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Flaccovio Dario

Tutti i libri editi da Flaccovio Dario

Diario palermitano. Dal medioevo al secondo dopoguerra. Uomini, donne, luoghi, leggende, sfarzi e misteri di una città millenaria. Volume Vol. 1

Libro
anno edizione: 2021
pagine: 128
È possibile ricostruire la storia di una città partendo dalle sue vicende quotidiane? Affondando le radici all'epoca delle più antiche fonti medievali e giungendo con le sue propaggini a toccare gli anni quaranta del Novecento quest'opera racconta al lettore la vita di Palermo grazie alle annotazioni giornaliere – come in un vero diario – degli avvenimenti più significativi. Accanto agli eventi trovano spazio proverbi, inserti lirici, modi di dire, tradizioni e usi popolari in grado di restituire il senso di una continuità mai scalfita dal trascorrere del tempo. È così che i lettori più anziani potranno trovarvi il ricordo dei racconti ascoltati nell'infanzia, così come i più giovani potranno soddisfare la curiosità nei confronti di un mondo ormai scomparso. Dodici volumi da consultare periodicamente o da leggere tutti d'un fiato per immergersi nella quotidianità di una città dal fascino unico.
12,00 11,40

Diario palermitano. Dal medioevo al secondo dopoguerra. Uomini, donne, luoghi, leggende, sfarzi e misteri di una città millenaria. Volume Vol. 2

Libro
anno edizione: 2021
pagine: 128
Chi ricorderà mai che, a Palermo, al posto del Bellini che un tempo era Santa Lucia e poi Real Teatro Carotino, c'era nel Settecento un piccolo teatrino per poveri avventori, i Travaglini, nome che in seguito venne ripreso dai teatranti palermitani che nelle cantine degli anni Sessanta, mischiavano contestazione e fantasia? Era il primo febbraio 1925 e il teatro chiudeva le porte per la prima volta, ma è anche un modo per recuperarne brandelli di storia. E il 12 febbraio 1578 si organizzò la prima «corsa delle bagasce» (che era il termine mutuato dal francese per indicare le criate di casa): la prima ad arrivare guadagnò una gonna con busto di raso. Andiamo al 3 febbraio: in quella data, nel 1682, fu posta la prima pietra della chiesa del Santissimo Salvatore. Ma anche, il 3 febbraio 1922, fu avviata la demolizione del Castello a Mare tra coloro che manifestarono contro ci fu anche Ernesto Basile. E così via: anche questo secondo volume del «Diario palermitano dal Medioevo al secondo dopoguerra» di Santi Gnoffo è un susseguirsi di storie estorielle, brandelli di almanacchi e passi di annali storici - il Villabianca tra tutti, ma anche Rosario La Duca ha le sue responsabilità-, dicerie ed articoli d'epoca. Affondando le radici all'epoca delle più antiche fonti medievali e giungendo con le sue propaggini a toccare gli anni quaranta del Novecento quest'opera racconta al lettore la vita di Palermo grazie alle annotazioni giornaliere – come in un vero diario – degli avvenimenti più significativi. Accanto agli eventi trovano spazio proverbi, inserti lirici, modi di dire, tradizioni e usi popolari in grado di restituire il senso di una continuità mai scalfita dal trascorrere del tempo. È così che i lettori più anziani potranno trovarvi il ricordo dei racconti ascoltati nell'infanzia, così come i più giovani potranno soddisfare la curiosità nei confronti di un mondo ormai scomparso. Dodici volumi da consultare periodicamente o da leggere tutti d'un fiato per immergersi nella quotidianità di una città dal fascino unico.
12,00 11,40

Diario palermitano. Dal medioevo al secondo dopoguerra. Uomini, donne, luoghi, leggende, sfarzi e misteri di una città millenaria. Volume Vol. 3

Libro
anno edizione: 2021
pagine: 176
Sapete che per tutto il mese di febbraio 1764 a Palermo non cadde una goccia d'acqua? E che il popolo invocava la pioggia in ogni modo? Corsi e ricorsi della vita, direbbe qualcuno, fatto sta che a distanza di oltre duecentocinquanta anni, sembra che la situazione si ripeta. Allora il «monsignore arcivescovo di Palermo» aveva ideato una colletta «prò pluvia» (a favore della pioggia) e decise di esporre il Santissimo Sacramento per tre giorni. Il buon Dio, a quanto raccontano le cronache, mandò la pioggia il primo marzo. A buon intenditor. È soltanto uno dei primissimi aneddoti raccontati nel terzo volume del «Diario palermitano dal Medioevo al secondo dopoguerra» che, come i due che lo hanno preceduto, è un susseguirsi di storie e storielle, brandelli di almanacchi e passi di annali storici, dicerie ed articoli d'epoca. Il mese di marzo è imperniato sulla festa di San Giuseppe e sulla Pasqua, quindi troverete le tradizioni popolari della Domenica delle Palme, dalle cerimonie delle Anime Sante di piazza Ingastone, alla processione dei Cassari e dei Cocchieri; e si ricordano gli "apparatura" cioè gli artigiani che si occupavano degli addobbi religiosi». Spulciamo qua e là: il 3 marzo del 1828 ci fu una tremenda infezione gastrica a Palermo. Che in tema di coronavirus... Il 6 marzo del 1682 fu chiusa la Santa Inquisizione allo Steri; il 7 marzo 1874 i Florio acquistarono le isole Egadi; il 9 marzo del 1161 scoppiò la rivolta di Matteo Bonello contro Guglielmo il Malo, e il 17 marzo del 1658, fu giustiziato Frà Diego La Matina, reo di aver ucciso l'inquisitore del Tribunale del Sant'Officio, don Giovanni Lopez de Cisneros (come racconta Sciascia); infine, il 26 marzo 1938, per chiudere, si imbarcò sul vapore Palermo - Napoli, Ettore Maiorana. Affondando le radici all'epoca delle più antiche fonti medievali e giungendo con le sue propaggini a toccare gli anni quaranta del Novecento quest'opera racconta al lettore la vita di Palermo grazie alle annotazioni giornaliere – come in un vero diario – degli avvenimenti più significativi. Accanto agli eventi trovano spazio proverbi, inserti lirici, modi di dire, tradizioni e usi popolari in grado di restituire il senso di una continuità mai scalfita dal trascorrere del tempo. È così che i lettori più anziani potranno trovarvi il ricordo dei racconti ascoltati nell'infanzia, così come i più giovani potranno soddisfare la curiosità nei confronti di un mondo ormai scomparso. Dodici volumi da consultare periodicamente o da leggere tutti d'un fiato per immergersi nella quotidianità di una città dal fascino unico.
12,00 11,40

Diario palermitano. Dal medioevo al secondo dopoguerra. Uomini, donne, luoghi, leggende, sfarzi e misteri di una città millenaria. Volume Vol. 4

Libro
anno edizione: 2021
pagine: 128
Protagonista, la Pasqua. Con tutto quell'insieme di tradizioni, processioni, riti che attraversano ogni quartiere, vicolo, piazza e piazzetta, catoio e palazzo, della città. Ma è ad inizio aprile 1860 che scoppia la famosa rivolta della Gancia, raccontata da storici e romanzieri; ed è sempre in aprile, ma nel 1848, che scoppiò la rivoluzione siciliana che portò alla proclamazione di un «nuovo» Regno di Sicilia che sarebbe poi sopravvissuto un anno intero. Sono questi i fil rouge lungo cui si muove il quarto volume del «Diario palermitano dal Medioevo al secondo dopoguerra» che, come i tre che lo hanno preceduto, è un susseguirsi di storie e storielle, brandelli di almanacchi e passi di annali storici, dicerie ed articoli d'epoca. Ma quello che è da segnare in ogni calendario della città che si rispetti è l'arrivo di Goethe a Palermo: era il 2 aprile 1787, e il grande scrittore annotava «Non saprei descrivere con parole la luminosità vaporosa che fluttuava intorno alle coste quando arrivammo a Palermo in un pomeriggio stupendo...». Una settimana dopo, il 10 aprile, Goethe visita il monastero di San Martino delle Scale e rimane colpito dalle collezioni del Museo tra cui la figura di «una giovane dea, d'irresistibile bellezza». Alla fine della visita si rammaricava che «un grande Istituto vada decadendo proprio nello stesso momento in cui un'impresa da pazzi riceve incremento» facendo riferimento alla tanto disprezzata Villa di Palagonia a Bagheria, che aveva visitato il giorno precedente. Nello stesso giorno, 129 anni dopo, sarebbe morto Giuseppe Pitrè, inesauribile narratore di «canti d'amore, di protesta, quelli legati alle stagioni e culture, giochi, proverbi, motti e scongiuri, indovinelli, fiabe, spettacoli, feste, medicina popolare, leggende, cartelli, pasquinate, usi nuziali». Infine, il 12 aprile 1702 si iniziò a lastricare il Cassaro: nacquero le famose «balate» che un secolo dopo, «bagnate», accompagnarono ogni giorno di attività della Vucciria. Affondando le radici all'epoca delle più antiche fonti medievali e giungendo con le sue propaggini a toccare gli anni quaranta del Novecento quest'opera racconta al lettore la vita di Palermo grazie alle annotazioni giornaliere – come in un vero diario – degli avvenimenti più significativi. Accanto agli eventi trovano spazio proverbi, inserti lirici, modi di dire, tradizioni e usi popolari in grado di restituire il senso di una continuità mai scalfita dal trascorrere del tempo. È così che i lettori più anziani potranno trovarvi il ricordo dei racconti ascoltati nell'infanzia, così come i più giovani potranno soddisfare la curiosità nei confronti di un mondo ormai scomparso. Dodici volumi da consultare periodicamente o da leggere tutti d'un fiato per immergersi nella quotidianità di una città dal fascino unico.
12,00 11,40

Diario palermitano. Dal medioevo al secondo dopoguerra. Uomini, donne, luoghi, leggende, sfarzi e misteri di una città millenaria. Volume Vol. 5

Libro
anno edizione: 2021
pagine: 128
Nel 1767 furono espulsi i Gesuiti e Palermo si trovò nella necessità di dover strutturare una cattedra di Diritto per formare i prossimi avvocati e magistrati: inizialmente il progetto era di cinque ordinamenti - Istituzioni di diritto canonico, Diritto naturale e pubblico, Diritto civile delle pandette e del codice, Diritto del Regno feudale e criminale, Istituzioni di diritto civile — ma la proposta era troppo costosa e il primo maggio 1779 videro la luce, all'interno della Regia Accademia degli Studi di Palermo, tre cattedre cassando quindi il Diritto romano (pandette) e il Diritto siciliano feudale e criminale. Una notizia importante che si lega — virtualmente e moralmente — a quella di 168 anni esatti dopo, ovvero la strage di Portella della Ginestra. Sono i primi eventi registrati per il mese di maggio dal quinto volume del «Diario palermitano dal Medioevo al secondo dopoguerra» che, come i quattro che lo hanno preceduto, è un susseguirsi di storie e storielle, brandelli di almanacchi e passi di annali storici, dicerie ed articoli d'epoca. Affondando le radici all'epoca delle più antiche fonti medievali e giungendo con le sue propaggini a toccare gli anni quaranta del Novecento quest'opera racconta al lettore la vita di Palermo grazie alle annotazioni giornaliere – come in un vero diario – degli avvenimenti più significativi. Accanto agli eventi trovano spazio proverbi, inserti lirici, modi di dire, tradizioni e usi popolari in grado di restituire il senso di una continuità mai scalfita dal trascorrere del tempo. È così che i lettori più anziani potranno trovarvi il ricordo dei racconti ascoltati nell'infanzia, così come i più giovani potranno soddisfare la curiosità nei confronti di un mondo ormai scomparso. Dodici volumi da consultare periodicamente o da leggere tutti d'un fiato per immergersi nella quotidianità di una città dal fascino unico.
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Diario palermitano. Dal medioevo al secondo dopoguerra. Uomini, donne, luoghi, leggende, sfarzi e misteri di una città millenaria. Volume Vol. 6

Libro
anno edizione: 2021
pagine: 128
Uccidere un ribelle sulla pubblica piazza: sembrerebbe, ma non è così. Perché dietro il patibolo di Andrea Chiaramonte c'era ben altro. C'era il nobile signore che non si assoggettava a Re Martino, c'erano i possidenti che cercavano il potere, c'era il simbolo estremo della Sicilia contro ogni invasore, ma iniziava anche l'ascesa dei Moncada e dei Cabrera che da lì a poco si sarebbero divisi l'isola. Cade proprio il primo giugno del 1392 l'anniversario della morte dell'ultimo Chiaramonte, decapitato in quella che sarebbe diventata poi piazza Marina, proprio di fronte al suo palazzo, lo Steri, simbolo del potere. Ed è anche questo il primo evento riportato nel nuovo volume «Diario palermitano dal Medioevo al secondo dopoguerra» che, come i cinque che lo hanno preceduto, è un susseguirsi di storie e storielle, brandelli di almanacchi e passi di annali storici, dicerie ed articoli d'epoca. Affondando le radici all'epoca delle più antiche fonti medievali e giungendo con le sue propaggini a toccare gli anni quaranta del Novecento quest'opera racconta al lettore la vita di Palermo grazie alle annotazioni giornaliere – come in un vero diario – degli avvenimenti più significativi. Accanto agli eventi trovano spazio proverbi, inserti lirici, modi di dire, tradizioni e usi popolari in grado di restituire il senso di una continuità mai scalfita dal trascorrere del tempo. È così che i lettori più anziani potranno trovarvi il ricordo dei racconti ascoltati nell'infanzia, così come i più giovani potranno soddisfare la curiosità nei confronti di un mondo ormai scomparso. Dodici volumi da consultare periodicamente o da leggere tutti d'un fiato per immergersi nella quotidianità di una città dal fascino unico.
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Case a 1€ nei borghi d'Italia. Sambuca di Sicilia: un esempio di successo nel governo del territorio

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2021
pagine: 160
Il racconto dell'iniziativa di successo delle case a 1 euro promossa nel 2018-19 dal Comune di Sambuca di Sicilia: più di 100.000 email ricevute da tutto il mondo, passaggi su tutte le principali emittenti televisive internazionali, vendita di tutte le case a 1 euro più tanti altri atti di vendita tra privati. A cosa si deve questo successo? Grazie alle riflessioni di urbanisti, sociologi, esperti di sviluppo locale e di progettazione europea, analisti del settore turistico, giuristi e amministratori locali, il libro prova a illustrare le caratteristiche peculiari, i risultati prodotti e i principali motivi di successo di questa esperienza, raccontando al contempo la storia di una comunità e di un borgo che negli ultimi anni hanno ripensato la propria traiettoria evolutiva mobilitando energie e visioni per lo sviluppo locale.
20,00 19,00

Diario palermitano. Dal medioevo al secondo dopoguerra. Uomini, donne, luoghi, leggende, sfarzi e misteri di una città millenaria. Volume Vol. 7

Libro
anno edizione: 2021
pagine: 128
«In un casotto di tavole, piantato a lato della statua di Filippo V, rimpetto alla Porta della Doganella, venne rinchiuso un dromedario, ch'è una specie di camelo, e con esso un gattopardo, portateci da due tedeschi per servirci di spettacolo»: così il buon Marchese di Villabianca che il primo luglio anno di grazia 1773, annotava nel suo «Diario» l'arrivo di un minicirco con animali «fantastici». Ed è anche questo il primo evento riportato nel nuovo volume «Diario palermitano dal Medioevo al secondo dopoguerra» che, come i sei che lo hanno preceduto, è un susseguirsi di storie e storielle, almanacchi, annali storici, dicerie ed articoli d'epoca. È possibile ricostruire la storia di una città partendo dalle sue vicende quotidiane? Affondando le radici all'epoca delle più antiche fonti medievali e giungendo con le sue propaggini a toccare gli anni quaranta del Novecento quest'opera racconta al lettore la vita di Palermo grazie alle annotazioni giornaliere – come in un vero diario – degli avvenimenti più significativi. Accanto agli eventi trovano spazio proverbi, inserti lirici, modi di dire, tradizioni e usi popolari in grado di restituire il senso di una continuità mai scalfita dal trascorrere del tempo. È così che i lettori più anziani potranno trovarvi il ricordo dei racconti ascoltati nell'infanzia, così come i più giovani potranno soddisfare la curiosità nei confronti di un mondo ormai scomparso. Dodici volumi da consultare periodicamente o da leggere tutti d'un fiato per immergersi nella quotidianità di una città dal fascino unico.
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Diario palermitano. Dal medioevo al secondo dopoguerra. Uomini, donne, luoghi, leggende, sfarzi e misteri di una città millenaria. Volume Vol. 8

Libro
anno edizione: 2021
pagine: 128
«L'Eccellenza del signor Marco Antonio Colonna viceré fece levare a quattro la testa alla Marina; cioè medico don Carlo Barone, per sadomia, e si levò la testa e si abruciò, al signor don Carlo Zimbalo, per avere ammazzato un panino, e ci Evò la testa; al signor don Pietro Porzio di Sinagra e al signor don Pietro Vivacito di Catania, per sadomia e si abruciò. E per detto Vivacito suo padre pagava alla corte 15 mila scudi, se ci salvavano la vita. E ci levaro a tutti e quattro le teste in una matina, con quattro catafardi e quattro mannare. Ci andaro tutti li compagni a cavallo, numero 70; e tutta la Marina era piena di genti. Sua Eccellenza, per non averci a fare la grazia, si ritirò per tre giorni a San Martino». È una Palermo gradassa con i deboli e inchinata ai forti, questa che il 3 agosto 1579 si era riversata alla Marina per assistere alla decapitazione di quattro borghesi, accusati di sodomia. Ma è anche vero che il popolino era felice per le esecuzioni che ammantavano di polvere, disgrazie e miserie. Ma stavolta i quattro che salirono sul patibolo non erano gente da poco, tanto che da più parti venne chiesta la grazia: il vicerè Colonna non la concesse e per questo fu costretto ad un «soggiorno precauzionale» in quel di San Martino. È possibile ricostruire la storia di una città partendo dalle sue vicende quotidiane? Affondando le radici all'epoca delle più antiche fonti medievali e giungendo con le sue propaggini a toccare gli anni quaranta del Novecento quest'opera racconta al lettore la vita di Palermo grazie alle annotazioni giornaliere – come in un vero diario – degli avvenimenti più significativi. Accanto agli eventi trovano spazio proverbi, inserti lirici, modi di dire, tradizioni e usi popolari in grado di restituire il senso di una continuità mai scalfita dal trascorrere del tempo. È così che i lettori più anziani potranno trovarvi il ricordo dei racconti ascoltati nell'infanzia, così come i più giovani potranno soddisfare la curiosità nei confronti di un mondo ormai scomparso. Dodici volumi da consultare periodicamente o da leggere tutti d'un fiato per immergersi nella quotidianità di una città dal fascino unico.
12,00 11,40

Diario palermitano. Dal medioevo al secondo dopoguerra. Uomini, donne, luoghi, leggende, sfarzi e misteri di una città millenaria. Volume Vol. 9

Libro
anno edizione: 2021
pagine: 112
Il primo settembre 1869 nacque a Palermo Ignazio Florio Junior, così indicato per distinguerlo dal padre che fu anche senatore del regno. Erede di una delle più grandi dinastie imprenditoriali italiane, fondata agli inizi dell'800 dal nonno Vincenzo, Ignazio alla morte del padre, nel 1891, ereditò industrie, banche, cantieri navali, attività commerciali fra le più svariate, fonderie, tonnare, saline, cantine vinicole, e soprattutto il capitale di maggioranza della Società di Navigazione Italiana, una delle più grandi flotte di navigazione d'Europa. A vent'anni aveva già girato l'Europa intera, a trenta sposò la baronessa Franca Jacona Notarbartolo di San Giuliano: lì iniziò la Belle Epoque di Palermo Felicissima. Che sarebbe finita male, tra disastri finanziari e familiari: Ignazio morì solo, sordo e in completa apatia. È possibile ricostruire la storia di una città partendo dalle sue vicende quotidiane? Affondando le radici all'epoca delle più antiche fonti medievali e giungendo con le sue propaggini a toccare gli anni quaranta del Novecento quest'opera racconta al lettore la vita di Palermo grazie alle annotazioni giornaliere – come in un vero diario – degli avvenimenti più significativi. Accanto agli eventi trovano spazio proverbi, inserti lirici, modi di dire, tradizioni e usi popolari in grado di restituire il senso di una continuità mai scalfita dal trascorrere del tempo. È così che i lettori più anziani potranno trovarvi il ricordo dei racconti ascoltati nell'infanzia, così come i più giovani potranno soddisfare la curiosità nei confronti di un mondo ormai scomparso. Dodici volumi da consultare periodicamente o da leggere tutti d'un fiato per immergersi nella quotidianità di una città dal fascino unico.
12,00 11,40

Diario palermitano. Dal medioevo al secondo dopoguerra. Uomini, donne, luoghi, leggende, sfarzi e misteri di una città millenaria. Volume Vol. 10

Libro
anno edizione: 2021
pagine: 112
Il cuore del mese di ottobre è la storia (famosa) dei «pugnalatori». La notte tra l'1 e il 2 ottobre 1862, tredici uomini furono feriti gravemente, in luoghi diversi della città: nessuno conosceva gli altri, non c'erano legami di parentela o di amicizia. Gli accoltellatori non avevano avuto l'intenzione di uccidere o di rapinare: l'unica vittima era stata il gestore di un banco di lotto, morto dissanguato perché la coltellata gli aveva reciso un'arteria. È possibile ricostruire la storia di una città partendo dalle sue vicende quotidiane? Affondando le radici all'epoca delle più antiche fonti medievali e giungendo con le sue propaggini a toccare gli anni quaranta del Novecento quest'opera racconta al lettore la vita di Palermo grazie alle annotazioni giornaliere – come in un vero diario – degli avvenimenti più significativi. Accanto agli eventi trovano spazio proverbi, inserti lirici, modi di dire, tradizioni e usi popolari in grado di restituire il senso di una continuità mai scalfita dal trascorrere del tempo. È così che i lettori più anziani potranno trovarvi il ricordo dei racconti ascoltati nell'infanzia, così come i più giovani potranno soddisfare la curiosità nei confronti di un mondo ormai scomparso. Dodici volumi da consultare periodicamente o da leggere tutti d'un fiato per immergersi nella quotidianità di una città dal fascino unico.
12,00 11,40

Diario palermitano. Dal medioevo al secondo dopoguerra. Uomini, donne, luoghi, leggende, sfarzi e misteri di una città millenaria. Volume Vol. 11

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2021
pagine: 112
Nel mese dedicato alla commemorazione dei defunti è in uso in Palermo presso il popolo, nel primo e nel secondo giorno di novembre, di scendere nelle sepolture, e visitare i morti, i quali ben disposti si veggono nelle nicchie, avvolti per lo più in abiti religiosi, e con torce accese davanti a loro. Nella notte intermedia a questi due giorni tutte le classi inferiori si dan cura di nascondere cose di zucchero, frutta secca, denari, o robe negli angoli più remoti della casa, e l'indomani a lor ragazzi fan credere che i parenti morti abbiano avuto la premura di donarli ad essi per alcune buone azioni da loro fatte, o per la buona condotta in generale. Questo è anche il mese in cui nasce ufficialmente la storia calcistica del Palermo Calcio (1900) per volere di Ignazio Majo Pagano, giovane appartenente ad una famiglia alto-borghese palermitana che decide, dopo un soggiorno di 24 mesi in Gran Bretagna, di diffondere la cultura del “Football” a Palermo. È possibile ricostruire la storia di una città partendo dalle sue vicende quotidiane? Affondando le radici all'epoca delle più antiche fonti medievali e giungendo con le sue propaggini a toccare gli anni quaranta del Novecento quest'opera racconta al lettore la vita di Palermo grazie alle annotazioni giornaliere – come in un vero diario – degli avvenimenti più significativi. Accanto agli eventi trovano spazio proverbi, inserti lirici, modi di dire, tradizioni e usi popolari in grado di restituire il senso di una continuità mai scalfita dal trascorrere del tempo. È così che i lettori più anziani potranno trovarvi il ricordo dei racconti ascoltati nell'infanzia, così come i più giovani potranno soddisfare la curiosità nei confronti di un mondo ormai scomparso. Dodici volumi da consultare periodicamente o da leggere tutti d'un fiato per immergersi nella quotidianità di una città dal fascino unico.
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