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Audino: Voci e volti dello spettacolo

Tutte le nostre collane

Parlando del metodo mimico. Lezioni inedite trascritte

Libro: Libro in brossura
editore: Audino
anno edizione: 2022
pagine: 144
«Vi invito subito a non confondere il termine mimica, che sentirete ripetere spesso, con il problema del mimo. La mime è un codice che realizza spettacoli in un linguaggio puramente gestico. L'attitudine mimica (o istinto mimico) è invece una forza che possediamo di natura, che agisce anche se non vogliamo […] ma che possiamo conoscere, dirigere e sviluppare per renderla operante nello studio dei molti, per non dire infiniti, aspetti di ciò che vogliamo creare». Regista, formatore, insegnante, Orazio Costa non ha mai scritto un libro dedicato al suo Metodo. Considerandosi allievo del Metodo lui stesso, per primo, a chi gli chiedeva di scrivere rispondeva che al massimo avrebbe potuto «comporre una poesia alquanto ben fatta». Assume perciò un grande valore Parlando del Metodo Mimico, dove il lettore, ancora una volta, potrà ascoltare l'insegnamento di Costa dalle sue stesse parole. Frutto della trascrizione di alcuni seminari e lezioni tenuti da Costa nel corso degli anni, il libro dà a chi lo legge la possibilità di entrare nel laboratorio di quello che è stato il Maestro dei più importanti attori italiani: da Nino Manfredi a Gabriele Lavia e Pierfrancesco Favino, così come Monica Vitti, Gian Maria Volonté e Luigi Lo Cascio (solo per citarne alcuni), ma anche Andrea Camilleri. Un documento originale per entrare nelle pagine di uno dei più importanti pedagoghi teatrali. A firmare la prefazione il professor Gilberto Scaramuzzo, pedagogista, Università Roma Tre.
18,00 17,10

Metodo e pratica per un teatro politico. Volume Vol. 2

Libro: Libro in brossura
editore: Audino
anno edizione: 2021
pagine: 152
Dopo Artaud, Vachtangov, Suzuki, Brook, Dino Audino presenta il testo di quello che è stato il più grande protagonista teatrale dell'America Latina. Il brasiliano Augusto Boal, autore di Giochi per attori e non attori e fondatore del Teatro dell'Oppresso. Il Teatro dell'Oppresso è ormai diffuso in tutto il mondo e deve la propria celebrità all'innovativa proposta di un teatro di ricerca, ma popolare. «Tutti possono fare teatro, anche gli attori» amava ripetere Boal. Perché il teatro non è una forma d'arte, e una pratica, riservata a pochi, ma rappresenta un linguaggio a disposizione di ogni essere umano. In un evento di Teatro dell'Oppresso lo spettatore è chiamato dunque a partecipare alla messa in scena insieme agli attori. In questo libro, oltre a un'introduzione teorico-metodologica, Boal propone decine di tecniche teatrali sviluppate durante cinquant'anni di attività. La forte valenza pedagogica, sociale e politica del teatro di Boal lo rende inoltre un libro utile, oltre che per gli attori, per formatori, insegnanti, animatori di comunità, attivisti, come strumento di riflessione e discussione agita con i partecipanti.
19,00 18,05

Il theatre-libre e altri scritti. Come nasce un laboratorio teatrale

Libro: Libro in brossura
editore: Audino
anno edizione: 2021
pagine: 128
Considerato tra i padri fondatori del teatro di regia in Europa, ammiratore dei Meininger e precursore della stagione naturalista del Teatro d'Arte di Stanislavskij, André Antoine è sempre stato refrattario alle elaborazioni teoriche, preferendo affermare le proprie idee con il lavoro sul campo. Non un teorico, dunque, ma un "operaio del teatro", come amava definirsi lui stesso. E questo spirito rivolto al fare, a un'idea di teatro artigianale e militante, si respira nelle pagine proposte qui per la prima volta in traduzione italiana. L'avventura di André Antoine, semplice impiegato del gas che diventa in pochi anni uno dei protagonisti della storia del teatro francese, inizia con la creazione, a Parigi, del Theatre-Libre, una compagnia composta da autori e attori alle prime esperienze capace di attirarsi presto la protezione di Emile Zola e le simpatie della generazione più giovane. Fra il 1887 e il 1894, sotto la sua direzione, gli spettacoli della compagnia mettono sotto attacco il teatro commerciale, le scene improvvisate, il divismo deleterio degli attori. Antoine rivendica la cura dell'ambientazione, il rigore, la centralità del testo: la parola chiave della sua concezione è ensemble, il lavoro d'insieme, di cui è responsabile il metteur en scéne, il regista, una professionalità originale che assume su di sé la responsabilità della creazione dello spettacolo, non solo nei suoi aspetti tecnici, ma, soprattutto, artistici. Di tutto questo danno conto gli scritti raccolti in questo volume, nei quali Antoine, in uno stile schietto e colloquiale, racconta la vita quotidiana, le lotte contro le convenzioni teatrali, le conquiste e il successo internazionale del Theatre-Libre. Destinatario della rivoluzione teatrale che Antoine ha in mente è il pubblico, a cui richiede altrettanta partecipazione e impegno: «Siate severi verso gli autori e gli artisti, poco importa se le piéce che vi propongono siano commoventi o divertenti, ma non sopportate più, non tollerate più di stare seduti in una sala teatrale per delle ore [...] a sentire gente che parla per un'intera serata senza dire nulla» (dalla Conferenza di Buenos Aires).
15,00 14,25

Il quaderno delle lezioni di Luca Ronconi

Libro: Libro in brossura
editore: Audino
anno edizione: 2020
pagine: 159
«Io non ho un modello, mentre in generale l'insegnamento è avere un modello e cercare di proporlo. [...] È sulla base di un materiale che può essere un testo, una scena, un personaggio, una novella, che cerco di portare gli attori ad un grado di lettura, il più possibile esaustiva, di tutte le possibilità che ci sono, e metterli nella difficoltà di operare una scelta». In queste parole è racchiuso il cuore dell'idea di insegnamento di Luca Ronconi, figura imprescindibile del teatro italiano, maestro che ha formato generazioni di attori. Intento del libro che tenete tra le mani, costruito dagli appunti e dai frammenti di copioni donati dai suoi allievi della Scuola del Piccolo Teatro di Milano e messi insieme grazie al lavoro di Antonella Astolfi, Paola Bigatto e Lisa Capaccioli, è di offrire al lettore la possibilità unica di riascoltare la voce del Maestro come se fosse lui stesso a parlare. Restituiti nella loro essenzialità, escludendo ogni tentativo di interpretazione, i documenti che compongono "Il quaderno" possiedono il fascino dell'immediatezza. Leggendoli sarà come partecipare alle lezioni di Ronconi, come se il Maestro fosse ancora in aula. Tra le pagine del Quaderno scorrono una dozzina di anni e molti testi, talvolta ripresi nel tempo e in contesti differenti. Parole, tracce, legami sottili ma mai invisibili, per ascoltare dal vivo l'insegnamento di una delle voci più di rilievo del nostro teatro.
19,00 18,05

Giochi per attori e non attori. Introduzione al Teatro dell'Oppresso. Volume Vol. 1

Libro: Libro in brossura
editore: Audino
anno edizione: 2020
pagine: 191
«Tutti possono fare teatro, anche gli attori» amava ripetere Boal. Perche? il teatro non è una forma d'arte e una pratica riservata a pochi, ma un linguaggio a disposizione di ogni essere umano. In un evento di Teatro dell'Oppresso lo spettatore è dunque chiamato a partecipare alla messa in scena insieme agli attori, per provare insieme, sul palco, le trasformazioni che si vogliono attuare nella società. Giochi per attori e non attori, testo voluminoso che presentiamo al pubblico italiano in due distinti volumi, racchiude l'esperienza di Boal con il Teatro dell'Oppresso sviluppata durante cinquant'anni di attività, tanto dal punto di vista teorico-metodologico quanto da quello pratico. Questo primo volume, curato da Alessandro Tolomelli, mette a disposizione del lettore quello che Boal chiamava l'"Arsenale del Teatro dell'Oppresso", ossia l'insieme di giochi, esercizi e tecniche volti a risvegliare i sensi e a "demeccanizzare" il corpo di attori e non attori. La sua forte valenza pedagogica, sociale e politica lo rende utile non solo per gli attori, ma anche per formatori, insegnanti, animatori di comunità e attivisti, come strumento di riflessione e discussione agita con i partecipanti. Tradotto in più di venti lingue, l'edizione brasiliana da cui questa traduzione è tratta è la più completa tra quelle attualmente in circolazione in tutto il mondo.
23,00 21,85

Recitare con passione. Un metodo alternativo di accesso alle emozioni

Libro: Libro in brossura
editore: Audino
anno edizione: 2020
pagine: 144
Come imparare a gestire lo stress, a fidarsi del proprio corpo, a mettere a tacere la voce critica del giudizio interiore? Qual è il segreto per riuscire a dare il meglio in un'audizione e a costruire un personaggio vivo e credibile? Per confrontarsi con quelli che da sempre sono i problemi classici che si pongono all'attore, Niki Flacks propone un approccio nuovo e rivoluzionario. Lavorando sul rilascio di croniche e impercettibili tensioni muscolari e facendo leva sulla connessione che esiste a livello profondo tra corpo, testo e sentimenti, sostiene l'autrice, è possibile far emergere le emozioni spontaneamente e al momento opportuno. Basato sulle più recenti ricerche nel campo delle neuroscienze e della psicologia corpo-mente "Recitare con passione" si offre dunque come guida per tutti quegli attori che non sono riusciti a ottenere risultati utilizzando le tecniche tradizionali della visualizzazione e della memoria emotiva, e fornisce passo dopo passo un metodo alternativo di accesso alle emozioni. Scritto con un tono vivace e colloquiale e arricchito da una vasta proposta di esercizi pratici, questo libro è dunque uno strumento per tutti gli attori che desiderano trovare un modo per dare vitalità e concretezza alla propria presenza in scena.
18,00 17,10

Il dettaglio è il segreto. Due scritti sull'artigianato teatrale

Libro: Libro in brossura
editore: Audino
anno edizione: 2020
pagine: 104
Questo libro riunisce in un unico volume i due ultimi scritti di Peter Brook: "Tip of the Tongue. Reflections on Language and Meaning" (2017) e "Playing by Ear. Reflections on Music and Sound" (2019). A parte la contiguità cronologica, cosa hanno in comune questi due titoli per essere presentati insieme? Un filo li unisce, e può essere ricondotto a un tema, una domanda che percorre e sostiene le riflessioni raccolte: cos'è la qualità? Capitolo dopo capitolo i saggi, scanditi da domande sempre diverse, ci mostrano come i dettagli delle pratiche teatrali - il suono di una parola, il silenzio in una frase musicale, una danza eseguita attraverso il fremito delle dita e degli sguardi - siano i "custodi dei segreti", quegli elementi che, se li scrutiamo con cura e nel rispetto delle loro forme, possono cambiare la natura della nostra esperienza del teatro. Per questo, nelle parole di Brook si cercheranno invano ricette o precetti. I suoi brevi saggi, infatti, non si chiudono mai in una definizione, ma tendono piuttosto a scivolare fuori dalla pagina, in un invito all'esperienza. Da consumato narratore, con un abile artificio retorico, nelle sue conclusioni Brook indica invariabilmente un altrove che il lettore deve scoprire da sé. Come è detto nella chiusa di Suonando a orecchio, «la cosa più preziosa è: custodire il silenzio», perché nessuna esperienza è possibile se non ci si predispone al silenzio per poterla compiere. La qualità, che è il momento in cui visibile e invisibile si compenetrano, si trova solo nei dettagli. Nei dettagli è custodito il segreto.
13,00 12,35

Un sogno di passione. La nascita e lo sviluppo del metodo

Libro: Libro in brossura
editore: Audino
anno edizione: 2019
pagine: 159
È l'estate del 1974 quando Lee Strasberg, poco più che settantenne, comincia a mettere finalmente per iscritto una descrizione organica del Metodo. Ne. nasce Un sogno ,di passione.— citazione di un celebre verso dell'Amleto —, che costituisce uno dei libri fondamentali nella pedagogia teatrale del Novecento. Il libro è una biografia del Metodo che si intreccia con l'autobiografia dell'autore. Non dell'uomo Strasberg, ma del teatrante, dell'attore, dell'insegnante, del regista, del teorico. E, ancor prima, dello spettatore, dell'attore non professionista e dell'allievo. Si assiste così agli spettacoli del Teatro d'Arte, della Duse e di Giovanni Grasso. Si leggono pagine degli appunti alle lezioni presso l'American Laboratory Theatre, primo vero punto di incontro con il Sistema Stanislavskij, al quale è dedicato un intero capitolo che ne mette in luce lo sviluppo pioneristico senza tralasciare di sottolinearne alcuni limiti. A Stanislavskij si torna, poi, in molteplici luoghi del libro in cui si declinano sia i punti di continuità che di divergenza tra Metodo e Sistema. Si riflette inoltre sull'attività.di regista e insegnante presso il Group Theatre e l'Actors 'Studio, ma soprattutto si va dal problema di base della recitazione — cioè quello di riuscire a produrre emozioni a comando quando si è sulla scena — a quello di liberare - gli attori dalle abitudini di comportamento che ne bloccano il talento. Si approfondiscono quindi il lavoro sull'improvvisazione e sulla memoria affettiva, e si scoprono gli esercizi "leggendari" del momento privato e del song-and-dance. Grazie alla voce e alla straordinaria vita artistica di Strasberg, in "Un sogno di passione" si assiste alla genesi e alla messa a punto del Metodo, il più discusso ma indiscutibilmente efficace training per attori che esista oggi in circolazione.
19,00 18,05

Conversazioni con gli artisti del Bol'soj. Il testo stenografico delle trenta lezioni sulla recitazione

Libro: Libro in brossura
editore: Audino
anno edizione: 2019
pagine: 174
Curato da Fabrizio Cruciani e Clelia Falletti, con una nuova introduzione di Lorenza Codignola, Conversazioni con gli artisti del Bol ́šoj contiene il testo stenografato delle trenta conversazioni – vere e proprie lezioni – che Stanislavskij tenne tra il 1918 e il 1922 e durante le quali furono ripercorsi gli aspetti più significativi del suo Sistema: non un insegnamento che «soffoca le persone di talento ed è adatto solo ad attori mediocri che non sanno dove andare» ma un approccio alla recitazione che nasce, innanzitutto, dalla gioia nei confronti dell’arte, dall’attenta osservazione e dallo studio delle energie creative degli uomini. In queste pagine ritroviamo dunque, approfonditi, alcuni tra i concetti-chiave più tipicamente stanislavskiani: quello di “circostanze date”, di “magico se”, di “cerchio creativo di solitudine pubblica”. Concludono la raccolta i venti capitoli dell’Etica. All’interno di questa breve opera rimasta incompiuta, Stanislavskij espone le proprie idee in merito ai comportamenti che ciascun attore dovrebbe osservare, non soltanto per garantire la migliore efficacia interpretativa sul palcoscenico, ma anche per far sì che durante la preparazione di una messinscena si venga a creare un’atmosfera quanto più produttiva, serena e collaborativa possibile. Ecco quindi una serie di preziosi consigli (attuali ancora oggi) che vanno dalla necessità di svolgere esercizi quotidiani all’importanza di saper gestire correttamente il proprio tempo; dall’esortazione a dare il meglio di sé alle prove, al monito di non cedere all’impulso di criticare i colleghi ma, al contrario, di saper prendere da ognuno «ciò che è utile e importante», nella consapevolezza che «i difetti si apprendono facilmente, i pregi no».
19,00 18,05

È l'inconscio che crea. La transizione da Stanislavskij all'Avanguardia. Dalla immedesimazione alla distanze del ruolo

Libro: Libro in brossura
editore: Audino
anno edizione: 2018
pagine: 238
Questo libro racconta, attraverso testi e soprattutto testimonianze di attori e allievi, il veloce e travolgente percorso di Evgenij Vachtangov, una delle figure più rilevanti della scena, russa del Novecento. Allievo di Stanislavskij, regista del Primo Studio del Teatro d'Arte, amico di Michail Cechov che diresse come attore, affine a Mejerchol'd per la sensibilità registica dei suoi spettacoli post-rivoluzionari, Vachtangov ha avuto una funzione importantissima: quella di traghettare il Sistema Stanislavskij in un ambito stilistico lontana, dal realismo. Passo, questo, fondamentale e fondante nello sviluppo delle avanguardie teatrali più tarde e tutt'ora capace di ispirare molti pensieri e procedimenti lavorativi tanto per gli attori quanto per i registi e gli animatori dei gruppi teatrali. Grazie al lavoro di compilazione, di sistemazione, di introduzione e di traduzione di materiali per lo più inediti in Italia, questo volume permette di avere un quadro chiaro della rivoluzione operata da Vachtangoy tanto nel pensiero registico e attoriale quanto nell'ideazione e nella gestione di un ensemble teatrale la cui struttura va considerata ancora oggi innovativa è virtuosa.
22,00 20,90

Tra due silenzi. Domande e risposte sul teatro

Libro: Libro in brossura
editore: Audino
anno edizione: 2018
pagine: 78
A più di vent'anni dalla visita di Peter Brook al campus della Southern Methodist University di Dallas, "Tra due silenzi" offre ai lettori italiani le risposte ai quesiti posti al grande regista teatrale in quella occasione da studenti e colleghi. Le riflessioni racchiuse in queste pagine non risentono in alcun modo del passare del tempo ma, al contrario, conservano forza e vitalità, continuando a ispirare interpretazioni sempre nuove. Durante le dodici ore di intervista Brook, stimolato dalla curiosità degli interlocutori, affronta con passione e chiarezza gli argomenti più disparati, dalle sue produzioni più celebri al rapporto con gli altri grandi del teatro come Grotowski e Artaud, fino all'impronta multiculturale che caratterizza i suoi lavori più recenti. Il lettore non si troverà di fronte a messaggi o verità impartite, bensì a un botta e risposta spontaneo e orientato al continuo scambio di prospettive, in quel rispetto della diversità che, per Brook, è la vera garanzia di un teatro ricco e autentico. Un teatro che può nascere soltanto nello spazio che si crea fra il silenzio della noia e quello della partecipazione.
10,00 9,50

Poetica. Ad uso di sceneggiatori, scrittori e drammaturghi

Libro: Libro in brossura
editore: Audino
anno edizione: 2018
pagine: 159
Da duemilatrecento anni la Poetica di Aristotele costituisce il riferimento base per tutti coloro che si occupano di drammaturgia. Pochi testi antichi hanno avuto sulla cultura occidentale un'influenza paragonabile a quella che questo libro ha esercitato ed esercita ancora oggi. Citato da tutti i manuali di sceneggiatura come antecedente imprescindibile, è in realtà, un,testo poco letto e poco conosciuto oltre la cerchia dei classicisti. Per questo intendiamo proporlo al lettore contemporaneo, nella storica traduzione di Manara Valgimigli, con un commento originale pensato innanzitutto per sceneggiatori, drammaturghi e scrittori, e poi per tutti gli appassionati di cinema, che potranno così entrare nell'officina delle idee di una delle menti più geniali di tutta la cultura occidentale. Nata come promemoria delle lezioni, e redatta quindi in forma di appunti, la Poetica ha una vicenda editoriale complessa e avventurosa che,ha aumentato tanto il suo fascino quanto la sua autorevolezza. Nel Novecento, ha trovato forte consonanza con il pensiero strutturalista e con l'idea di una scienza della letteratura, ma "soprattutto ha riscosso massimo interesse presso i'creativi che, prima a Broadway e poi a Hollywood, erano alla ricérca dei meccanismi di funzionamento dei grandi-racconti. Alcuni suoi concetti sono, ancora oggi, al centro della teoria letteraria: l'opera d'arte come modello di mondo, la reazione estetica del pubblico, il ruolo centrale della narrativa nell'esperienza umana; e alcune norme orientative, come la struttura in tre atti, sono tuttora principi fondamentali della costruzione di film'e serie televisive. L'elaborazione di racconti appare oggi quanto mai cruciale: l'"homo sapiens" ha ceduto il posto all'"homo narrans". Su queste basi la Poetica di Aristotele è un libro che merita di essere esplorato e compreso dal lettore contemporaneo.
19,00 18,05

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