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Bollati Boringhieri

Tutti i libri editi da Bollati Boringhieri

Storia del cervello in 10 cellule e mezzo

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2023
pagine: 176
Il cervello è composto da più di cento miliardi di cellule cerebrali con le loro innumerevoli connessioni. A scuola viene insegnata la loro forma peculiare: un corpo centrale che contiene il nucleo, dei brevi filamenti, detti dendriti, e un lungo prolungamento, che si chiama assone e che connette la cellula con luoghi lontani. Solo che non è così. O meglio, si tratta di una semplificazione didattica, che a sua volta ha una storia precisa, ben raccontata in questo libro. Il «neurone tipo» è un'astrazione, utile a capire come funzionano a grandi linee le cellule del nostro cervello, ma i neuroni, quelli veri, sono molto più affascinanti di così. Nella realtà le cellule del cervello hanno molte forme differenti, funzionali a scopi diversi. Richard Wingate ne analizza dieci (e mezzo), come fossero altrettante specie di alberi in una foresta. Ognuna di loro svolge un ruolo particolare e per ciascuna di esse il libro racconta le storie degli scienziati che l'hanno studiata e delle scoperte che sono state fatte per via. In questo viaggio affascinante, fatto di microscopi e fantasiose colorazioni istologiche, di molti disegni e di non poche ipotesi ardite, incontriamo anche molta Italia. A partire da Camillo Golgi e la sua «macchia nera» – la reazione chimica che per prima permise di visualizzare i neuroni, fino a quel momento inafferrabili al microscopio –, per approdare a più riprese sul Golfo di Napoli, in quella Stazione Zoologica che per molto tempo fu uno dei centri mondiali più avanzati dello studio del cervello, grazie a scienziati di primo piano come Eduardo Caianiello ed Enrico Sereni, e ai molti ospiti internazionali che frequentarono quelle stanze. Ma soprattutto, questo libro celebra la figura ineludibile di Santiago Ramón y Cajal, il vero pioniere delle neuroscienze, l'uomo al quale si deve la svolta fondamentale che ha spianato la strada alla risoluzione di molti (benché non tutti) degli intricati misteri del cervello.
22,00 20,90

Dadi e bulloni. Sette piccole invenzioni che hanno cambiato (parecchio) il mondo

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2023
pagine: 266
Satelliti, grattacieli, turbine eoliche. A un primo sguardo, la tecnologia di oggi può apparire incredibilmente complessa. Spesso ignoriamo il funzionamento persino degli oggetti a noi più familiari, come aspirapolveri, frullatori e smartphone. Eppure, avventurandoci appena al di sotto della superficie, possiamo scoprire che anche il congegno più complicato è composto di elementi più piccoli, inaspettatamente semplici. In "Dadi e bulloni" l'ingegnera Roma Agrawal ci accompagna in un viaggio che scompone le più straordinarie prodezze ingegneristiche in sette fondamentali invenzioni: il chiodo, la ruota, la molla, il magnete, la lente, la corda e la pompa. Ciascuno di questi oggetti è una meraviglia di design, il risultato di numerosi tentativi e perfezionamenti. Insieme, hanno permesso all'umanità di scorgere l'invisibile, costruire lo spettacolare, comunicare a distanze prima inimmaginabili e persino lasciare il nostro pianeta per esplorarne altri. Delineando i viaggi sorprendenti e le evoluzioni spesso imprevedibili – quasi mai lineari – di ognuna di queste invenzioni attraverso i millenni, l'autrice ci rivela come senza i chiodi romani forgiati a mano non esisterebbe oggi lo Shard londinese, come il tornio da vasaio sia complice nella costruzione delle moderne stazioni spaziali e come modeste lenti abbiano reso possibile, contro ogni previsione, il concepimento di sua figlia. Tenendo bene a mente che l'ingegneria è l'incontro tra progresso scientifico e vicenda storica, Agrawal ci invita non solo ad ammirare queste invenzioni straordinarie, ma anche ad ascoltare le storie, spesso sconosciute, delle scienziate e degli scienziati, delle ingegnere e degli ingegneri che hanno partecipato alla loro ideazione e al loro sviluppo.
25,00 23,75

Lavorare meno, lavorare diversamente o non lavorare affatto

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 96
Nella società occidentale contemporanea il lavoro è oggetto di affermazioni contraddittorie. La sua scomparsa preoccupa, ma al tempo stesso è vista come un'utopia, tanto dalle élite politico-economiche quanto dall'opinione pubblica. Quel che è certo, ci spiega Serge Latouche, è che le tre promesse della modernità avanzata – lavorare meno guadagnando sempre di più grazie alla società dell'abbondanza, lavorare tutti in modo sempre più piacevole grazie alla civiltà del tempo libero e, in futuro, non lavorare più grazie alle nuove tecnologie – si rivelano del tutto mistificatorie se collocate all'interno della società odierna, poiché incompatibili per loro natura con il modello dell'economia capitalistica. La crisi sanitaria, il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità, ma anche le nuove problematiche emerse con l'introduzione della pratica del telelavoro e l'incidenza sempre maggiore di una vera e propria dipendenza dall'attività lavorativa, sono tutti segnali di una crisi e hanno reso evidente la necessità di un cambio radicale di paradigma. La soluzione sta nella rottura con la logica capitalistica e nella rinuncia al mito della ricchezza e della produttività incontrollata. La risposta è la decrescita, l'unica che ci permetterebbe di realizzare le tre promesse tradite, comportando al tempo stesso una riduzione quantitativa e una trasformazione qualitativa del lavoro, in una prospettiva di abolizione del rapporto salariale.
12,00 11,40

Quando l'imperatore era un dio

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 144
"Quando l'imperatore era un dio" è il seguito ideale di "Venivamo tutte per mare", il romanzo delle giovani donne giapponesi date in moglie a uomini conosciuti solo in fotografia, connazionali già emigrati negli Stati Uniti. Alla voce collettiva, forte e vibrante, che ha stregato una moltitudine di lettori, Julie Otsuka sostituisce qui una voce narrante delicata e sommessa che racconta quello che accadde anni più tardi ai discendenti di quelle famiglie «per caso». Con il suo stile inconfondibile, sobrio e solo in apparenza distaccato, Julie Otsuka racconta l'umiliazione, la paura e lo strazio di una donna forte e decisa; e di due bambini che guardano con occhi stupefatti il loro mondo sfaldarsi nello spazio di pochi giorni, pronti però a sgranarli con lo stesso stupore davanti a improvvise meraviglie.
12,00 11,40

Nel nome della croce. La distruzione cristiana del mondo classico

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 368
Nel nome della croce parla dell'affermazione del cristianesimo nel IV secolo, ma dal punto di vista dei pagani e della cultura greco-romana. Da quella prospettiva, non c'è niente di eroico da celebrare e non mancano i documenti per testimoniarlo. Dalla ricostruzione degli eventi narrata da Catherine Nixey risulta evidente come il mondo classico fosse molto più tollerante di quanto comunemente si pensi e come i primi cristiani, o almeno molti fra loro, fossero molto più intolleranti e – più spesso di quanto ci si aspetterebbe – violenti. L'autrice ci guida nel corso dei secoli cruciali della tarda Antichità, portandoci ad Alessandria, Roma, Costantinopoli e Atene, mostrandoci torme minacciose di fanatici incitati da personaggi che non di rado in seguito saranno chiamati santi. La distruzione di Palmira, il linciaggio della filosofa neoplatonica Ipazia, la chiusura definitiva della millenaria Accademia ateniese e una quantità di altri episodi mostrano un volto nuovo e inaspettato di quei tempi difficili. Quando infine il cristianesimo divenne religione di Stato nell'impero, le leggi finirono l'opera di rimozione della cultura classica, imponendo a tutti la conversione al nuovo credo e condannando all'oblio gran parte della raffinata e antichissima cultura greco-romana. Si aprirono così, di fatto, le porte al millennio oscuro del Medioevo. Sono innumerevoli le opere che abbiamo perduto per sempre a causa del fanatismo profondo che animò quel periodo: magnifiche statue fatte a pezzi, roghi pubblici di libri, templi devastati, bassorilievi divelti, palazzi rasi al suolo. Dal punto di vista cristiano fu il periodo del «trionfo», ma per chi desiderava restare fedele agli antichi culti pagani e allo stile di vita tradizionale fu invece una sconfitta definitiva, al punto che lo scontro frontale tra la cristianità e il mondo classico che risuona in queste pagine non può non richiamare, fatalmente, le cronache dell'odierno Medio Oriente. La storica e giornalista Catherine Nixey ci regala un libro coraggioso, che scuote le coscienze e rovescia le prospettive, e lo fa con una prosa serrata e incalzante, tenendo incollato il lettore alla pagina, mentre racconta un trionfo di crudeltà, violenze, dogmatismo e fanatismo là dove non pensavamo esistesse.
15,00 14,25

Cemento armato. La politica dell'illegalità nelle città italiane

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 192
I segni dell'illegalità incisi nel territorio italiano sono molti e complessi. Se l'abusivismo edilizio ne rappresenta una parte eclatante, non mancano in ambito urbano manifestazioni meno plateali, come la corruzione, l'infiltrazione della criminalità organizzata, l'occupazione di case popolari o il riutilizzo informale di edifici dismessi. In questo saggio Francesco Chiodelli analizza le varie declinazioni del fenomeno a partire dal racconto di casi concreti, ricostruiti attraverso un'approfondita ricerca sul campo, per restituire la dimensione diversificata di una precisa politica dell'illegalità, che rappresenta uno dei tratti urbani distintivi dell'Italia dal dopoguerra ai nostri giorni. In queste città, indipendentemente dalla loro latitudine, si intrecciano storie di faccendieri, palazzinari e politici spregiudicati, ma anche di movimenti sociali, migranti e delle fasce più fragili della popolazione. Concentrandosi principalmente sulla matrice pubblica di questi fenomeni, l'autore fa emergere una tesi provocatoria: l'illegalità urbana in Italia è oggetto di una specifica «politica», che fa sì che essa venga prodotta e riprodotta anche quando è al centro di campagne repressive e attacchi. Lungi dall'essere un problema che si vuole eliminare, essa è spesso una straordinaria risorsa per vari attori politici ed economici. È dunque solo intervenendo su quadri normativi, prassi burocratiche e lacune dell'apparato statale che si può sperare di porre dei limiti a un fenomeno che minaccia sempre più le nostre città.
14,00 13,30

La ragazza del ballo

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 276
Amber Glass ha trascorso tutta la sua vita adulta cercando di mettere quanta più distanza possibile tra sé e la sua città natale, Baltimora, dove teme di essere conosciuta per sempre come la ragazza che avrebbe ucciso il suo bambino la notte del ballo di fine anno scolastico, dopo che il suo fidanzato, Joe Simpson, aveva deciso di abbandonarla per raggiungere la ragazza di cui era davvero innamorato. Ma quando le circostanze la riportano in città, Amber si rende conto che può ambire a una seconda possibilità, purché si tenga lontana da Joe, ora imprenditore immobiliare di successo, felicemente sposato con una chirurga plastica, Meredith. Il problema è che Amber non riesce a tenere l'auspicata distanza da Joe. E Joe scopre che è sempre più difficile per lui ignorare Amber, se non altro perché lei gli riporta inevitabilmente a galla ricordi del ragazzo che era. E così i due vengono lentamente attratti l'uno dall'altra e insieme oltrepassano un limite che non avrebbero dovuto oltrepassare. Fin quando Joe chiede ad Amber di aiutarlo in qualcosa d'impensabile... Laura Lippman si dimostra ancora una volta una maestra assoluta della trama e del ritmo, oltreché una profonda indagatrice dell'animo umano, coinvolgendoci in una storia che presto comincia a muoversi con la rapidità disarmante di una biglia su un piano inclinato, fino all'inaspettato colpo di scena finale.
18,00 17,10

Sotto cieli alieni. Una guida turistica dell'Universo

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2023
pagine: 290
Come sarebbe viaggiare davvero nell'universo? Essere proprio lì, fisicamente? Ad esempio, come ci apparirebbero gli anelli di Saturno se fossimo su un'astronave, a pochi chilometri da loro? Cosa ci succederebbe se cadessimo in un buco nero, cosa vedremmo davanti ai nostri occhi (presumibilmente per l'ultima volta)? Con un misto di scienza d'avanguardia e fantascienza ben congeniata, Philip Plait descrive quali sensazioni proveremmo se potessimo essere testimoni diretti di una visita nello spazio. Ogni luogo viene descritto da un punto di vista soggettivo, mostrando al visitatore spaziale il probabile aspetto di pianeti lontani, come fosse lì, a viverli in prima persona. I luoghi scelti da Plait per questa visita spaziale sono la Luna, Marte, un asteroide, Saturno, Plutone, una stella nana rossa, una stella binaria, un ammasso globulare, una nebulosa e un buco nero. La dimensione fantastica (ma ben ancorata ai dati scientifici più aggiornati) ovviamente aumenta man mano che ci si allontana dalla Terra. Mentre per la Luna abbiamo un'idea piuttosto precisa di cosa ci aspetterebbe se davvero potessimo fare una visita turistica (in fondo ci siamo stati), e per Marte possiamo ricavare dati e immagini dagli strumenti che abbiamo paracadutato sulla sua superficie, per gli oggetti successivi le cose si fanno via via più sfumate, soprattutto oltre i limiti del Sistema solare. Ma non ci mancano comunque i dati su cui fare le nostre congetture in maniera accurata. Alla fine di questa lettura la sensazione è che abbiamo imparato molto di come sia fatto l'Universo, ma lo abbiamo fatto viaggiando e divertendoci.
29,00 27,55

La scimmia in bermuda. Autobiografia spietata della ricerca etnografica

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 224
Fra le più importanti antropologhe e africaniste di lingua tedesca, Heike Behrend offre in questa autobiografia uno sguardo lucido e spietato sulla ricerca etnografica, lasciando spazio ai dubbi e alle frustrazioni della ricerca sul campo, solitamente omessi dalle monografie accademiche. Dalle sperdute colline keniote all'Uganda devastato dalla guerra, dalla moderna caccia alle streghe nell'Africa orientale alla fotografia come strumento di racconto e incontro, il suo memoir narra una vita ricca di avventure ma non priva di pericoli e profonde inquietudini. I resoconti dei suoi soggiorni in Africa, che coprono un periodo di quasi cinquant'anni, fanno emergere insospettate dinamiche di relazione e potere, fornendo riflessioni uniche sulla storia dell'antropologia e sui tentativi di «decolonizzare» la disciplina. Che cosa significa fare ricerca in Africa negli anni sessanta per una donna bianca istruita? Nei nomi poco lusinghieri che riceve dalle persone che incontra – «scimmia», «pazza» o «cannibale» –, Behrend non solo si confronta con l'esperienza straniante nel paese straniero, ma si chiede quale storia coloniale esprimano questi nomi e come siano mutati i rapporti di potere tra «esploratori» ed «esplorati». È proprio la frequentazione dell'Africa durata mezzo secolo che permette all'autrice di registrare il cambiamento nel tempo: decenni in cui le condizioni (post-)coloniali sono cambiate radicalmente, ma «il peso del mondo», come Bourdieu descrive la globalizzazione, non si è affatto esaurito. Al contrario, Behrend punta il dito su tutte le forme di dipendenza contemporanee che hanno creato condizioni di povertà talvolta peggiori rispetto a quelle del colonialismo della prima metà del Novecento. La scimmia in bermuda è un'autobiografia critica ed estrosa che spiega come ciò che conta nelle relazioni umane non siano tanto le differenze fra «noi» e «loro», quanto il riflesso reciproco della rappresentazione degli altri. Raramente un saggio di antropologia è riuscito a mostrare il difficile equilibrio del lavoro etnografico con tanta schiettezza.
22,00 20,90

La balena alla fine del mondo

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 416
Quando un giovane uomo viene ritrovato privo di sensi a St Piran, in Cornovaglia, gli abitanti del piccolo paese sono perplessi. Chi è costui, e come è arrivato fin lì? E che dire della balena che il giorno dopo si arena proprio davanti alla stessa spiaggia? Presto capiamo che il giovane, Joe Haak, è un analista finanziario, i cui studi non hanno portato agli esiti auspicati, e ha deciso di buttarsi in mare, dove viene salvato dalla stessa balena che lui salverà il giorno dopo. Eppure, quando scoppia il primo caso di influenza in Asia, Joe saprà esattamente che cosa sta succedendo… Con questo romanzo divertente e pieno di calore, John Ironmonger ci racconta una storia appassionante sulle cose importanti che ci tengono insieme anche quando ci sembra di essere arrivati alla fine del mondo.
14,00 13,30

Il libro. Vita e miracoli di un oggetto straordinario

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 224
«Non bisogna essere pessimisti sul futuro del libro. Il libro, lui stesso, è un gesto di ottimismo, di fiducia nella volontà degli uomini di dirsi, di raccontarsi, di raccontare quello che si è visto e scoperto. E insieme un gesto di fiducia nel desiderio di ascoltare, disposti a dimenticare se stessi per il piacere di immedesimarsi, di diventare altri. Il libro è uno scambio del meglio che abbiamo e che riceviamo. Il libro è un dono». E così che Gian Arturo Ferrari chiude questo suo libro inclassificabile. Storia editoriale, saggio erudito che origina dagli albori della scrittura attraversando la gloriosa rivoluzione della tipografia a stampa, prima, e dell'editoria industriale, poi, per giungere infine a interrogarsi sul destino stesso della «forma» libro, minacciato com'è non solo nel suo corpo – tenuto sotto tiro dalla sua incarnazione digitale –, ma anche nel suo destino di privilegiato veicolo di sapere e conoscenza da altri replicanti capaci all'apparenza di saperci intrattenere, forse meglio, davanti a uno schermo. E quindi? Non resta che leggere ammaliati da questa breve storia, che ne contiene moltissime altre, certi – alla fine del viaggio – di scoprire che il libro è stato e ancora è la forma più complessa della testualità che l'uomo abbia mai conosciuto, e che grazie al suo ufficio, potremo continuare a indagare, ricercare, discernere e, alla fine, capire, conoscere, preservare e salvare.
14,00 13,30

Sotto l'iceberg. Presenze inconscie nella società e nella storia

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 208
L'inconscio è come un iceberg: conosciamo per via diretta solo una piccola parte della psiche umana. Per quanto ci impegniamo a portare in superficie le parti sommerse, l'iceberg continuerà a riaffondare, fino a trascinare sott'acqua un'analoga porzione del sé. La percentuale emersa non può aumentare: è una legge «naturale» ineludibile, su cui la psicologia junghiana àncora la propria riflessione. È da questa premessa teorica che muove questo libro: l'inconscio è una massa dominante. Ci sembra di volere una certa cosa, e poi i fatti mostrano che volevamo tutt'altro (magari il contrario!): il desiderio vero era sommerso nella parte della mente a noi nascosta, l'inconscio. Anche ciò che ci è più caro – il lavoro, gli affetti – è spesso oggetto di passioni che ignoriamo. Non perché manchiamo di sincerità: semplicemente, non ne siamo consapevoli. In questa raccolta di articoli, saggi, conferenze, Luigi Zoja – con la sua pluridecennale esperienza sia di studio sia clinica – illumina i tortuosi sentieri dell'inconscio, a livello individuale ma soprattutto collettivo. Ecco che allora Medea e Sofocle, Borges e Neumann, la filosofia e il cinema, diventano – sotto le fini lenti di Zoja – caleidoscopi in cui osservare la nostra mente sociale. E così le tragedie storiche del Novecento, ma anche i fenomeni quotidiani piccoli e grandi: i sogni (e il loro apparente opposto, l'insonnia), il complottismo, i rapporti di genere. Filo conduttore è una constatazione inaggirabile: i pensieri coscienti sono solo una minima parte – e non la più rilevante – delle attività mentali. Una consapevolezza dalla quale dovremmo essere al contempo intimoriti e intrigati. Perché vale per tutti noi: la dimensione inconscia è la regola, la coscienza l'eccezione. I terapeuti dialogano di continuo con persone convinte di aver compiuto «scelte» sbagliate, delle quali si domandano angosciate le ragioni. La tragedia – antenata della psicoanalisi, come suggerisce Zoja – parlava, con ben altro potere evocativo, di destino. L'uomo moderno teme il senso tragico, e ha sostituito questo agente potente e misterioso con termini asettici. Che fanno meno paura, ma rischiano di offuscare parti decisive di noi.
15,00 14,25

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