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Franco Angeli: Gioele Solari. Dip. st. pol. Univ. To

Tutte le nostre collane

Stato e potere nell'anarchismo

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 176
Il volume di Mirella Larizza Lolli, arricchito di un'introduzione di Giampietro Berti e da un apparato bibliografico aggiornato, illustra attraverso un'indagine rigorosa l'itinerario attraverso il quale la dottrina anarchica è andata costruendo la sua identità: dalla riflessione sullo stato moderno, la sua genesi e le sue strutture, messa a punto dai grandi teorici (da William Godwin a Pierre-Joseph Proudhon, da Michail Bakunin a Pètr Kropotkin), alla disamina appassionata delle nuove tappe che la vicenda statuale ha conosciuto nel secolo XX (stato socialista, nazifascismo, welfare state), attuata da esponenti meno noti, ma non per questo meno perspicaci. La categoria del potere, della quale gli anarchici hanno fatto e fanno uno strumento euristico privilegiato, appare in questo quadro come l'esito della riflessione su processi storici determinati, che nella vicenda dello stato moderno e contemporaneo trovano il loro momento sintetico ed esplicativo. L'interpretazione dell'anarchismo che qui si delinea suggerisce con vigore il suo radicamento in una fase cruciale della nostra storia, sgombrando il campo dai genericismi di una visione metastorica, ancora largamente diffusa nell'opinione pubblica e intellettuale.
21,00 19,95

La questione sociale e il sentimento religioso

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2011
pagine: 160
Il volume contiene la traduzione in lingua italiana del manoscritto che Jean Jaurès elaborò nel 1891 con il titolo La question sociale et le sentiment religieux. Nell'Introduzione Aurelia Camparini fa emergere la convinzione per Jaurès che esistesse in Francia una stretta relazione fra l'affermarsi del socialismo e la rinascita del popolo rivoluzionario francese che avrebbe portato al progresso materiale e spirituale della nazione e del mondo intero. In primo piano è l'idea che alla coscienza e alle lotte delle élite del proletariato sostenute dalla borghesia lavoratrice si sarebbero collegati, in Parlamento e nel paese, i socialisti-filosofi e intellettuali, impegnati nell'opera di elaborazione teorica riguardante il socialismo. È il caso del Manoscritto in cui per la prima volta Jaurès delinea, da un lato, il confronto critico fra il nesso dispotismo-massificazione e la mistificazione culturale del potere, dall'altro, la controcultura socialista impregnata del vero "sentimento religioso" in una dimensione umanistica-storica e attuale (comprensiva della letteratura classica, del cristianesimo, dell'illuminismo francese, del pensiero di Marx). La Postfazione di Giovanni Carpinelli, La teologia di un vero credente, mette in luce l'originalità del socialista Jaurès sul terreno della fede cristiana: un atteggiamento spirituale capace di valorizzare e al tempo stesso rinnovare la religione con l'apporto di un linguaggio pertinente e appassionato.
22,00 20,90

Media e politica in Italia e Francia. Due democrazie del pubblico a confronto

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2011
pagine: 144
Negli ultimi anni numerosi studi si sono soffermati sul funzionamento delle democrazie rappresentative evidenziando la comparsa di una nuova fase, caratterizzata dal processo di mediatizzazione della politica e dalle conseguenze che esso ha comportato nella trasformazione degli equilibri tra politici, giornalisti e cittadini. Alla luce di questi cambiamenti, il libro approfondisce il rapporto che lega la politica ai media in Italia e in Francia esplorando due esempi diversi di quella che Manin ha definito "democrazia del pubblico". A ben guardare, si potrebbe sostenere che le somiglianze e le differenze che normalmente si mettono a fuoco specie nel dibattito giornalistico, non sono quelle che contraddistinguono i due casi. Non è la presunta deriva comunicativa di due sistemi incentrati sulla personalità di leader forti, ad accomunare Italia e Francia. E neppure l'anomalia del sistema televisivo italiano appare così "anomala" di fronte all'esperienza francese. Si tratta allora di ridefinire il quadro interpretativo, alla luce delle continuità e delle nuove tendenze documentate dai risultati della ricerca.
20,00 19,00

Gustave De Beaumont. La schiavitù, l'Irlanda, la questione sociale nel XIX secolo

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2011
pagine: 336
La figura di Gustave de Beaumont (1802-1866) rappresenta un momento importante della storia intellettuale e politica del XIX secolo. Non soltanto per l'amicizia di una vita intera con Alexis de Tocqueville, con il quale avrebbe tra l'altro condiviso il celebre viaggio in America, ma anche come autore di un'opera vasta e molteplice in cui convergono numerosi temi oggetto di dibattito etico e civile nei decenni centrali dell'Ottocento: dai progetti di riforma penitenziaria visti in una prospettiva di ampia riforma sociale (Beaumont avrebbe con Tocqueville dato alle stampe un libro importante sul tema delle prigioni) alla schiavitù (l'esperienza americana è fonte ispiratrice di un originale romanzo dal titolo Marie ou l'esclavage), fino al problema della colonizzazione francese in Algeria e alla grande opera dedicata alla questione irlandese, vera e propria riflessione di "scienza politica nuova" a partire dai temi del rapporto tra aristocrazia e democrazia, forza e diritto, religione e libertà. L'intera opera di Beaumont costituisce testimonianza della grande stagione del liberalismo ottocentesco, capitolo essenziale per intendere lo sviluppo delle idee politiche in Europa, in particolare nel loro rapporto con il resto del mondo.
39,50 37,53

L'educazione di un principe luterano. Il Furschlag di Johann Eberlin, tra Erasmo, Lutero e la sconfitta dei contadini

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2010
pagine: 208
Un estremo atto di fiducia nelle virtù salvifiche dell'educazione umanistica, una più che esplicita esaltazione di Erasmo e del suo modello educativo (e ciò proprio dopo lo scontro definitivo tra questi e Lutero), ma anche il riconoscimento dell'insostituibile ruolo di un principe sapiente all'indomani della "guerra dei contadini": ecco il senso profondo dello scritto di Johann Eberlin sull'educazione di un principe luterano, espressione di un momento drammatico, oltre che di rinnovate aspettative politiche, sociali e, ovviamente, religiose. In quell'abisso di amara sconfitta dell'uomo, di mani nobili che dovevano lavarsi col sangue degli insorti, di condanna implacabile (eppure coerente) della ribellione all'autorità politica, in quel venir meno delle attese di riscatto sociale e di miglioramento della convivenza civile (erroneamente riposte da molti nella dottrina di Lutero), l'unica speranza poteva darla un principe saggio ed equilibrato. Solo un principe adeguatamente formato e istruito secondo i modelli umanistici di Erasmo e di Melantone, avrebbe potuto ricostituire un ordine politico e creare una società sufficientemente giusta e pia, in grado cioè di assicurare una vita degna di essere vissuta prima della salvezza eterna. Nasceva in questo contesto il "Furschlag" di Eberlin (1526).
27,00 25,65

Il ritratto del vero governo del prencipe (1552)

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 232
Il Ritratto del vero governo del prencipe di Lucio Paolo Rosello, edito nel 1552 a Venezia, non ha tardato a catturare l'attenzione degli studiosi soprattutto perché vi ricorrono, talora in maniera letterale, temi e addirittura brani tratti da Erasmo e Machiavelli. Il Ritratto, fin dal titolo, si presenta come opera encomiastica di Cosimo I ed è stato a lungo considerato un panegirico tipico della cortigianeria cinquecentesca, privo di originalità e coraggio. Un'analisi più approfondita rivela invece come il trattato sia decisamente più interessante. Con questa edizione critica si intende mettere a fuoco il vero significato dell'opera, individuando messaggi celati, ma per questo ancora più interessanti, che consentono di superare l'immagine superficiale di apologia di Cosimo I. L'indagine si sviluppa considerando in primo luogo le particolari vicissitudini biografiche dell'autore, un poligrafo veneto di primo piano che cercò di ritagliarsi un ruolo all'interno del movimento di rinnovamento religioso italiano, tanto da incorrere, l'anno precedente l'edizione del Ritratto, nelle attenzioni del Sant'Uffizio. Lo studio del testo e il confronto tra il manoscritto e l'edizione a stampa permettono di far emergere le sfumature più nascoste di un'opera che è perfettamente inserita nel suo particolare contesto storico, aiutando a far luce sulle problematiche politiche e religiose della metà del Cinquecento italiano.
24,00 22,80

L'Islam locale. Domanda di rappresentanza e problemi di rappresentazione

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2007
pagine: 160
Il tema delle relazioni tra Occidente e mondo islamico occupa un posto centrale nell'attenzione dell'opinione pubblica, della politica e dei media a livello globale ma soprattutto a livello locale dove la crescente presenza di musulmani solleva la questione della loro integrazione e pone problemi di governance. Riflettere sul tema della rappresentanza degli interessi di un gruppo sociale in una società complessa implica considerare anche la questione della loro rappresentazione intesa come giusta prospettiva di inquadramento dei problemi emergenti ma anche come strategia di visibilità pubblica dei soggetti coinvolti. Diventa importante, dunque, avviare una riflessione sul fenomeno tenendo conto che le domande poste dai musulmani nel nostro paese nascono, in prima istanza, da esigenze legate alla quotidianità e si riflettono inevitabilmente nei rapporti tra cittadini e istituzioni. Le richieste espresse dai musulmani, seppure non così divergenti da quelle della comunità straniera nel suo complesso, preservano però tratti peculiari legati all'esercizio della religione che rendono più complicato il confronto. Il volume inizia ad interrogarsi su alcuni aspetti legati alla rappresentanza e alla partecipazione delle comunità islamiche nei contesti locali presentando i risultati di un'indagine compiuta sulla realtà torinese da cui emerge soprattutto la necessità di individuare con chiarezza stakeholders realmente rappresentativi degli interessi delle comunità islamiche.
19,00 18,05

Trattati o vero discorsi sopra gli ottimi reggimenti delle republiche antiche e moderne

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2007
pagine: 240
L'edizione critica dei "Trattati" di Bartolomeo Cavalcanti, qui pubblicati nella loro versione integrale, intende rivalutare quel filone del pensiero politico del XVI secolo che trovò una delle sue espressioni più feconde nel fenomeno del fuoriuscitismo fiorentino. In tale prospettiva le vicende intellettuali e politiche di Cavalcanti costituiscono un punto di vista privilegiato per analizzare l'influsso che la teoria di Machiavelli esercitò già nei primi anni del Cinquecento, e la natura squisitamente politica del dibattito tra aristotelismo e platonismo.
23,00 21,85

Il leader postmoderno. Studi e ricerche sulla mediatizzazione delle campagne elettorali locali

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2007
pagine: 464
Questo volume raccoglie analisi e ricerche sul rapporto fra leadership locale, media e campagne elettorali. Ad esso hanno partecipato studiosi di otto università italiane, che da tempo lavorano con metodologie integrate allo studio della comunicazione politica. L'ipotesi di fondo che viene avanzata è che mentre a livello nazionale la personalizzazione della politica stenta ad affermarsi e, come mostra il caso Berlusconi, divide l'elettorato, a livello locale emergono varie figure di governatori e di sindaci, associate a tratti significativi di carisma, che rompono i confini degli schieramenti politici, e in molti casi raggiungono dei livelli di consenso trasversale superiori al 60 percento. La frantumazione delle piccole emittenti locali impedisce ai mezzi televisivi di esercitare un'influenza politica significativa, come quella dei grandi media nazionali, ma questi leader mettono in atto forme sofisticate di marketing elettorale e di comunicazione politica "postmoderna" e "post-televisiva". Esse si basano sulla produzione di eventi e su incontri capillari con gli elettori, oltre a sfruttare gli "effetti alone" della mediatizzazione diffusa per raggiungere anche i settori di pubblico più incerto e poco esposto ai media.
38,00 36,10

Gli opinionmaker liberali inglesi. Il fascismo e la Società delle Nazioni

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2007
pagine: 384
La ricerca si sviluppa lungo cinque capitoli, aventi come tema centrale il mondo composito del giornalismo inglese liberale e labourista nei suoi giudizi sul fascismo, tra l'avvio degli anni '20 e il 1939. L'opinione pubblica del Regno Unito fu informata correttamente, anche se le idee manifestate spesso furono settoriali e benché Luigi Sturzo, nel quindicennio dell'esilio londinese, contribuisse con intelligenza alla corretta comprensione della situazione. Un ulteriore elemento di conoscenza fu offerto dalla partecipazione degli opinionmaker alla vita della Società delle Nazioni, che giocò un ruolo di primo piano in occasione dell'aggressione italiana all'Abissinia: la condanna, salvo cerchie ristrette di fascisti inglesi, fu pressoché unanime. L'autrice ricostruisce aspetti decisivi della comunicazione politica e apre squarci di sicura novità nella storiografia sulle relazioni anglo-italiane.
34,00 32,30

La république di Jean Bodin. Sovranità, governo, giustizia

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2006
pagine: 112
Il volume illustra e analizza il contenuto dell'opera maggiore del giurista angevino Jean Bodin. In un momento di grave crisi della monarchia francese, all'indomani della strage di San Bartolomeo, Bodin coglie la necessità che il potere monarchico, per assicurare l'unità e la pace del paese, non possa essere altro che assoluto, perpetuo, indivisibile. Individuata nella monarchia la forma migliore di stato tra le tre descritte da Aristotele (monarchia, aristocrazia, democrazia) Bodin, "prendendo a prestito i princìpi dei Matematici e le decisioni dei Giureconsulti", costruisce la sua teoria della 'giustizia armonica' e del conseguente 'governo armonico', che rende il regime monarchico "il più bello, il più felice, il più perfetto di tutti".
19,00 18,05

La costruzione mediatica dell'Europa

Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2005
pagine: 288
Questo volume, che raccoglie le indagini svolte da una équipe italiana di ricercatori dell'Università di Torino e di una francese del Centre de recherche en information specialisée, prende in esame il modo in cui i media hanno rappresentato la costruzione europea dopo Maastricht e dopo il venir meno di quella specie di alone consensuale simbolico che aveva accompagnato per alcuni decenni il processo di integrazione. Tra i fattori che hanno portato al formarsi di un deficit democratico, vi è l'abuso di euroretoriche, oltre alla più generale incapacità degli apparati giornalistici attuali di tematizzare adeguatamente le controversie e le crisi. Dell'Europa si parla e anche molto. Ma di quale Europa?
30,50 28,98

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