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Edizioni per la Decrescita Felice: Movimento per la decrescita felice

Tutte le nostre collane

Malati di farmaci. Perché l'industria farmaceutica vende farmaci, inventa malattie e specula sul cancro

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2010
pagine: 246
Le persone sono convinte che il loro benessere si identifichi col possesso di cose e la soddisfazione che ne ricevono non dura, tutta la loro vita sarà una rincorsa continua di un obbiettivo che non raggiungeranno mai (...) si confonde il "ben essere" col "tanto avere", il tanto avere produce "mal essere". A questo mal essere generale la crescita della produzione di merci aggiunge un malessere specifico in due ambiti strettamente legati tra loro: l'alimentazione e la salute umana. (...) per riuscire a vendere le quantità crescenti di cibo le grandi aziende del settore hanno indotto una crescita dei consumi superiore al fabbisogno fisiologico, da cui sono derivati una serie di gravi problemi alla salute: dalla diffusione dell'obesità, al diabete, alle malattie cardiovascolari. Il tanto avere si è trasformato in malessere. Non potendo sottrarsi alle dinamiche della crescita economica, nel momento in cui la produzione e l'offerta di farmaci sono diventate superiori alla domanda espressa normalmente dalla società, le aziende farmaceutiche hanno dovuto crearsi una domanda aggiuntiva. A tal fine hanno indotto ad abbassare progressivamente le soglie degli indicatori di alcune malattie, trasformando in patologici alcuni valori precedentemente considerati normali. L'industria farmaceutica può essere interessata alla prevenzione delle cause di malattie per cui produce le medicine? La logica della crescita non lo consente.
18,00 17,10

Decrescita e migrazioni

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2009
pagine: 78
Un sistema economico fondato sulla crescita del prodotto interno lordo deve aumentare in continuazione il numero dei produttori e consumatori di merci. Ovvero, indurre, con le buone o con le cattive, con la persuasione o con la forza, un numero crescente di contadini tradizionali ad abbandonare l'autoproduzione di beni, cioè l'agricoltura di sussistenza dove la vendita è limitata alle eccedenze, per andare a produrre merci e guadagnare in cambio il denaro necessario a comprarle. Questo passaggio implica l'abbandono delle campagne e il trasferimento nelle città con costi sociali e ambientali elevatissimi. Uno stile di vita non omologato sui modelli consumistici, oltre a migliorare la qualità della vita di chi lo pratica, può contribuire a rimuovere le cause che inducono a emigrare in misura superiore a quanto comunemente si pensi. Il volume fornisce delle immediate "risposte", pur nella sua sinteticità, a queste problematiche epocali.
8,00 7,60

Vivere la descrescita. Una felice esperienza di autoproduzione

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2009
pagine: 238
Nella primavera del 1996 Filippo Schillaci, tecnico informatico presso un ateneo romano, lascia il suo appartamento e va a vivere in campagna. Dietro questo passo non c'è né un ossequio alle mode né una scelta estrema di "esistenza selvaggia" ma la semplice decisione di non basare più la propria vita interamente sul denaro. L'autore comincia così ad affiancare alla propria convenzionale attività retribuita l'autoproduzione di beni di uso quotidiano; impara a coltivare un orto, a curare gli alberi da frutto, poi a costruire e riparare da sé semplici oggetti o anche parti della casa. Il libro, alternando e fondendo narrazione e riflessioni, racconta le tappe di questa esperienza e le idee, gli obiettivi che l'hanno motivata è guidata. È una sorta di diario di viaggio ma anche una discussione sulla concreta possibilità per ognuno di migliorare il proprio stile di vita qui e adesso, senza impegnarsi necessariamente in "ardimentose" avventure alternative bensì semplicemente mutando la propria percezione di alcuni concetti chiave della vita di ogni giorno: benessere, divertimento, lavoro, tempo libero. E mutando di conseguenza le proprie scelte in ciascuno di tali campi.
15,00 14,25

Ritorno al passato. La fine dell'era del petrolio e il futuro che ci attende. Conversazione con James Howard Kunstler

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2009
pagine: 221
I giacimenti di petrolio si stanno rapidamente esaurendo. Quali saranno le conseguenze di questo accadimento sulle nostre vite? Perché la nostra economia crollerà e che ne sarà della grande distribuzione, dei supermercati, dei viaggi aerei, delle vacanze e dei trasporti? Come saranno l'istruzione e la sanità, che importanza rivestirà la religione? Come saranno le città in cui ci troveremo a vivere? Torneremo a lavorare nei campi? Quali saranno i nostri rapporti con l'Islam? Perché le energie alternative non ci salveranno? E soprattutto, quale impatto avranno il riscaldamento globale e i danni ambientali in genere provocati dall'uomo? L'autore, nel corso di una conversazione con il saggista e romanziere statunitense James Howard Kunstler, dà risposta a questi quesiti e ad altri ancora, descrivendo così il futuro che ci attende e che nessuno si aspetta.
12,00 11,40

Alla città nemica. Diario di una donna di campagna

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2008
pagine: 199
Il Movimento per la decrescita felice si propone di mettere in rete le esperienze di persone e gruppi che hanno deciso di vivere meglio consumando meno; di incoraggiare rapporti interpersonali fondati sul dono e la reciprocità anziché sulla competizione e la concorrenza; di utilizzare e favorire la diffusione delle tecnologie che riducono l'impronta ecologica, gli sprechi energetici e la produzione di rifiuti; di impegnarsi politicamente affinchè questi obiettivi siano perseguiti anche dalle pubbliche amministrazioni, dallo Stato e dagli organismi internazionali. A tal fine è necessario elaborare un paradigma culturale alternativo al sistema dei valori fondato sull'ossessione della crescita economica illimitata che caratterizza il modo di produzione industriale. Dall'attuale concezione di un "fare finalizzato a fare sempre di più", il lavoro dovrà tornare a essere un "fare bene" finalizzato a rendere il mondo più bello e ospitale per tutti i viventi. Di questa elaborazione, resa drammaticamente urgente dalla necessità di impedire che l'effetto serra esca fuori controllo, le Edizioni per la decrescita felice si propongono di essere un tassello, costituendo un laboratorio di idee per un Rinascimento ancora possibile.
10,00 9,50

Un programma politico per la decrescita

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2008
pagine: 268
Il Movimento per la decrescita felice si propone di mettere in rete le esperienze di persone e gruppi che hanno deciso di vivere meglio consumando meno, di incoraggiare rapporti interpersonali fondati sul dono e la reciprocità anziché sulla competizione e la concorrenza, di utilizzare e favorire la diffusione delle tecnologie che riducono l'impronta ecologica, gli sprechi energetici e la produzione di rifiuti, di impegnarsi politicamente affinché questi obiettivi siano perseguiti anche dalle pubbliche amministrazioni, dallo Stato e dagli organismi internazionali. A tal fine è necessario elaborare un paradigma culturale alternativo al sistema dei valori fondato sull'ossessione della crescita economica illimitata che caratterizza il modo di produzione industriale. Dall'attuale concezione di un "fare finalizzato a fare sempre di più", il lavoro dovrà tornare a essere un "fare bene" finalizzato a rendere il mondo più bello e ospitale per tutti i viventi.
15,00 14,25

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