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Franco Angeli: S.t.r.a.d.e. Spiritualità e tradizioni religiose: approcci, discipline, etnografie

Tutte le nostre collane

Il loto e la spada. Il pensiero di Aurobindo Ghose e la sua ricezione in Occidente

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
pagine: 208
La vicenda biografica e spirituale del filosofo bengalese Aurobindo Ghose (1872-1950) ha diviso tanto gli studiosi che si sono confrontati con il suo pensiero quanto il più vasto pubblico di ricercatori che ha guardato al millenario deposito orientale per ritrovare una dimensione spirituale in cui riconoscersi. Sottoposto a priori alle più rigide critiche dottrinali o entusiasticamente accettato come un moderno profeta hindu, Aurobindo deve essere considerato come una figura paradigmatica nella difficile transizione tra il lungo capitolo coloniale e la successiva indipendenza indiana, rappresentando una delle più intense voci alternative alla non-violenza del Mahatma Gandhi. Le ragioni di questa duplicità sono da ricercarsi nella sintesi tra cultura occidentale e tradizione religiosa indiana su cui il pensatore bengalese ha edificato la propria peculiare dottrina dello yoga integrale. La sua opera legge il corso della storia come il divenire di un organismo vivo e consapevole, cercando le regioni comuni tra il monismo metafisico dell'advaita vedanta e l'assenso occidentale al realismo scientifico. Politicamente, Aurobindo è stato da alcuni considerato come uno dei più luminosi combattenti per l'indipendenza indiana, da altri un estremista facinoroso che non ha esitato a ricorrere alla violenza per contrastare l'egemonia britannica. Sulla base di un'attenta analisi testuale dell'imponente opera letteraria del filosofo bengalese e attraverso il confronto con quelle figure occidentali che hanno diversamente interpretato il dettato tradizionale (Guénon, Evola, Steiner e Scaligero), il volume suggerisce una linea d'indagine che non riduce il senso dell'opera aurobindiana alle categorie intellettuali dell'Oriente o dell'Occidente, ma ne segue la caratteristica identità senza sacrificarla in un'ortodossia in cui il filosofo non si è mai pienamente riconosciuto.
26,00 24,70

Il male agito. Prospettive dal lato oscuro della psiche

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 128
Viviamo in un mondo da cui ci arrivano continuamente notizie di un “male inaudito”: rapimenti di volontari ONG, omicidi di adulti e bambini, pulizie etniche, esecuzioni sommarie, epidemie suicidarie e persecuzioni religiose. Ogni giorno siamo costretti a rivedere il bollettino delle vittime di atti distruttivi commessi sotto le mentite spoglie di atti di fede. Azioni violente simili a queste erano altrettanto frequenti, o anche più di oggi, nelle epoche che ci hanno preceduto. La video-diffusione globale però ce ne tiene informati in tempo reale e la popolazione, che raggiunge oramai i sette miliardi, rende i fenomeni apparentemente più frequenti. Il fatto positivo è che oggi questi dati vengono a nostra conoscenza prima che i mandanti, detentori del potere politico, li mascherino con la propaganda. Atti tanto crudeli ed efferati si consumano dietro il velo di un credo religioso o della tutela di culture e razze, trasformando in un male oggettivo la ricerca di Sé o il tentativo di realizzazione spirituale. In questo volume sono raccolti alcuni interventi di un convegno multidisciplinare focalizzato su questi temi: nonostante le differenze di vertici osservativi e di discipline di provenienza dei relatori (dalla etnoantropologia alla psicoanalisi) i loro contributi convergono più spesso di quanto i loro linguaggi o i metodi di ricerca possano divergere. Espandere la consapevolezza dei fattori umani e psicologici in gioco sembra essere la strada per evitare la naturale e pericolosa assuefazione a tali mostruosità che genera una violenza senza fine, invece della crescita spirituale. Considerazioni e approfondimenti sono qui pubblicati nella speranza che avviino ulteriori riflessioni ed elaborazioni che, incrementando la coscienza collettiva intorno alle radici del male, riescano sempre più a favorirne una trasformazione spirituale e a ridurre la frequenza delle azioni malate e la violenza che attraverso di esse si riproduce e amplifica.
16,50 15,68

Il cosmo sciamanico. Ontologie indigene fra Asia e Americhe

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 368
Fin dalle prime testimonianze etnografiche, il tema dello sciamanismo da un lato ha affascinato intere generazioni di studiosi, dall’altro ha colpito profondamente l’immaginario occidentale. L’incanto e il mistero dell’agire sciamanico, nonché la difficoltà di circoscrivere il fenomeno in un paradigma definitivo, hanno attraversato il dibattito scientifico per decenni. È lo sciamano un terapeuta, un mago, un esorcista? Oppure - com’è stato definito - un eroe culturale, un intermediario col mondo degli spiriti, o una sorta di psicoanalista ante litteram della collettività? Partendo dalle più aggiornate teorie scientifiche, ventuno saggi a opera dei maggiori specialisti sul tema propongono una panoramica pressoché globale sugli studi sciamanici, apportando nuove testimonianze e ricerche sul campo, ove la percezione del cosmo sembra essere il cardine di un diverso modo d’interpretare l’alterità e la liminalità. Dalla foresta amazzonica alle giungle indiane, dalle steppe dell’Asia alle isole del Giappone, dalle vette andine alle vallate himalayane: lungo queste e altre rotte si snoda un viaggio affascinante fra tradizioni religiose, folklore e ontologie indigene.
36,00 34,20

Mentalità e morte. Percezioni, concezioni e credenze in Occidente e in India. Uno studio comparativo

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 496
In molte culture antiche la luna, con le sue due facce, una colma di luce e l’altra del tutto oscura, simboleggia la mente e le sue opposte nature, giacché la mente può essere illuminata o oscurata. Fra questi due estremi si situano indefinite gradazioni di luce-oscurità. Alla mente, facoltà con cui l’essere umano indaga se stesso e il mondo, è sovrapposta la mentalità; questo termine, come i suoi sinonimi, paradigma e darśana, indica un particolare modo di vedere, di sentire; ossia, un modo di pensare il mondo che implica un modo di esplorarlo. La mentalità è quindi una particolare visione della realtà: del mondo, dell’uomo e delle loro origini. Analogamente alla mente, la mentalità presenta molteplici sfumature, situate fra i due stessi estremi di piena luce e piena oscurità; la mentalità può infatti agevolare la comprensione della condizione umana oppure può ostacolarla. Il confronto fra mentalità di tempi e luoghi differenti, come quelle dell’Occidente (nell’evo antico, di mezzo e moderno) e dell’India, espande l’orizzonte mentale, stimolando nuove riflessioni, anche su temi enigmatici come quello della morte e del post mortem. Il rapporto fra mentalità e morte è efficacemente rappresentato dalla metafora del cristallo che, in apparenza, assume differenti colorazioni a seconda del fiore che di volta in volta gli è avvicinato. Il cristallo rappresenta qui l’essere umano, il mistero della sua natura e quindi quello della morte; mentre i fiori rappresentano le differenti mentalità. Alcune di queste, a causa della forte opacità della loro ’colorazione’, attribuiscono al cristallo una natura del tutto alterata; pertanto, fuor di metafora, non sono d’aiuto per svelare il suo mistero; viceversa, altre mentalità, in virtù della loro tenuità e limpidezza, alterano solo minimamente la natura del cristallo, permettendo così di svelare, più o meno in profondità, tale enigma.
49,00 46,55

Fantastiche montagne. Esseri e luoghi dell'immaginario nelle terre alte

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 176
Della montagna esistono una pluralità di immagini e rappresentazioni elaborate nel corso dei secoli e via via costruite sull'opinione comune e sugli stereotipi vigenti in un preciso momento storico, risultato dell'elaborazione di un continuum di sguardi "cittadini": locus horribilis da cui era meglio fuggire; siti incontaminati in cui ritrovare tradizioni genuine; territori marginali e isolati. Poco si è parlato della montagna come di luogo di produzione dell'immaginario e quando è stato fatto, è spesso stato affrontato come un ulteriore aspetto bizzarro ed esotico legato ai contesti delle terre alte. Il volume si propone di offrire un punto di vista interdisciplinare sul fantastico e sull'immaginario, categoria qui impiegata per definire la produzione fantastica e simbolica quale appare nei diversi sistemi culturali: con questo termine si comprende più in particolare il corpus delle credenze e della narrativa popolare riferito a luoghi ed esseri fantastici e soprannaturali. Spaziando dall'uomo selvatico allo yeti, dagli animali mitici agli esseri della paura, si intende indagare quali sviluppi e quali esiti possono avere nella contemporaneità le produzioni del fantastico in ambienti montani. In molti casi, infatti, si assiste sia a una ri-creazione sia a una sorta di riposizionamento dell'immaginario in un nuovo modo di interpretare il suo significato e la sua funzione, per cui saranno individuate continuità, discontinuità, recuperi, frammentazioni.
22,00 20,90

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