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Audino: Voci e volti dello spettacolo

Tutte le nostre collane

Viewpoints. Il libro dei punti di vista scenici

Libro: Libro in brossura
editore: Audino
anno edizione: 2018
pagine: 160
Questo libro costituisce la traduzione italiana del volume "The viewpoints book", scritto da Anne Bogart insieme alla drammaturga Tina Landau nel 2005. Al cuore della pedagogia di Bogart, una delle maggiori teoriche del teatro contemporaneo, c'è la visione dell'attore come autore della propria presenza, capace di vivere attivamente la scena come spazio in cui esercitare la propria libertà. Da questa prospettiva, il lavoro sui punti di vista scenici e sulla composizione si inserisce in quella che può essere considerata come la grande corrente dei registi pedagoghi che, a partire da Stanislavskij passando per Grotowskij per arrivare a Peter Brook, hanno rinnovato il teatro dalle fondamenta. Ma l'approcciò di Bogart raccoglie anche, ed è questa la sua peculiarità, l'eredità della stagione dell'avanguardia americana, con figure come il pittore Robert Rauschenberg e il musicista John Cage, e soprattutto le innovazioni della nuova danza americana. Punti di vista scenici e composizione offrono un vocabolario comune a cui il regista, gli attori e i diversi collaboratori possono fare riferimento per identificare aspetti principi del movimento che esistono da sempre, avvalendosi così di una solida base dialogica per l'analisi del lavoro condotto sulla scena. Come conseguenza e sviluppo di questa premessa dialogica, le procedure dei punti di vista scenici e della composizione, presentate in questo libro sotto forma di esercizi, offrono un efficace strumento di formazione degli interpreti a cui poter tornare quotidianamente nel training. Diviene così possibile lavorare in maniera implicita su quella componente invisibile del lavoro attoriale, indicata di solito con i termini ascolto, apertura e disponibilità, che si traduce nella qualità della presenza scenica dell'attore nell'atto della performance.
19,00 18,05

Il corpo è cultura

Libro: Libro in brossura
editore: Audino
anno edizione: 2017
pagine: 141
In questo volume sono raccolti gli scritti, tradotti per la prima volta in italiano, di una delle più grandi voci del teatro nipponico. Il Noh, il Kabuki, la tragedia greca, i classici di Shakespeare e il lavoro di maestri moderni come Cechov e Beckett: è questo l'humus che ha alimentato la profonda consapevolezza di Tadashi Suzuki dell'universalità e del potere trasformativo dell'esperienza teatrale. Dal confronto con le tecniche della tradizione teatrale giapponese e le ricerche di Mejerchol'd, Decroux e Grotowski nasce il suo metodo di formazione degli attori, finalizzato a rendere gli interpreti consapevoli della propria sensibilità fisica attraverso una rigorosa disciplina corporea e vocale.
18,00 17,10

Il mestiere della regia. La lezione di una grande artista del teatro contemporaneo

Libro: Libro in brossura
editore: Audino
anno edizione: 2017
pagine: 191
Nel quadro della fondamentale ricerca di Stanislàvskij sulle azioni fisiche, riletta alla luce delle recenti scoperte nel campo delle neuroscienze e della biologia delle emozioni, il libro di Katie Mitchell offre una prospettiva metodologica di valore sulle tecniche di composizione di una messinscena teatrale. Fra le voci più autorevoli e creative del teatro contemporaneo, Mitchell illustra e condivide i principali strumenti da lei usati per affrontare il lavoro sul testo, con gli attori e con i collaboratori. Il volume approfondisce, in particolare, l'analisi delle strutture fondamentali del testo teatrale, la preparazione delle improvvisazioni, le dodici regole d'oro per lavorare con gli attori, come gestire il passaggio dalla sala prove al teatro e come perfezionare lo spettacolo durante le repliche.
23,00 21,85

L'arte della recitazione

Libro: Libro in brossura
editore: Audino
anno edizione: 2017
pagine: 166
L'arte delta recitazione raccoglie le trascrizioni delle lezioni di Stella Adler e ci permette di conoscere i capisaldi del suo approcciò alla recitazione. Ma, al tempo stesso, è un libro che cattura il fascino dell'attrice e ricrea l'atmosfera delle sue lezioni. Perché, al di là dei segreti del mestiere, ciò che forse più le premeva era inculcare negli attori, la sua concezione del teatro come mezzo in grado di scoprire e far conoscere la verità. «Il teatro è una radiografia spirituale e sociale del suo tempo», diceva.
20,00 19,00

Metodo o follia? Otto lezioni sulla recitazione da uno dei fondatori del Group Theatre

Libro: Libro in brossura
editore: Audino
anno edizione: 2017
pagine: 94
Questo libro, finora inedito in Italia, è uno dei testi fondamentali di chi, negli anni '50., ha introdotto in Occidente il Metodo che ha rivoluzionato la tecnica della recitazione moderna. Membro prima del Group Theatre e poi dell'Actors Studio, Robert Lewis, come i suoi colleghi e compagni, adottò completamente il Sistema di Konstantin Stanislavskij, punto di partenza di varie e celebri "evoluzioni" o interpretazioni, da quella di Stella Adler a quella di Lee Strasberg, creatore di un Metodo che finì per confondersi con quello originale. Il ciclo di otto lezioni tenuto da Lewis nella primavera del 1957 al Playhouse Theatre di New York aveva proprio l'obiettivo di chiarire le idee su Stanislavskij e sui "metodi" di recitazione a quel tempo in voga. A una platea composta da attori, registi, sceneggiatori, Lewis raccontò la vera natura del Sistema stanislavskijano palesando ciò che non era, le sciocchezze, le interpretazioni distorte e i miti sorti intorno a esso. Dalle basi alla "verità" dell'attore, dallo stile della messa in scena al Metodo in sé, nelle sue otto lezioni Robert Lewis affrontò in maniera completa ed esaustiva tutto ciò che di dubbio o confuso c'era nelle teorie del tempo.
13,00 12,35

Per scelta, per caso. Oltre l'Actors Studio

Libro: Libro in brossura
editore: Audino
anno edizione: 2016
pagine: 190
A metà strada tra racconto autobiografico e diario di lavoro, il libro di John Strasberg da una parte costituisce una preziosa e sofferta testimonianza su una famiglia famosa ma disfunzionale. Dall'altra è il resoconto appassionato di una metodologia di formazione attoriale che di padre in figlio si evolve e si affina costituendo un momento di confronto tra due epoche, due caratteri e al fondo due modi di intendere il rapporto realtà/teatro. Un testo di grande forza emotiva e di grande lucidità teorica.
23,00 21,85

L'arte del cinema. Scritti teorici e riflessioni didattiche

Libro: Libro in brossura
editore: Audino
anno edizione: 2016
pagine: 95
Da sempre ricordato nella storia del cinema soltanto per la sua celebre teoria sul montaggio, Lev Kulesov è stato uno dei primi teorici dell'estetica del cinema, un regista capace di applicare le sue fertili osservazioni alla messa in scena e un raffinato insegnante, alla cui scuola si sono formati alcuni dei più importanti registi del cinema sovietico, come Pudovkin e, seppur per un breve periodo, Ejzenstejn. Kulesov però non è stato solo il suo "effetto" di montaggio. Nei suoi scritti infatti ha affrontato con sorprendente lungimiranza le potenzialità espressive e le peculiarità o linguistiche del cinema, fino a stilarne una sorta di vasto vademecum da applicare alle sue stesse opere, intese come cine-saggi del proprio pensiero. Teorie che ha contemporaneamente diffuso tra i suoi attenti e talentuosi allievi. Dalla dettagliata costruziohe delle singole inquadrature ai consigli pratici agli operatori di ripresa, dall'acculato lavoro espressivo sull'attore alla modalità di utilizzo delle parole nelle didascalie, dalla progettazione geometrica dello spazio scenico a un utilizzo produttivo del montaggio, che nel suo dinamismo assume la lezione del cinema americano e del suo primo grande esponente, David Wark Griffith: Kulesov analizza tutte le eventualità di realizzazione, le discute, ne fornisce-regole e procedure con lo scopo di trasmetterle a una cinematografia sovietica agli albori e ancora troppo acerba rispetto agli scintillanti modelli guardati come inevitabile riferimento.
13,00 12,35

L'arte della danza

Libro: Libro in brossura
editore: Audino
anno edizione: 2016
pagine: 119
Questo volume raccoglie la maggior parte dei testi scritti da Isadora Duncan, l'artista americana che all'alba del Novecento ha aperto una strada nuova alla danza, come pratica corporea e arte del movimento. Si tratta di testi ideati per conferenze, interviste o articoli: talora sono lunghi e strutturati, come il celeberrimo La danza del futuro, talora sono più brevi e concisi. Sempre, tuttavia, si irradia da essi la visione che della danza aveva Isadora: libera dalle regole del codice classico-accademico - all'epoca l'unico linguaggio del balletto -, rigenerata nella sua capacità di entrare in armonia con la natura. La Grecia classica appariva a Isadora come il luogo e il tempo in cui tutto ciò si era realizzato, per poi perdersi nel lungo cammino dell'umanità verso le false gioie del progresso materiale: ecco dunque il suo appello verso una danza che guardi all'arte antica come deposito di morfologie e di simboli capaci di elevare l'arte del corpo avvilita ai suoi tempi, così lei la vedeva, dall'insensatezza e dal voyeurismo. Bisognava rendere la danza tramite dei valori dello spirito, del radicamento dell'essere umano nel cosmo, garanzia di rigenerazione della vita stessa. Solo la donna avrebbe potuto compiere per Isadora una missione di tale portata: la danza libera, o moderna - come oggi la chiamiamo - è stata all'inizio compito e patrimonio di giovani donne, per arrivare poi in fretta a essere praticata dagli uomini e a fecondare anche il codice classico-accademico.
15,00 14,25

Il potere dell'attore. Tecnica ed esercizi

Libro: Libro in brossura
editore: Audino
anno edizione: 2016
pagine: 227
"Il potere dell'attore" presenta la tecnica di insegnamento di Ivana Chubbuck, insegnante di recitazione statunitense fondatrice della scuola per attori più prestigiosa di Los Angeles, da cui sono usciti attori fra i più famosi di Hollywood, come Charlize Theron, Brad Pitt e Halle Berry. Questo libro guida l'attore verso straordinari risultati ottenuti con una tecnica che parte dalla grande didattica del passato (Konstantin Stanislavskij, Sanford Meisner e Uta Hagen) per portarla a un livellò più completo. La forza principale della tecnica Chubbuck risiede nel capire qual è l'obiettivo che il personaggio vuole/deve ottenere. È proprio la necessità di raggiungere l'obiettivo ciò che guida e informa le azioni del personaggio. Il libro è diviso in due sezioni. Nella prima, l'autrice presenta i dodici strumenti per entrare nel personaggio e farlo vivere, il tutto anche grazie a racconti del "dietro le quinte" - di come molte celebrità sotto la sua guida hanno perfezionato la loro tecnica e raggiunto poi clamorosi risultati. La seconda sezione è costituita da un compendio di esercizi pratici per imparare a gestire gli stati d'animo più diversi: dal sentirsi ubriachi o su di giri al provare paura, dal simulare una malattia mentale al pensare come un serial killer e così via.
25,00 23,75

Il punto in movimento

Libro: Libro in brossura
editore: Audino
anno edizione: 2016
pagine: 191
Peter Brook non è stato solo uno dei più grandi registi teatrali del Novecento ma anche uno dei più lucidi narratori di esperienze all'interno di quel mondo. Questo libro raccoglie scritti che si snodano durante quarant'anni tra incontri straordinari - dall'ormai vecchio Gordon Craig al giovane Grotowski e altrettante straordinarie messe in scena - da Re Lear a Marat/Sade a Il Mahabharata. Ma la cosa che in questa narrazione più colpisce è la capacità che Brook ha di metabolizzare ogni vicenda vissuta per restituirla sotto forma di spunto critico sull'opera di un grande autore o come riflessione alta sui più diversi momenti della pratica registica e attoriale. In questo modo "Il punto in movimento", nato come una sorta di viaggio autobiografico, si trasforma per il lettore in uno dei più bei libri di pratica e teoria teatrale dell'ultimo secolo.
23,00 21,85

La mia vita nel teatro russo

Libro: Libro in brossura
editore: Audino
anno edizione: 2015
pagine: 191
Nemirovic-Dancénkò con il suo Teatro d'Arte di Mosca ha cambiato la storia teatrale del Novecento. Questa autobiografia rende giustizia alla figura di Nemirovic, dimostrando come il prestigio del Teatro d'Arte nei primi anni fu dovuto prima a lui che a Stanislavskij. Alla fine dell'Ottocento Nemirovic a Mosca era un drammaturgo popolarissimo, un critico ascoltato e rispettato, un docente della scuola di recitazione della Filarmonica, mentre Stanislavskij era ancora un ricco imprenditore che calcava da dilettante le scene dei teatrini privati e non aveva alcun peso nella vita culturale russa. Per Stanislavskij le cose cambiarono proprio quando cominciò a firmare le prime regie con Nemirovic. Grande organizzatore capace di tenere le redini del Teatro d'Arte dal punto di vista sia culturale sia finanziario, Nemirovic descrive la vita del teatro con lo sguardo del letterato e dell'intellettuale sempre alle prese con il problema di coniugare l'arte con il denaro. Nelle sue memorie Nemirovic racconta fatti, persone, autori senza alcun compiacimento, riportando incontri e idee e descrivendo gli inizi duri la ricerca dei finanziamenti, lo scarso successo dei primi spettacoli, il rischio di chiudere prima della fine della prima stagione. Il libro offre inoltre uno spaccato straordinario della letteratura russa, teatrale e non solo, raccontando i rapporti fra Nemirovic e autori del calibro di Cechov, Gor'kij, Tolstoj.
20,00 19,00

Sul teatro. Scritti 1907-1912

Libro: Libro in brossura
editore: Audino
anno edizione: 2015
pagine: 126
Questo libro, uscito a Pietroburgo nel 1913, raccoglie testi, in parte ritradotti in questa nostra edizione presentata da Raissa Raskina, che sono considerati fondamentali per il teatro d'avanguardia del Novecento. Si tratta di scritti che segnano il progressivo distacco dal teatro naturalista della tradizione per aprire verso una concezione astratta e stilizzata della messinscena. Testi che innovano anche sul piano metodologico perché nulla si narra né si teorizza se non è stato prima sperimentato sulla scena personalmente dall'autore. In sostanza, "Sul teatro" permette di farsi un'idea del percorso di Mejerchol'd che, da un teatro carico di simbolismo visivo, passando per lo studio dei greci e della Commedia dell'Arte, condurrà alla "biomeccanica" e alle storiche regie degli anni Venti.
18,00 17,10

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