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Marinotti: Il pensiero dell'architettura

Tutte le nostre collane

«Spazio». Gli editoriali e altri scritti

Libro: Libro in brossura
editore: Marinotti
anno edizione: 2019
pagine: 220
Quando guardiamo un quadro di Caravaggio o di Mondrian, così come quando camminiamo di fianco a un battistero romanico, ci è subito chiaro che le regole compositive delle diverse discipline artistiche attraversano tempi e luoghi. Quando leggiamo i saggi che Luigi Moretti ha pubblicato nella sua rivista «Spazio» lungo l'arco dei suoi sette numeri, entriamo nei segreti della composizione artistica accompagnati da uno dei massimi esponenti della cultura architettonica del dopoguerra italiano. Architetto già noto a Roma prima della guerra, Moretti realizzerà a Milano alcune opere che segneranno con forza il paesaggio urbano di questa città, come il complesso di Corso Italia. Moretti parla, descrive l'architettura come pochi autori sanno fare, facendoci dimenticare il particolare momento storico che ha assunto ad oggetto e la sua recente riscoperta ha sottolineato ancor più il carattere di attualità del suo pensiero. Nei suoi testi le immagini, le figure e le parole sono messe strettamente in relazione, tanto da indicare nuove ricerche, come i modelli degli spazi interni che accompagnano l'ultimo dei noti saggi, diventati ormai un riferimento imprescindibile nell'architettura attuale, spesso citati o tradotti anche in contesto internazionale. Questo volume, la cui edizione è arricchita da alcuni saggi posteriori, usciti come estratti, sceglie di affiancare all'intero corpus dei testi le pagine originali riprodotte per intero: le fotografie delle architetture e della materia, i disegni interpretativi, le soppesate parole dei titoli dei saggi e i frammenti dei quadri si compongono in un insieme indissolubile che ci restituisce un pensiero chiave della composizione architettonica del Novecento.
23,00 21,85

Principia architectonica

Libro: Libro in brossura
editore: Marinotti
anno edizione: 2018
pagine: 124
La magia dei complessi spazi bianchi ed eterei delle sue case, la solidità della luce che scandaglia il grande vuoto della banca di Siviglia, così come l'eccezionalità della trasparenza delle sue casse magiche, sono spiegati in questo testo da un autore che ci permette di avvicinarci alle basi teoriche della sua opera costruita. Alberto Campo Baeza, architetto e professore madrileno ormai di casa a New York, in questo libro ci racconta la sua personale poetica mediante una raccolta di strumenti del progetto operativo, che possono facilmente essere riletti come tematiche dell'architettura contemporanea. La luce, il suolo, l'orizzontalità o la leggerezza sono parole spesso ripetute dagli architetti, ma che difficilmente trovano una loro chiarezza esemplificatrice come in questo testo. Allo stesso modo parole "importanti" come poesia, memoria o tempo sono affrontate con coraggio fino a dare un senso altro alla materialità delle singole opere. Il noto problema di tettonico e stereotomico, la complicata relazione che contrappone architettura e natura, il valore simbolico dell'angolo e del segno nel territorio e nella città, diventano dunque il modo in cui i grandi temi si declinano nella realtà costruita e costruttiva dell'architettura, rendendo intenso il loro valore.
14,00 13,30

In sintonia con le cose. La base materiale della forma nell'architettura contemporanea

Libro: Libro in brossura
editore: Marinotti
anno edizione: 2016
pagine: 138
Toccare un mattone, studiarne con attenzione la materia, il colore, la posa e la misura del giunto, avendo nelle orecchie "My favorite things" di John Coltrane e negli occhi un quadro di Gerhard Richter: questa simultaneità di immagini molto concrete e di riferimenti culturali lontani che si intrecciano in questo libro, ben rappresenta la sensibilità colta della nuova generazione degli architetti londinesi contemporanei cui appartiene l'autore, Adam Caruso. Una sensibilità coltivata con il gusto di conoscere la musica del proprio tempo e con la curiosità di capire i movimenti, le posizioni critiche e i concetti espressi dagli autori dell'arte contemporanea, scevra da appesantimenti teorici, riflessiva e profonda per istinto. Il felice contrasto tra la concretezza descrittiva della materia delle architetture - l'autore ama dichiararsi amante di 'praticamente tutta' l'architettura della tradizione - e l'astrazione dei concetti e delle visioni personali restituiscono al lettore un "incrollabile idealismo e ottimismo" grazie alla serenità di un giudizio estetico personale fondato sull'esperienza del progetto.
15,00 14,25

Motion, émotions. Architettura, movimento e percezione

Libro: Libro in brossura
editore: Marinotti
anno edizione: 2014
pagine: 188
Camminare tra le architetture; attraversare in velocità il paesaggio, volare sulla città possono essere non solo esperienze dirette, ma anche, attraverso lo sguardo colto di chi si muove con agilità attraverso il tempo, divenire momenti sostanziali per la comprensione dell'epoca attuale, in cui le molte dimensioni dell'architettura vengono esplorate e messe in crisi. Con una sequenza di visioni tanto inaspettate quanto ricercate, sullo spunto di eventi innestati dal progresso tecnologico, l'autore ci accompagna con sapienza e ironia in una rilettura dei cambiamenti nella percezione del mondo moderno. L'intuizione dei luoghi vissuti con la lentezza della passeggiata a piedi, il movimento e la teatralità della scala, l'irruzione del ferro e della velocità del treno nella tranquilla vita borghese, così come la scoperta del paesaggio aereo e del suo inevitabile impatto sull'immagine della nuova architettura ci sono svelati dall'autore attraverso un suggestivo uso delle immagini, dallo schizzo di dettaglio all'inquadratura fotografica, lasciandoci ad ogni saggio quelle curiosità che stimolano il nostro vivere quotidiano. Gubler, cronista per la "Casabella" di Vittorio Gregotti dal 1982 al 1995 e autore delle famose cartoline, attraversa ora, con la stessa ironia sottile e appassionata, la storia recente della cultura architettonica e dei suoi maestri per offrire, come scrive Mario Botta nella presentazione, "uno spaccato interpretativo dell'architettura attraverso lo sguardo curioso e disincantato del fruitore."
19,00 18,05

Madre materia

Libro: Libro in brossura
editore: Marinotti
anno edizione: 2012
pagine: 212
"Vuoto e materia formano la polarità di base dell'architettura": con queste parole iniziava il precedente libro di Fernando Espuelas, che sul "Vuoto" come ambito specifico della disciplina architettonica si esprimeva. Ora, a otto anni di distanza da quel fortunato libro, l'attenzione di Espuelas si sposta invece sulla seconda metà di quella dicotomia, la "Materia", indagata qui nella sua essenza primaria, prima cioè che venga trasformata dall'uomo in materiale da costruzione. Il titolo stesso del nuovo lavoro di Fernando Espuelas è eloquente nell'evocare il rapporto ancestrale dell'uomo, prima ancora che dell'architetto, con la materia: Madre Materia. Dalla materia, e in architettura soprattutto, nasce ogni cosa; madre materia come Madre Terra. Dice l'autore: "La necessità di occuparsi della materia in una società dominata dall'immagine può sembrare una forma di resistenza. Questa mia indagine risponde all'esigenza di ristabilire una sorta di giustizia nel sempre vivo dualismo tra immagine e fisicità, tra forma e materia. Il testo che qui si presenta oscilla tra filosofia e architettura, tentando di quando in quando di fonderle con gli impagabili apporti dell'arte".
23,00 21,85

La ragione degli edifici. La scuola di Milano e oltre

Libro: Libro in brossura
editore: Marinotti
anno edizione: 2010
pagine: 156
Questo libro è formato da tre parti. Una prima in cui si vuole mettere in evidenza la contraddizione, che è stata al fondo del dibattito teorico nel Novecento, fra complessità e semplificazione come matrici del pensiero sull architettura. Questa contraddizione è risolvibile solo adottando un principio: quello della ricerca della ragione di tutte le cose, in architettura della ragione degli edifici. Una seconda parte che affronta il lavoro di alcuni protagonisti dell'architettura italiana del Novecento che hanno posto alla base del loro progetto tale ricerca. Si tratta di alcuni architetti, Albini, Gardella, Rogers, Asnago e Vender, Rossi, Grassi e, insieme a loro, Libera, l'architetto romano più vicino ai milanesi, che insieme ad altri costituiscono una scuola di pensiero ben riconoscibile: la Scuola di Milano. Una scuola che fonda i suoi principi nell'illuminismo, una scuola che trae alimento dai filosofi vicini ad Antonio Ranfi e che ha una sua continuità nel tempo. Una scuola contesa da Milano e da Venezia, città dove questi architetti hanno insegnato. Infine una terza parte che introduce la nozione di realtà come spettacolo non solo da conoscere, come vorrebbe un razionalismo convenzionale, ma da mettere in scena con le forme dell'architettura. E stato Aldo Rossi a indicarci questa strada, insieme a tutti gli artisti che ha riportato fra noi, per la sua e la nostra consolazione.
16,00 15,20

Il buon abitare. Pensare le case della modernità

Libro: Libro in brossura
editore: Marinotti
anno edizione: 2009
pagine: 236
"Il buon abitare studia" le relazioni esistenti tra le diverse modalità dell'abitare, le correnti del pensiero contemporaneo, le forme della casa e i modi di progettarla. La tecnica espositiva scelta è quella della visita guidata ad un piccolo gruppo di case, reali o immaginarie, attraverso le quali restituire un panorama descrittivo di ciò che il XX secolo ci ha lasciato in eredità. Per riuscire nell'intento l'autore opera una riduzione, che consiste nel rendere visibili i vari archetipi attraverso esaltazione dei loro tratti più evidenti: come succede nelle caricature, isolando solo alcuni aspetti particolari ci si allontana dalla realtà ma si chiariscono le differenti caratteristiche peculiari. Non si tratta di un manuale di architettura domestica: il testo non vuole essere una riflessione sulle tecniche progettuali bensì sui modi di abitare, di appropriarsi dello spazio privato e, per estensione, dello spazio pubblico: una riflessione, dunque, sulla qualità dell'abitare. Per questo l'autore ha utilizzato un linguaggio non specialistico e, soprattutto, riferimenti che appartengono più alla cultura generale che all'ambito strettamente disciplinare. Di fatto il saggio scorre con ritmo rapido, nella convinzione, espressa dallo stesso autore, che i migliori libri siano quelli che possiamo fare nostri e sviluppare in direzioni imprevedibili.
22,00 20,90

Passaggio in Iberia. Percorsi del moderno nell'architettura spagnola contemporanea

Libro: Libro in brossura
editore: Marinotti
anno edizione: 2008
pagine: 198
Il volume raccoglie una serie di testi, diversi per carattere e per tecnica narrativa, che esplorano la costellazione degli autori, dei movimenti e delle famiglie spirituali dell'architettura spagnola contemporanea. Le chiavi interpretative proposte avviano alla riflessione teorica sviluppata da tre generazioni di architetti dal dopoguerra a oggi, grazie ai quali l'architettura iberica ha saputo offrire un contributo importante al dibattito teorico internazionale. L'uso di strumenti di ricerca eterogenei, l'attenzione rivolta a sguardi fra loro differenti e il risalto dato ai temi portanti accendono nuove possibilità ermeneutiche: dall'indagine sulla costruzione lenta di Barcellona all'analisi delle opere significative dei grandi maestri, tra cui Alejandro de la Sota, visto nel confronto con le arti figurative, o Josep Maria Sostres, spiegato a partire dalla riflessione da lui svolta sul linguaggio del "movimento moderno". Dalla ricostruzione di momenti di scambio internazionale, tramite le interviste su Coderch e il Team 10, il testo si inoltra nell'analisi critica delle riviste d'architettura degli anni settanta, strumenti primari di riflessione teorica per Rafael Moneo e la Scuola di Barcellona, per approdare al difficile rapporto tra arte e operatività progettuale in "artisti" come Alvaro Siza o Juan Navarro Baldeweg.
18,00 17,10

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