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All Around: Giornalisti nella storia

Tutte le nostre collane

Il giornalista partigiano. Conversazioni sul giornalismo con Massimo Rendina

Libro: Libro in brossura
editore: All Around
anno edizione: 2021
pagine: 160
Conversazioni sul giornalismo con Massimo Rendina, esponente della Resistenza e giornalista (Venezia, 4 gennaio 1920 - Roma, 8 febbraio 2015). Un'analisi senza sconti sullo stato del giornalismo italiano e sul sogno - naufragato in parte - di chi ha combattuto nella Resistenza per una stampa libera e indipendente. Dalla mancanza di un editore puro al controllo della politica, dalle pressioni dei gruppi di potere al conflitto di interessi: perché in Italia l'informazione soffre di un deficit di libertà. Un testamento sul mestiere di giornalista e sul suo ruolo di servizio pubblico, lasciato da uno degli eroi della Resistenza che fu primo direttore del telegiornale della Rai e ne fu cacciato per disubbidienza alla politica.
15,00 14,25

Fotoreporter. Marcello Geppetti, da via Veneto agli anni di piombo

Libro: Libro in brossura
editore: All Around
anno edizione: 2020
pagine: 208
Marcello Geppetti è stato uno dei più grandi fotoreporter italiani del Novecento. David Schonauer, editor di American Photo, lo ha definito «il fotografo più sottovalutato della storia». Muove i primi passi nel settore negli anni 50, quando entra nella redazione della rivista Serena. Di lì a poco inizierà a lavorare per l’agenzia Giuliani e Rocca e poi per la Meldolesi-Canestrelli-Bozzer. Consapevole dell’importanza del suo lavoro, nel 1966 diventa uno dei fondatori dell’AIRF (Associazione Italiana Reporters Fotografi), che porterà i fotoreporter nell’Ordine dei giornalisti. Terminata la stagione della Dolce Vita, prosegue con l’attività fotografica virando verso il fotoreportage. Sono gli anni di piombo, di cui Geppetti scatterà testimonianze struggenti ed emblematiche.
16,00 15,20

Quale futuro per il giornalismo?

Libro: Libro in brossura
editore: All Around
anno edizione: 2019
pagine: 71
La Fondazione è intitolata a Paolo Murialdi giornalista, sindacalista della categoria e storico del giornalismo. Praticante a Il Secolo XIX, Paolo Murialdi, è stato redattore del Corriere della Sera e capo redattore de Il Giorno. Eletto Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana nel 1974, ha rivestito tale incarico per i successivi sette anni, dedicando alla storia del giornalismo la parte più rilevante della sua attività intellettuale: nel 1973 è uscita per Laterza la prima edizione di La stampa italiana del dopoguerra, 1943- 1972, più volte ripubblicato. Nel 1976 ha fondato la rivista Problemi dell’informazione.
10,00 9,50

L'informazione tra riforma e controriforma 1(974-1981)

Libro: Libro in brossura
editore: All Around
anno edizione: 2019
pagine: 240
Questo volume raccoglie gli scritti e gli interventi di Murialdi nel periodo in cui ha presieduto la Federazione e che testimoniano il suo determinante impegno nel processo di riforma dell’editoria che sfocerà nell’elaborazione e nell’approvazione della legge n. 416 del 1981, che ha previsto la gradualità degli interventi economici dello Stato a favore dell’editoria giornalistica, ha introdotto per la prima volta nel panorama legislativo italiano le misure antitrust, ha dato vita a una authority di garanzia e di controllo, ha attuato dopo decenni di inerzia legislativa il mandato dell’art. 21 della Costituzione sulla pubblicità delle proprietà editoriali e sui suoi nuovi mezzi di finanziamento. Tutti obiettivi che Murialdi aveva sollecitato, come testimonia questa raccolta di scritti.
15,00 14,25

Il tuo nome sarà Irene. Il romanzo della vita di Irene Brin

Libro: Libro in brossura
editore: All Around
anno edizione: 2019
pagine: 384
Irene Brin, (1911-1969) come giornalista adottò vari pseudonimi: Marlene, Oriane, Mariù, Maria Del Corso, Geraldina Tron, Clara Radjanny von Schewitch e, soprattutto, Contessa Clara e Irene Brin. Con la sua scrittura brillante e inconfondibile rivoluzionò il linguaggio paludato e depressivo delle testate italiane dell’epoca, prima interprete del cosiddetto “giornalismo di costume”. Ruolo che le rimase sempre stretto. Per fare l’inviata di guerra e Esteri dovette assumere vari pseudonimi dribblando la censura del fascismo. Dopo un paio di generazioni, la sua lezione aprì la strada al lavori di Lietta Tornabuoni, Camilla Cederna, Natalia Aspesi e Oriana Fallaci. Con il marito Gaspero Del Corso fece della galleria L’Obelisco a Roma il luogo dei debutti dei più rivoluzionari artisti a cavallo degli anni 40 e 50, da Vespignani a Burri, da Calder a Rauschenberg. Maestra di stile e di bon ton, aprì la strada alla moda italiana nel mondo.
18,00 17,10

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