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Ivvi: Poesia

Tutte le nostre collane

Le parole che portano a lui

Libro: Libro in brossura
editore: Ivvi
anno edizione: 2021
pagine: 70
«"Le parole che portano a Lui" è una raccolta di poesie dedicata a mio padre, composta nel periodo più oscuro della mia esistenza, quando la bestia dell'Alzheimer ha definitivamente preso il sopravvento su di Lui, strappandolo via da me. È divisa in due parti: la prima racchiude componimenti scritti nel 2018, l'anno del brusco e impietoso incalzare della malattia, in tutta la sua ferocia. La seconda comprende le poesie composte dopo la sua scomparsa. È un libro che parla d'amore, un amore immortale e incondizionato che tiene indissolubilmente legati un padre e sua figlia. Un amore in grado di vincere ogni barriera e confine, di resistere ad un terribile male e di sopravvivere alla morte. È un libro che dà voce allo struggimento e all'impotenza di una giovane donna di fronte all'inesorabile avanzare della malattia di suo padre. È un libro che prova a raccontare in versi il dolore più grande nella vita di un figlio: la sofferenza e la perdita di un genitore.» (l'autrice)
9,90 9,41

Poesie tra gli uomini

Libro: Libro in brossura
editore: Ivvi
anno edizione: 2021
pagine: 164
“Poesie tra gli uomini” è una raccolta di poesie accompagnata da vari disegni (ispirati prevalentemente alle opere di Egon Schiele) e suddivisa in cinque sezioni: Destino di un Popolo, Uno sguardo sotto il tavolo, Un pirata irlandese, Stoccolma e Sentieri. La prima sezione è un insieme di componimenti politici in cui i versi diventano un effettivo strumento di lotta e di posizione netta che si oppone alle ingiustizie di una dura realtà. La seconda e la terza rappresentano un peculiare ritratto di un tema classico della poesia: l’amore. Tra espressioni di intensità e ricordi, lacrime e sogni, il tentativo è quello di descrivere rispettivamente quali sono i due volti che costituiscono l’amore stesso: quello della felicità nella seconda e quello della sofferenza nella terza. La quarta sezione è un piccolo itinerario nordico in cui si alternano riflessioni esistenzialiste e visioni crepuscolari in sconfinati paesaggi naturali. E infine, l’ultima sezione racchiude un intreccio di sensazioni e personaggi che, proprio come innumerevoli sentieri, si diramano e allo stesso tempo si uniscono fra loro per tentare di trovare un significato immutabile e definitivo senza però riuscirci.
14,90 14,16

Il pianto dei roveri

Libro: Libro in brossura
editore: Ivvi
anno edizione: 2021
pagine: 94
«Una silloge sul sé imprime, con forza e malinconia, uno stile in versi elegante e immediato. Attraverso un occhio introspettivo, avvolto d’ermetico nichilismo, si squarcia il tormentoso impeto dell’Assoluto. Alfiere in lettere che muove con estetica terrena la forma perfetta, intangibile come polvere di gesso, imperante nello spazio senza tempo. Confessione di un linguaggio quasi dialogato con figure ideali, rarefatto in un clima informale in cui si evoca la bellezza perduta del lirismo, annullando di fatto la misura. Un modo per riportare in vita, senza pretese, il tratto eterno della poesia, perché non passi giorno senza che qualcuno la ritrovi nelle cose semplici della natura o nelle pagine dimenticate di un libro senza nome. Uno strumento, dunque per filtrare il mondo con la nobiltà del pensiero. Una raccolta di sensazioni, compagnie di soli e di lune solitarie fra persone cieche e un moto dei giorni sempre uguali. Paure appartate e gioie invocate saranno il leitmotiv di questo componimento.»
12,00 11,40

Carni raccolte

Libro: Libro in brossura
editore: Ivvi
anno edizione: 2020
pagine: 48
È nell’effetto delle cose e non nella causa che questa raccolta di poesie prende forma. Nel turbinio inquieto e passionale di una vita vissuta “in giro ed in me stesso”. Non hanno la presunzione di spiegare niente, ma trasmettono, fanno vedere; sono colori – smorzati e soffusi – di parole su muri di carta, che vibrano nella penombra e liquefano sul corpo. Carni Raccolte nasce dall’esigenza di mostrare un’azione ed una reazione alla vita dove Marco Verrillo non subisce più il quotidiano e lo scorrere del tempo, ma l’aggredisce, si fa spazio in se stesso dilatandolo. Qui l’artista viene raccolto “come acqua da bere” dalle mani di Susanna, musa e compagna di vita, alla quale deve gran parte dei versi di queste poesie. Poi c’è Napoli non più come topos archetipico, bensì come sud del mondo, metafora di una vita che muta “come il mare nelle conche di Sorrento”.
12,00 11,40

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