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Hopefulmonster: Pennisole

Tutte le nostre collane

Il faraone anguilla

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 104
Il principe deve avere per modelli "la golpe e il lione": la "golpe" (volpe) perché conosce ogni sorta di astuzie, il "lione" perché col solo aspetto sbigottisce i lupi. Questo scrisse Niccolò Machiavelli, dimenticando la terza bestia in grado di servire da modello all'uomo di potere: l'anguilla; animale sfuggente, liscio e difficile da trattare, che non offre salda presa e, come la biscia, sguscia fra le dita. Cultore delle virtù dell'anguilla fu nell'antico Egitto Amasi, faraone della XXVI dinastia; usurpò il potere ma lo esercitò con naturalezza e morì nel suo letto, svignandosela al momento giusto dalle grinfie dei nemici. Un re giovane e confuso; mentre i faraoni in carica si facevano ritrarre in piedi o seduti sul trono, amasi si fece ritrarre giacente. Senza lasciarsi intossicare dal potere praticò con semplicità la nobile virtù, se non del non-agire, dell'agire il meno possibile. Questo racconto ripercorre Erodoto con qualche coloritura e ironicità in più, oggetto di fascino per chiunque ami l'arte del narrare.
12,00 11,40

Storia di treni, ministri e minestrine

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 104
"Storia di treni, ministri e minestrine" allestisce una situazione dai toni favolistici che sembra sospesa nel tempo e che tuttavia racchiude un nucleo di impietosa, radicale, amara satira sul nostro paese in un’operazione di raffinato realismo. Solo avendo una piena padronanza dell’arte del racconto si riesce ad appendere a un paradosso iniziale tutta una storia che continuamente ne genera altri fino a una chiusura beffarda e circolare. Il paradosso è questo: per risolvere finalmente la cronica iattura dei ritardi dei treni italiani sull’orario stabilito, per legge si aboliscono… gli orari! Questa Italia dal sapore distopico ma all’indietro (treni sì, ma di profumo ottocentesco, si potrebbe dire) è il marchingegno che Vitali ci regala per intonare insieme con lui questa piccola, devastante, arresa, scanzonata canzone sul nostro paese. Lo fa con perizia, divertimento, crudeltà.
12,00 11,40

Binari

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 80
«I brevi, secchi capitoli di questo romanzo ci portano con spietatezza in una tragedia senza via d’uscita, vale a dire la scena in cui la persona suicida attende l’impatto. Il trauma persistente però è quello del conducente del treno, che nulla può contro l’approssimarsi ineludibile dello schianto, a dispetto di tutti i tentativi previsti dal protocollo d’intervento. La vita perduta del suicida si insinua nella vita del conducente come un elemento annidato nel profondo. I capitoli lineari e crudi in cui si ingrana questa tragedia si alternano ad altri capitoli in cui vediamo il traumatizzato cercare di gestire, nella sua vita che invece si protrae, questo suo perturbamento che gli è calato nell’intimo». Postfazione di Dario Voltolini.
12,00 11,40

Più grande di noi. Confessioni di un pescatore a mosca

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 136
Questo racconto autobiografico ci accompagna lungo mezzo secolo di una passione divorante, che nasce comprando una cannetta di bambù in una cartoleria e porta il protagonista al traguardo della pesca a mosca, l’unica tecnica che vanta una cultura e una tradizione plurisecolare, anche letteraria. Un’evoluzione personale e spirituale descritta con intensità trascinante, ma sempre con garbo e ironia, che regala al lettore visioni impensate, interrogativi etici assoluti, scatti narrativi da fuoriclasse. E, più di ogni altra cosa, riapre un orizzonte perduto: che la vita sia possibile anche oggi, a dispetto di tutto, nell’abbraccio della natura. Montanari, amatissimo maestro di scrittura, è un pescatore, come sono stati Thoreau, Maupassant, Hemingway, Chesterton, Carver e altri grandi.
12,00 11,40

Tutte le camere d'albergo del mondo

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 160
L’ autore, Gherardo Bortolotti, scrittore tanto raffinato quanto schivo, riesce in questa composizione geometricamente perfetta e sentimentalmente profondissima a far fiorire dal semplice uso delle occasioni contingenti, dei punti di inciampo del caso, mondi ipotetici straordinari, ultraromanzi appena abbozzati, divagazioni che repentinamente come fossero dei cobra pungono all’improvviso dritto nella vena. Bortolotti qui si ritaglia una zona d’azione compositiva che ramifica dal Calvino e dal Perec più complessi, che gli permette – dato il sopraffino scrittore che è – di riportare in queste pagine lo stupore e anche il tremito delle nostre vite fragili, insulse e mirabolanti. Siamo di fronte a un’ulteriore prova d’autore di questo nostro talento umilissimo e stratosferico.
12,00 11,40

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