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Franco Angeli: Scienza della politica e dell'amministra.

Tutte le nostre collane

Limiti e sfide della rappresentanza politica

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 272
Sull'onda della sfiducia generalizzata nei confronti della vita pubblica, è diventato ormai un luogo comune affermare che la rappresentanza sia in crisi, insieme alle istituzioni che l'hanno incarnata – parlamenti ed elezioni, partiti e sindacati – e più in generale all'intera classe politica, costituita appunto da rappresentanti eletti. Giunti nell'epoca del post-moderno, siamo forse alla vigilia di una mutazione genetica della democrazia stessa? Si è trasformata quest'ultima in una postdemocrazia, come alcuni sostengono? O forse sarebbe più opportuno parlare di “sfide” alla democrazia, se non addirittura di democrazia post-rappresentativa, o di qualche altro genere di post-ismo? In questo volume abbiamo ridotto tali sfide a due momenti interni al mondo della politica democratica: la sfida delle regole e la sfida degli attori. Entrambe le articolazioni sono rivelatrici di un duplice deficit: di efficacia – o di capacità di problem solving – e di legittimità, l'attitudine cioè ad alimentare l'accettazione e la fiducia nelle istituzioni. Il principio rappresentativo veicola una domanda di “responsabilizzazione” del potere. Nel contempo, la rappresentanza nasconde una contraddizione interna, costituita dalla distanza tra l'affermazione della supremazia della volontà generale e la realtà sociologica; c'è, in altre parole, una tensione intrinseca tra la definizione filosofica di democrazia e le condizioni della sua istituzionalizzazione. La rappresentanza corre così il rischio di porre una paratia tra popolo e governo: ciò da un lato riduce opportunamente la tensione e l'intensità della lotta politica, dall'altro introduce una divisione dei compiti che fa della politica un settore specializzato gestito da esperti, cioè da professionisti del potere. La sfera della rappresentanza rischia di conseguenza di apparire un ambito a sé, autoreferenziale.
30,00 28,50

Il giardino segreto della politica. La selezione dei candidati nelle regioni italiane

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 172
Come sono cambiati i processi di reclutamento e di selezione della classe politica regionale? È possibile intravedere variazioni interregionali? Emerge una eventuale specificità e autonomia rispetto al livello centrale? Questi interrogativi sono al centro del volume che qui si propone. Il tema è la rappresentanza politica regionale, partendo da quello che Gallagher e Marsh definiscono "il giardino segreto della politica", a indicare una delle funzioni più rilevanti e al tempo stesso oscure dei partiti: "i partiti non vogliono – come sottolineava già Duverger – che gli odori della cucina elettorale si spargano all'esterno". Muovendo da un'ampia base empirica, la ricerca si concentra in chiave comparativa su quattro dimensioni dei processi di selezione: candidatura, campagna elettorale, rielezione e metodi di scelta dei candidati (voto o nomina). Il quadro che emerge conferma l'ipotesi che, da qualche decennio, la selezione candidate-oriented (o leader-oriented) stia rimpiazzando, pur tra le diversità regionali, quella party-oriented: dappertutto per essere candidati ciò che conta di più è la capacità di convertire la propria notorietà personale in consenso elettorale, dappertutto le campagne elettorali si conducono prevalentemente con risorse e reti di conoscenza personali, dappertutto per essere rieletti ciò che conta di più è la capacità di mantenere costanti rapporti a livello personale con il proprio elettorato. I partiti – e il ruolo in essi svolto – non sembrano più essere il solo strumento per garantire la (s)elezione, ma al massimo danno un valore aggiunto a chi gode già di notorietà. Persa la funzione di formazione del personale, i partiti conservano quella di "certificazione del personale politico" che spesso, a fronte della resilienza dei professionisti della politica, proviene da carriere esterne a essi.
21,00 19,95

15,00 14,25

Governare le reti. La multi-network governance

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2015
pagine: 158
L'interesse scientifico per il tema della governance è cresciuto costantemente nel corso degli ultimi decenni. Lo stesso termine "governance" ha conosciuto, a partire dagli anni Novanta, una diffusione trasversale che gli ha permesso di sconfinare dall'alveo del dibattito tra gli studiosi e di affermarsi nel linguaggio politico (e sociale, ed economico) di uso più comune. Questa "ribalta comunicativa" è stata spesso accompagnata da tentativi, più o meno consapevoli, di ripensare fattivamente l'approccio alla produzione di politiche pubbliche nelle pratiche di governo, in particolare negli ambiti di policy legati alle tematiche dello sviluppo locale e della promozione economica, in cui più forte era la necessità di rivedere le modalità di partecipazione e di coinvolgimento degli stakeholder nei processi decisionali e di implementazione delle politiche. I risultati di questo "ripensamento" lasciano luci ed ombre. La nuova governance in salsa italiana si è intrecciata alla moltiplicazione delle competenze e dei centri di spesa e ai fenomeni di devolution e deregulation: una proliferazione di autonomie e "stili" di policy che ha prodotto confusione e incertezza, spesso senza migliorare i risultati delle politiche in termini di efficacia ed efficienza.
19,50 18,53

Deboli ma forti. Il pubblico impiego in Italia tra fedeltà politica e ammortizzatore sociale

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2014
pagine: 276
Il libro ricostruisce, con un abbondante corredo di dati e statistiche, l'evoluzione quantitativa e qualitativa del pubblico impiego a partire dall'Unità d'Italia nei diversi comparti delle pubbliche amministrazioni, seguendone l'espansione nel passaggio tra l'epoca liberale, quella fascista e quella repubblicana e l'evoluzione dal modello accentrato al modello decentrato. Nel quadro della sua funzione di ammortizzatore sociale, il pubblico impiego viene qui analizzato in permanente correlazione, nei diversi periodi storici, con la questione meridionale, rapportandolo anche da una parte alla questione delle politiche economiche e dall'altra alle mancate politiche di riforma della pubblica amministrazione.
29,00 27,55

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