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Novalogos: Mondo orientale

Tutte le nostre collane

Architettura giapponese e architetti occidentali

Libro
editore: Novalogos
anno edizione: 2014
pagine: 272
In occasione dell'Esposizione di Chicago del 1893 F. L. Wright vide assemblare la Sala della Fenice, il Padiglione scelto per rappresentare il Giappone, una struttura fatta di soli pilastri che sorreggevano un ampio tetto sporgente, senza alcun muro portante. Un impianto completamente diverso da quelli occidentali che suggerì al giovane architetto un cambiamento delle prospettive spaziali tradizionali sia dall'interno verso l'esterno che viceversa. Nasceva così un'architettura basata sulle esigenze dell'uomo e sul suo rapporto con l'ambiente naturale. Semplicità, linearità, utilità, diventano i canoni da seguire, oltre che i principi del modernismo. Dopo Wright molti sono stati gli architetti che hanno contribuito al processo di rottura del piano tradizionale della casa occidentale, da Le Corbusier, a Mies van der Rohe, Gropius, Taut, Neutra, Johnson, Ellwood. Se in Occidente l'arte giapponese agiva come stimolo, in Giappone l'architettura occidentale veniva usata per promuovere il rinnovamento del paese. Nomi quali Murano, Sakakura, Maekawa, Tange, Isozaki, cercavano nelle loro architetture di coniugare la tradizione giapponese con le innovazioni occidentali. Da anni mi interesso a quanto di positivo esiste nella reciproca influenza tra la civiltà orientale e quella occidentale, non per suggerire all'Occidente "Devi convertirti ai concetti dell'Oriente", ma piuttosto per dire: "Non riuscirai a capire le idee di base della tua civiltà se la tua civiltà è l'unica che conosci". (Alan Watts)
29,00 27,55

Storia della fotografia in Cina. Le opere di artisti cinesi e occidentali

Libro: Libro in brossura
editore: Novalogos
anno edizione: 2011
pagine: 304
La Cina e gli sguardi. Impressioni d'Oriente ed Occidente. All'inizio è una nuova apparizione, fondata sul passato e poi, via via, si precisa e si impiega per molteplici usi: ricerca interiore ed esterna, mappatura del mondo, luogo di relazione e di confronto, all'interno della propria cultura e con le altre. Per la prima volta viene qui fornito un contributo italiano al dibattito internazionale: una proposta d'indagine storica, condotta secondo un innovativo metodo critico, sulla nascita e sul divenire della fotografia in Cina fino al 1979, sia dal punto di vista orientale che da quello occidentale. Si partecipa così a quel dialogo ininterrotto tra culture che ha contribuito a generare una visione comune: così lontane e così vicine.
27,00 25,65

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