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La Tartaruga

Tutti i libri editi da La Tartaruga

Maud Martha

Libro: Libro in brossura
editore: La Tartaruga
anno edizione: 2023
pagine: 144
“Maud Martha è nata nel 1917. È ancora viva”: si apre così l’unico romanzo scritto dalla celebre poetessa Gwendolyn Brooks, la prima afroamericana a vincere il Premio Pulitzer. Un romanzo dalla struttura originalissima, che in 34 fulminanti capitoli racconta tutta la vita della protagonista attraverso un prisma di informazioni minime, rarefatte, poetiche. Maud Martha Brown è una ragazzina cresciuta nel South Side della Chicago degli anni Quaranta. Tra bettole fatiscenti e cortili incolti, sogna New York, un amore romantico, il futuro. Ammira i denti di leone, impara a bere il caffè, si innamora, arreda il suo angolo cottura, sventra un pollo, risparmia un topo, compra cappelli, cerca di vedersi bella, partorisce una bambina. Anche suo marito, che ha la pelle solo un po’ più chiara, ha dei sogni: il Foxy Cat Club, le donne bianche, il mito della guerra. Ma i sogni di Maud Martha e di quelli come lei vengono, immancabilmente, messi alla prova da “brandelli di odio sgomento”: una certa parola di una commessa, quella visita al cinema, la crudeltà di un Babbo Natale nei grandi magazzini. Una realtà inospitale, dura, né bianca né nera, ma fondamentalmente grigia: una realtà in cui, anche se la rassegnazione è la scelta più ovvia, c’è chi, come Maud Martha, trova ancora il modo di non arrendersi, pur di rendere luminosissimo quel grigio. Malgrado tutto. Scritto nel 1953 ma pubblicato ora per la prima volta in Italia, Maud Martha è un mosaico delicato e devastante, capace di trasmettere al lettore il ritratto straordinario di una vita ordinaria, vissuta con saggezza, umorismo, rabbia, dignità e gioia.
19,00 18,05

Mia madre ride

Libro: Libro in brossura
editore: La Tartaruga
anno edizione: 2022
pagine: 208
Una regista molto amata, e una scrittrice ancora da scoprire: Chantal Akerman, la cineasta belga scomparsa qualche anno fa e nota al pubblico italiano soprattutto per il suo lavoro documentaristico sui margini sottili tra arte e vita, con “Mia madre ride” si lascia scoprire nelle vesti di figlia, artista e donna che ha sempre dedicato alla letteratura uno sguardo privilegiato. Questo è un libro fluido, un diario-memoir a episodi, scritto mentre l’autrice viaggiava tra New York e Bruxelles per assistere la madre anziana negli ultimi anni prima della scomparsa. In queste pagine si racconta la difficoltà di lavorare (= esistere) nei pressi di un amore così incondizionato come quello materno, ma anche episodi della vita della madre e della propria, il loro rapporto (poi ripreso nel documentario No Home Movie), l’amore per le donne (e in particolare per una più giovane), le sue frequenti depressioni e i blocchi creativi. Mia madre ride è un’autobiografia e allo stesso tempo una riflessione sul potere della parola e sull’amore. Un’opera lirica e toccante, a tratti struggente, che offre uno sguardo, non mediato dalla cinepresa, sul dolore e sulla resistenza che vi si oppone. Una meditazione su arte e vita che non mostra il lato trionfalistico dell’artista che ha usato la sua vita per il suo lavoro, ma piuttosto quello sofferto della volontà di creare una testimonianza e lasciare traccia. Un libro profondamente femminista senza la presunzione di volerlo essere apertamente, scritto con una delicatezza che non lascia scampo e una sintassi disinvolta e intima.
20,00 19,00

La cagna

Libro: Libro in brossura
editore: La Tartaruga
anno edizione: 2022
pagine: 112
Un paesaggio colombiano a metà tra la selva e l’oceano, dove si è condannati alla resistenza inquieta. Un matrimonio distante con un pescatore, destinato ad amplificare la solitudine di una donna dal corpo che sfascia le cose. In questo scenario «al di là dell’ultimo cerchio dell’inferno», la protagonista de “La cagna” decide di adottare una cagnolina chiamata Chirli: è il nome che avrebbe voluto dare alla figlia mai nata, un nome da «reginetta di bellezza». Da quel giorno Damaris inizia a creare un legame simbiotico con l’animale; Chirli viene colonizzata da un carico di amore a cui reagisce sparendo. Brutalmente addomesticata da un’esistenza con poche risorse, Damaris prova a fare da madre a un animale, ma la tentazione di trasformare l’altro nel mezzo della propria felicità si fa miseria. “La cagna” è il romanzo con cui Pilar Quintana si è imposta al mondo; il suo Il vecchio e il mare personale: anche qui la narrazione riflette il desiderio di creare un legame a tutti i costi con qualcosa fuori da sé. Ma fino a che punto si possono avere rapporti liberi e autonomi in mezzo a una natura violenta e povera? Quando si è privati di tutto, il male che si fa agli altri si chiama ancora violenza?
17,00 16,15

La bellezza del marito. Un saggio romanzo in 29 tanghi

Libro: Libro in brossura
editore: La Tartaruga
anno edizione: 2022
pagine: 176
Da quando è uscito nel 2001, “La bellezza del marito” di Anne Carson ha iniziato ad assumere uno status quasi leggendario. Per la potenza e irruenza dei suoi versi, per la chiarezza romantica con cui restituisce l’inizio e la fine di un matrimonio. Carson in questo testo-pastiche si trasforma in una ballerina di tango e mette in scena l’alternanza dell’amore, provando a contenere tutti i passaggi obbligati: la seduzione e l’infatuazione, la furia di chi rapisce l’altro e poi inevitabilmente lo tradisce. L’amore è un ballo, una guerra, un sogno corrotto che la moglie inizia a fare da ragazzina e continuerà a incubare fino alla resa della vita adulta. Perché di resa si tratta: la protagonista non può fare a meno di abbandonarsi alla bellezza del marito e anche alla tortura che questo legame comporta, addolcendo le sue pene con i miti classici, John Keats e l’ironia del tango. Un ballo fatto da ruoli fissi, ma che in certi momenti rende impossibile capire chi sta trattenendo chi, e chi invece è pronto a mollare la presa e andarsene. Il ballo finisce, la letteratura resta: accanto ad “Autobiografia del Rosso”, “La bellezza del marito” si impone come l’opera più bella e profonda di Anne Carson, una bomba che sa esplodere in mille schegge di sentimento e intelligenza e trova un posto tutto suo all’interno di una collana/ serie editoriale che vuole essere altrettanto eclettica e appassionata.
18,00 17,10

Cortile a Cleopatra

Libro: Libro in brossura
editore: La Tartaruga
anno edizione: 2022
pagine: 304
Apparso per la prima volta nel 1936 e poi ripubblicato nel 1953, questo romanzo fece conoscere Fausta Cialente al grande pubblico. Cleopatra è un quartiere di Alessandria d’Egitto: qui, in un cortile circondato di casupole corrose dal vento e dal salmastro, vive una variopinta dolorosa umanità, in pace sostanzialmente, nonostante la diversità religiosa ed etnica, ancorché straziata dalla difficoltà di vivere, tra le penurie, le invidie, le rivalità e le gelosie che si coagulano intorno alla figura di Marco; il bel Marco, un po’ ribelle, un po’ sognatore, un po’ fannullone, figliol prodigo che torna, dopo anni, dalla madre. Sarà lui, con il suo comportamento innocente ed egoista, a far scattare la catarsi del dramma, sotto il sole tropicale, nel brulichio di colori, di profumi, di luci e di ombre lunghe.
20,00 19,00

Le signore della scrittura

Libro: Libro in brossura
editore: La Tartaruga
anno edizione: 2022
pagine: 144
“Sono trascorsi molti anni dalla prima pubblicazione di questo fortunato libretto che è stato amato dalle donne oltre le aspettative. In questi anni sono accadute molte cose: le scrittrici intervistate sono tutte scomparse, alcune hanno visto crescere la loro fama, alcune sono state dimenticate. In ogni caso le parole raccolte in queste interviste hanno peso e significato, il passare del tempo non le ha smentite. Per quanto, infatti, possa oggi essere diventata di moda, la scrittura delle donne continua a non avere l’autorità e il prestigio che in molti casi merita e ha bisogno di essere conservata e ricordata. Per quel che mi riguarda più direttamente, sono contenta di leggere con immutato piacere frasi scritte tanti anni fa e mi auguro che le lettrici e i lettori ne provino altrettanto.” Torna in libreria, in una nuova edizione riveduta e aggiornata, un volume di raro acume e di grande attualità che raccoglie le interviste vere e immaginarie alle signore della scrittura italiana: da Elsa Morante a Lalla Romano, da Paola Masino ad Anna Maria Ortese, Fausta Cialente e tante altre. Un’opera che testimonia non solo il grande debito che abbiamo nei confronti delle scrittrici migliori del Novecento italiano, ma ne custodisce anche la peculiare esperienza di vita, di etica e di pensiero, mostrandocele in una prospettiva unica e irripetibile.
17,00 16,15

Kim-Ji Young, nata nel 1982

Libro: Libro in brossura
editore: La Tartaruga
anno edizione: 2021
pagine: 176
Kim Ji-young, che è stata una normalissima bambina e adolescente, ora ha trent’anni, da un paio di anni è sposata e ha lasciato malvolentieri il lavoro per prendersi cura della sua bambina a tempo pieno. Un giorno, però, Ji-Young inizia a fingere di essere un’altra persona. Prima impersona sua madre, poi una vecchia compagna di scuola: non è uno scherzo, si immedesima completamente in loro, imitandone la voce e il pensiero in modo così perfetto che sembra quasi posseduta da un demone. All’inizio il marito liquida in fretta questi incidenti, ma la situazione peggiora e presto diventa chiaro che Ji-Young soffre di una sorta di disturbo mentale. Così le organizza sedute di terapia con uno psichiatra, che inizia a registrare la sua storia, che è poi la storia di tutte le donne: una storia di pregiudizi, di limitazioni, di accuse e di colpe attribuite gratuitamente; una storia di soprusi e di silenzi, di trattamenti differenziati – a scuola, a casa, nel lavoro; una storia in cui una donna è costretta a scegliere tra la carriera e la famiglia, in cui è sottoposta a severo giudizio qualunque cosa faccia e in cui la sua sofferenza – fisica e mentale – non conta mai davvero quanto quella degli altri, neppure per chi le vuole bene. Un romanzo crudo, ambizioso, che offre uno sguardo onesto e senza veli sulla condizione delle donne nella società coreana, e non solo, e che racconta la misoginia attraverso la metafora spiazzante e radicale di una donna che, pur di essere finalmente libera, è costretta a perdere se stessa e la propria voce.
18,00 17,10

Le quattro ragazze Wieselberger

Libro: Libro in brossura
editore: La Tartaruga
anno edizione: 2018
pagine: 260
In una incantevole Trieste fine Ottocento, vivificata dall'aria mitteleuropea e dalla bora dell'irredentismo, si muovono, aggraziate, e come consapevoli di un loro tragico destino, le quattro sorelle Wieselberger. Appartengono a una della buona società: la madre è una tranquilla signora, che si divide tra la casa di città, odorosa di cera e di pulito, e la grande casa di campagna, con giardino, orto e vigna; il padre è uno stimato musicista, che dirige con autorità affettuosa sia la famiglia che l'orchestra dei "dilettanti filarmonici". Narrando la loro storia, che è poi quella della sua ramificatissima famiglia, Fausta Cialente racconta mezzo secolo di storia. Integrando la memoria con la fantasia e cogliendo i nessi espliciti e sotterranei tra vita privata e pubblica, tra individuo e storia, «Le quattro ragazze Wieselberger», vincitore del Premio Strega nel 1976, porta a compiuta maturità umana ed espressiva l'attività di scrittrice svolta dalla Cialente nell'arco di quarant'anni e realizza il senso, più segreto e vero, della sua vocazione artistica.
18,00 17,10

Romanza senza parole

Libro: Libro in brossura
editore: La Tartaruga
anno edizione: 2017
pagine: 160
“Romanza senza parole” è la seconda opera narrativa di Sof’ja Tolstaja, scritta dopo il grande successo dell' “Amore colpevole” che le aveva permesso di uscire dall'ombra del suo illustre marito. Lo scritto è rimasto a lungo sepolto in un archivio di Mosca e solo nel 2010, in occasione del centenario della morte di Lev Tolstoj, è stato pubblicato in lingua tedesca; fu la stessa Tolstaja a chiedere che il romanzo uscisse postumo per evitare di inasprire la sua lunga e insanabile crisi matrimoniale. E soprattutto i tolstoiani non lo avrebbero di certo gradito. La storia parla di passione, di senso del dovere e del potere dirompente della musica nella vita di Sasa. Con la morte della madre, la giovane donna sprofonda in una grave depressione, mentre il marito Pètr, funzionario di un'assicurazione, uomo semplice e interessato solo alle piante del suo giardino, non è in grado di confortarla e di rompere il muro di silenzio creatosi nella coppia. E invece l'incontro con Ivan Ilic, pianista e musicista di talento, a sconvolgere la vita di Sasa: lo ascolta suonare le Romanze senza parole di Mendelssohn e prova un'inattesa felicità e una innaturale voglia di vivere. Attraverso Sasa, Sof'ja Tolstaja narra in realtà la propria storia: le crescenti incomprensioni con il marito, l'insensibilità da lui dimostrata di fronte alla tragica morte del loro figlio più piccolo che l'aveva portata alla disperazione e al rifiuto del mondo. E come Sasa, Sof'ja trova conforto nella musica di un pianista e compositore. E la stessa musica della gelosia suona, come in un gioco di specchi, in quel grande romanzo che è “Sonata a Kreutzer”.
15,00 14,25

20,00 19,00

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