Un cognome insopportabile, un dimagrimento troppo spinto, un’estorsione finita male, un’amputazione sbagliata, e poi suicidi che forse non sono tali e altre storie. i protagonisti sono medici orfani di quella nobiltà della professione che un tempo li obbligava ad un’austera raffigurazione di sé e, perciò, liberi di mostrare passioni e vizi di comune umanità. Queste storie cattive, e un po’ grottesche, conducono infine alla ricerca obbligatoria di una rinascita, attraverso un doloroso processo di rimarginazione. Bonaventura Guidi ci racconta dieci storie di cattività e liberazione.