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Libri di A. Ziino

Biografia e opere di A. Ziino

La sequenza medievale. Atti del Convegno internazionale (Milano, 7-8 aprile 1984)

Libro: Libro rilegato
editore: LIM
anno edizione: 1997
pagine: 171
26,00 24,70

Il codice di Lucca (Codice Mancini). Lucca, Archivio di Stato, ms. 184; Perugia, Biblioteca comunale «Augusta», ms. 3065 (rist. anast.)

Il codice di Lucca (Codice Mancini). Lucca, Archivio di Stato, ms. 184; Perugia, Biblioteca comunale «Augusta», ms. 3065 (rist. anast.)

Libro: Libro rilegato
editore: LIM
anno edizione: 1995
pagine: 228
Il codice di Lucca (Codice Mancini), i cui fogli superstiti sono oggi conservati a Lucca e a Perugia, testimonia la florida tradizione compositiva nord e centro-italiana fra XIV e XV secolo, consegnandoci un grande numero di unica del periodo tardo-arsnovistico. Lo studio che accompagna il facsimile rintraccia le origini del manoscritto nel contesto storico e culturale delle corti di Giangaleazzo Visconti a Pavia e di Francesco Carrara “il Novello” a Padova. Sul finire del primo decennio del XV secolo la raccolta prese la via del sud, forse entrando in contatto con le cappelle papali di Pisa e Bologna, per approdare quindi a Firenze, dove i brani dei compositori locali furono aggiunti nei fogli finali. Lo studio introduttivo comprende la ricostruzione dell’assetto originario della fonte, la ricognizione del suo contenuto, numerose tavole di concordanze, la trascrizione di quattro brani e le riprese fotografiche ai raggi ultravioletti dei fogli maggiormente danneggiati.
155,00

Il codice T. III. 2 (Codice Boverio) della Biblioteca nazionale di Torino (rist. anast.)

Libro: Libro rilegato
editore: LIM
anno edizione: 1994
pagine: 172-52
Il volume raccoglie quindici bifogli provenienti da un codice redatto presumibilmente agli inizi del Quattrocento, fra la Savoia e Milano o Pavia. I nove fascicoli ricostruibili costituiscono una fonte di enorme importanza storica, che presenta caratteristiche inconsuete. Vi sono tramandate 48 composizioni profane e liturgiche su testi francesi, italiani e latini, delle quali ben 29 unica. Con una sola eccezione — “Frater Petrus de Sancto Seveno Ordinis Minorum Fratrum”, l’altrimenti ignoto autore di uno dei brani — tutte le composizioni sono anonime, ma le concordanze con altri manoscritti consentono attribuzioni a Suzoy, Filippotto da Caserta, Antonello da Caserta, Antonio da Cividale e, soprattutto, Antonio Zacara da Teramo, per la cui conoscenza questa fonte si rivela particolarmente significativa. Oltre all’elevato numero di Gloria tropati, rarissimi nella tradizione italiana, è notevole la contiguità di pezzi provenienti dal repertorio profano italiano e francese, a conferma del ruolo svolto da alcuni centri norditaliani non solo come tramite fra la tradizione compositiva locale e quella francese, ma anche come iniziatori di una nuova cultura musicale e di un nuovo stile, basati sulla reinterpretazione dei modelli d’oltralpe.
100,00 95,00

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