Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2025
pagine: 512
Com'è stato possibile? Come hanno fatto uomini comuni a trasformarsi in carnefici? Com'è stato possibile l'orrore dei campi di concentramento e l'indifferenza di tutti? E come ha potuto un intero popolo lasciarsi travolgere dall'orrore quasi senza accorgersene? "La mente nazi" di Laurence Rees, tra i massimi esperti mondiali della Seconda guerra mondiale e divulgatore straordinario, non è il solito saggio sugli orrori dell'Olocausto. È un'indagine potente, rivelatrice, che mescola con lucidità la storia e la psicologia più avanzata per rispondere alla domanda più angosciante di tutte: potrebbe accadere di nuovo? O meglio, sta già accadendo da qualche parte, e perché? Attraverso testimonianze inedite di ex nazisti e di cittadini cresciuti nel cuore del Terzo Reich, Rees ci guida in un viaggio inquietante e necessario nella mentalità di chi ha permesso, accettato o giustificato il male. E lo fa attraverso dodici moniti, dodici segnali d'allarme da tenere d'occhio oggi, nei nostri leader, nelle nostre società, persino nei luoghi che riteniamo immuni: le democrazie, le terre della libertà, quelle nelle quali sembra impensabile poter trovare i semi di un male oscuro. Con uno stile incisivo e coinvolgente, "La mente nazi" mostra che il crimine più atroce del Novecento non è solo un fatto storico, ma uno specchio oscuro in cui il presente rischia di riflettersi. Una lettura che ci interpella come testimoni e protagonisti dei fatti storici. Una guida per non voltarsi dall'altra parte quando la mentalità dell'orrore ha la meglio sui valori umani.