoli di cultura, monumenti artistici, reperti d'interesse storico-economico, geografico e letterario, i manoscritti sono però anche e soprattutto oggetti del desiderio. Le ragioni per cui gli uomini li bramano sono spesso le più diverse. Attraverso le storie di chi ha partecipato alla loro produzione, di chi li ha raccolti, studiati, perfezionati, salvati, custoditi, perfino di chi li ha falsificati, Christopher de Hamel mostra in queste pagine cosa significhi nascere con la passione del collezionista o dello studioso, o essere animati da un'autentica ossessione, che talvolta sconfina nella follia o finanche nella malvagità. Spaziando in quasi mille anni di storia, tra castelli, biblioteche e abitazioni private, tesse le storie di dodici incredibili personaggi. Un monaco dell'XI secolo, un duca francese, un umanista della Firenze rinascimentale, un miniaturista fiammingo, un antiquario britannico, un rabbino tedesco. E poi ancora un litigioso abate ostile all'Ancien Régime, un bibliotecario del British Museum, un abile falsario, un premio Nobel, un collezionista d'arte e la prima direttrice di uno degli istituti culturali contemporanei più importanti degli Stati Uniti. Un variegato campionario di eccentrici bibliofili che l'autore evoca e riunisce in un fantomatico «circolo dei manoscritti» che parla di libri, ma anche e soprattutto di chi li ha sfogliati e di chi, in futuro, continuerà a farlo. Un club immaginario che abbraccia otto secoli. Un affascinante racconto che valica i confini del tempo fino ai nostri giorni, e oltre.
38,00 36,10

Gli Assiri. Ascesa e caduta del primo impero al mondo

Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 528
Nell'estate del 671 a.C. l'esercito del re Esarhaddon attraversò la penisola del Sinai, entrò in Egitto e si impossessò della terra dei faraoni. Migliaia di prigionieri furono condotti a Ninive, la capitale del regno assiro, un immenso impero che dal Mediterraneo si estendeva all'Iran occidentale e dall'Anatolia arrivava al Golfo Persico. La conquista dell'Egitto fu il culmine di un lungo viaggio attraverso la storia. Un viaggio iniziato nella seconda metà del III millennio a.C. ad Assur, una piccola città che nel corso di alcuni secoli assunse un ruolo di primo piano nel commercio internazionale, accumulò una notevole ricchezza e divenne il centro di uno stato con una monarchia bramosa di misurarsi con le grandi potenze dell'epoca e di estendere i confini nazionali con la forza delle armi. Fu proprio la guerra, infatti, la cifra della politica assira, l'espressione della sua hýbris imperiale. «Davanti a me le città, dietro di me le rovine» recitava un'iscrizione del re Esarhaddon, che, come gli altri sovrani, condusse sistematiche campagne di sottomissione nei confronti dei popoli vicini. Feroci e spietati, i re assiri diventarono così il simbolo del «dispotismo orientale», nonché l'emblema della corruzione dei costumi, e le loro città finirono con l'incarnare l'«alterità» rispetto alle capitali religiose, culturali e politiche dell'Occidente. Ma l'Assiria, a lungo conosciuta soltanto attraverso la Bibbia ebraica e i testi degli autori greci, non fu soltanto un regno oppressivo e sanguinario. La circolazione delle merci e delle idee, i centri urbani ornati di giardini, le sculture monumentali, la scrittura, i grandi poemi epici, le ricche biblioteche, un efficiente apparato burocratico e una società cosmopolita ne fecero una delle più fiorenti civiltà del mondo antico. Essa fu il primo grande organismo sovranazionale, un modello per gli imperi successivi. E la sua scomparsa, avvenuta nel 612 a.C., rimane un enigma per certi versi inesplicabile. Un mistero che solo le straordinarie scoperte archeologiche avvenute a partire dalla metà del XIX secolo hanno iniziato a penetrare e alle quali Frahm attinge per questo ricco e magistrale volume.
27,00 25,65

L'era dell'intelligenza artificiale. Il futuro dell'identità umana

Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2023
pagine: 216
Alla fine del 2017 un algoritmo di intelligenza artificiale ha collezionato una serie di vittorie schiaccianti a scacchi scegliendo mosse che la mente umana non è nemmeno in grado di assimilare o utilizzare. Qualche anno più tardi, i ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT) hanno annunciato la scoperta di un nuovo antibiotico ottenuto grazie all'aiuto dell'intelligenza artificiale, che era riuscita a individuare proprietà molecolari sfuggite alla concettualizzazione e alla classificazione degli scienziati. L'intelligenza artificiale sta conquistando sempre più terreno nella ricerca, nella medicina, nell'istruzione e in molti altri campi. Ma con quali conseguenze? Secondo l'ex segretario di Stato americano Henry Kissinger, l'ex amministratore delegato di Google Eric Schmidt e l'informatico e decano del MIT Daniel Huttenlocher, presto l'umanità si ritroverà a imboccare un sentiero molto pericoloso, poiché l'IA sta cambiando il pensiero, la conoscenza, la percezione, la realtà e, di conseguenza, il corso della storia. Nonostante la velocità con cui avanza e progredisce, l'IA non è infatti governata da principi e concetti morali che la contengano e le diano dei limiti, sicché la sua rivoluzione può assumere pieghe inaspettate e condurre a esiti imprevedibili. Interrogandosi sui prossimi scenari possibili, tre fra i pensatori più autorevoli e lucidi di oggi riflettono così sull'intelligenza artificiale e su come stia trasformando il nostro modo di sperimentare la realtà, la politica e le società in cui viviamo. In queste pagine, Kissinger, Schmidt e Huttenlocher non spiegano soltanto cos'è l'intelligenza artificiale, ma cosa rappresenta: un terreno di gioco fondamentale che determinerà gli assetti geopolitici futuri.
20,00 19,00

La mia casa è il mondo. Un'autobiografia

Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2022
pagine: 540
Il premio Nobel Amartya Sen è tra i pochi che, con le parole del «Financial Times», si possa definire un «intellettuale globale». Personalità di altissimo profilo nel campo dell'economia e noto per i suoi interventi in materia di povertà e diseguaglianze – un impegno ispirato certamente dagli eventi cui ha assistito durante l'infanzia e la prima adolescenza nel Bengala occidentale –, ha viaggiato fin da quando è nato. In queste preziose pagine autobiografiche, l'autore ripercorre i primi tre decenni della propria vita, trascorsi soprattutto fra il Bengala e l'Inghilterra. Sen torna dunque a Mandalay, in Birmania, e a Dacca, nel moderno Bangladesh, dove ha vissuto da bambino. Rievoca gli eventi che hanno segnato quegli anni: dalla tragica carestia del 1943 alle drammatiche turbolenze che hanno scosso l'India nel 1947 al momento dell'indipendenza e della partizione, alla detenzione di molti suoi familiari durante la dominazione britannica. Ricorda la scuola sperimentale e progressista, fondata dal grande poeta Rabindranath Tagore, nel villaggio di Santiniketan, e le conversazioni in un caffè di College Street a Calcutta, dove, giovane studente universitario, coltiva con crescente entusiasmo le gioie dei dibattiti intellettuali. Poi il trasferimento a Cambridge, in Inghilterra, e al Trinity College, dove ha il privilegio di conoscere i grandi economisti e filosofi dell'epoca, da Maurice Dobb a Joan Robinson e Piero Sraffa, solo per citarne alcuni, maestri che nel volgere di pochissimi anni sarebbero diventati suoi colleghi, oltre che grandi amici. Con la semplicità tipica delle grandi menti, Amartya Sen narra gli incontri, i luoghi e le esperienze che hanno alimentato e plasmato il suo pensiero in tema di economia, filosofia, identità, comunità, disuguaglianza di genere. "La mia casa è il mondo" è un viaggio attraverso la formazione dell'universo morale di uno dei più grandi pensatori contemporanei.
25,00 23,75

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