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Il «Tractatus de usuris» di Alessandro D'Alessandria. Fra mercato innaturale e cultura di mercato

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Il «Tractatus de usuris» di Alessandro D'Alessandria. Fra mercato innaturale e cultura di mercato
Titolo Il «Tractatus de usuris» di Alessandro D'Alessandria. Fra mercato innaturale e cultura di mercato
Autore
Collana Filosofie
Editore Mimesis
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 128
Pubblicazione 04/2021
ISBN 9788857574905
 
12,00 11,40
 
Risparmi: €  0,60 (sconto 5%)

 
Alessandro d'Alessandria vive e scrive durante la rivoluzione segnata dal passaggio dall'economia della terra all'economia del capitale, preparato dal lento costituirsi di un nuovo ceto sociale: la borghesia. Lo stesso ceto autore dei cambiamenti che prenderanno poi il nome di capitalismo. Alessandro esamina questo contesto partendo dal bagaglio delle auctoritates e del dettato aristotelico, indiscusso anche in materia di etica economica. La grandezza di Alessandro d'Alessandria, come di Pietro di Giovanni Olivi o di Giovanni Duns Scoto, consiste nel far affiorare una nuova concezione della moneta come architrave di tutti i ragionamenti. A questi rappresentanti della scuola francescana del XIII secolo dobbiamo la costituzione delle fondamenta della scienza economica dei secoli successivi e del contemporaneo sviluppo dell'economia di mercato.
 

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