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Bonanno: Storia del diritto

Tutte le nostre collane

Cibo e pratiche alimentari tra diritto e religione. Strategie euristiche dell'età premoderna

Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2018
pagine: 158
Sotto il profilo terminologico e rispetto ai problemi che suscita, in che modo il cibo fu "oggetto" di una specifica attenzione nella lunga stagione dello "ius commune" Quali furono le categorie interpretative che questa secolare cultura giuridica approntò per disciplinare il suo uso? Quali le "domande di giustizia" a cui pretese di dare una risposta? Il consumo del cibo - profilo centrale di tutti i complessi religiosi per le sue ineludibili connessioni con il mondo degli affetti, degli istinti primari e della morale - rappresentò quasi naturalmente uno dei tanti pilastri intorno al quale la raffinatissima scienza giuridica di antico regime si interrogò su "facultates agendi" e articolò una rete protettiva di norme restrittive e permissive. Con uno speciale focus sulla riflessione canonistica e teologico-morale dell'età premoderna, guardando alla sua prospettiva teorica - contraddistinta nelle sue molte varianti dall'originaria tensione escatologica -, e al "soggetto" postulato dalla sua antropologia - tra permanenze e cambi di volto -, questo libro si propone di tematizzare (e problematizzare) alcuni aspetti di un paesaggio tanto resistente all'usura della "longue durée" quanto frastagliato nei suoi disseminati "tòpoi".
14,00 13,30

Edoardo Weiss e la «giustizia penale». Zone di contagio tra psicoanalisi e diritto

Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2016
pagine: 208
Da Vienna a Zurigo, da Trieste a Roma, questo libro prende ad oggetto le zone di contagio tra il discorso giuridico della penalità e quello terapeutico dell'analisi. Il nostro racconto si avvia con la magistrale lezione di Freud agli studenti viennesi di diritto (1906): sullo sfondo il sodalizio con il giovane Jung e il suo originale contributo alla "psicologia criminale". In Italia la perdurante ipoteca lombrosiana - declinata con la medicina costituzionale, la biotipologia e l'antropologia criminale - dava fiato, in quel torno d'anni, a una diffusa avversione per l'inconscio freudiano. Toccherà a Edoardo Weiss, l'"autentico e tenace pioniere" del movimento psicoanalitico italiano, impegnarsi nelle riviste e nei congressi per mettere al riparo la giovanissima scienza dalle malevoli allusioni e da toni di inaudita durezza che venivano anche da filosofi e letterati di formazione idealistica. Ma c'è di più: a Roma, dal 1932, egli seppe costruire una fitta rete di relazioni con i giuristi (e i criminologi) della prestigiosa rivista La Giustizia penale.
18,00 17,10

Il domicilio coatto. Ordine pubblico e politiche di sicurezza in Italia dall'Unità alla Repubblica

Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2015
pagine: 288
Introdotto nel 1863, all'indomani dell'unità e nel pieno della lotta contro il brigantaggio e del ripristino emergenziale e militaresco dell'ordine pubblico, il domicilio coatto diviene, nel tempo, un dispositivo stabile e un solido perno nel sistema delle misure preventive del nuovo Stato italiano. Da istituto provvisorio che era in origine, esso lascerà la scena solo nel 1926. Ma per rientrarvi, in effetti, col nuovo nome di confino di polizia e con tratti sostanzialmente immutati. Nella lunga durata del diritto penale autoritario, dall'Italia liberale a quella fascista, esso è l'emblema del pregiudizio e del sospetto, lo spauracchio agitato contro ogni, sia pur minimo, dissenso, il garante implacabile di un doppio binario di legalità penale. L'una, quella del Codice, edificata su un'idea di delitto che gravita verso i principi di colpevolezza, materialità e lesività; l'altra consegnata all'arbitrio poliziesco e alle urgenze dettate, di volta in volta, dall'agenda politica. Questa schizofrenia regolativa non si estingue del tutto, nonostante le tutele dei diritti individuali introdotte dalla Costituzione, nemmeno nell'Italia repubblicana.
25,00 23,75

Il codice e la sciabola. La giustizia militare nella Sicilia dei Borbone tra repressione del dissenso politico ed emergenza penale (1819-1860)

Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2014
pagine: 224
La storia della Sicilia tra il 1819 e il 1860 è segnata da un continuo e invasivo utilizzo di magistrature militari e speciali, di giudizi abbreviati e sommari, messi in campo dalla monarchia dei Borbone e dal governo delle Due Sicilie per contrastare le diverse forse che agitavano la popolazione dell'Isola. Indipendentisti, sostenitori del regime costituzionale, carbonari, patrioti, insieme a banditi e delinquenti comuni, conobbero la durezza dello Statuto penale militare e delle procedure straordinarie, con l'applicazione di pene severissime: morte, ergastolo, ferri, relegazione. Questo saggio intende indagare il come della repressione, grazie allo studio della documentazione archivistica prodotta dalle magistrature militari delle Due Sicilie. Il Risorgimento siciliano appare così riflesso in uno specchio oscuro, in una storia fatta più di ombre che di luci. Lo specchio, pur tra lacune e distorsioni, ci restituisce una immagine meno scontata della storia dell'Isola e dei controversi rapporti della sua popolazione con il governo e con il sistema punitivo del censore borbonico.
20,00 19,00

«Soave amico del vento a Tindari». Salvatore Pugliatti (1903-1976) profilo di un giurista neo-classico

Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2013
pagine: 210
Il presente lavoro si prefigge l'obiettivo di ricostruire la riflessione giuridica di Salvatore Pugliatti, con particolare riguardo alla metodologia e alla teoria della interpretazione. A tale scopo, si è tentato di mettere in luce il rapporto tra l'attività del giurista e la imponente cultura del Pugliatti umanista, musicologo, letterato e critico d'arte. Ne emerge il profilo di un personaggio avvincente, "vero uomo del Rinascimento", capace di segnare, con la sua multiforme personalità, il panorama culturale italiano del Novecento.
20,00 19,00

Una ordinata anarchia. La filosofia del diritto internazionale in Hedley Bull

Libro
editore: Bonanno
anno edizione: 2012
pagine: 360
L'ordinamento giuridico internazionale ha avuto uno strano destino. Ancora oggi, è oggetto di aspettative palingenetiche ed è celebrato come l'architrave di un nuovo ordine mondiale. Al tempo stesso, però, mette allo scoperto la sua antica debolezza e una smisurata attitudine a velare gli interessi particolari degli Stati. Da più parti, se ne auspica la trasformazione in un fantasmatico sistema cosmopolitico. C'è chi, invece, invoca come necessaria la sua sostanziale dismissione. Interpretazioni contrapposte che, senza saperlo, poggiano sul medesimo assunto: il contesto politico globale riproduce il brutale stato di natura di Thomas Hobbes. Per evitare questa apparente schizofrenia, è possibile imboccare una strada diversa, diretta a una storicizzazione della nozione di diritto internazionale. Si tratta di un percorso che conduce a rivisitare l'esperienza dello jus publicum Europaeum, di un ordine che è orizzontale, multipolare, anarchico, flessibile. In questo percorso, Hedley Bull è il compagno di viaggio ideale di questo libro. Ad un trentennio dalla sua scomparsa, il pensiero di Bull, alieno dai pregiudizi e incline all'approccio pragmatico, continua a fornire una decisiva chiave di lettura per interpretare con spirito critico le modificazioni politiche e normative in atto nel contesto internazionale.
30,00 28,50

L'interdizione giudiziale e le logiche del Code civil

Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2011
pagine: 232
Questo libro ripercorre le vicende storiche dell'interdizione giudiziale in una delle fasi più creative del diritto europeo. Al crocevia fra elaborazioni teoriche e pratiche sociali, emerge il confronto, non sempre pacifico, tra saperi diversi. L'intreccio disciplinare fra diritto e medicina impone, nella Francia rivoluzionaria, una costante ridefinizione dei contorni della follia. Tra antico e nuovo, è solo con la codificazione del diritto, nel 1804, che si verifica una vitale cesura con l'Ancien Régime: il Code Civil nasce in un'epoca segnata dalla tensione tra urgenze della riforma e nostalgie della tradizione. Per mettere a fuoco le questioni giuridiche più rilevanti, questo libro attinge a piene mani ai primi progetti del Code Civil, ai dibattiti che ne hanno animato i lavori preparatori, ai trattati di medicina e alle opere della dottrina e della giurisprudenza di quegli stessi anni. Dalla tutela dell'interdetto al consiglio di famiglia, dagli strumenti di controllo alla forza invasiva della legge, dall'iconografia giuridica del prodigo agli aggiustamenti mimetici degli interpreti.
19,00 18,05

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