Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

La laicità dell’idea di Dio. La performatività dell’argomento ontologico nell’Assoluto Realismo. Dio e la problematicità e altri scritti. Volume Vol. 2

Consulta il prodotto

sconto
5%
La laicità dell’idea di Dio. La performatività dell’argomento ontologico nell’Assoluto Realismo. Dio e la problematicità e altri scritti. Volume Vol. 2
Titolo La laicità dell’idea di Dio. La performatività dell’argomento ontologico nell’Assoluto Realismo. Dio e la problematicità e altri scritti. Volume Vol. 2
Volume Vol. 2
Autore
Curatore
Collana La nuova rosminiana
Editore Mimesis
Formato
Formato Libro Libro
Pagine 272
Pubblicazione 02/2021
ISBN 9788857577210
 
20,00 19,00
 
Risparmi: €  1,00 (sconto 5%)

 
Per dimostrare l’esistenza di Dio occorre partire dall’idea di Dio. Se tale idea fosse analogica (del finito) verrebbe meno la necessarietà dell’inferenza: il finito presupporrebbe l’Infinito. Per l’Assoluto Realismo l’idea di Dio è l’idea dell’Essere trascendente. Infatti l’idea dell’essere, l’«essere» alla coscienza, è necessaria perché costituente la coscienza (non decidiamo noi di avere qualcosa alla coscienza, cioè di trascendere il dato). Ora, in quanto necessaria non può essere idea di nulla per cui deve sussistere necessariamente la Realtà di cui è idea: è idea dell’Essere, costituente il trascendentale che permette alla mia coscienza di trascendere il trascendibile. L’idea dell’Essere è un id quo (non un concetto presupponente già il trascendimento) che, nella mediazione originaria, fonda necessariamente la coscienza (trascendimento del dato) e la libertà (l’intervallo della scelta). Ma la certezza della Realtà dell’idea dell’Essere è laicamente «vuota di esperienza di realtà»: con la certezza di Dio, non si dà l’esperienza di Dio. L’esperienza di Dio è possibile solo con la libertà (con una scelta di fede) che la stessa idea di Dio pone in quanto dispositivo.
 

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.