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Fabrizio Serra Editore: Suppl. alla «Riv. degli studi orientali»

Tutte le nostre collane

Harvest texts in the British Museum

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2011
pagine: 216
220,00 209,00

Descendants of the family of the Prophet in contemporary history: a case study, the Si'i religious establishment of Al-Nagaf (Iraq)

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2011
pagine: 196
Questo volume esamina il ruolo degli appartenenti alla famiglia Alid nella storia contemporanea e le questioni relative ai molteplici usi della genealogia e della storia familiare nella Civiltà islamica. Esso analizza la storia di quattro rami principali della famiglia Alid: Bahr al-Ulums, al-Hakims, al-Khoeis e al-Sadrs. Queste famiglie fanno parte della struttura sovranazionale religiosa sciita, ma hanno allo stesso tempo un rapporto particolare con la città di al-Najaf, in Iraq. I membri della famiglia Alid affermano di discendere dal profeta Maometto attraverso sua figlia Fatima e suo cugino Ali ibn Abi Talib. Essi sono la famiglia più importante dell'Islam e hanno svolto ruoli di alto livello nella storia islamica. Negli ultimi decenni, i membri della famiglia Alid appartenenti alla struttura religiosa sono emersi come i principali esponenti e capi della comunità sciita in tutto il mondo: Abu al-Qasim al-Khoei, Muhammad Baqir al-Sadr, Muhammad Baqir al-Hakim, Ali al-Sistani, Ammar al-Hakim e Muqtada al-Sadr in Iraq; Ruhollah Khomeini, Ali Khamenei e Muhammad Khatami in Iran; Musa al-Sadr, Muhammad Husayn Fadlallah e Hasan Nasrallah in Libano; Muhammad al-Shirazi, Sadiq al-Shirazi, Muhammad Taqi al-Mudarrisi e Hadi al-Mudarrisi nel Golfo Persico; Muhammad Bahr al-Ulum, Majid al-Khoei e Fadil al-Milani in Occidente. Sulla base di un uso estensivo di fonti primarie scritte in arabo e persiano e di interviste condotte tra il 2005 e il 2011.
225,00 213,75

Kitab al-'adwiya Al-Mufrada. Di 'Abu Ga'Far 'Ahmad b. Muhammad b. 'Ahmad b. Sayyid Al-Gafiqi (XII sec.)

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2010
pagine: 160
Nulla si conosce della vita di 'Abu Ga'far 'Ahmad b. Muhammad b. 'Ahmad b. Sayyid al-Gafiqi, medico arabo-spagnolo vissuto nel VI/XII secolo. Secondo una fonte (Iau, Uyun II, 52-53) il medico era "insigne maestro e grande medico annoverato tra i migliori di al-Andalus, il più esperto tra i suoi contemporanei su facoltà, utilità, proprietà, peculiarità e nomi dei medicamenti semplici. Nel suo Libro sui medicamenti semplici, che non ha pari per eccellenza, né simili per contenuto, approfondisce quel che menzionarono Dioscoride e l'illustre Galeno". La validità dei contenuti - farmacologici e linguistici -, la meticolosa selezione delle fonti e la logica di apposizione dei brani sono i principali meriti riconosciuti all'opera. Di essa si offre qui l'edizione critica, con lo scopo di fornire agli studiosi di storia della scienza e di filologia un trattato sulle sostanze semplici prodotto in ambito medievale arabo-islamico.
125,00 118,75

Gli scavi di Uch Kukakh (oasi di Bukhara). Rapporto preliminare, 1997-2007

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2009
pagine: 294
La Missione archeologica italiana dell'Università di Roma 'La Sapienza' opera nella Repubblica dell'Uzbekistan dall'autunno del 1997. Il progetto, concordato con l'Istituto di Archeologia dell'Accademia della Scienze dell'Uzbekistan, sede di Samarcanda, si intitola La Sogdiana nell'Antichità e nel Medioevo. La ricerca, di cui il presente lavoro espone i risultati in una trattazione complessiva, benché preliminare, è finalizzata allo studio della vita sociale e culturale della Sogdiana, regione che, nell'antichità, era compresa nei confini delle attuali repubbliche dell'Uzbekistan e del Tagikistan. Nel territorio dell'Uzbekistan, appunto, la Missione archeologica italiana ha iniziato uno scavo nella località di Uch Kulakh, nelle vicinanze di Bukhara. L'intento è quello di indagare uno dei numerosi castelli di epoca altomedioevale di cui si ha notizia nelle fonti scritte e i cui resti sono visibili in tutta l'oasi di Bukhara, città ricca di storia e di cultura e con testimonianze archeologiche numerose. Le otto campagne di scavo hanno permesso di portare alla luce le fortificazioni del castello e una parte dell'insediamento relativo. Il volume raccoglie la documentazione del lavoro svolto in questi anni.
245,00 232,75

Mountains, Monasteries and Mosques. Recent Research on Ladakh and the Western Himalaya, Proceedings of the 13th Colloquium of the International Association for...

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2009
pagine: 288
La regione del Ladakh, appartenente allo stato indiano, è racchiusa fra le catene montuose del Karakorum e dell'Himalaya e confina, fra l'altro, con il Kashmir ad Ovest e con il Tibet ad Est. Facilmente accessibile agli studiosi solo in tempi recenti, essa si è rivelata di notevole interesse sia per la sua eccezionale posizione geografica, sia per la sua economia (basata sulla pastorizia e l'agricoltura), sia per la sua storia e la sua tradizione culturale, fondata su una convivenza finora pacifica fra le due principali componenti religiose, quella buddista e quella islamica. Il volume che qui si presenta, miscellaneo ed in lingua inglese, raccoglie gli atti di un Convegno promosso dall''Associazione internazionale di studi sul Ladakh' e vuole essere un'ulteriore tappa nell'esplorazione di quest'area a lungo trascurata. I numerosi contributi affrontano momenti particolari della sua storia, in particolare di quella moderna, da prospettive diverse, sociali, economiche, religiose ed antropologiche, senza tralasciare gli stretti contatti con le regioni vicine; colmando lacune e offrendo nuove prospettive di ricerca, i lavori qui riuniti si aggiungono ad un 'mosaico' di informazioni in continua crescita, che potrà essere di fondamento ad una più completa conoscenza della storia e della società di questa regione.
245,00 232,75

La nazione nella tradizione Millat nelle riviste degli «Ulamà» di Tashkent (1917-18)

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2008
pagine: 112
C'è un generale consenso tra gli storici d'oggi circa l'idea che, all'inizio del Novecento, il Turkestan russo testimoniò lo sviluppo di un ambiente intellettuale musulmano riformista, detto 'jadid'. Oltre ai ben noti progetti di ammodernamento dei curricula di maktab e madrasa di Ismail Bey Gasprinskij, pare che tale milieu avesse mutuato nozioni caratteristiche della moderna cultura occidentale quali 'progresso' e 'nazione'. Benché sia ancora in parte oscuro come queste siano state recepite, rielaborate e diffuse, pochi significativi approfondimenti sono stati dedicati alla produzione intellettuale musulmana centrasiatica a cavallo della dissoluzione dell'impero russo e della costruzione dell'Unione Sovietica. Da questa ultima considerazione discende l'obiettivo di questo studio: esaminare la coscienza identitaria dei musulmani del Turkestan dopo la conquista russa all'interno della produzione pubblicistica in lingue autoctone. Quotidiani e periodici costituiscono infatti una fonte privilegiata per studiare l'elaborazione delle rappresentazioni identitarie collettive dei diversi ambienti intellettuali musulmani locali, visto che tale letteratura occupò un ruolo dominante nel panorama editoriale dei musulmani dell'impero russo. Per esplorare in modo sistematico la concezione identitaria dei musulmani all'interno del contesto della letteratura pubblicistica si è deciso di circoscrivere questo studio ad un campione di tre riviste, pubblicate a Tashkent fra il 1917 e il 1918.
110,00 104,50

New Japanese Chronological Tabels

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2008
pagine: 96
In Giappone è stato in uso per molti secoli un calendario di origine cinese, lunisolare, basato cioè sui movimenti sia della luna che del sole. In accordo con l'uso cinese, ogni imperatore adottava diversi nomi per gli anni del suo regno ma, diversamente che in Cina, il nome dell'anno non era modificato alla morte dell'imperatore e restava in uso anche sotto il suo successore. Nel 1868 venne stabilito, con decreto imperiale, che per ogni imperatore si sarebbe dovuto usare un solo nome per ogni anno. Dal 1873 il Giappone infine adottò il calendario gregoriano occidentale, continuando però l'uso tradizionale di indicare gli anni con nomi. Gli studiosi hanno preparato, nel tempo, numerose tavole di conversione tra le ere giapponesi e gli anni del calendario giuliano-gregoriano: esse indicano le corrispondenze degli anni ma, per la maggior parte, non prendono in considerazione il fatto che l'anno lunisolare giapponese comincia in gennaio o febbraio e non corrisponde esattamente all'anno giuliano-gregoriano (dato anche che, spesso, il nome dell'anno viene cambiato, senza regola fissa, nel corso dell'anno stesso). Per queste ragioni l'autore del presente volume propone qui una nuova tavola di conversione che rifletta la reale corrispondenza degli anni giapponesi e occidentali, aiutando così anche la ricerca, all'interno degli anni, dei mesi e dei giorni.
95,00 90,25

225,00 213,75

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