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Einaudi: I coralli

Tutte le nostre collane

Ecchecavolo. Il mondo secondo Imma Tataranni

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 168
«Per loro individuò un rimedio che poteva definirsi contemporaneamente sanzione e cura: il calcio in culo». I colleghi che si sentono in dovere di fare i simpatici a tutti i costi, le suocere impiccione, i tuttologi dell'ultimo minuto. Quelli che non si regolano durante il pranzo della domenica e quelli che chiedono «ti è piaciuto?» dopo aver fatto l'amore: nel suo mondo ideale Imma Tataranni non fa sconti a nessuno. Neanche a se stessa. Dopo il successo televisivo, la Dottoressa torna in libreria, ma non con una delle sue indagini: questa volta vuole dettare legge. Così, mentre risolve un caso o fa la spesa al supermercato, elabora le sue personali normative. Un libro divertente, struggente, pungente. Proprio come lei.
15,00 14,25

Le cure della casa

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 248
Lilli ha quarantotto anni, ha appena perso il lavoro ma per fortuna zia Mariangela le ha lasciato un'insperata fonte di reddito. Quale momento migliore per realizzare il sogno inconfessabile di dedicarsi anima e corpo alle cure della casa? Il marito Francesco non si capacita, l'amica Cecilia alza le spalle, la figlia Iris ride, la madre inorridisce, ma Lilli osserva beata se stessa pulire la cucina, ammucchiare spugnette multicolori, inventare definitive sistemazioni di quel mondo a parte e sempre provvisorio che è la dispensa. E perché tutto questo sapere ballerino non vada perduto, annota su un quaderno i consigli pratici da tramandare alla figlia in forma di schede. Come evitare che gli spaghetti una volta aperti scappino da tutte le parti? Per quale arcano motivo nel cambio di stagione dell'armadio è indispensabile la naftalina? Perché le pattine sono improvvisamente scomparse dalla circolazione? Lilli, però, ha anche un marito con un progetto pericoloso, una figlia che da un giorno all'altro minaccia di abbandonare gli studi per darsi all'uncinetto, un'amica che rischia di diventare madre di tre figli complicati. Ma soprattutto non fa che chiedersi: dov'è finita Noemi? La sua compagna delle elementari che le ha fatto scoprire le meraviglie della Maglieria Magica sembra scomparsa senza lasciare traccia. Ma Lilli è un osso duro e non si dà per vinta: la troverà. Perché è una casalinga guerriera, e tutti se ne accorgeranno. «A noi due, casa. Siamo sole, adesso. Una di fronte all'altra, come Gary Cooper e quell'altro in Mezzogiorno di fuoco». Tutti la chiamano Lilli e il suo sogno segreto, incomprensibile agli occhi del marito e della madre, è fare la casalinga. Ora che la sua colf si è licenziata potrà finalmente dedicarsi a esplorare a fondo i misteri delle faccende domestiche. Perché gli aspirabriciole non aspirano né le briciole né nient'altro? Cosa si nasconde nella Jungla Nera del frigorifero? A queste e altre domande Lilli cerca di rispondere in un quaderno destinato alla figlia. Ma c'è una domanda a cui non riesce a trovare la risposta: dov'è finita la sua amica delle elementari, la bambina con cui aveva condiviso l'organizzazione domestica dei Cicciobello? Noemi sembra scomparsa nel nulla, e Lilli s'improvvisa detective con l'aiuto di vecchie compagne, contesse, giornalisti e altri alleati estemporanei.
17,50 16,63

Tutto un rimbalzare di neuroni

Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 136
«Eccola qua, la mia 3H: due anni e mezzo di duro lavoro sulle dinamiche di gruppo e sul rapporto tra adulti e pari, e si era ridotta a una fila di oblò». La prima settimana sembrava una vacanza. Poi abbiamo capito che i libri di testo non li avrebbe aperti più nessuno, e quegli allievi rintanati dietro uno schermo andavano agguantati in un altro modo. Un mese dopo, i ragazzi si collegavano dai vicoli del quartiere, dal letto, o correndo in riva al mare. «Ministro, mi si sono ristretti gli alunni!» La didattica a distanza è quello che succede quando si toglie alla scuola la concretezza dei corpi, uno spazio reale in cui incontrarsi, scontrarsi, condividere, crescere. È la «scuola meno», dove al posto di sorrisi e bronci ci troviamo a guardare ologrammi e file. Per di più, in una classe difficile di una zona difficile non è detto che i ragazzi abbiano un computer: si arrangiano col telefono, quando va bene. Magari quello della mamma, magari seduti accanto al nonno con l'Alzheimer. E per loro non andare a scuola significa perdere la prospettiva di un altro mondo e un futuro possibile. Con la rabbia e l'ingegno di chi fa il mestiere più bello e più usurante di tutti, Vanessa Ambrosecchio ci racconta cosa significa insegnare: non stancarsi di provare, stanare gli allievi uno a uno, scommettere su di loro, inventarsi ogni giorno domani. «Uno era sotto le coperte, una in cucina con lo sfaccendare astioso della madre. Dietro a una è passato il padre in canottiera. Un altro camminava per tutta la casa, forse in cerca di rete, forse in preda a un raptus di iperattività». Cosa resta della scuola senza le levatacce al mattino, l'odore di ormoni, i panini nello zaino? Senza i litigi nel cambio d'ora, gli sguardi in tralice, le corse fuori appena suona la campanella? Eppure la scommessa è sempre la stessa: riuscire a raggiungere gli allievi, a toccarli, anche se sono ben nascosti dietro una videocamera spenta, più simili a impiegati in smart working – soli, assonnati, inafferrabili. Insegnare in Dad significa provarci dieci volte di più, sperando che duri il meno possibile. Un viaggio spericolato e vivissimo nel controsenso della scuola a domicilio.
15,00 14,25

Le api non vedono il rosso

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 288
«Era successo una domenica mattina. Giulio era sereno, lontano da quello che stava capitando a mille chilometri da lì. Mentre versava le crocchette al gatto, in quel viale di Lecce era già arrivata la macchina della polizia e, inutilmente, l’ambulanza». Una bambina viene travolta da un’auto che nessuno stava guidando. All’apparenza non c’è un mistero, non c’è una colpa: la macchina era a guida autonoma, la bimba è scattata avanti all’improvviso… Eppure le domande sono tante, troppe. Giulio, l’ingegnere che ha progettato l’automobile, da un giorno all’altro viene accusato di omicidio. Tra avvocati, giudici, lo sguardo dei figli adolescenti e i molti interrogativi per cui non esiste risposta, non può evitare di chiedersi cosa significhi essere responsabili dei propri gesti. Giorgio Scianna sa raccontare quello che succede quando la vita ci costringe a cambiare, e quando una famiglia precipita nel mezzo della tempesta.
18,00 17,10

La non mamma

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 112
Susanna è una donna, una figlia, una compagna, un'amante. Ha un lavoro che l'appassiona, un'allegria specialissima, il talento di scoprire sorprese in ogni dove. Come ciascuno di noi, "non è" un'infinità di cose, e naturalmente è tutte le altre. Eppure nella sua vita c'è uno spartiacque invalicabile: è una non mamma, appunto. Perché essere o non essere madri, che sia per scelta o per caso, per desiderio o per impossibilità, nel nostro mondo definisce le donne come persone. Questo libro sottile e profondo, malinconico e vitale, racconta – in una parola – la libertà. Che non è certo una cosa semplice. La donna che dice «io» in queste pagine è libera di gestire il proprio tempo, racchiuso in un perimetro del tutto personale. Libera di investire su se stessa, di divertirsi e immalinconirsi, di fare programmi e poi cambiarli. Libera di sentirsi sola, di osservare a fondo, di interrogarsi, di comporre. Allora sale a bordo del suo motorino e si muove per le strade di Roma, catturando epifanie, accensioni improvvise, piccoli momenti luminosi. Come gli scatti fotografici che si fanno d'istinto con il cellulare, quando una cosa ci colpisce così tanto da volerla avere sempre in tasca. Ed è proprio questa libertà che in punta di penna si fa poesia, permettendo alle parole di adagiarsi lievi ma mai spensierate sulle cose. Susanna Tartaro ci mostra la bellezza e la meraviglia di accogliere la vita, scrivendo prima di tutto con gli occhi. Perché, in fondo, si può essere genitori in tanti modi: a volte basta solo guardarsi intorno. La non mamma ha un "non" davanti, che sta acceso come un faro. Ci sarà sempre qualcuno che le dice: «Tu non puoi capire». Ma quante cose vedono i suoi occhi liberi e leggeri mentre attraversa Roma in motorino, coi capelli al vento e il dono raro di trasformare ogni angolo di strada, ogni faccia in poesia. Susanna Tartaro ha scritto un libro spiazzante, irregolare, capace di annotare il mondo per folgorazioni. «Amo i barattoli da impilare, la luce del frigo, il gorgoglio della lavastoviglie. E i libri, i piatti, le borse e i golf, le matite e gli asciugamani sono amici miei. Il mio disordine inizia dalla sedia appena entro in casa, fa il giro delle stanze, poi torna e si accuccia come un cane fedele».
14,00 13,30

Tempesta madre

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 216
All’istituto Santa Sofia, Jacopo è il solo maschio della classe, e a otto anni il suo rapporto con le donne è già complicato. A partire da quello con la madre, che gli fa imparare a memoria versi di Majakovskij, spegne i mozziconi di sigaretta nei piatti ed è divorata dalla voglia di vivere. Per le suore della scuola è chiaro che quella ragazza con la maglietta troppo corta è all’origine dei comportamenti di Jacopo: taciturno, fin troppo interessato alle gambe delle sue compagne e soprattutto fissato con la scrittura. I suoi temi, che hanno sempre lei come protagonista, fanno il giro della scuola. Sua madre e suo padre non vivono insieme ma non hanno mai smesso di litigare furiosamente, lei in italiano e lui in napoletano, lui macellaio e lei segretaria della Brahms edizioni musicali. Una notte, Jacopo e la segretaria – cosí lui chiama sua madre – si trasferiscono abusivamente in una palazzina popolare al Rione delle mosche: due buste, una scatola, e lo zaino di scuola come unico bagaglio. L’ascensore non funziona e il bagno è senza porta, ma c’è un solo letto in cui dormire: se Jacopo dovesse scegliere un momento perfetto della sua vita, indicherebbe quello. Nel rione c’è anche la macelleria di suo padre, e il pomeriggio Jacopo si chiude nella cella frigo a riempire di parole i fogli per incartare la carne. Quella di Jacopo è un’educazione sentimentale fallimentare, e a leggerla scappa spesso da ridere. Un incontro disastroso dopo l’altro, fino alla catastrofe definitiva: l’incontro con Veronica, maestra di meraviglia e di fuga. Un romanzo amaro, ironico, abrasivo, che rivela una nuova voce di inusuale freschezza, in cui il sorriso e l’emozione convivono a ogni pagina. Gianni Solla si fa spazio tra gli scrittori capaci di affrontare il dolore a viso scoperto, con grande fiducia nella letteratura.
17,00 16,15

Ciò che nel silenzio non tace

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 271
Agosto 1944. Una suora ribelle e coraggiosa sottrae un neonato da una cella del carcere Le Nuove di Torino facendolo scivolare nel carrello della biancheria: è il figlio di una deportata, destinato a morte certa. Si sa, la lavanderia non è affare dei tedeschi, e il più delle volte i carrelli entrano ed escono dalle mura senza essere frugati. Ora il bambino dorme tranquillo, ma qualcuno dovrà prendersi cura di lui. Ottobre 1999. Una giovane donna sale in moto per cercare le tracce del fratello di cui fino a quel momento ha ignorato l'esistenza. La verità sul suo passato diventa una priorità che a lungo pare irraggiungibile. A unire questi due punti nel tempo è l'arco della vita di quel ragazzo sempre un po' fuori posto, delle donne dure e forti che lo hanno salvato e accompagnato, legate dal medesimo segreto, e di un Paese lacerato e recalcitrante, che attraversa la guerra e il dopoguerra in perenne lotta con se stesso.
18,00 17,10

Lezioni di volo e di atterraggio

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2020
pagine: 201
Ci si dava appuntamento in un parco, ci si metteva sparsi, chi in piedi, chi sdraiato e chi in braccio a qualcun altro, dopodiché s'iniziava. «Questo era il gioco, questa la sfida delle giornate di follia: aggirare l'ovvio, non ripetere il risaputo, bucare il tempo, aprire strade, sondare il possibile, il parallelo, l'alternativo. Poteva durare anche a lungo questo aggrovigliarsi di nuvole e mondi, ma si atterrava, prima o poi si atterrava sempre». La scuola di Roberto Vecchioni prima di tutto è un luogo in cui s'insegna senza impartire lezioni. I ragazzi hanno coraggio, desideri, paure, e una sete dentro che non si spegne mai. Sono irrequieti, protervi, insicuri: in una parola veri. Si chiamano come i più celebri pittori della storia, ma sono solo esseri umani in cerca di se stessi. E il professore, quel Roberto Vecchioni che insegnava negli anni Ottanta in uno storico liceo milanese, è colto, originale, ma soprattutto appassionato, sempre disposto a quell'incantesimo che balena diverso ogni giorno. Che parli della morte di Socrate, del viaggio di Ulisse o di un verso di una poetessa contemporanea, i suoi occhi brillano e la voce va su e giù come un canto.
17,00 16,15

Ricordati di Bach

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2020
pagine: 264
Esistono passioni così potenti da cambiarti la vita. Da rovesciarti la testa, i pensieri, lo sguardo. Per Cecilia la musica è esattamente questo: un modo di vivere, il solo che conosce. «Fai finta di dover parlare di tutto quello che è finito in un abisso, - le dice il suo maestro. - Della gioia e del pianto, della vita e della morte. Fai finta di dovermi raccontare qualcosa che non ha mai avuto parole per essere descritto. Rimane Bach. Tolto tutto rimane solo lui: la lisca del tempo». Ma il tempo che cos'è? Cecilia ha otto anni quando un incidente d'auto le lede per sempre il nervo della mano sinistra e si mette in testa d'imparare a suonare il violoncello. E ne ha diciannove quando tenta i primi concorsi. In mezzo, dieci anni di duro lavoro con Smotlak, un maestro diverso da tutti gli altri, carismatico, burbero, spregiudicato. Per arrivare a scoprire qual è il senso di ogni sfida e della sua stessa vita. Cecilia è ancora una bambina, quando a dispetto di tutto e di tutti - in particolare dei suoi genitori -, entra all'Istituto Mascagni di Livorno, un conservatorio, e di quelli seri. Scoprirà a poco a poco cosa significa segarsi i polpastrelli con le corde, imparare solfeggio e armonia, progredire o regredire, scoraggiarsi o meravigliarsi. Educare la sua mano, sfidarla. E trovare una forza inaspettata, un'energia che sembra sprigionare direttamente dalla fatica. Il suo insegnante, Smotlak, spirito spericolato e grande scommettitore, capace di perdere a un tavolo da gioco un Goffriller del 1703, punta su di lei come si può puntare su un cavallo, e mira a farla diventare come gli altri, «quelli senza cuciture». Intorno a loro, una schiera di personaggi che impareremo a conoscere pagina dopo pagina: Odila, compagna di corso e unica amica, la terribile prof. Maltinti, il «sovietico» Maestro Cini... Ma «le vere lezioni non sono quasi mai a lezione», e Cecilia non tarderà a capirlo, scoprendo che una scommessa ben piazzata può portarti lontano e che un vero maestro insegna veramente tutto: perfino a vivere.
17,50 16,63

Senti che vento

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2020
pagine: 208
Fuori piove, non smette di piovere, il fiume straripa e corre dappertutto. Mentre i vicini si imbarcano direttamente dal balcone, Agata s'incanta a guardare l'acqua che allaga il pianterreno, lambisce il divano, sommerge la libreria. La casa ora è una nave incagliata dove lei, sua madre e sua nonna mangiano salame al buio, pescano i pomodori dell'orto con il retino, spostano gli oggetti, scoperchiano sorprese. Intanto i regali di nozze navigano indisturbati, e il vestito da sposa volteggia candido al centro della stanza. In questo tempo liquido e sospeso, Agata scopre di non essere l'unica a custodire un segreto. «La nonna tagliava il salame e distribuiva le fette. A un tratto mi disse: "Sembra di essere in guerra. Tu saresti morta subito, in guerra". Aveva ragione, lo sapevo. Poi aggiunse: "Certo all'aceto potevate pensarci". Quindi, come se le cose fossero collegate: "Mi sa che domenica prossima non ti riesci mica a sposare". Fu allora che la mamma fece scattare la lama del suo coltello a serramanico, e per un momento mi sembrò che le scappasse un sorriso». Nonna Fulvia ha i capelli di ferro e ruggine, non sopporta le zucchine liguri e definisce Agata "un nientino". La mamma invece sta china sui suoi atlanti a incrociare paralleli e meridiani, cercando instancabile un posto dove sua figlia potrebbe avere una vita sorprendente. «Io con loro non c'entro niente», pensa Agata. Tanto domenica si sposa e finalmente sarà al sicuro, lontana dalle intermittenze dell'una e dalle forze contrarie dell'altra. Ma il fiume arriva a confondere i confini tra le cose, e Agata scopre di essere molto più vicina alle donne della sua famiglia di quanto credeva. Un segreto, del resto, ce l'ha anche lei: la collezione di appartamenti vuoti dove ha fatto l'amore con un ragazzo che non è lo stesso che sta per sposare.
16,50 15,68

Il mercante di luce

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2014
pagine: 123
Marco è ormai prossimo alla fine. Ha diciassette anni e soffre di progeria, una malattia che accelera vertiginosamente lo scorrere del tempo e condanna a una vecchiaia precoce. Suo padre, Stefano Quondam, fuori dal tempo e dal mondo ci si è sempre trovato, anche se in maniera diversa. È un professore di letteratura greca, grandissimo e misconosciuto, un Don Chisciotte che non ha mai smesso di combattere una testarda battaglia contro la stupidità e l'omologazione. Certo, è al tempo stesso un uomo imperfetto, pieno di difetti, ma vuole trasmettere al figlio quanto ha di più suo. E vuole credere con tutto se stesso che la bellezza che gli tempesta la memoria sia una luce così potente da svergognare il buio. Ma tra i due, chi è veramente il mercante di luce? Chi salva l'altro? Questa è la cronaca dei giorni di un ragazzo colto e curioso, emozionato di fronte a quello che sa della vita e a un padre che gliene spiega il senso, l'unico che conosce. Il filo che li unisce, che trasforma il pensiero in un racconto che non potrà essere dimenticato, è la poesia greca: un excursus appassionato, un viaggio in cui si rincorrono i grandi gesti e le tenere paure di poeti e poetesse dell'unico tempo possibile, quello tra il mito e l'invenzione. E sarà proprio qui, tra Omero, Saffo, Anacreonte, Sofocle, Euripide, in un punto sospeso tra pagine da sfogliare, passioni e vita vissuta, che troveranno il varco per salvarsi entrambi...
15,00 14,25

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