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Laurana Editore: Fremen

Tutte le nostre collane

Un'estate da Dick Fulmine

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2025
pagine: 256
Se esistesse la categoria dei «romanzi reticenti», "Un’estate da Dick Fulmine" vi apparterrebbe senz’altro. Se Un’estate da Dick Fulmine avesse un eroe, sarebbe Francesco: un ragazzino che vive in un paese dell’entroterra; che dopo l’8 settembre del ’43 scappa con la famiglia in un campo di lavoro del Reich, dove perde i genitori sotto un bombardamento; che a guerra finita rientra a casa da solo, a piedi; che viene accolto nella primavera del ’45 dagli zii, nel frattempo trasferitisi in città. Lì ritrova il suo grande amico, il cugino Giuseppe, accecato dalla calce tra le macerie di un cantiere. Con lui vive delle semplici avventure: esplora la città, si fa degli amici, ha una storia con una buona ragazza. Ma, alla fin fine, di questo eroe sappiamo veramente poco, e nulla dei suoi moti interiori: conosciamo appena alcuni suoi sentimenti elementari, certe passioni, i desideri dell’età; in una scena struggente, quasi una visione, comprendiamo quanto gli manchi la madre; nella sostanza, però, sembra un personaggio estraneo al mondo, forse un burattino, un prototipo adolescente del Meursault camusiano. Il fatto è che, per Francesco, in quegli anni, in quei luoghi, dentro a quei legami familiari, è difficilissimo sentire, pensare, crescere, perché è difficilissimo distinguere tra il bene e il male. Gli ex alleati sono diventati nemici; gli ex nemici sono diventati alleati, gli alleati hanno posto fine alla guerra, ma hanno ammazzato i suoi genitori e, indirettamente, hanno colpito il cugino. In città tutto dipende dai soldi, anche il sesso, ma soldi non ce ne sono mai. Alcuni adulti sono buoni, altri no. Dov’è la giustizia? L’unico esempio al quale Francesco sembra potersi appoggiare è Dick Fulmine, eroe, lui sì, ma solo di un fumetto; le sue avventure mirabolanti sono lontane, lontane dalla quotidianità di sopravvivenza in cui Francesco vive. Con una lingua scabra ed economica, aperta al movimento metaforico ma sempre precisa, "Un’estate da Dick Fulmine" ci consegna un paradossalmente memorabile non-eroe.
18,00 17,10

Lo splendore. Volume Vol. 1

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 680
Che cosa sappiamo della realtà? La realtà dell’esperienza ci è nota: conosciamo fatti, eventi, cause, luoghi, individui. Ma nel cuore dell’esperienza è nascosta una trama simbolica: la realtà reale. Nel corso dell’Ottocento, mentre grazie alla rivoluzione industriale la tecnica si affermava come lo strumento principe per la conoscenza e il dominio del mondo, i romanzieri – da Balzac a Flaubert – tentarono di rappresentare scientificamente la realtà dell’esperienza; ma nel passaggio al Novecento ci si accorse che il realismo non riusciva a soddisfare il bisogno di senso, che l’esperienza risultava frammentata e dispersa, che la realtà reale sfuggiva alla presa. Joyce, Proust, Döblin, Mann, Broch, Musil, Hesse, Canetti e altri tentarono un romanzo nuovo, vorace, spirituale, strabordante dalle forme canoniche. “Lo splendore” di Pier Paolo Di Mino si colloca in questa tradizione modernista; ma ficca le sue radici molto più nel profondo, nelle grandi narrazioni bibliche e prebibliche, nella sapienza cabalistica e alchemica – il titolo è un omaggio allo “Zohar” –, nel romanzo comico e parodistico di Cervantes e Sterne. E al tempo stesso è una rocambolesca e talvolta granguignolesca epopea popolare, avvincente come un romanzo di Dumas. “Lo splendore. L’infanzia di Hans” racconta l’infanzia di Hans Doré, nato nel 1911 in un sobborgo di Berlino e destinato a diventare il «vero re», colui che – senza saperlo – potrà salvare il mondo dalla macchina della necessità; ma è soprattutto il racconto della sua genealogia diretta e indiretta, nella quale si affollano personaggi memorabili – la curatrice ambulante Hermine, la piissima Clea, il brutale Gustav, il fervente socialista Joseph –, ciascuno con il proprio compito all’interno della sottile trama che regge le sorti dell’umanità. Le loro vite sono contese da due fazioni contrapposte, che sembrano muoversi con agilità nello spazio e nel tempo: da una parte l’abeliano Hubel e il cainita Ginzburg, dall’altra il prete Kircher e un misterioso libraio. Saranno questi ultimi che, per mezzo di un visionario libro azzurro fatto di sole immagini, tenteranno di guidare Hermine, Clea, Gustav, Joseph e lo stesso Hans verso lo splendore.
22,00 20,90

La casa delle orfane bianche

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 376
Per aiutarsi reciprocamente tre donne di mezz’età decidono di ritirarsi in una casa di paese con le rispettive anziane madri, bisognose di assistenza. La convivenza, sulla carta, è un incastro perfetto: cosa c’è di meglio della rusticità dei bei tempi andati per dividere spese, pensieri, incombenze, e magari risanare quel legame intimo tra madre e figlia, di accudimento e amore, che al momento è invertito? Ma il nido si mostra assai presto per quello che è: un covo di immaturità, risentimento, egocentrismo e disperazione che sfocia in un tragicomico delirio collettivo: la casa si rivolta contro le inquiline e il loro desiderio, soffocandole tra immondizie, un cane infido e l’odore nauseabondo di una papera guasta. La situazione precipita quando arriva nella casa, teoricamente come badante, una suora fasulla e inferma, che si piazza in poltrona e pretende d’essere servita e riverita. Lo scompiglio che ne segue getta le protagoniste nello sconforto totale finché, come in ogni dramma che si rispetti, esse saranno costrette a smascherarsi, e a dichiararsi orfane bianche.
19,00 18,05

Ferrovie del Messico

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 824
Se cercate dell’avventura, in questo romanzo ne troverete a bizzeffe. Se cercate della letteratura, con questo romanzo ne farete una scorpacciata. I luoghi e i tempi: Asti, Repubblica Sociale Italiana, febbraio 1944; su e giù per le ferrovie del Messico, tra gli anni Venti e gli anni Trenta del secolo scorso. I personaggi (non tutti): Cesco Magetti, milite della Guardia nazionale repubblicana ferroviaria, tormentato dal mal di denti, incaricato di compilare una mappa delle ferrovie del Messico (l’ordine viene dall’alto, molto dall’alto); Tilde Giordano, ragazza bellissima e folle, imbevuta di letteratura, della quale Cesco si innamora all’istante e perdutamente; Steno, devotissimo fidanzato di Tilde, partigiano senz’armi; don Tiberio, prete di città confinato a Roccabianca a causa di certe sue insane passioni; Epa, cartografo samoano (delle Samoa tedesche); Adolf il Führer e la sua consorte Eva, alle prese con l’abuso di anglicismi; Angelo detto Angelino detto Angelito detto Lito Zanon, addetto cimiteriale alla bollitura di cadaveri; Mec il muto, suo sodale fin dai tempi in cui insieme costruivano ferrovie in Sudamerica; le due Marie, entrambe di nome Maria; Bardolf Graf, impiegato amministrativo, ignaro motore immobile di tutta la storia; Ettore e Nicolao, informatissimi e misteriosi clienti fissi del night club segreto l’Aquila agonizzante, prossimi ai partigiani; Gustavo Adolfo Baz, autore del volume Historia poética y pintoresca de los ferrocarriles en México; Edmondo Bo, frenatore poeta, o poeta frenatore, o frenatore e poeta, in ogni caso alcolista e oppiomane; l’orribile Obersturmbannführer Hugo Kraas, amante dell’arte italiana, discutibile golfista e spietato SS; Giustina Decorcipo, compagna d’orfanotrofio di Ettore e Nicolao, violentata e uccisa e gettata sul bordo della strada a sedici anni; Feliciano, bambino morto.
22,00 20,90

Il censimento dei lampioni

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 320
Sebastiano rientra al paese d’origine, in Puglia, dopo un periodo trascorso all’estero. Deve comparire in tribunale per la sentenza di separazione dalla moglie Magda. Trova lavoro, per sé e per il padre disoccupato, come censore dei lampioni di strada per la società Electric Sole; e decide di rimanere.Il lavoro fianco a fianco col padre, che molti anni prima aveva lasciato senza apparenti motivi la famiglia, mette in luce antichi dissapori. Il tutto si complica ancora con la nascita di una relazione tra il padre di Sebastiano e Magda. Ma durante il lavoro di censimento molti eventi aiuteranno Sebastiano a confrontarsi con il suo passato: in particolare l’incontro con Lisa, una giovane artista le cui opere, le Mappe dei giorni, consistono di brevi frasi che descrivono la sua vita quotidiana. Sebastiano stesso, imitandola, trasformerà le schede del censimento in brevi narrazioni, consegnando a ogni lampione una storia e recuperando, allo stesso tempo, i propri ricordi. Per scoprire, alla fine, che la distanza tra lui e suo padre non è poi così grande.
18,00 17,10

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