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Giappichelli: Collana del Dipartimento di Giurisprudenza. Università degli Studi di Brescia. Quaderni del LaCIS

Tutte le nostre collane

Gli effetti della riforma del Terzo settore in materia di «enti religiosi civilmente riconosciuti». Normativa, buone prassi ed esigenze del tessuto sociale

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2021
pagine: 139
La riforma del Terzo settore ha dato il via ad un percorso di riordino e semplificazione di uno spazio normativo che, nell'ultimo trentennio, ha attraversato una fase decisamente magmatica. Le novità introdotte da tali disposizioni, ed in particolare dal «Codice del Terzo settore», nel ridisegnare questa disciplina, hanno prodotto effetti significativi con riferimento agli «enti religiosi civilmente riconosciuti», per le «attività di interesse generale» che essi svolgono. Il presente volume muove dunque dalla necessità di esaminare le norme espressamente dedicate a tali enti per ricostruirne il peso specifico rispetto all'impianto complessivo delineato dal legislatore. In particolare, esso è rivolto alla ricerca di un giusto equilibrio tra le disposizioni dettate dalla riforma ed una attenta applicazione dei principi costituzionali che concernono gli enti in questione, nel quadro di un corretto bilanciamento degli interessi coinvolti e della specialità propria di tali soggetti giuridici. Di qui, anche in considerazione delle difficoltà socio-economiche scaturite dall'emergenza epidemiologica Covid-19, si intende rilevare l'importanza, per questo peculiare ambito di azione, del progressivo imporsi di nuove dinamiche di relazione tra autorità civili, confessionali e collettività in generale.
22,00 20,90

History & law encounters. Lezioni per pensare da giurista

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2021
pagine: 93
Questo volume è la materializzazione della prima edizione degli History&Law Encounters, un progetto didattico e scientifico avviato dai corsi di Storia del diritto presso l'Università di Brescia nella primavera del 2019, con l'intento di proporre anzitutto agli studenti elementi per discernere la fisionomia del `giurista' in avvio del loro percorso di studi. L'apporto dei sei autori (fra giuristi e storici del diritto) interpellati per attuare tale progetto si è tradotto in una ricca polifonia di voci e di prospettive che, passando attraverso l'immediatezza delle lezioni e del dinamico confronto in aula, trova ora, in queste dense pagine, l'occasione di una condivisione ancor più ampia. Con l'intento di 'provocare' dimensioni poco esplorate dal giurista, attingendo al metodo critico proprio dello storico, le proposte d'analisi (e indagine) accolte in questo volume spaziano dalle radici dell'Europa alla stregoneria nel contesto subsahariano, dal costituzionalismo inglese alla Carta del Carnaro, dal contratto nel pensiero della Scuola di Salamanca alla dottrina internazionalistica fra Sette e Novecento. Non un percorso, dunque, ma coordinate che identificano problemi, temi e domande entro un ampio quadrante spazio-temporale.
16,00 15,20

Relativo e plurale. Dinamiche, processi e fonti di diritto in Terraferma veneta (secc. XVI-XVIII)

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 163
Pluralità (di poteri, status e corpora, fonti di diritto, giurisdizioni) e relatività (di soluzioni normative, assetti politico-istituzionali, rapporti di forza e reciproca definizione di spazi giuridici e d'identità fra soggetti, gruppi, ceti, comunità, universitates) nel tempo e nello spazio sono cifre distintive dell'Età moderna e della complessa e sfaccettata esperienza giuridica che la connota. Le vicende della Terraferma veneta, particolarmente entro il distretto bresciano, fra i secoli XVI e XVIII ne sono perfetto esempio. La sovrapposizione della dominazione veneziana ai precedenti assetti giuridici, politico-istituzionali e sociali enfatizza la complessità dei rapporti fra centri e periferie, stimolando l'originarsi e definirsi di nuovi 'spazi giuridici' che potremmo definire intermedi, connessi alla dimensione territoriale e al contempo astratti da essa. L'attenzione si concentra sul Territorio, 'corpo territoriale' che rappresenta interessi e comunità della campagna bresciana sin dal XV secolo. Ente ibrido che non trova collocazione precisa né nella tassonomie della scientia iuris né entro le nuove teorie dello Stato, a metà strada fra modello corporativo medievale ed articolazione periferica dell'amministrazione statuale, il Territorio è espressione spontanea di un'ampia sezione del distretto e ne aggrega gli interessi, è interlocutore (de facto e poi formalizzato) di Venezia e della città di Brescia, e protagonista di un diritto multiforme, esposto a continui riassetti e contrattazioni, connotato da un carattere spiccatamente dinamico e impermanente. La materia del 'buon governo' diviene uno degli ambiti di intervento che maggiormente è oggetto e momento di coagulazione di tali dialettici processi di produzione del diritto. Una prima parte del volume si concentra su questi aspetti, muovendo dal perimetro più ampio dello Stato moderno, per giungere a quello più 'locale' delle comunità incluse nel Territorio, con il loro tenace ius proprium. La seconda parte propone la versione tridimensionale e plastica di questa ricostruzione, sfruttando materiali e fonti di diritto prescelte nell'ampio novere riferibile ai secoli considerati, in relazione al contesto e ai soggetti analizzati: casi di studio che vividamente illuminano,. chiarendone i nodi, l'intreccio dei temi affrontati.
22,00 20,90

I confini mobili della cittadinanza

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2019
pagine: 256
La "cittadinanza" è istituzione di lunga durata, che affonda le sue radici in concetti del passato quale politeia della Grecia antica o civitas della cultura giuridica romana. Privata dei molteplici aggettivi (giuridica, politica, sociologica, nazionale, plurale, digitale, effettiva, proattiva, etc.), con la quale è stata qualificata nel corso degli studi, descrive nella sostanza i legami che un individuo ha con una determinata comunità. Tale relazione si invera in una dimensione spaziale (la civitas, lo Stato) ed è influenzata da elementi economici, politici, normativi, sociali e culturali, che ne restituiscono un'immagine plurale: "cittadinanze". L'attuale cittadinanza, ancora fortemente condizionata dalle finalità dello Stato-nazione, si riduce a gestire le modalità per l'acquisizione dello status di cittadino, riconosciuto tale dall'ordinamento giuridico. Alla luce, però, delle grandi trasformazioni ("globalizzazione", primato della "persona" sul "cittadino", interferenza delle istituzioni sovranazionali su quelle locali), che nell'ultimo mezzo secolo hanno inciso significativamente sulla natura dello Stato-nazione, la cittadinanza ha subìto cambiamenti così profondi da farci chiedere se sia in grado di contribuire a risolvere il conflitto cittadini-stranieri in un'ottica inclusiva e non divisiva. Se cioè, sotto il peso destabilizzante delle attuali migrazioni, riesca a gestire la piena acquisizione dei diritti della persona nel rapporto libertà-uguaglianza e non, invece e suo malgrado, a fomentare l'inutile e pericoloso antagonismo fra il cittadino e lo straniero. È con tale dualismo che gli autori del volume hanno provato a cimentarsi.
23,00 21,85

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