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Controluce (Nardò)

Tutti i libri editi da Controluce (Nardò)

La parabola della vecchia tartaruga

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2017
pagine: 160
"Parlo di una terra che non esiste. I fiumi, le montagne, le pianure possono anche avere nomi angolani. Ma la loro collocazione nello spazio è stata sovvertita dalla forza degli spiriti, nessuna cosa si trova dove dovrebbe. Sono impotente contro la volontà degli spiriti. Parlo di gente che non esiste. Parlo di Ulume, che in una lingua significa l'Uomo, ma non l'ho mai incontrato, in nessun posto. Né Munakazi, che in un'altra lingua significa la Donna, ha mai messo piede su questa terra. Parlo di un amore e di una trasgressione. Chissà, forse la trasgressione non è mai stata possibile. Ma la granata è esistita, quella granata che delineò nel cielo spaventato dell'altopiano l'immagine della donna amata. Ma una granata, anche se con tale magia, può materializzare un Mondo? Parlo di lotte e di guerre che non sono mai esistite, perché anche solo evocarle può far tornare la barbarie. Perciò questo libro dev'essere letto e dimenticato appena chiuso. Perché non svegli spiriti malvagi dell'intolleranza e della follia. I più vecchi lo sanno, non dobbiamo ricordare quello che non è mai accaduto". In “Parabola della vecchia tartaruga” emergono il dialogo e lo scontro fra le tradizioni angolane africane e i modelli portati dagli ex colonizzatori e ormai parte integrante della cultura della nuova Africa. Al centro della narrazione ci sono l'amore bigamo fra Ulume e Munakazi, il disastro della guerra che sconvolge la vita delle comunità rurali e l'immagine di una città utopica (Calpe), incarnazione del sogno, più o meno illusorio, rincorso dalle nuove generazioni.
15,00 14,25

Lo stesso fiume

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2017
pagine: 237
Sara, Pirina e Ljuba: tre sorelle, tre storie singolari in un villaggio ai confini della Bulgaria. Sara, la primogenita, è la ragazza più bella di Staro Selo, gli uomini per lei farebbero qualunque cosa e uno di loro, un giorno, decide di costruire una chiesa in suo onore, affinché qualunque cuore solitario, andando lì a pregare Santa Sara, possa trovare presto l'amore della propria vita. Pirina ama cantare, soprattutto quando si sente sola e disperata: le sue sono canzoni senza parole, canzoni senza melodia e con molta tristezza. Ljuba, invece, non fa altro che leggere libri uno più polveroso dell'altro: lei non parla con la gente, ma solo con quella carta talmente ingiallita da poter avvelenare, e dorme sulle pagine di Bulgakov o di Notre-Dame de Paris. C'è un fascino senza tempo nelle vite di queste giovani donne alle prese con amori fallaci, violenze brutali e desiderio di riscatto. Dopo il successo mondiale del capolavoro Sinfonia, in questo nuovo romanzo Zdravka Evtimova racconta un mondo crudo di miseria e di oppressione, in cui -però sopravvive ancora l'ingenua magia delle storie e dell'immaginazione: nei libri di Ljuba e nel suo grembiule azzurro come il riflesso della luna sull'acqua, nei draghi che abitano le canzoni di Pirina e nelle formiche che David osserva muoversi accanite in direzione della Spagna c'è la bellezza di chi non smette di sognare un mondo diverso da quello che vive. "Non puoi entrare due volte nello stesso fiume" recitava una massima di Eraclito, "perché non è più lo stesso fiume e tu non sei lo stesso uomo che eri prima": in queste pagine, i fiumi non scorrono mai nella direzione che il destino aveva previsto per loro.
16,00 15,20

Il morto consanguineo

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2017
pagine: 97
“Il morto consanguineo” è un poema composto di tre unità contraddistinte da uno sviluppo circolare che si dipana da un centro mitico tradizionale: quello del canto popolare “Il ponte di Arta”. Nel mito, affinché il ponte si consolidi è necessario il sacrificio della moglie del capomastro, figura che il poeta rielabora per trasformarla in quella di una madre che dev'essere sacrificata perché la vita proceda e perché possa essere creata l'opera d'arte. Lirismo, limpide immagini mutuate dalla natura ellenica, profonda meditazione: ecco gli elementi compositivi di questo poema che costituisce una delle opere più significative della poesia greca contemporanea.
12,00 11,40

Sorella morte

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2017
pagine: 118
Singolare romanzo d'iniziazione, "Sorella morte" è anche la storia di un'ossessione distruttrice, la scoperta di un mondo ignoto da parte dei protagonisti, un adolescente e la sorella dinanzi alla memoria fantasmale del padre morto. Il narratore protagonista smonta implacabilmente i pezzi dell'universo che lo circonda, incapace di lottare contro la catastrofe che ha segnato il suo destino. In questo romanzo, Justo Navarro offre ai lettori un superbo esercizio di precisione costruttiva, innestato in un clima di inquietante perversità. Il recupero metonimico del padre nei tratti caratteristici degli amanti della sorella e la successiva e graduale scomparsa degli stessi, danno luogo a un finale ermetico in cui si nasconde la chiave di una vicenda raccontata con tagliente freddezza.
13,00 12,35

Parola per parola

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2017
pagine: 79
A ottantasei anni Fiorentine decide di concedersi una fuga, ritirandosi in gran segreto in un appartamento non ancora abitato. Una scelta folle, la sua, che fa scalpore e le permette di rompere con la monotonia di un'esistenza da vecchia signora e con il mondo rurale in cui vive, un mondo che non ha saputo evolversi e nel quale Fiorentine vede fossilizzarsi i suoi stessi nipoti. Nella casa vuota che ha scelto come rifugio dal grigiore del quotidiano, Fiorentine vive qualche giorno di assoluta felicità, e anche di riflessione. Qui la donna ripensa alla propria vita e a ciò che è cambiato negli anni, prova a immaginare un futuro diverso e soprattutto cerca di scrivere, perché ha sempre amato le parole. Sotto la penna di Christine Deroin emerge così - parola per parola, appunto - il ritratto di una donna energica e sensibile, che rifiuta di chiudersi nella nostalgia e sceglie con forza l'azione, il futuro, la vita.
12,00 11,40

Ciao, Trotzkij

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2017
pagine: 98
I racconti che Giorgio Bona ha raccolto in questo volume possiedono tutti il tratto comune della frase breve e pregna di senso, del dire tanto con poco. I racconti "piemontesi" della raccolta sembrano quelli sui pionieri americani, arrivano direttamente da un mondo caotico e mitico, popolato da contadini parsimoniosi e grandi lavoratori, taciturni, ossessionati dai soldi e dal sesso, dalle infedeltà che in un mondo così naturale arrivano e si consumano con le stagioni. Dalla battaglia di Marengo del 1800 agli scontri sindacali durante il Fascio, Bona ci conduce attraverso una campagna piemontese affollata di fantasmi, di miseria, di animali da vendere e a cui badare, di terra da coltivare. La lingua è un italiano secco e preciso, improvvisamente assalito, qua e là, da frasi in alessandrino, il dialetto piemontese più difficile da capire dai piemontesi stessi. Questa scelta è però obbligata: le storie che vengono raccontate non possono letteralmente fare a meno di possedere una percentuale di selvatichezza non aggiustata, premoderna.
12,00 11,40

Passaggi di stagione

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2017
pagine: 109
Una raccolta di racconti per esplorare quello che si potrebbe definire il "versante invisibile della storia", abitato dai momenti mancati, dai "se", da tutto ciò che poteva essere e non è stato. Gli eventi non accaduti hanno un modo segreto di verificarsi, e di condizionarci, sono un destino non detto, possibile e non realizzato, che con il suo non essere incide di riflesso sulle nostre vite: chi avremmo potuto essere se solo i tanti tasselli del nostro destino si fossero combinati in maniera diversa? In "Passaggi di stagione" Antonella Ossorio racconta di equivoci, occasioni perdute e scelte, in un puzzle narrativo da cui si dipanano altri percorsi possibili della vita di ciascuno.
12,00 11,40

Conflitto culturale e crimine. Rapporto della sottocommissione sulla delinquenza della Commissione su personalità e cultura

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2017
pagine: 136
Tradotto per la prima volta in Italia, “Confitto culturale e crimine” è un classico negli studi di ambito sociologico, criminologico e antropologico, oltre a configurarsi come un'opera di straordinaria attualità nel contesto della società multiculturale in cui viviamo. Thorsten Sellin elabora in quest'opera un modello interpretativo nato per spiegare il coinvolgimento di alcuni immigrati dell'America della prima metà del XIX secolo in attività criminali, postulando che la deriva verso la criminalità sia dovuta al conflitto tra i valori portati dagli immigrati - valori radicati nei loro paesi d'origine - e quelli propri invece del paese di accoglienza. La teoria del conflitto culturale è stata di recente al centro delle discussioni intorno ai cosiddetti "reati culturalmente motivati", definizione con cui si intendono quei comportamenti che, messi in atto da soggetti appartenenti a un gruppo culturale di minoranza, sono considerati reati dall'ordinamento giuridico del gruppo culturale di maggioranza, mentre all'interno del gruppo cui il soggetto appartiene sono accettati come comportamenti normali, o addirittura vengono incoraggiati o imposti. Tutto ciò apre una domanda che rappresenta una delle più importanti e difficili sfide con cui l'attuale società globalizzata deve confrontarsi: comportamenti considerati devianti dal nostro sistema culturale vanno condannati o, piuttosto, per giudicarli occorre collocarli nel sistema culturale cui appartengono? In altri termini, come ci si confronta con le diversità culturali di cui sono portatori gli immigrati e gli stranieri, nel momento in cui queste diversità sono in aperto contrasto con il nostro modello culturale e con la nostra idea di legalità e di società civile?
16,00 15,20

Stigmatizzati

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2017
pagine: 388
La raccolta e sistemazione dei materiali di ricerca che vengono esposti in questo lavoro fanno parte di un percorso teorico elaborato nel corso di ricerche didattiche svolte a partire dal 1989. L'ambiente cattolico e popolare, quello delle parrocchie, dei pellegrinaggi e dei miracoli, del dolore e forse della paura della morte, rappresentano l'oggetto principe dello studio qui presentato. Non esiste sino ad oggi un'indagine allargata e puntuale, anche quantificata, sui processi di stigmatizzazione, ma è estremamente probabile che essi siano diffusi nel Mezzogiorno d'Italia molto più che altrove. In tutti i casi documentati in quest'opera, l'insorgere della transe estatiche o di possessione che siano, risolve con le dovute differenze e caso per caso, un problema di sofferenza, un disagio psichico dovuto all'isolamento, alla solitudine alla marginalità da cui, sebbene in modo ambiguo, tuttavia si esce per assumere una nuova e diversa collocazione sociale, nuove funzioni e ruoli.
17,00 16,15

Non è come appare

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2017
pagine: 392
In una Bari tratteggiata a tinte fosche, prende il via l'indagine del commissario Rinaldi e del vice ispettore Bianca Vitale sull'omicidio di un barbone nella città vecchia: da qui si snoda un serrato noir ambientato fra la Puglia e l'Estonia, affondato nel torbido di vicende che rompono definitivamente l'immagine di un Sud Italia da cartolina. Di Pace va ad annoverarsi fra gli autori che, negli ultimi decenni, hanno saputo senza indugio alzare il velo e mostrare l'altra faccia di una realtà per troppo tempo ingabbiata in cliché consolatori. Nelle pagine di "Non è come appare", il rosso scuro della Puglia non è più solo quello del vino, ma intreccia nei suoi rivoli anche il rosso del sangue, mentre un piccolo mondo di provincia viene sommerso dalla sporcizia, dalla vergogna, dall'infamia.
16,90 16,06

Ritratto di famiglia con catastrofe

Libro
anno edizione: 2017
pagine: 120
13,00 12,35

Filottete

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2017
pagine: 107
Filottete, rappresentata nel 409, è una delle sette tragedie giunteci fra quelle scritte da Sofocle. Particolarmente amata in epoca moderna per i temi relativi alla solitudine, all'amicizia, al dovere e alla lealtà, essa offre esplicite indicazioni sull'educazione di un giovarne. Protagonista è Filottete, il guerriero greco abbandonato dieci anni prima dai compagni sull'isola di Lemno a causa del fetore ripugnante della ferita al piede procuratagli dal morso di un serpente. Sbarcati sull'isola, Ulisse induce il giovane Neottolemo a carpire con l'inganno a Filottete l'arco prodigioso - unica risorsa di vita per il naufrago - che l'oracolo ha rivelato essenziale per la presa di Troia. Dopo alterni episodi, la vicenda si conclude felicemente grazie all'intervento di Eracle - classico deus ex machina - che induce l'eroe, irremovibile nel suo rifiuto, a cedere l'arco e a partire con i Greci.
13,00 12,35

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