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Disincanto della religione. Ingenuità della ragione? Dall'esclusione, al riconoscimento, alla correlazione

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Disincanto della religione. Ingenuità della ragione? Dall'esclusione, al riconoscimento, alla correlazione
Titolo Disincanto della religione. Ingenuità della ragione? Dall'esclusione, al riconoscimento, alla correlazione
Autore
Collana Filosofie
Editore Mimesis
Formato
Formato Libro Libro
Pagine 236
Pubblicazione 02/2021
ISBN 9788857572406
 
20,00 19,00
 
Risparmi: €  1,00 (sconto 5%)

 
Il campo di ricerca nel quale si inserisce questo lavoro è quello del dibattito intorno alla collocazione della religione in rapporto all’altra componente dell’umano, la ragione. Religione e ragione hanno attraversato un lungo e non semplice percorso di confronto: sono passate dalla fase dell’esclusione al riconoscimento, per approdare alla ricerca di una correlazione reciproca. È la situazione nella quale ci troviamo a dibattere oggi. Da questa premessa prenderà avvio la proposta di una condizione originaria e fondamentale che abbiamo chiamato unità-totalità “sostantiva”. Sarà la ricerca storico-antropologica di Julien Ries a dare avvio e forma alla “novità” nello studio dell’antropologia umana: “la nuova antropologia religiosa fondamentale”. L’homo religiosus come chiave di lettura della ricerca sulle religioni e sulle culture. La narrazione filosofica proposta da Charles Taylor farà emergere il cammino, la validità e il rapporto reciproco tra religione e ragione. Emergerà con forza la proposta di unità-totalità “sostantiva”; unità, perché inscindibile è l’essere; totalità, in quanto complementarietà di differenze; “sostantiva”, in ragione della sostanza individuale dell’essere umano.
 

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