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Libri di Alberto Capitta

Biografia e opere di Alberto Capitta

La pastora. Una fiaba di anime nere

Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2025
pagine: 112
Non vi è peggior tragedia per un governante che tenga alla soddisfazione e alla felicità del suo popolo di vederlo affamato e ridotto in stracci. La fiaba veridica di Capitta narra di un’Italia del Ventunesimo secolo piombata sotto una cappa depressiva causata dalla penuria di carne. Una mancanza insopportabile per la popolazione che non trova più appagamento in quell’idea di mattatoio a cui è affezionata. A risolvere il tempo dei desideri insoddisfatti si affaccia sulla scena politica la protagonista di questa storia, la pastora, che finisce per ottenere lo scranno più alto del potere: la guida del governo. Ha un passato oscuro, la pastora, figura truce dall’anima volubile e nera, pervasa da nostalgie che nutre con la visione di un quadro tenuto nascosto: il ritratto di un uomo con gli occhi bagnati dalla morte. Per lei è il buon padre, quello che le ha insegnato l’arte di una carezza funebre al mondo e alle cose, quello in cui ritrova incorrotto lo spirito della sua fiamma immortale. Fra crisi affrontate nelle sale del Palazzo e ritorni all’ovile, riuscirà la pastora a soddisfare l’antica sete di sangue?
13,00 12,35

La tesina di S.V.

Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2023
pagine: 304
Lo studente liceale S.V. si mette alla ricerca della palla finita per caso oltre la rete di un campetto di periferia, durante una partita di calcio fra amici. Il resoconto della ricerca è affidato alla tesina di fine corso compilata dal ragazzo e alla lettura che ne fa in classe, davanti ai compagni e a un professore di Lettere grigio e tormentato. Sarà la cronaca immaginifica di una ricerca senza resa, così avventurosa da stregare l'uditorio per ore. Immerso nella sua esplorazione, S.V. si perderà nei paesaggi meravigliosi di un'isola fuori dal tempo, imbattendosi in luoghi remoti e dimenticati: boschi labirintici, un vagone abbandonato su una landa deserta, una stazione di servizio dismessa da decenni, la capanna sul lago di un barcaiolo burbero e solitario, una grande casa con la sua verdeggiante tenuta dentro la quale scorre una vita che fa pensare a certe affinità elettive. Il viaggio senza meta, con la palla fuggiasca che riappare e riscompare indisponente, oltre o sul limitare di qualsiasi consorzio umano, sarà una graduale e spietata odissea interiore, una discesa obbligata nelle regioni più austere della vicenda umana, dove vive anche la memoria di un eccentrico supplente passato per quel liceo, insegnante del male di vivere. «Chi è S.V.? Cosa è venuto a raccontarci?» si chiede il grigio professore in ascolto, e con lui se lo domanda il lettore avvinto dall'epos cantato da Capitta in una polifonia di punti di vista, nella faglia fra reale e irreale, e in una sospensione temporale da classico moderno.
20,00 19,00

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