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Perrone

Tutti i libri editi da Perrone

A Roma. Da Pasolini a Rosselli

Libro: Libro in brossura
editore: Perrone
anno edizione: 2022
pagine: 108
"La sera, al tramonto, / sembra una battaglia lontana la città", scrive in una poesia Beppe Salvia. A Roma la poesia è di casa. Lo è da sempre, ma come forestiera o esule che giunga in città e, per ascendenza o destino, decida di fermarsi. Così i suoi poeti, romani più per adozione che per nascita: Penna perugino, Caproni livornese, Pasolini bolognese, Bertolucci parmense, Insana messinese, Zeichen fiumano... Dalle storiche periferie ai quartieri del centro, attraversando il fiume che divide il cuore della capitale in due parti (da un lato Trastevere, dall'altro Campo de' Fiori), "La Roma dei poeti" è un viaggio tra le parole e le vite di chi ha intrecciato i suoi passi - e i suoi versi - alla storia della più vorticosa, imprendibile e commovente delle città. Sono ancora tutti qui, a spasso tra queste pagine, i poeti di Roma, vivi fintanto che ci sarà una strada, un rione, un quartiere a raccoglierne le voci: Dario Bellezza ancora bisticcia con Amelia Rosselli all'ombra della Piramide; Jolanda Insana esce da un portoncino in via dei Greci, tra la musica del Conservatorio; Giovanna Sicari compra frutta al mercato di Monteverde vecchio mentre San Lorenzo si anima delle poesie di Vito Riviello, Antonio Veneziani e Renzo Paris, mentre giovani poverissimi poeti in erba iscritti a qualche facoltà si riuniscono in stanze affittate per leggere poesie. Il ritratto di una città che ha ispirato e talvolta schiacciato i suoi poeti, in un itinerario sentimentale da Garbatella al Trullo, da San Giovanni a Monti, fino alle spiagge di Focene.
15,00 14,25

Louisa May Alcott

Libro: Libro in brossura
editore: Perrone
anno edizione: 2022
pagine: 114
Di Louisa May Alcott si sa quel poco che le alette dei suoi romanzi ci concedono: che è l’autrice di Piccole donne e dei suoi seguiti, e che ha conosciuto in vita un successo destinato a durare come autrice di libri per ragazzi, anzi, per ragazze. Ma come è arrivata a scrivere la storia di una famiglia che assomiglia tanto alla sua? E da quale vena narrativa sgorgano le altre sue opere, decine e decine di racconti gotici “di sangue e tuono”, romanzi audaci e romanzi commerciali, qualcuno firmato, altri pubblicati anonimi o sotto pseudonimo? Ripercorrere la sua vita è viaggiare in un mondo complicato, ricco di opportunità per le giovani donne ma sempre pronto a richiamarle all’ordine, per scoprire una ragazza fuori moda che sognava di essere se stessa ed è diventata “una sorta di tata letteraria che produce pappetta morale per i piccoli”. Una ragazza forte per forza, cresciuta in una casa povera di oggetti e ricca di ideali, diventata una donna lavoratrice per pagare conti e debiti altrui. In questo la storia di Alcott assomiglia a quella di tante altre scrittrici celebri, sempre in bilico tra necessità e libertà, e qualche volta si intreccia con la loro.
15,00 14,25

La figlia del ferro

Libro: Libro in brossura
editore: Perrone
anno edizione: 2022
pagine: 238
Iole vive all’Elba, isola di miniere e di ferro. Il bombardamento del 1943 la costringe ad affrontare da sola l’occupazione tedesca e i lunghi mesi che precedono lo sbarco alleato. Figlia di un anarchico, abita a Portoferraio e si mantiene come lavandaia. Mario, un giovane vicino di casa, si accorge di lei, dell’ostinazione del suo sorriso e della determinazione nelle scelte di ogni giorno. Il 1944 è l’anno dello sbarco delle truppe alleate. Tra i soldati in arrivo all’Elba c’è anche Ibrah, un fuciliere senegalese dell’esercito coloniale francese. Ci sono corpi, nel romanzo: il corpo di Iole e quello di Ibrah, i corpi delle donne e quelli dei soldati. Ci sono parole rubate, impossibili da pronunciare perché portano con loro lo smarrimento davanti alle ingiustizie. Se le storie non raccontate non esistono anche quando sono vere, le parole ritrovate portano alla luce una vicenda realmente accaduta e scavano nella domanda: chi è l’altro? Da lì ripartono per raccontare Ibrah e i suoi fantasmi, Iole e il suo coraggio.
16,00 15,20

A Bologna con Lucio Dalla

Libro: Libro in brossura
editore: Perrone
anno edizione: 2022
pagine: 144
La casa dei giochi del “Commendator Domenico Sputo”, la sua vita fra la vera Piazza Grande che non è Piazza Maggiore, le partitelle al mitico torneo di Gaibola, la prime canzoni, Tobia, mamma Jole, il bar dove è nata Anna e Marco, lo studiolo Cagnara Records dei premontaggi, le notti alla Fonoprint, le manie, le visioni apocalittiche, le ispirazioni e le classifiche da aggiornare sui primi dieci imbecilli del momento. Giorgio Comaschi, giornalista e attore, viaggia per Bologna attraverso i luoghi di Lucio Dalla, raccontando la città delle osterie, del “cazzeggio”, delle notti infinite a giocare a carte e a bere vino, dei personaggi strambi, dei soprannomi e delle grandi contraddizioni di una città dal fascino indefinibile. E lo fa, grazie al suo rapporto di lavoro e di amicizia con Lucio, sulle tracce di uno dei cantanti simbolo di Bologna, facendo nascere una curiosa guida letteraria fatta di aneddoti, luoghi da visitare, ristoranti e osterie, bar e angoli segreti con due punti vista: il suo e quello degli occhiali rotondi dell’inimitabile Lucio.
15,00 14,25

La linea del fronte

Libro: Libro in brossura
editore: Perrone
anno edizione: 2022
pagine: 200
Sofía si stabilisce a Laredo, nella residenza estiva della sua famiglia, per lavorare alla sua tesi di dottorato su Mikel Areilza, uno scrittore attivo nell'ETA e suicidatosi in esilio. Dalla sua terrazza si può vedere la prigione di El Dueso, dove sta scontando una pena Jokin, un ex fidanzato di cui si è innamorata di nuovo per corrispondenza.
17,00 16,15

Puoi chiamarmi Emma

Libro: Libro in brossura
editore: Perrone
anno edizione: 2022
pagine: 280
Margherita ha diciotto anni, frequenta l’ultimo anno di liceo. Ha bisogno di fantasia, passioni che definiscano e accendano la sua identità. In un periodo di malinconia, scopre di voler recitare. Inseguendo il suo nuovo sogno, si imbatte in una corrispondenza con un misterioso ragazzo. Nelle sue lettere, raccontandosi, sarà spinta a conoscersi davvero e a lasciarsi andare, a modo suo, nel mondo che la circonda. Matilde Fanasca ci trascina nel cortocircuito dell’adolescenza romana in un liceo della città, nel caleidoscopio di emozioni, passioni e sogni di chi si affaccia alla vita.
18,00 17,10

Maria Giudice

Libro: Libro in brossura
editore: Perrone
anno edizione: 2022
pagine: 150
Chi era Maria Giudice? Per molte è semplicemente la madre di una scrittrice, Goliarda Sapienza. Capita purtroppo che le donne vengano schiacciate e compresse dentro un ruolo prestabilito, nonostante siano protagoniste della storia del loro tempo. Come Maria Giudice, per l'appunto, una delle figure più significative del "socialismo umanitario" del primo Novecento. Fu la prima donna a capo della Camera del Lavoro di Torino, direttrice di giornali, dirigente del partito socialista. Conobbe l'esilio e la galera per motivi politici, prima e dopo l'avvento del fascismo. Conobbe anche diverse cliniche per malattie mentali. Ebbe dieci figli e un rapporto complicato con la maternità. Basta seguire i fili della sua vita per ricostruire gran parte della storia del Novecento. Ma questo libro non è solo il racconto del "secolo breve" visto attraverso gli occhi di una donna irriducibile, è anche, per Maria Rosa Cutrufelli, un atto di riconoscenza personale nei confronti di Maria Giudice e, insieme, un atto d'amore per un'amica perduta: l'ultima figlia di Maria, Goliarda Sapienza. Cosa significa oggi cercare le tracce di Bachmann a Berlino, la città che conserva l'impronta della divisione, e indagarla attraverso la scissione dell'io della scrittrice che nella sua autobiografia onirica si sdoppia, anzi si fa in tre, come la psiche della teoria freudiana, incarnando un intero triangolo di amore e distruzione?
15,00 14,25

A New York con Patti Smith. La sciamana del Chelsea Hotel

Libro: Libro in brossura
editore: Perrone
anno edizione: 2022
pagine: 163
Patricia Lee Smith era una bambina magrissima, figlia di due genitori della working class cresciuta nel New Jersey, con la testa piena di preghiere inventate e un amore sacro per le parole. New York è da sempre il suo grande amore, incubatrice dei sogni sin da quando, un lunedì di luglio del 1967, scende da un autobus alla stazione di Port Authority fino a oggi, mentre ripercorre gli stessi marciapiedi, trasfigurati, del Greenwich Village. Una biografia geografica, o una «geobiografia», ripercorre le tappe del «passaggio» newyorkese di Patti Smith: dai primi giorni sulle panchine di Washington Square, alla Brooklyn scoperta grazie al compagno-arcangelo Robert Mapplethorpe, dal famigerato Chelsea Hotel a mecche della musica come il cbgb e gli Electric Lady Studios, dalle prime performance strane e poetiche alla St. Mark's Church all'addio (per seguire il suo sposo Fred a Chicago) diventato poi un ritorno e un rinnovato voto di fedeltà. Un viaggio immersivo sulle tracce di una città che non c'è più ma le cui impronte sono ancora visibili. Una ricerca in absentia che porta l'autrice, anch'essa legata a New York da lacci sotterranei, a inseguire un oggetto che resta sostanzialmente inafferrabile e che culmina con la consegna di una lettera affidata al mondo e alle sue mani invisibili.
15,00 14,25

A Los angeles con Bukowski

Libro: Libro in brossura
editore: Perrone
anno edizione: 2021
pagine: 165
Dici Roma e pensi al Colosseo, dici Parigi e pensi alla Torre Eiffel, dici new New York e pensi alla Statua della Libertà, dici Los Angeles e cosa pensi? Spiagge, palme, motel, freeways: che altro offre una città il cui simbolo più noto è il cartellone pubblicitario di un'agenzia immobiliare sulla collina di Hollywood? Eppure Charles Bukowski affermava di poter vivere soltanto lì, perché la dimensione antituristica per eccellenza della megalopoli californiana gli dava materia per le sue storie di ordinaria follia. «La mattina dormo», dice Bukowski a Enrico Franceschini in un memorabile pomeriggio passato a bere birra insieme nella sua casa vicino al porto, «il pomeriggio vado alle corse, la notte scrivo, e mi va bene così». Uno dei pochissimi italiani ad avere incontrato l'autore di Factotum, Post Office e Compagno di sbronze, Franceschini ripercorre itinerari e passioni del Nobel dei bassifondi, come lo chiamò la rivista «Time», portandoci su Sunset Boulevard e a Venice Beach, all'ippodromo di Santa Anita e sulle autostrade perennemente intasate di traffico, al ristorante prediletto dai romanzieri e nella fabbrica dei sogni hollywoodiana. Un viaggio on the road dentro un labirinto d'asfalto, per scoprire che anche a Los Angeles c'è qualcosa da vedere e accorgersi che, dietro lo stereotipo dello scrittore ubriacone e sporcaccione, c'è un grande poeta dell'animo umano.
15,00 14,25

A Milano con Luciano Bianciardi. Alla scoperta della città romantica

Libro: Libro in brossura
editore: Perrone
anno edizione: 2021
pagine: 133
A Luciano Bianciardi sempre stette a cuore la vita dei minatori. Quando nel 1954 esplose la miniera della Montecatini, quarantatré persone morirono, in quarantatré dal sottosuolo riemersero senza vita, quarantatré compaesani a cui Bianciardi si sentiva legato visceralmente. A ricostruirne la vita, si ha l'impressione che lo scrittore fosse andato da Grosseto a Milano solo per vendicare quei morti. Il viaggio di Gaia Manzini sui passi di Bianciardi inizia da questo sentimento di rivalsa, e quindi dalla ricerca del torracchione, che sempre assillò lo scrittore. Secondo lui, la verticalità del capoluogo lombardo rappresentava il potere: su sta chi comanda, giù chi muore; su chi è responsabile, giù chi paga. Luciano Bianciardi è nato ossimoro: un nome luminoso per un dinamitardo, sempre in protesta. Contro il lavoro impiegatizio, la vacuità, e pure contro Milano. La città detestata ma mai abbandonata: come molti altri all'epoca, anche Bianciardi si muoveva per Milano come fosse casa sua, le vie come corridoi, le piazze come camere. Tutti con la smania di diventare artisti, scrittori, giornalisti, fotoreporter, tutti a darsi una mano perché qualcuno riuscisse: minatori che s'immergevano in una vita inesplorata, ignorando come ne sarebbero emersi. Gaia Manzini interroga la vita di Bianciardi per cercare un senso al proprio itinerario milanese, per cercare un maestro. L'autrice dialoga anche con Milano e traccia la storia di un'epoca, dell'impresa Feltrinelli, della Scapigliatura di Brera, di Jannacci, di Cochi e Renato, in una passeggiata che comincia dai torracchioni e finisce al Bosco Verticale. Perché, in queste pagine, chiarissimo emerge il cambiamento continuo di una città frenetica, ma anche la sua immutata tendenza a puntare in alto e a non guardare cosa, chi, resta in basso.
15,00 14,25

La parola muta

Libro: Libro in brossura
editore: Perrone
anno edizione: 2021
pagine: 205
La vita di Irene, fin dalla nascita; è scandita e governata dalle parole: prima era il silenzio, la calma, uno spazio indefinito in cui tutto era fluido e innominato. Poi sono arrivate le parole: quelle giuste e quelle sbagliate, quelle che avvicinano e quelle che separano, quelle della voce di sua madre che le canta una ninnananna in olandese e quelle aspre dei litigi, quelle della scrittura, che per Irene è sempre stata una necessità, una prova della propria esistenza. Ma il giorno in cui il fratello Giovanni si ammala, Irene smette di scrivere. La malattia segna l'inizio di un lungo periodo in cui le parole improvvisamente le si mostrano in tutta la loro impotenza e inadeguatezza. Se da una parte la malattia di Giovanni diventa un pensiero fisso e la sua guarigione l'unica meta da perseguire, dall'altra a preoccuparla di più sono le relazioni con i fratelli e con la madre. Irene si ritrova a fare i conti con una storia di violenza e omertà familiare, e con un passato che ha lasciato in tutti ferite profondissime che nulla riuscirà forse mai a sanare. Scopriamo allora che la parola racchiude in sé tutti i significati della vita: può restare ammutolita, o può essere una muta che indossiamo per nascondere agli altri la nostra assoluta fragilità, ma può anche salvarci da ciò che siamo stati per accompagnare il nostro mutare nel tempo.
18,00 17,10

A Venezia. Da Brodskij a Bolaño

Libro: Libro in brossura
editore: Perrone
anno edizione: 2021
pagine: 134
Immersa in una nebbia che racchiude fantasmi e dèi acquatici del tempo, oppure nella luce abbagliante che si riflette sull'acqua, Venezia ha mille volti e tutti arcinoti: città dell'amore, del turismo sfrenato, del Carnevale. Per conoscere un'altra Venezia, allora, occorre osservarla attraverso le crepe della sua immagine da cartolina e lasciarsi guidare da chi è in grado di vedere l'invisibile. Come i poeti. Graziano Graziani segue, letteralmente, le orme degli autori che hanno amato Venezia, cercando i loro luoghi d'elezione e le tracce invisibili del loro passaggio. Partendo dai più conosciuti come Iosif Brodskij ed Ezra Pound, passando per i contemporanei come Yang Lian o Ngugi wa Thiong'o, si parte per un giro del mondo tra autori russi, cinesi, nigeriani, statunitensi, che approda fino in Sudamerica con Borges e Bolaño, senza scordarsi di fare tappa tra i poeti di casa e le loro sonorità legate alla lingua che si parla tra le calli, come Francesco Giusti e Aldo Vianello. Una Venezia spesso invernale, provinciale, a volte vuota, che rovescia l'immagine dei souvenir e del lusso esclusivo, per parlare di esuli e di lotta, inclusa quella ingaggiata da chi vive la città e non vuole lasciarla morire.
15,00 14,25

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