Il Codice della natura(a lungo attribuito a Diderot) è una delle opere più radicali dell’Illuminismo francese. Con essa Morelly vuole combattere i mali che hanno portato a sconvolgere e a degenerare la primitiva armonia naturale. Criticando le teorie filosofiche, politiche e morali che fanno partire l’uomo da uno stato di natura caratterizzato dalla violenza selvaggia, Morelly vuole dimostrare che questa violenza selvaggia è frutto del decadimento dello stato naturale e razionale avvenuta con l’introduzione della proprietà privata, che ha alterato la naturale ed equa distribuzione dei beni dello stato di natura. Per ristabilire un equilibrio bisogna organizzare una società dove i beni siano comuni in modo da eliminare qualsiasi possibilità di contrasti.