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EDIFIR: Studi di storia e documentazione storica

Tutte le nostre collane

Momenti di carità sociale in età moderna

Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2021
pagine: 290
Il volume raccoglie saggi di indagine storica e archivistica su alcune forme di carità e assistenza in età moderna. Si tratta di considerazioni e descrizioni di uomini di pensiero, storici, apologeti, viaggiatori. A queste si aggiungono indagini archivistiche sul governo dell'Ospedale degli Innocenti e sui problemi educativi e sociali riguardanti specialmente le ospiti femminili. La ricerca ,basata soprattutto sulla documentazione fornita dagli archivi fiorentini, si estende anche alla congregazione dei Buon Uomini di San Martino e alle iniziative attraverso i secoli dei granduchi Medici per favorire il matrimonio, ciò ha dato l'occasione per reperire dati demografici significativi nella Toscana del XVII-XVIII secolo. È parso opportuno in quest'ottica analizzare il sinodo fiorentino del 1517 che particolarmente si sofferma sulla disciplina cattolica del matrimonio, evidente richiamo all'ordinamento sociale della popolazione. Conclude il volume l'analisi dello scritto di Ludovico Antonio Muratori sulla carità cristiana. L'insieme delle ricerche delinea la precisa iniziativa dello stato moderno a intervenire nel complesso delle organizzazioni che si occupano dell'assistenza ai bisognosi nell'evidente necessità di governo di una società sempre più complessa.
22,00 20,90

Comentario della vita di messere Giannozzo Manetti

Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2019
pagine: 310
Vespasiano da Bisticci (1422-1498), noto editore e commerciante di manoscritti, dopo aver cessato la propria attività libraria nel 1479, si dedicò alla scrittura di biografie di personaggi eminenti del suo tempo, le cosidette Vite. Tra di esse si distingue quella di Giannozzo Manetti (1396-1459) intitolata Comentario della vita di messere Giannozo Manetti e tramandata in sei manoscritti diversi. Qui se ne propone una nuova edizione critica corredata di commenti storico-culturali e di una introduzione che mette in rilievo aspetti inediti sull'autore e sull'opera. Sollevando alcune questioni, quali: perché e quando Vespasiano avrebbe composto il Comentario della vita di messere Giannozo Manetti e quale risonanza ebbe all'epoca, l'autrice formula l'ipotesi che l'opera, intesa come un mezzo di diffusione pubblicistica, sia stata redatta nella stagione politica successiva alla congiura dei Pazzi per mettere in cattiva luce il regime vigente.
22,00 20,90

Post Fata Resurgo. Vicenda bellica e ricostruzione del Museo Campano di Capua (1940-1956). Una documentazione storica

Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2017
pagine: 127
Il volume analizza la storia del Museo Provinciale Campano di Capua nel periodo compreso tra il 1940 ed il 1956, caratterizzata dalla messa in sicurezza delle collezioni in vista di un nuovo conflitto, dalla distruzione causata dal bombardamento del 9 settembre 1943, e dalla lunga e faticosa ricostruzione. Alla base della ricerca è il carteggio, conservato nell'archivio del museo, tra il direttore Luigi Garofano ed il grande archeologo Amedeo Maiuri, relativo alle direttive per la protezione in situ delle raccolte, al recupero dalle macerie, al restauro e al riallestimento postbellico. Prefazione di Gianluca Vitagliano.
22,00 20,90

Società e finanza a Padova all'avvento della dominazione veneziana (1405-1509). L'archivio della famiglia Lion

Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2016
pagine: 180
Tema del volume è una storia del credito e della finanza a Padova tra fine Trecento e inizi del Cinquecento condotta sull'archivio della famiglia padovana dei Lion, conservato nell'Archivio di Stato di Padova. La storia economica si lega alla documentazione di una famiglia, che, particolarmente attraverso un banco di cambio ("statio de cambio"), fu fra i principali finanziatori della Signoria dei Da Carrara. All'avvento della dominazione veneziana (1405), i Lion rafforzano la posizione, mediante la partecipazione alle esazioni fiscali, essi formarono una vera e propria banca di finanziamento, connessa ad altre consimili compagnie, anche extra-cittadine, fra cui il ramo padovano dei Borromei, quello degli Alberti e di Palla Strozzi, nonché i veneziani Soranzo e Priuli. Importante fu il legame parentale stretto con il capitano di Venezia, Erasmo Gattamelata ed i suoi eredi, stabiliti a Padova. I Lion ebbero inoltre rapporti con le compagnie prestatrici ebraiche condotte dal Comune. Per questo, il Monte di Pietà, pur decretato fin dal 1469, dovette attendere per essere attivato fino al 1491, grazie all'azione del vescovo Pietro Barozzi. Non ci sorprendiamo nel trovare ancora una volta i Lion — già presenti nella gestione di enti caritativi — in posizione di controllo, almeno nei suoi principi - di tale nuovo organo ad un tempo di prestito assistenziale e di deposito della ricchezza cittadina.
20,00 19,00

Predicatori, artisti e santi nella Toscana del Rinascimento

Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2015
pagine: 237
Questa raccolta di saggi mostra la ricchezza di nuove informazioni, che le immagini e i sermoni possono offrire quando si usa un metodo d'approccio interdisciplinare, unendo studi sull'arte e sulla predicazione. I vari saggi analizzano la relazione tra predicazióne e arie, studiando nel dettaglio l'uso delle opere d'arte nella predicazione, il culto dei santi nelle immagini e nei sermoni, e l'importanza dei pulpiti in quanto monumenti architettonici e scene per la predicazione popolare. L'autrice adotta un approccio interdisciplinare al soggetto, unendo la storia dell'arte, l'analisi storica e gli studi sui sermoni, esaminando così la questione della committenza, delle forme, dei riti e il significato spirituale e simbolico della tradizione omiletica e visiva, nella Toscana del tardo medioevo e dell'era moderna.
22,00 20,90

La congiura dei Pazzi: i documenti del conflitto fra Lorenzo de' Medi ci e Sisto IV. Le bolle di scomunica, la «Florentina synodus», e la «Dissentio» insorta...

Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2014
pagine: 206
Il libro ripropone in edizione critica e commentata alcuni fra i testi chiave della guerra letteraria seguita alla congiura dei Pazzi nel 1478. A partire dalle bolle con cui papa Sisto IV scomunicò Lorenzo de' Medici nel mese di giugno, è analizzata la strategia politica adottata allora dal Magnifico. Con l'esercito pontificio-napoletano alle porte, Lorenzo pensò alla convocazione del Concilio generale, secondo la tradizione del conciliarismo antipapale, che percorre il secolo XV. Egli invocò per questo l'intervento del re di Francia, nell'intento di organizzare il Concilio che avrebbe deposto il pontefice coinvolto nella congiura. A tale scopo, il Magnifico affidò al suo antico precettore Gentile Becchi, vescovo di Arezzo, la redazione di un simulato atto di accusa del clero toscano contro il pontefice indegno, la famosa "Florentina Synodus". Le circostanze d'elaborazione, le argomentazioni giuridico-dottrinali e le finalità di questa 'appellatio' sono ricostruite nel contesto del conflitto fra il movimento conciliare e l'emergente assolutismo pontificio. Come qui si dimostra, Sisto IV commissionò la risposta al prefetto della Biblioteca Apostolica, l'umanista Bartolomeo Sacchi. Delegittimando il movimento conciliare, e opponendovi precisamente i principi della monarchia papale, il pamphlet "Dissentio inter Sanctissimum dominum nostrum Papam et Florentinos suborta", si rivela il testo di riferimento per l'affresco della "punizione di Core", commissionato dal Papa a Sandro Botticelli.
18,00 17,10

All'indomani del grande scisma di Occidente. Jean Le Fevre canonista al servizio dei Valois e il trattato «De Planctu Bonorum» in risposta a Giovanni da Legnano

Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2013
pagine: 317
Il trattato "De planctu bonorum" fu scritto nel 1379 dall'abate francese Jean Le Fèvre per sostenere la canonicità dell'elezione di Clemente VII, il papa eletto dai cardinali francesi che avevano sconfessato l'elezione di Urbano VI, così dando inizio al Grande Scisma d'Occidente. Le Fèvre ebbe tuttavia un obiettivo specifico: il De fletu Ecclesìe, opera di Giovanni da Legnano, fautore di Urbano VI. Con questo lavoro l'autore ricostruisce il contesto storico entro cui i due giuristi avversari si mossero, le loro vite e carriere, le fasi dello Scisma nel suo divenire e soprattutto la struttura ed il contenuto del De planctu honorum, ossia le riflessioni e argomentazioni adottate da Le Fèvre per far trionfare le ragioni del suo papa sul piano giuridico, ma per scopi eminentemente politici. Le Fèvre infatti fu anche uno "statista", un diplomatico, un servitore della Corona di Francia e della dinastia dei Valois: un prelato di formazione culturale scolastica, ma che seppe destreggiarsi abilmente in un mondo attraversato da profondi ed irreversibili mutamenti politici, sociali e culturali. In appendice è riportata un'edizione del "De planctu bonorum", rimasto fino ad oggi inedito.
22,00 20,90

Scritture e governo dello Stato a Firenze nel Rinascimento. Cancellieri, ufficiali, archivi

Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2013
pagine: 317
Tra il Tre ed il Cinquecento la parabola delle vicende politiche fiorentine fu segnata dalla lunga durata delle forme "repubblicane". Ma in profondità ampie cesure e grandi mutamenti intervennero a riconfigurare la città nel suo divenire stato territoriale. Nel chiuso del Palazzo, oppure "al campo", un complesso apparato di professionisti della documentazione scritta, esperti di diritto e di oratoria, accompagnò il consolidamento dello spazio politico che Firenze riuscì a conquistarsi tra le potenze della penisola italiana. I saggi qui raccolti tratteggiano il profilo individuale, le appartenenze, lo statuto professionale e le pratiche di scrittura di notai, ufficiali, segretari della "cancelleria fiorentina". Collocate in una posizione intermedia tra auctoritates emergenti e società corporata, tra governanti e governati, queste figure furono protagoniste vivaci e consapevoli del diverso assestarsi della costituzione fiorentina nel "Rinascimento". I "cancellieri", attraverso un dinamico uso del sapere giuridico, della comunicazione e delle scritture documentarie, contribuirono a dare una forma pubblicamente riconosciuta ad una realtà politica in corso di svolgimento e ridefinizione.
22,00 20,90

16,00 15,20

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