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Fabrizio Serra Editore: Biblioteca di drammaturgia

Tutte le nostre collane

L'arpa e la fionda. Kerr, Ihering e la critica teatrale tedesca tra fine Ottocento e il nazionalsocialismo

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2016
pagine: 232
Nei primi decenni del Novecento la 'guerra' fra Alfred Kerr (critico teatrale di ispirazione romantica e soggettivistica) e Herbert Ihering (sostenitore di un teatro 'oggettivo', interessato ai problemi del suo tempo, e di una critica teatrale 'produttiva'), anima tutta la vita teatrale della Repubblica di Weimar. Con Hitler, Kerr, ebreo, emigra e, in esilio, la dimensione etica e civile diventa centrale, fino al 1948 (anno in cui muore). Ihering rimane invece in Germania per tutti gli anni del regime e, in seguito, divide la vita tra l'attività di Dramaturg e critico a Berlino est e la sua casa a Berlino ovest, sopravvivendo a Kerr di quasi trenta anni. Questa è la storia, ricostruita attraverso recensioni, scritti e documenti d'archivio, che Gusman racconta nel libro. Un libro che attraverso l'analisi delle idee di due personalità di eccezionale livello intellettuale evoca la storia di un'epoca straordinaria in cui il teatro era un bene condiviso e essenziale.
48,00 45,60

Scenari di libertà. Teatro e teatralità a Milano durante il Triennio Cisalpino (1796-1799)

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2015
pagine: 248
"La vittoriosa invasione francese in Italia da parte dell'esercito guidato da Napoleone Bonaparte apre un periodo di profondi mutamenti politici, sociali e culturali e gravido di significative conseguenze che si ripercuoteranno lungo tutto il XIX secolo. Il volume vuole mettere in luce in che misura e con quali modalità il teatro abbia recepito e riflesso i cambiamenti in atto e quali siano le permanenze e le discontinuità nella teoria e nella pratica teatrale del triennio rispetto al periodo precedente, quando Milano e la Lombardia erano sotto il dominio austriaco. Per affrontare lo studio del teatro milanese del triennio Cisalpino è opportuno discostarsi dalla visione semplicistica che lo liquida come "giacobino" e lo dipinge come unicamente finalizzato ad una propaganda filo-francese e filo-rivoluzionaria. Le tragedie, le commedie, i drammi per musica e i balletti ispirati a principi della Rivoluzione Francese costituiscono solo una minima percentuale del repertorio rappresentato sulle scene milanesi durante il triennio. Tuttavia, questi spettacoli costituiscono un punto di svolta, uno scatto in avanti rispetto ad abitudini consolidate. Il loro significato nella storia del teatro e la reale portata della loro carica innovativa possono essere compresi solo attraverso un'analisi puntuale e approfondita, che includa lo studio del contesto storico, sociale e culturale in cui le manifestazioni performative e para-performative si inseriscono." (dall'introduzione)
48,00 45,60

Scenari della città. Ritualità e cerimoniali nella Milano del Settecento

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2013
pagine: 192
Il volume prende le mosse da una più ampia ricerca sulla spettacolarità e la scenografia nella Milano del Settecento, in particolare della prima metà della dominazione asburgica, fino all'inizio della coreggenza di Giuseppe II d'Asburgo. Tema assai variegato, quello della spettacolarità e della scenografia, giacché allo studio della scenografia prettamente teatrale va affiancato quello della scenografia che trasforma la città, o gli edifici preposti in occasioni festive, eventi rituali di natura civile o religiosa. Cosi, se da un lato si è analizzato l'apporto innovativo della scenografia dei fratelli Galliari, dall'altra è emersa una varietà di eventi rituali e festivi, inaspettata per una città che non aveva una corte che potesse sollecitarne la realizzazione. Punto di partenza dell'intera ricerca è stato il reperimento di fonti iconografiche, l'analisi delle quali ha consentito di individuare anche elementi impensati o poco considerati della spettacolarità milanese dell'epoca: incisioni, disegni, mappe, materiale iconografico di vario tipo, anche manufatti di arti applicate. Nel 1739, nel giro di pochi giorni, si assistette al passaggio in città di Maria Teresa d'Austria e al solenne ingresso dell'arcivescovo Stampa; fu un'occasione particolare, anche per tutta la molteplicità di elementi simbolici e spettacolari connessi ai due eventi.
38,00 36,10

Agenda Aurea. Festa, teatro, evento

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2012
pagine: 252
Questo volume raccoglie una serie di saggi sulla festa e sul teatro; alcuni inediti, alcuni apparsi su riviste, libri, miscellanee di difficile reperimento o esauriti, dal 1977 fino ad oggi. Alla base un'analisi che si concentra sulla festa arcaica e sul suo coerente sistema mitico-rituale; sull'Evento cristiano dell'incarnazione, passione, morte e resurrezione di Cristo; sul teatro, tentativo della cultura greca di superare il regno dell'irrazionale, del caos e della violenza attraverso il logos, la scienza e la coscienza. Nella raccolta i saggi sono stati accorpati per periodo liturgico del ciclo di feste che va da Natale alla festa del Corpus Domini, tra maggio e giugno, sessanta giorni dopo la Pasqua: dal Natale all'Epifania, poi attraverso il Carnevale e l'Annunciazione fino alla Pasqua e infine al Corpus Domini.
54,00 51,30

Mimesi della natura e ballet d'action. Per un'estetica della danza teatrale

Libro
anno edizione: 2012
pagine: 216
Ogni studio sulla danza teatrale nel Settecento s'imbatte inevitabilmente in un nodo problematico: l'oggetto della ricerca non è (più). Di esso sono rimaste soltanto alcune tracce ovvero una serie di materiali eterogenei programmi di ballo, spartiti, incisioni, trattati di danza, appunti - che rimandano a un evento irrimediabilmente perduto nella sua forma. Il presente volume mette a tema proprio questa assenza, interrogando la congerie di effetti sopravvissuta al ballet d'action attraverso una ricognizione dello "sforzo" di dire la danza che caratterizza tutto il XVIII secolo. Nello specifico, a partire dalle opere riformatrici di G. Angiolini e J. G. Noverre nonché dai testi di diversi filosofi coevi interessati allo statuto del gesto, viene messa a fuoco la complessa relazione che lega parola e movimento corporeo, da una parte, danza e arte visiva, dall'altra, al fine di approfondire il profilo della disciplina tersicorea all'interno del più ampio sistema della rappresentazione settecentesco. Da questa analisi emerge come il segno negativo che contraddistingue variamente il ballo e il dibattito critico su di esso nel XVIII secolo sia da ricondurre non soltanto al particolare campo d'indagine ma all'essenziale matrice espressiva del gesto stesso e abbia contribuito a un progressivo slittamento del paradigma classico della mimesi della natura da un'accezione puramente "imitativo-riproduttiva" a un modello più complesso di stampo "espressivo-creativo".
44,00 41,80

Presenze femminili fra teatro e salotto. Drammi e melodrammi nel Settecento Lombardo-Veneto

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2010
pagine: 192
Lo studio s'inserisce nel contesto più ampio di un settore di ricerca dedicato alla cultura della rappresentazione nella Milano del Settecento. La maggiore circolazione del libro a stampa, la nascita dei teatri pubblici a pagamento, la politica scolastica del governo di Maria Teresa, l'influenza del salon francese favoriscono la crescita culturale ed intellettuale di alcune figure femminili che animano i salotti di conversazione; alcune di loro si confrontano in prima persona con la scrittura drammaturgica, specialmente per musica. Si sono individuate una ventina di 'femmes savantes' in area lombardo-veneta, che rappresentano un fenomeno rilevante di mediazione culturale fra le sale dei teatri e la cultura accademica, ospitando nei loro saloni intellettuali, artisti e drammaturghi e vere e proprie rappresentazioni per un pubblico in miniatura. Attraverso la ricostruzione delle loro biografie e l'analisi delle loro opere si è cercato di stabilire una relazione fra la conversazione dei salotti letterari e la scrittura per la scena, seguendo il fil rouge della dialettica pubblico-privato.
39,00 37,05

Scritture in festa. Studi sul teatro tra Seicento e Settecento

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2008
pagine: 168
Entro un'area storica omogenea, Milano e la Lombardia nella piena età spagnola, lungo un arco di tempo che dai primi decenni del XVII secolo arriva alle soglie del dominio austriaco, i saggi di Roberta Carpani raccolti in questo volume indagano un nesso cruciale nella storia del teatro occidentale fino all'età moderna, la relazione tra festa e teatro, e ne saggiano alcune differenti configurazioni in un'età feconda di incroci e interferenze che producono dinamiche di lunga durata. Variano i contesti ricostruiti: nel secolo in cui si stabilizzano le strutture del professionismo degli attori e del mercato che proseguiranno a connotare il teatro moderno, sono molteplici gli ambienti della scena dei dilettanti.
34,00 32,30

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