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Guerini e Associati: Studi e ricerche

Tutte le nostre collane

Dar da mangiare agli affamati. Le eccedenze alimentari come opportunità

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2012
pagine: 266
Le eccedenze generate nella filiera agro-alimentare - in Italia 6 milioni di tonnellate, il 17% dei consumi alimentari annui - costituiscono una sfida per chi si interroga su come alleviare la povertà alimentare e per chi si impegna ad aiutare quanti ne soffrono. Si tratta di un numero di persone in continua crescita, che rende ancora più drammatica la situazione a fronte di una crisi che non sembra destinata a risolversi in tempi brevi. Quando le eccedenze non sono recuperate per soddisfare le esigenze alimentari delle persone, diventano spreco, almeno dal punto di vista sociale. Al tempo stesso, non tutte le eccedenze sono eliminabili all'origine; esse sono dunque un'opportunità per ridurre l'insicurezza alimentare. Il presente volume illustra i risultati di un primo tentativo di fornire una visione d'insieme del fenomeno dell'eccedenza alimentare e dello spreco nei diversi stadi della filiera agro-alimentare italiana. Sulla base di più di 100 studi di caso condotti nel settore primario, nell'industria di trasformazione, nella distribuzione e nella ristorazione e di un'indagine che ha coinvolto 6.000 nuclei familiari, vengono identificate le cause di generazione delle eccedenze alimentari e vengono stimati i valori dell'eccedenza e dello spreco, per i diversi settori e a livello nazionale. Il volume presenta inoltre le modalità di gestione che permettono di ridurre lo spreco e di destinare le eccedenze alla rete di food bank ed enti caritativi.
15,00 14,25

Al servizio della persona e della città. Libertà ed efficacia nei servizi pubblici locali

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2011
pagine: 256
Nel settore dei servizi pubblici locali l'efficacia nei confronti dei cittadini e delle comunità è frequentemente evocata, come obiettivo delle riforme e come principio ispiratore della gestione. Ciononostante restano in generale modesti i progressi nella diffusione dei servizi e nella tempestività degli investimenti. A partire da tale osservazione, la presente ricerca, promossa dalla Fondazione per la Sussidiarietà, analizza le difficoltà manifestate dalla tradizionale gestione pubblica e anche dagli assetti nati dalle recenti riforme. L'indagine suggerisce che, come nei servizi tradizionali di welfare, la dualità Stato/privato non è sufficiente ad assicurare il miglioramento. Anche nel caso dei servizi di pubblica utilità, gli elementi tipici di un sistema "sussidiario", quali la cooperazione tra individui e tra organizzazioni, le strutture motivazionali della persona, l'ampliamento della libertà di scelta, la valorizzazione delle iniziative innovative, costituiscono fattori chiave per un'organizzazione moderna ed efficace del settore. Attraverso argomenti teorici, casi internazionali e una survey condotta su un campione di manager di Utilities italiane, gli autori avanzano tre proposte per il miglioramento del settore: la sperimentazione della non profit utility, già presente in altri paesi avanzati; il rafforzamento della collaborazione tra stakeholder locali nei progetti di sviluppo delle infrastrutture; la valorizzazione del legame tra operatore e utente nelle attività operative.
15,00 14,25

La povertà alimentare in Italia. Prima indagine quantitativa e qualitativa

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2009
pagine: 304
Il volume raccoglie i risultati della prima indagine quantitativa e qualitativa sulla povertà alimentare in Italia, realizzata dalla Fondazione per la Sussidiarietà insieme a docenti dell'Università Cattolica del Sacro Cuore e dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca. La stima quantitativa del fenomeno utilizza per la prima volta i dati forniti dai circa 8000 enti (dati 2007) aderenti alla Rete Banco Alimentare che offrono regolarmente aiuto a quasi un milione e mezzo di persone; si avvale, inoltre, di inedite soglie di povertà alimentare e di una ricca cartografia relativa alla distribuzione territoriale dell'indigenza. La parte qualitativa si basa su interviste a un campione di enti e di famiglie assistite, offrendo una fotografia della povertà in presa diretta. Il contrasto alla povertà alimentare dipende in modo determinante dall'azione di questa rete di enti che ogni giorno distribuisce cibo donato dall'Unione Europea, dalle imprese della filiera agroalimentare, dalla grande distribuzione, da singole famiglie. Oltre ad aiutare materialmente, gli enti instaurano rapporti personali e rispondono cosi alla principale causa della povertà che è la solitudine. Senza questa attività capillare, i poveri sarebbero più numerosi e vivrebbero in condizioni peggiori. Bisogna dunque impedire che questa rete si indebolisca, erogando maggiori aiuti pubblici e privati, in modo coordinato e tempestivo.
15,00 14,25

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