Ibiskos Ulivieri: Plumbago

Il "nonostante" si oppone al per come, l'arcobaleno alla pioggia e quell'ostante che continua la sua opposizione nella casualità della vita rende senza pace il poeta sempre alla ricerca del segreto dell'esistenza che può essere sintetizzato in un sorriso solare o in una preghiera che con forza "paolina" chiede a Dio di continuare ad alimentare la veemenza nella speranza della vita...

... La consapevolezza che la propria vita si avvicina alla sua sera ravviva la memoria della vita trascorsa: eventi e persone ricompaiono come "ombre di sera" nella riflessione poetica delle poesie, composte nel corso degli anni 2014-2015 e "Ombre di sera"...

Temi, emozioni-riflessioni, già visitati in precedenti pagine, mi hanno condotto qui, sotto lo sguardo attento della Luna, a discutere con voi, in modestissima opinione, gli anni 2000. Enormi di successi-insuccessi e di contraddizioni...

La natura, dunque, è protagonista assoluta di questi versi: frammenti incisivi, potenti, nei quali non ci si accontenta di scomodare i maestri del passato, ma di quello stesso universo si offre una visione soggettiva e sofferta...

Ricordi, oggetti, immagini, volti del passato, si traducono in versi brevi, ma intensi, in cui l'Io poetico cerca di mettere ordine al flusso incessante di emozioni...

Emozioni e sentimenti si traducono in versi dal ritmo cadenzato, ma che zampillano da una strofa all'altra con la stessa fresca effervescenza di un pensiero in divenire, mai incline alla resa innanzi agli imprevedibili ostacoli che la vita tende a elargire a ciascun essere umano...

"La parola ha spesso la consistenza evanescente di un refolo di vento, di un respiro o di un sussurro. A questa centralità della voce che racconta e seduce è legata l'immagine ricorrente della sirena, con la quale l'io lirico stesso infine si identifica (Sono io,/ sirena affranta/ aggrappata lo scoglio puntuto/ del tuo sonno)..."