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Guerini e Associati: Il futuro del lavoro. I lavori del futuro

Tutte le nostre collane

Il lavoro manuale. Orgoglio e pregiudizi

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2014
pagine: 132
Le mani parlano di sé come di una vera e propria impresa, seguendo il canovaccio di una presentazione web. Incontrano persone e raccolgono storie di mestieri, lavoro manuale e Made in Italy. Riflettono, approfondiscono, informano e chiedono ai giovani: "lavora con noi". L'orgoglio è tra le righe di ogni storia raccontata. Ricordi e testimonianze di persone che hanno creato e creano prodotti italiani con le loro mani. Inventarsi una tecnica e sentirsi artigiano, come fece Ottavio Missoni. Creare cappelli a mano, come è per tre giovani imprenditori fiorentini del Made in Italy. Lavorare il legno con amore, come fu per Ezio Foppa Pedretti e come è per un giovane macchinista-costruttore del Teatro alla Scala di Milano. Dare forma all'intimità del proprio pensiero attraverso il lavoro delle mani e sentirsi liberi: anche di questo si nutre l'orgoglio del "saper fare" italiano. Un Paese manifatturiero, un patrimonio (forse l'ultimo) che non dobbiamo rischiare di perdere. A tutto questo i giovani possono dare una grande mano, a patto - però - che li aiutiamo a liberarsi dai pregiudizi che la nostra generazione ha creato. "Trovati un posto fisso tranquillo" abbiamo detto loro per decenni, mai "impara un mestiere". E così li abbiamo portati a pensare al lavoro manuale come a una scelta di serie B, a una fatica senza valore e dignità, a un ripiego in attesa di una vera opportunità.
20,00 19,00

Employability per persone e imprese. Percorsi di outplacement

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2013
pagine: 143
Una lettura, quella proposta da Tiziano Treu, capace di scardinare i pregiudizi nei confronti di una delle forme più moderne di politica attiva: l'outplacement. Uno strumento che viene utilizzato in misura ancora limitata in Italia ma con successo in molti Paesi a noi vicini: e sono proprio le esperienze europee, riassunte nel libro, a dimostrare che se le procedure di licenziamento sono accompagnate da programmi di ricollocamento costruiti intorno alle esigenze di ogni singolo lavoratore (aggiornamenti formativi, consulenza nella ricerca di impieghi alternativi) e gestiti da soggetti accreditati, pubblici o privati, il periodo di disoccupazione si riduce drasticamente. L'Italia sconta una sorta di deficit culturale che imprigiona le scelte in materia lavorativa in una logica di difesa passiva del posto di lavoro, a scapito dello sviluppo dell'employability. si crea così un circolo vizioso che conduce all'irrigidimento del mercato del lavoro, chiuso a qualsiasi tipo di evoluzione. È invece necessario sposare un sistema di politiche attive del lavoro che da un lato sgravino lo Stato da una funzione assistenzialista, costosa e inefficace, e dall'altro creino opportunità concrete di reinserimento. Introduzione di Srefano Colli-Lanzi.
14,50 13,78

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