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Pontificio Istituto Biblico

Tutti i libri editi da Pontificio Istituto Biblico

Agire di Dio e libertà dell'uomo. Ricerche sull'antropologia teologica di san Massimo il Confessore

Agire di Dio e libertà dell'uomo. Ricerche sull'antropologia teologica di san Massimo il Confessore

Libro
anno edizione: 2014
pagine: 436
La presente ricerca che prevede l'articolazione del rapporto di divinizzazione tra Dio e l'uomo a partire dai poli fondamentali espresso da energia (enérgeia) e capacità ricettiva (exis) si articolerà in una sorta di trittico imposto dalla struttura tripartita dell'essere, l'essere, l'essere bene e l'essere-bene-sempre, indicata da Massimo stesso. In una prima parte, svilupperemo il polo dell'enérgeia per mettere in evidenza la dimensione ontologica, l'essere della relazione tra Dio e l'uomo, la seconda parte sarà incentrata sulla dimensione etica, l'essere-bene, che esprime il rapporto tra Dio e l'uomo a partire dal polo dell'exis, la terza parte, infine, metterà in luce la dimensione cristo-pneumatologica della divinizzazione che mostra il ruolo congiunto dell'enérgeia e dell'exis nell'accesso all'essere-bene-sempre. In Massimo il Confessore le dimensioni ontologica e cristologica si accavallano, il suo interesse per un'inchiesta ontologica ha sempre avuto come ragion d'essere la risposta ad un interrogativo sulla natura umana di Gesù Cristo che ha manifestato il fine di ogni uomo: la propria divinizzazione, cioè diventare simile a Gesù Cristo. Il presente studio mette in evidenza la "struttura della condizione umana" che, secondo il Confessore, caratterizza ogni cristiano chiamato a seguire Gesù Cristo nella e attraverso la sua libertà e che avvicina ma anche ma anche differenzia l'uomo dalla condizione di umanità di Cristo nell'unione ipostatica.
30,00

Tra fede e incredulità. Studio esegetico-teologico di Gv 5 in chiave comunicativa

Tra fede e incredulità. Studio esegetico-teologico di Gv 5 in chiave comunicativa

Libro
anno edizione: 2014
pagine: 364
L'episodio della guarigione del paralitico, che si trova in Gv 5, ha suscitato l'attenzione e l'interesse di molti studiosi, senza avere ottenuto, però la stessa fortuna di altri segni giovannei, come ad esempio, la guarigione del cieco nato (Gv 9) o la risurrezione di Lazzaro (Gv 11). E tuttavia, il racconto rappresenta uno snodo importante nella trama narrativa e teologica del Quarto Vangelo. Lo studio intende inserirsi nell'alveo delle diverse interpretazioni che sono state date nel corso degli anni, proponendo una lettura del testo che, oltre agli strumenti classici dell'esegesi, tiene conto anche della forza pragmatica del linguaggio. Ne deriva una lettura teologicamente densa e metodologicamente stimolante. Situato in uno snodo delicato e drammatico del "Libro dei segni", il racconto del paralitico costituisce l'"incipit" di un "dramma progressivo" che si dipana nella seconda sezione del Vangelo (capp. 5-10). Il contesto comunicativo rivela una comunità dilaniata da un duplice conflitto: uno esterno con il mondo giudaico, e uno interno con i secessionisti di cui si parla anche nella Prima Lettera. In questa situazione di lacerazione, il paralitico diventa un personaggio paradigmatico, attraverso il quale il lettore è invitato a entrare in un cammino di relazione con Gesù, il Verbo fatto carne, e a testimoniare questa relazione nella vita. La fede esige l'incontro, la perseveranza e la testimonianza.
27,00

L'esperienza della Trinità e la Trinità nell'esperienza

L'esperienza della Trinità e la Trinità nell'esperienza

Libro
anno edizione: 2013
pagine: 352
La confessione di fede nel Dio Trinità viene spesso percepita come verità astratta e come dottrina svincolata dalla vita. Tuttavia, essa può e deve rapportarsi all'esperienza credente e umana, che è un autentico locus theologicus trinitario. Cercando di esplorare la sua portata trinitaria, il presente lavoro propone d'impostare la riflessione sulla Trinità assumendo l'esperienza di Dio, dell'uomo (io, tu, noi) e del mondo sia come suo punto di arrivo. Tale configurazione teologica, unitamente alla valutazione dell'ipotesi di fondo, si svolge in dialogo con autori che rappresentano modelli teologici differenti: J. Moltmann (modello dialetttico), G. Reshake (modello analogico), R. Panikkar (modello dialogico), K. Rahner (modello trascendentale).
25,00

Il discernimento spirituale nei testi di Ignazio di Loyola

Il discernimento spirituale nei testi di Ignazio di Loyola

Libro
anno edizione: 2013
pagine: 160
Questo libro intende aiutare il lettore a leggere attivamente i testi di Sant'Ignazio di Loyola. Leggere i testi di un autore è del resto il modo migliore per conoscerlo. Ignazio è vissuto nel Cinquecento, ciò significa che non sempre i suoi scritti sono facili da comprendere per un lettore del terzo millennio. L'aiuto di uno specialista non è un lusso, ma al contrario un valido e fertile accompagnamento. Il racconto di un pellegrino, gli Esercizi spirituali, La Deliberazione dei primi padri, le Costituzioni della Compagnia di Gesù, il Diario spirituale, alcune Lettere: il filo rosso di tutti questi testi qui presentati è il discernimento spirituale. In esso Ignazio aveva una grande esperienza e su di esso ha scritto alcune regole che sono, in certo senso, una vera e propria "formalizzazione" della sua esperienza. Ogni testo è accompagnato da alcune informazioni storiche circa la sua genesi e da un commentario come guida alla lettura. Al lettore attento che si avventurerà in questi testi apparirà a poco a poco una nuova immagine di Ignazio: più complessa, più vera, più sfumata.
18,00

La riscoperta dell'identità religiosa

La riscoperta dell'identità religiosa

Libro
anno edizione: 2013
pagine: 128
L'incontro fra le religioni ha bisogno di una base, un fondamento teologico, ma anche di una riflessione filosofica, un'analisi storica così come di un'espressione ufficiale delle comunità religiose a voler sinceramente incontrare gli altri. Dialogare con l'altro credente in sincerità non indebolisce la nostra identità religiosa? Per rispondere alla domanda si dà voce nel libro a sei esperti. S.E. Cardinal Jean-Louis Tauran, diplomatico vaticano e presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, offre un quadro teologico per comprendere le dinamiche dell'incontro fra cristiani e non-cristiani: la sfida dell'identità, dell'alterità e della sincerità. Il teologo pastorale P. Michael Sievernich, SJ (Francoforte) presenta la terminologia missiologica e analizza i diversi modelli di missione odierna: capillare, professionale e istituzionale. Professor Andrea Di Maio, filosofo alla Gregoriana, passa in rassegna i paradigmi argomentativi dei pensatori antichi e medievali nei dialoghi interreligiosi. Il teologo battista Harvey Cox (Harvard) propone un modello dell'incontro interreligioso come svuotamento di se stessi e, allo stesso tempo, riscoperta della propria identità. Frà Alberto Ambrosio, O.P. (Istanbul), islamologo, apre il tesoro concettuale ed esperienziale dei Sufi alla questione dell'identità. Rev. Bernard J. O'Connor, esperto nella ecclesial mediation, fornisce un quadro pratico per la risoluzione dei conflitti.
23,00

The Millennial Kingdom of Christ (Rev 20,1-10)
25,00

Cristianesimo e realtà

Cristianesimo e realtà

Libro
anno edizione: 2013
pagine: 144
L'origine di questo scritto sono le dispense per gli studenti; la ricezione positiva mi ha incoraggiato a trasformarle in materiale pubblicabile. Il testo presenta elemnti della filosofia zubiriana della realtà e dell'uomo (1 e 2) e l'approccio all'enigma della realtà di J. Monserrat, per il quale la risposta agnostica ha coerenza razionale sufficiente. Il riconoscimento di senso nell'esperienza del silenzio di Dio porta all'affermazione razionale di Dio, ed ad una rinnovata e approfondita giustificazione razionale razionale della verità di Cristo nell'epoca della Scienza (3 e 4). Ciò conduce a considerare la convenienza di un cambio di paradigma nel pensiero cristiano (5). Il testo corrisponde alla prima parte di uno scritto in spagnolo, la cui seconda parte espone l'applicazione della filosofia di X. Zubiri alla teologia. Mi auguro di poter offrire più avanti il testo spagnolo completo.
15,00

Si può parlare oggi di una finalità dell'evoluzione? Riflessioni filosofiche e teologiche alla luce della scienza contemporanea

Si può parlare oggi di una finalità dell'evoluzione? Riflessioni filosofiche e teologiche alla luce della scienza contemporanea

Libro
anno edizione: 2013
pagine: 304
Il presente volume intende contribuire ad accrescere l'attenzione che la Chiesa Cattolica riserva al confronto con la scienza, com'era negli auspici di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI. Due millenni di storia della Chiesa mostrano con chiarezza che essa ha giocato un ruolo rilevante nella società, trovando una corrispondenza con il sentire degli uomini del tempo. Una Chiesa - che dovesse condannare o censire senza comprendere i processi sociali e psicologici, in ultima analisi culturali, di una società, si porrebbe come un'istituzione destinata alla marginalità e irrilevanza. Precisamente questa era stata la ragione del Concilio Vaticano II (di cui si celebrava in ottobre del 2012 il cinquantenario dell'inizio dei lavori) e non a caso Papa Giovanni XXIII nel suo discorso inaugurale ammoniva: "Occorre che questa dottrina certa ed immutabile, alla quale si deve prestare un assenso fedele, sia approfondita ed esposta secondo quanto è richiesto dai nostri tempi". Ora il dato di fatto sotto gli occhi di tutti è che la società a noi contemporanea è dominata (e lo sarà sempre più) da scienza e tecnologia. Pertanto una politica culturale di prospettiva deve necessariamente misurarsi, capire ed esaminare criticamente ciò che accade nel mondo scientifico. Un contesto accademico come la Gregoriana e la sua editrice è certamente il luogo per dare alcuni iniziali input in tal senso.
30,00

Arte, verità, essere. La riabilitazione ontologica dell'arte in Martin Heidegger e Maurice Merleau-Ponty

Arte, verità, essere. La riabilitazione ontologica dell'arte in Martin Heidegger e Maurice Merleau-Ponty

Libro
anno edizione: 2013
pagine: 352
La domanda fondamentale della ricerca si muove attorno alla relazione tra arte, verità e essere, segnalando la natura metafisica del discorso. Questo fatto è sottolineato in quanto l'arte, in ambito filosofico, è di solito trattata in un contesto estetico, ma i due autori scelti vedono nell'arte un legame intrinseco al problema dell'essere, riconoscendo il suo valore anche nell'orizzonte metafisico. Heidegger e Merleau-Ponty avvertono la necessità di superare l'estetica e di svelare le possibilità ontologiche dell'arte, compiendo così una sua "riabilitazione ontologica", mostrando la sua intima correlatività alla questione dell'Essere e con quella della verità. Il vero senso dell'arte non nasce al di fuori di questo contesto ontologico, ed è proprio questo il motivo per cui la riabilitazione ontologica è diventata necessaria: al punto che si potrebbe affermare che l'estetica conduce l'arte fuori della sua vera essenza. L'arte è, di natura sua, ontologica. Si tratta quindi di un tema assai speciale, che già a prima vista dà luogo a diverse domande. Accettando la sfida della crisi della metafisica nell'età contemporanea, è possibile salvaguardare la questione dell'Essere a partire dall'ambito non-filosofico dell'arte (che condivide in qualche modo il compito della metafisica circa la verità dell'Essere)? Cosa offre l'arte alla filosofia a proposito della questione dell'Essere? Quale verità si esprime in essa?
28,00

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