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Giappichelli: Collana del Dipartimento di Giurisprudenza. Università degli studi di Modena e Reggio Emilia

Tutte le nostre collane

Lo sfruttamento del lavoro minorile. Fattispecie e azioni di contrasto

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2021
pagine: 208
Il volume raccoglie gli esiti di una riflessione avviata mediante un progetto di ricerca “multidisciplinare” dal titolo "Lo sfruttamento del lavoro minorile", con particolare riferimento all’Emilia-Romagna. L’intenzione di fondo è stata quella di analizzare il fenomeno del lavoro minorile (e dello sfruttamento del medesimo) sia mediante la metodologia dell’analisi strettamente giuslavoristica sia mediante gli strumenti della teorizzazione sui diritti umani e dell’approccio sociologico-giuridico. Ciò nella prospettiva della considerazione della persona minore di età quale soggetto titolare di diritti civili e sociali, una concezione non accolta in maniera pacifica sul piano teorico, ma assolutamente imprescindibile a partire dalla “Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza” del 1989. Più in particolare, nella prima parte, si dà conto dello “sguardo multilivello” che ha orientato la ricerca, volto ad offrire una panoramica del fenomeno nel contesto del diritto del lavoro sui piani nazionale, internazionale e regionale. Successivamente, nella seconda parte, vengono affrontati, con differenti prospettive, alcuni profili controversi, con un taglio ora improntato alla teorizzazione sui diritti umani ora sociologico-giuridico. Infine, nella terza parte, si analizzano gli aspetti economici e sociali dello sfruttamento del lavoro minorile con riferimento sia allo scenario globale sia ad un contesto particolare come quello britannico, in cui il tema del lavoro dei minori si interseca con precisi provvedimenti in materia di giustizia minorile.
27,00 25,65

Il «dominio delle regole». La regolazione indipendente dei settori dell’energia elettrica e del gas naturale tra matrice europea e politica nazionale

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 307
Il volume indaga il tema del rapporto tra la regolazione indipendente dei settori dell'energia elettrica e del gas e la politica nazionale, con particolare riferimento alle diverse modalità con le quali vengono tra loro a relazionarsi le norme di fonte governativo-parlamentare e quelle prodotte dalle Autorità di regolazione (e da ARERA in particolare) nello svolgimento delle proprie funzioni. Le numerose questioni giuridico-istituzionali che tale indagine pone concernono, tra gli altri, il tema della garanzia dell'indipendenza (funzionale) di tali Autorità — suscettibile di essere incisa da norme di provenienza esterna ai settori regolati che producano effetti sulla regolazione — quello del deficit di legittimazione democratica delle stesse e, ultimo ma non per ordine di importanza, quello dei rapporti fra l'ordinamento nazionale e quello dell'Unione europea, nel quale tutti gli altri temi vengono, in varia misura, ad innestarsi. Scopo specifico della ricerca è indagare se e in quale misura sia possibile riconoscere alle Autorità di regolazione indipendenti una sfera di operatività, in merito alla creazione ed alla "gestione" delle proprie regole, sostanzialmente riservata e impermeabile agli influssi della politica nazionale, e, in caso di risposta affermativa, quali problemi e criticità detto riconoscimento ponga.
50,00 47,50

Sicurezza urbana integrata e sistema punitivo

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: XXVII-568
Il «bene pubblico» della sicurezza urbana, secondo la l. n. 48/2017 «Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città», consiste nel «benessere delle comunità territoriali», da perseguire integrando tra loro gli interventi dei diversi soggetti istituzionali. Convergono nel sistema-sicurezza gli strumenti reattivi di carattere punitivo e gli interventi proattivi che trasformano, migliorano e innovano le relazioni e la convivenza. Lo studio si interroga su ragioni fondanti e criticità applicative della prevenzione sinergica tra sicurezza pubblica e sicurezza sociale e sugli ostacoli ai quali il coordinamento va incontro, per essere coerente, articolato e stringente, guidato dalla legge, e risultare sufficientemente forte per vincolare gli «attori» pubblici ai vantaggi olistici delle azioni integrate, meno conflittuali e più efficaci della somma degli interventi singoli. Il legislatore, nonostante le resistenze, sta acquisendo la consapevolezza che il controllo sociale, per essere capace di contrastare la vittimizzazione diffusa e il disordine urbano, comporta interventi sinergici dello Stato di diritto e dello Stato sociale, ma non fa prevalere il carattere sussidiario delle sanzioni, alle quali ricorre, spesso in modo esclusivo, per fronteggiare fenomeni dall'eziologia articola ta, riducendole così a reazioni «simboliche» e poco attente alle cause. La legge sulla sicurezza urbana fornisce importanti punti fermi per le politiche integrate, ma delinea in modo ancora inadeguato le «forme di coordinamento» possibili coi patti per la sicurezza; enuncia i compiti di Conferenza unificata e Conferenza stato-città ma trascura il ruolo fondamentale delle regioni nelle politiche di sicurezza sovracomunali; rafforza i divieti di «stazionamento» col Daspo urbano ma non si fa carico delle persone che li violano; non adegua pienamente i regolamenti comunali di polizia e di sicurezza urbana e le ordinanze del sindaco ai richiami della Corte costituzionale su «modalità» legali di obblighi e divieti a garanzia della libertà personale; non affronta compiti e funzioni della polizia locale, che andrebbero riscritti da capo. La riflessione giuridica, partendo dai passi compiuti, è chiamata ad approfondire il nodo del coordinamento voluto dall'art. 118 co. 3 Cost. contribuendo a delineare politiche integrate di sicurezza urbana orientate costituzionalmente, in un sistema che riservi compiti residuali alle sanzioni, in base ai vincoli costituzionali di sussidiarietà, ragionevolezza, proporzione, offensività, colpevolezza e funzione rieducativa della pena.
64,00 60,80

Scriminanti incomplete e giudizi controfattuali. Contributo a uno studio sull'imputazione dell'illecito penale

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2019
pagine: XI-405
Esistono delle condizioni in presenza delle quali il fatto tipico può risultare giustificato nonostante l'assenza di un elemento della fattispecie scriminante? Il volume sviluppa una riflessione sistematica sulle cause di giustificazione incomplete e sulla possibilità di estendere al mondo delle scriminanti alcuni criteri tipici dell'imputazione normativa dell'evento (comportamento alternativo lecito e nesso di rischio). L'idea nasce dall'approfondimento di alcune discussioni, giurisprudenziali e dottrinali, sorte nell'esperienza giuridica tedesca in materia di consenso ipotetico (hypothetische Einwilligung); istituto, questo, che sembra essersi già diffuso anche presso la giurisprudenza civile italiana in materia di trattamenti medici caratterizzati da consensi incompleti. Alla luce di tali esperienze, lo studio si concentra sui limiti che, se accolto nel nostro ordinamento anche in materia penale, il consenso ipotetico dovrebbe osservare, per poi effettuare un confronto diretto con i benefici e gli eventuali pregiudizi che la sua operatività sarebbe in grado di produrre, anche in relazione a "scriminanti ipotetiche" diverse dal solo consenso.
48,00 45,60

Consumo, risparmio, finanza. Un'analisi costituzionale

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2019
pagine: 408
Il volume sviluppa una riflessione sui nessi sistematici, riscontrabili già a livello costituzionale, tra la fenomenologia giuridica del consumo e quella del risparmio, entrambe declinate poi nella dimensione finanziaria. È proprio l’analisi della Carta costituzionale a segnalare come, a questo livello dell’ordinamento, il concetto giuridico di consumo possa palesare un’ampiezza maggiore rispetto alle fattispecie legislative, e tale da consentire d’includere nel suo ambito di protezione anche il consumatore di strumenti finanziari. Quest’ultima figura, infatti, costituisce il riflesso soggettivo del precetto costituzionale di incoraggiamento e tutela del «risparmio in tutte le sue forme» (art. 47 Cost.), tra le quali rientra anche l’investimento non professionale, rivolto di fatto non alla speculazione, bensì alla semplice difesa del valore del proprio capitale. Alla luce di questa tesi centrale, lo studio indaga criticamente l’attuale disciplina europea e interna in tema di consumo finanziario, evidenziandone tanto le consonanze in termini di garanzia quanto i gap di tutela (e i possibili rimedi) rispetto all’insieme di norme e principi costituzionali di volta in volta rilevanti.
48,00 45,60

La «materia penale» tra diritto nazionale ed europeo

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2018
pagine: XVII-492
Nell’esperienza penale europea e nazionale, il concetto di “materia penale” tocca oggi problemi penalistici centrali, tanto da essere divenuto espressione di un nodo fondamentale del diritto penale contemporaneo: l’identificazione, per il legislatore, ma poi anche per l’interprete e i tribunali, di ciò che è “sostanzialmente penale”, al di là delle forme e delle etichette, e altresì l’individuazione dei limiti che il diritto positivo ha, se non nella qualificazione dei fatti, comunque nell’attribuzione a essi di conseguenze penali tipiche. L’evoluzione della giurisprudenza europea (C. Edu e CGUE), più di recente allargatasi anche alla giurisprudenza della Corte costituzionale, sul tema della matière pénale e del ne bis in idem sostanziale, per l’estrema aleatorietà dei criteri di valutazione succedutisi nel tempo, doveva essere portata a coscienza collettiva attraverso un impegno ricostruttivo e critico il più possibile ampio e rappresentativo degli studiosi e addetti ai lavori, teorici e pratici. A tal fine sono raccolti in questo volume i lavori presentati al Convegno nazionale dell’AIDP, sezione italiana, svoltosi presso l’Università di Modena e Reggio Emilia nel 2017, poi rielaborati e aggiornati in vista della presente pubblicazione, alla luce dei più recenti sviluppi del dibattito e della prassi. Sono quindi affrontati nell’opera in prospettiva interdisciplinare, penale, processuale penale, civile, amministrativa, europea, internazionale, non solo il tema del ne bis in idem e del cumulo tra sanzioni penali e amministrative punitive nella giurisprudenza europea e nazionale, ma anche l’identità delle sanzioni punitive non penali, i profili dell’illecito para-penale, i danni punitivi e i loro rapporti con la depenalizzazione, la rilevanza probatoria e processuale delle diverse sanzioni nei rispettivi sistemi, la loro estensione nei settori della criminalità economica, dei mercati finanziari, del diritto del lavoro, in quello alimentare etc. Responsabilità degli enti, confisca, irretroattività, disciplina della prescrizione, nel loro dipendere dalla formale o illegittima qualificazione di una materia come penale o amministrativa, sono quindi affrontate nel quadro complessivo dei contributi. Il discorso si allarga quindi alla questione centrale del concorso di reati e di illeciti: quante sanzioni (pene principali, accessorie, misure preventive, di sicurezza, sanzioni patrimoniali riparatorie, risarcitorie e ripristinatorie, interdittive, cautelari, disciplinari etc.) si possono moltiplicare per uno stesso fatto e contro lo stesso autore, e quale è il costo complessivo di questo molteplice e non coordinato sistema sanzionatorio.
50,00 47,50

Il vocare in tributum nelle fonti classiche e bizantine

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2018
pagine: X-210
"Nel corso del presente studio, ci proponiamo di analizzare il procedimento del vocare in tributum, in modo indipendente dalla susseguente ed eventuale actio, e di comprenderne i motivi dell'introduzione, accertando se, nei periodi storici successivi, abbia subito modifiche che ne abbiano potuto completare o snaturare la fisionomia giuridica." (dall'introduzione)
27,00 25,65

Principato auctoritas solutio legibus

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2018
pagine: XI-250
Il titolo allude ai tre cardini sui quali si fonda l'indagine, e che si trovano legati l'uno all'altro da un complesso di interrelazioni nel medesimo tempo immanenti e sempre mutevoli. Il principato di Augusto costituisce il primo referente delle problematiche legate all'origine del potere normativo imperiale, del suo fondamento, del progressivo stemperarsi per il principe del vincolo di osservanza della legge, di cui peraltro egli diventa presto unica fonte. Il nuovo, come tante volte sarà dato rilevare in seguito nella storia, si fonde con l'antico, che fornisce, nel pensiero dell'autrice, il precedente - esempi di solatio legibus si riscontrano dai tempi di Scipione Emiliano; tutti i poteri assunti da Augusto hanno i nomi usitati della tradizione giuspubblicistica repubblicana - e l'involucro formale idoneo a consentire un più tranquillante percorso innovativo, visto, a sua volta, come una progressione da un lato aliena da traumatiche cesure, ma dall'altro inesorabilmente avviata in direzione di un potere autocratico e super leges. L'auctoritas di Augusto, legata alle sue origini, ai successi politici e militari, alla peculiarità inimitabile delle doti personali del figlio adottivo di Cesare, si 'istituzionalizza' con Vespasiano in chiave di prosecuzione di quel percorso, proprio al fine di rendersi funzionale a una successione nel potere imperiale svincolata da un carisma che, in ogni tempo, tocca solo pochissimi eletti. Al tempo stesso il progressivo affermarsi della solutio legibus, che riguarda in partenza norme privatistiche di ambito matrimoniale e successorio ma che viene pressoché subito avvertita come potenzialmente in grado di produrre effetti dirompenti - di qui l'ininterrotto monito etico che trova nel leges super princìpem di Plinio una sorta di effigie antonomastica -, prosegue, almeno per un lungo tratto prima dell'esito assolutistico, accompagnandosi all'immagine di un'evoluzione sempre condotta in chiave formalmente legalitaria, un canone programmatico perseguito da Augusto con calcolata e meticolosa coerenza ma in fondo presente e percepibile anche nei principi che si sono avvicendati dopo di lui. I dogmi 'Quod principi placuit legis habet vigorem' e 'Princeps legibus solutus est", dovuti alla penna di Ulpiano ma restituiti nella veste a noi nota dai Digesto giustinianeo pubblicato tre secoli più tardi, sottendono un nodo oggetto delle più varie e divaricate interpretazioni, ma - l'autrice ne è convinta - il fascino che ancora esercitano sugli studiosi non può dirsi legata alla mera e psicologica attrattiva esercitata dall'inafferrabile, quanto piuttosto al fatto di costituire una prima radice di quel concetto di sovranità, che poi, da quelle basi, ha attraversato la storia.
35,00 33,25

La sospensione dell'esecuzione. Volume Vol. 2

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2017
pagine: 224
27,00 25,65

La convenienza economica nel contratto

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2016
pagine: VII-219
Nel campo dell'autonomia privata e della possibilità per anche uno solo dei contraenti di concludere contratti a sé economicamente sconvenienti, l'interrogativo è tradizionalmente risolto nel senso di attribuire ai paciscenti la libertà di effettuare ogni valutazione a riguardo, ritenendosi l'equilibrio economico del contratto affare privato, rimesso, in quanto tale, alla libera determinazione dei consociati. Sennonché, a partire dagli anni novanta del secolo scorso, si può registrare una rinnovata attenzione in dottrina e in giurisprudenza, all'esame della questione se il contratto debba essere economicamente conveniente per tutte le parti, o per una sola di esse. Si riaffaccia così un interrogativo che si pone all'origine dei riferiti nuovi orientamenti e di cui si deve necessariamente tener conto per una ulteriore riflessione, attenta ad indagare, in chiave rimediale, la rilevanza giuridica di quelle turbative della libertà di decisione, tali da poter incidere su di una adeguata valutazione della convenienza dell'affare. In questa prospettiva, la convenienza economica del contratto non si identifica con un ideale astratto di proporzionalità, ne presuppone una oggettiva equivalenza dei valori scambiati, ma si colora di evidente soggettività, divenendo la locuzione più efficacemente descrittiva dell'attuale tensione dell'ordinamento alla tutela della correttezza nei processi formativi dell'accordo.
28,00 26,60

Prevenzione degli incidenti aerei. La nuova normativa internazionale e dell'Unione Europea

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2015
pagine: X-254
La necessità di migliorare i livelli di sicurezza del volo nell'ambito dell'aviazione civile attraverso una sempre più efficace azione di prevenzione a tutto campo continua ad essere al centro dell'attenzione del legislatore internazionale (identificabile essenzialmente nell'ICAO, International Civil Aviation Organization) e di quello dell'Unione europea. In tale contesto si collocano alcune recenti iniziative normative finalizzate, da un lato, a rendere più incisive le inchieste di sicurezza, dall'altro, a gettare le premesse per la creazione, a livello di istituzioni e di operatori del settore, di sistemi di prevenzione pro-attiva diffusi ed efficaci. In particolare, per quanto concerne le inchieste di sicurezza in campo aeronautico (quelle cioè che hanno esclusivamente finalità di prevenzione e non di accertamento di eventuali responsabilità), le novità più significative provengono dal regolamento UE n. 996/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, che ha abrogato la direttiva 94/56/CE. Nel predetto regolamento, tra l'altro, si afferma il principio secondo cui il giusto equilibrio tra le esigenze della prevenzione e quelle di giustizia è fondamentale per garantire l'interesse pubblico generale.
30,00 28,50

La convenzione europea dei diritti dell'uomo e l'ordinamento italiano. Problematiche attuali e prospettive per il futuro

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2015
pagine: XII-279
La Convenzione europea dei diritti dell'uomo, le dinamiche correnti di trasformazione del suo sistema di tutela dei diritti e le problematiche di interazione con l'ordinamento italiano, sono state al centro del Convegno promosso dal Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Modena e Reggio Emilia "La Convenzione europea dei diritti dell'uomo e l'ordinamento italiano: problematiche attuali e prospettive per il futuro" svoltosi a Modena il 25 ottobre 2013. L'obiettivo principale del Convegno è stato quello di offrire, all'indomani della Conferenza di Brighton e dell'adozione dei Protocolli nn. 15 e 16, una panoramica attuale del sistema europeo di salvaguardia dei diritti e delle sfide che si profilano al suo orizzonte. Nel presente volume, che si apre con la Presentazione di Guido Raimondi, Vice-Presidente della Corte di Strasburgo, si pubblicano gli Atti del Convegno con contributi che interessano problematiche cruciali del diritto della Convenzione, quali: la tutela multilivello dei diritti in Europa e la prospettiva di adesione dell'UE alla CEDU, le riforme recenti della disciplina del ricorso alla Corte di Strasburgo e, con particolare riferimento all'ordinamento italiano, l'esecuzione delle sentenze della Corte di Strasburgo, l'interazione tra la Corte di Strasburgo e le corti nazionali.
32,00 30,40

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