La descrizione della Roma pasoliniana comporta un viaggio non solo spaziale, ma anche temporale, alla scoperta delle stratificazioni storiche e sociali della città. Ripercorrere i luoghi evocati nelle opere di Pasolini significa esplorare contesti che non esistono più o che sono stati trasformati in modo radicale, a distanza di decenni dalla loro rappresentazione. Tale processo implica anche un’analisi della storia di Roma durante uno dei periodi più significativi per l’Italia: il passaggio dalla società rurale a quella industriale e urbana, una transizione che Pasolini stesso definirà come “mutazione antropologica”. Al contempo, l’opera mira a individuare le peculiarità dello sguardo pasoliniano, inteso come un continuo processo di ricerca di significato, che si riflette nella sua capacità di esplorare Roma come un corpo vivo e mutevole, in cui si intrecciano memoria, cambiamento e identità.