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Libri di R. Gambino

Biografia e opere di R. Gambino

Borghi e borgate di Torino tra tutela e rilancio civle

Libro: Libro in brossura
editore: CELID
anno edizione: 2011
pagine: 144
Il titolo evocativo si prefigge di indagare un tema di pressante attualità, quello dei borghi e delle borgate che compongono a pieno titolo la struttura consolidata di una città non qualsiasi: quella Torino che ha avuto sin dal Cinquecento una affermata vocazione di capitale. Ma la centralità del tessuto urbano e della funzione svolta non si gioca solo sul riconoscimento, già consolidato, di un centro più antico, ma in modo imprescindibile su altre centralità, quelle delle borgate prima ancora che dei borghi, allargamento della città verso il proprio territorio. Il tema - declinato secondo matrici di lettura storica, geografica, territoriale, fino alla scala della pianificazione da autori coinvolti a vario titolo nel complesso fenomeno urbano - si presenta di assoluta preminenza non solo per la "riscoperta" di Torino in occasione di questi festeggiamenti per i 150 anni dell'Unità d'Italia, ma alla luce del dibattito più aggiornato sulla tutela del contesto ambientale cittadino, secondo quanto prescritto anche in ambito internazionale, aprendo la questione a una riflessione di più ampia scala.
15,00 14,25

Icone dell'antico. Trasformazioni del mito nell'opera di Goethe

Icone dell'antico. Trasformazioni del mito nell'opera di Goethe

Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2011
pagine: 216
La storia di Fedra - la matrigna innamorata del figliastro Ippolito - è un mito fondamentale della cultura occidentale. Che il titolo della tragedia di Euripide rimastaci non sia Fedra bensì "Ippolito portatore di corona" forse non è un caso. Sembra alludere al fatto che al centro della tragedia non c'è la donna bensì l'uomo. D'altra parte è certo curioso che Fedra si ammazzi a metà dell'opera, togliendosi dunque di torno assai per tempo, scomparendo agli occhi del pubblico. Con l'uscita di scena di Fedra, la tragedia si svela per quello che è, nella sua essenza originaria e profonda: combattimento di maschi, incontro-scontro padre-figlio. Ippolito ha dei conti da regolare con il padre Teseo: perché è figlio bastardo, perché patisce la scomparsa della propria madre, una amazzone, una donna "che ha sofferto", dice Ippolito. Non dice di più; Euripide non racconta che sia stata uccisa da Teseo, come risulterà da altre fonti più tarde. Sul corpo della donna il padre e il figlio conducono una guerra spietata, che esprime le fragilità del maschio, le sue paure, il suo bisogno di essere rassicurato.
18,00

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