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Libri di S. Favaro

Biografia e opere di Abd Al Rahman Sulami

Il simposio dei sultani. Dal più antico trattato di cucina arabo-musulmano

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2015
pagine: 139
Ibn Sayyar al-Warraq, libraio e uomo di lettere versato nella conoscenza di tutte le arti, raccolse in un'unica opera il patrimonio culinario della sua epoca e della sua terra, così da esaltare i fasti della dinastia califfale degli Abbasidi anche nell'arte gastronomica. Egli collezionò in un solo testo venti antichi libri di cucina, andati perduti, tra tutti quello di Ibrahim ibn al-Mahdi, il più celebre cuoco arabo, principe abbaside e famoso quanto il fratellastro Harun al-Rasid, il califfo delle Mille e una notte. Si tratta del più antico Trattato di cucina arabo-musulmano a oggi noto e conservato nella sua interezza, risalente al X secolo (il Kitàb al-tabih, da cui è tratto il presente volume). Le ricette spaziano dai primi piatti ai dolci, dai secondi alle bevande, dalle salse alle erbe, corredate da un'accurata analisi dei procedimenti, dei dosaggi, dell'uso di spezie e accompagnate da una sapiente esposizione delle proprietà dietetiche dei piatti e delle nozioni per una corretta igiene degli alimenti e degli utensili da cucina. Al-Warraq arricchì l'esposizione di alcune ricette con poesie e racconti, così da stuzzicare non solo il palato ma anche la fantasia del lettore. Sono proprio tali ricette a costituire l'oggetto del Simposio dei sultani, con l'auspicio di offrire la scoperta sia delle stravaganze gastronomiche tipiche delle cucine dei califfi sia di un testo antico, di importanza capitale, ancora sconosciuto al grande pubblico.
12,00 11,40

Le buone regole della compagnia

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2009
pagine: 110
Il tema della compagnia è molto diffuso nella tradizione islamica medievale, Compagni infatti erano chiamati i primissimi fedeli che si raccolsero attorno al Profeta. Secondo la definizione più comune di Nabahani "il Compagno è colui tra i musulmani che frequentò il Profeta oppure lo vide anche se per un'ora soltanto, credette in lui e morì da credente". I Compagni lo sostennero, spesero la loro vita affinché trionfasse la Parola di Dio e si occuparono di preservare e diffondere la religione rivelata. Oltre che un modello di comportamento esteriore essi rappresentarono l'ideale del comportamento interiore, il sufismo, in virtù della relazione privilegiata che stabilirono col Profeta. Il ruolo centrale che la compagnia riveste nell'ambito dei sufi nasce dal patto che un fedele stipula con un maestro, un'affiliazione spirituale che attraverso una catena ininterrotta risale fino al Profeta.
9,00 8,55

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