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Franco Angeli: Eutropia

Tutte le nostre collane

Su ponti leggermente costruiti. Considerazioni intermedie su menti e istituzioni

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2021
pagine: 218
Il passaggio al postmoderno segna una sfida radicale per la normatività delle istituzioni. Emergono nuove materie sociali e si afferma la dinamica fagocitante del self-interest sulle altre passioni umane. Mutano vorticosamente appartenenze, identificazioni, legami sociali, modo di lavorare. Persino il corpo e la mente sono sottoposti a tensioni imprevedibili, tra biotecnologie e realtà virtuali. Sono pensabili sistemi regolativi capaci di trattare questa complessità? Il saggio di Donolo – un testo a carattere interlocutorio, come lo definisce l’autore – ci guida in un percorso analiticamente molto sofisticato alla ricerca di istituzioni futuribili, caratterizzate da leggerezza, velocità, apprendimento, responsiveness, sostenibilità, capacitazione. Ci conduce su ponti leggermente costruiti, sospesi su quell’eterno gioco ricorsivo tra menti e istituzioni che definisce il feasible set. Qui lo “struttural-umanismo” di Donolo cerca (e forse trova) margini di autonomia per una progettualità processuale che può permettere di evitare i punti di catastrofe di cui l’evoluzione spontanea dei sistemi complessi potrebbe non essere scevra; o per lo meno di provarci.
26,00 24,70

Il futuro di una delusione. La parabola delle Regioni in Italia

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 166
Questo volume vuole offrire anche ai lettori meno informati una sintesi storica dell’evoluzione dell’idea di Regione dall’Unità d’Italia fino ai nostri giorni. Cavour e la classe dirigente liberale erano culturalmente favorevoli al decentramento ma, nel contesto dell’unificazione a tappe forzate, considerarono impraticabili e pericolose le ipotesi di tipo federale. Da allora in poi il tema fu periodicamente ripreso e poi regolarmente accantonato fino al periodo fascista, quando l’idea regionale diventò un nemico da combattere. Dopo la guerra di Liberazione, la Regione divenne uno dei temi fondamentali della Costituzione del 1948 e, a detta di molti, il suo principale elemento di novità. La Costituzione si tenne a distanza dai modelli di tipo federale, prefigurando la nascita di istituzioni regionali con profili di autonomia legislativa e finanziaria complementari e integrativi rispetto ai poteri statali. La gestazione fu poi lunghissima. Mentre quasi tutte le Regioni a Statuto speciale furono istituite già nel 1948, per le Regioni ordinarie bisognerà aspettare il 1970. Esse sono nate con molti vincoli e limitazioni. La tesi del volume è che solo nell’ultimo decennio del Novecento hanno potuto radicarsi stabilmente nei rispettivi territori, soprattutto a seguito della regionalizzazione della sanità e della nuova politica regionale dell’Unione Europea. In apertura di questo secolo la nuova Costituzione del 2001, passata al vaglio di un referendum popolare, ha rappresentato un’occasione storica per dare sostanza all’autonomia regionale anche sul piano finanziario. Ma le controversie sull’attuazione del Decreto 56 del 2000 sul federalismo fiscale e i continui rinvii nell’attuazione dell’autonomia finanziaria hanno indebolito il profilo politico e legislativo delle Regioni. La crisi economica del Paese e i numerosi episodi di malcostume nelle Regioni hanno poi provocato disaffezione elettorale e un’eclissi del loro ruolo politico. La ripresa di interesse a seguito della richiesta di attuazione dell’articolo 116.3 da parte di Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna può rappresentare una nuova occasione, a condizione che le Regioni concentrino le loro energie sul miglioramento delle prestazioni amministrative e della qualità dei servizi al cittadino.
20,00 19,00

Affari pubblici. Benessere individuale e felicità pubblica

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 340
Questo volume appare dopo la scomparsa di Carlo Donolo, avvenuta nella primavera del 2017. Esso raccoglie diversi contributi, alcuni inediti, altri rivisti, che ben riassumono l’itinerario di ricerca seguito negli ultimi decenni dall’autore. Al centro del lavoro vi è quella che con un’antica terminologia si chiama “cosa pubblica”: la cura e il governo degli “affari pubblici”, intesi come gli affari che ci riguardano tutti e ai quali tutti dobbiamo contribuire. La tesi di fondo è che occorra riprogettare lo stato resistendo alle lusinghe del neo-liberismo. Solo un pubblico che “funzioni”, legittimato e capace di prendere decisioni vincolanti ed efficaci per la collettività, può essere in grado di rimuovere i vincoli e di offrire le opportunità che permettano ai soggetti privati di arricchire e sviluppare le loro qualità. Ma come curare i fallimenti dello stato? Come renderlo davvero al servizio di un accrescimento delle libertà e di un maggior benessere collettivo? La risposta dell’autore si articola su due fronti. Da un lato, studiare a fondo le politiche pubbliche in relazione ai fattori istituzionali che le influenzano e puntare sul rafforzamento dei saperi come risorsa chiave; dall’altro, guardare alla società civile, alla sfera pubblica come luogo di apprendimento, di ridefinizione del patrimonio istituzionale, e quindi di stimolo alle organizzazioni pubbliche attraverso la crescita della riflessività sociale. Donolo è ben consapevole delle difficoltà che si incontrano per questa strada, ma ritiene che tale compito non dovrebbe essere eluso dalle scienze sociali. La sua è infatti una sociologia critica, che assume come punto di riferimento l’obiettivo di sostenere il processo di emancipazione: l’allargamento delle libertà.
36,00 34,20

21,50 20,43

Verso Sud

Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2001
pagine: 128
19,50 18,53

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