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Edizioni Clichy: Place d'Italie

Tutte le nostre collane

Appunti contadini

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2025
pagine: 136
«Mi chiamo Michele Naccari e sono nato di Tropea tantissimi anni fa, che manco mi ricordo più quanti. E la mia vita non è stata tranquilla come voi adesso. Allora era tutto differente. Adesso voi girate, facete e guadagnate qualcosa. Io ho dovuto sudarla la vita mia». A raccontare in prima persona questa «vita sua», lunga e sfiancante fin da quando era un ninno, è un contadino calabrese, semi-analfabeta, ormai vecchio, senza quasi più forze ma con ancora un’indomabile voglia di lottare, di aggrapparsi agli ultimi istanti di un’esistenza trascorsa tra fame e povertà, spinto dalla forza di volontà, «perché io la testa non l’abbasso davanti a nessuno». Nelle sue parole sgangherate, al tempo stesso così incomprensibili e chiare, nella sua lingua imprevedibile eppure vitale, tutto si fa ricordo, nostalgia. Nel suo eloquio sghembo scorre davanti a noi un secolo di storia d’Italia, con le sue grandezze e le sue miserie, le sue speranze e le sue sconfitte: gli albori del Novecento, il fascismo, la guerra, l’emigrazione, la ricerca di un lavoro che non c’è, il mondo che cambia sotto gli occhi, la vita e le persone che cambiano con lui, fino ai giorni nostri, una nuova epoca tanto difficile da capire quanto impossibile da fermare. Una storia narrata dalla parte degli ultimi, dei dimenticati, degli sconfitti, che dipinge chi siamo e chi siamo stati, che ci ricorda la nostra fragile e ostinata umanità. Un secolo di storia italiana raccontato attraverso gli occhi, le memorie e le parole sbilenche di chi l’ha attraversata restandone di lato, là dove spesso la storia non guarda, un vecchio contadino che ha mescolato la sua esistenza con la terra e che si racconta tutto d’un fiato, come d’un fiato scorrono le vite con la loro inarrestabile, travolgente potenza.
18,50 17,58

Ho visto Vittoria volare

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 208
La storia prende il via da un suicidio, a cui il protagonista, Riccardo, assiste in un momento personale di enorme difficoltà. Questo evento divide la sua vita tra un prima e un dopo e diventa la spinta decisiva per ricorrere alla psicoterapia, mettendosi nelle mani e nella mente della psicoterapeuta Maria, una figura dapprima eterea e via via sempre più carnale che cerca di spiegare al ragazzo tutti i mali del mondo, dal fuoco all'acqua nei polmoni, e che diviene rapidamente una delle protagoniste della storia. Riccardo apre sempre di più la sua mente, ma, soprattutto, amerebbe che Maria facesse la stessa cosa. Intanto cerca di portare avanti la sua relazione con Giada, ma il suo stato mentale rappresenta una bomba all'interno dell'equilibrio di una coppia destinata a esplodere. Riccardo non c'è, Riccardo è senza risposte, Riccardo fa fatica a trattenere i suoi pensieri nell'inesorabile esplorazione del nero oscuro degli abissi della vita e della morte. Giada lascia Riccardo. Riccardo cerca, lentamente, di rimettere a posto i pezzi e decide di affrontare Maria, le mostra le sue perplessità sulla terapia e decide di essere completamente sincero, di parlarle del suo passato, dell'idea del suicidio e, infine, delle sue fantasie. La vita è pronta a riservare nuovi dolori e smarrimenti, fino a una conclusione che non conclude, ma instilla nel lettore una tempesta di dubbi e forse anche alcune possibili risposte sull'esistenza, il coraggio, la forza, l'essenza della vita. Cosa significa camminare? Cosa significa cadere? E come si può andare avanti quando è proprio a cadere che tutto sembra portarti?
19,50 18,53

Chiudi gli occhi, Nina

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 216
Andrea sbarca il lunario lavorando come giardiniere. Schivo e solitario, pare vivere in simbiosi coi silenzi della campagna toscana che lo circonda. Dopo la morte improvvisa della moglie, Chiara, si ritrova da solo con Nina, la figlia che Chiara ha avuto da una precedente relazione. Nina è tutto quello che una ragazzina di undici anni è e dovrebbe essere, e Andrea cerca quanto più possibile di preservare un’apparenza di normalità nella loro vita, proteggendola dalla verità riguardo la morte di sua madre, che solo lui e un ex collega di Chiara conoscono. Proprio quando Andrea e Nina sembrano aver trovato un nuovo equilibrio, il padre biologico della bambina, che fino a quel momento si è limitato a mandare soldi dal Venezuela dove si è trasferito con l’attuale compagna, rivela di voler recuperare il rapporto con sua figlia, facendo temere ad Andrea di finire col perderla per sempre. Ma fino a che punto potrà spingersi per avere un ruolo nella vita di Nina? Asciutto e poetico, intimo e tenero, ma anche potente e toccante nella sua sincerità fatta di gesti quotidiani e traumi a cui è difficile sopravvivere, Chiudi gli occhi, Nina è la storia di una famiglia di oggi. Un’indagine profonda sulle relazioni che vanno al di là dei vincoli e al di là dei legami di sangue. Paolo Mascheri dipinge una geografia dei legami e del dolore profondamente delicata e vera, con riserbo e realismo, un microcosmo popolato da pochi personaggi essenziali raccontati con estrema sensibilità e consapevolezza, proponendo ai lettori più attenti, ma anche a chiunque voglia esplorare cosa siamo diventati oggi, uno stile di scrittura contemporaneo come pochi autori italiani di oggi sono in grado di fare.
19,50 18,53

Una donna nell'ombra. Le memorie di Gina Lombroso

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 360
Che cosa significa essere la figlia di un padre come Cesare Lombroso, antropologo, psichiatra, criminologo di fama mondiale? Gina cresce a Torino nell’ambiente anticonformista della colta famiglia ebrea, e appena dodicenne comincia ad aiutare il padre nel suo lavoro di studioso e divulgatore. Dimostra capacità intellettuali non comuni, eppure i genitori tardano a riconoscerle, tanto sono abituati a considerarla solo una bambina buona che si occupa degli altri. Gina vorrebbe studiare medicina, ma finisce per iscriversi a lettere, perché lo studio della medicina è considerato disdicevole per una ragazza come lei. In questa scelta sta già tutto il suo dramma: da sempre abituata a subordinare i propri desideri a quelli degli altri, preferisce rinunciare alle proprie inclinazioni pur di non dispiacere le persone che ama. Alla fine, dopo la laurea in lettere, prenderà anche quella in medicina; ha doti di scrittrice e idee originali, eppure fatica a uscire dalle orme del padre, a far valere la propria volontà, a imporsi sul marito Guglielmo Ferrero, a seguire le proprie inclinazioni al di là del ruolo di sposa e madre. Seguendo le vicissitudini di Gina e di Guglielmo, celebre storico e letterato, il romanzo si snoda per più di settant’anni di storia da Torino a Firenze, dalle capitali europee all’America, fino a quando, per fuggire alle persecuzioni del regime fascista, la coppia sceglie l’esilio e si trasferisce a Ginevra, dove si prodiga a favore degli esuli che giungono dall’Italia. “Una donna nell’ombra” racconta una straordinaria vicenda umana, sentimentale, politica, professionale, narrata attraverso una sorta di «diario ritrovato» della protagonista. Proponendo uno stile ricco, a tratti quasi epico, di grande ampiezza e respiro, ma anche capace di narrare le piccole cose, le delusioni, le speranze, le apparenti luci e le virgole storte della vita, Silvia Di Natale inventa un nuovo modello di romanzo storico, restituendoci la vita di una donna intellettuale, eccezionale eppure così straordinariamente vicina a noi.
19,50 18,53

Non esisto

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 176
Una donna esce da un cancello. È quello del carcere, dove ha passato lunghi anni della sua vita. Lì dentro c’è stata una storia, e fuori ad attendere Maria ce ne deve essere per forza un’altra. Che direzione prenderà adesso la sua vita che la reclusione ha spezzato a metà? Maria prova a riprendere il filo della propria esistenza con testardo abbandono. Dormire, mangiare, lavorare: attività banali, che si rivelano terribilmente difficili in un mondo che conosce la punizione ma non il perdono, che chiude gli occhi sulle creature ai suoi margini e in cui le persone come Maria semplicemente «non esistono». Eppure Maria ci prova, anche quando tutto sembra rotolare, quando persino amare è difficile in tutta quella libertà in cui gli esseri umani si muovono, quasi sempre inconsapevoli di quanto sia arduo imparare a nuotare senza nessuno che te lo insegni, tenendoti sospesa sull’acqua. Alberto Schiavone tratteggia una figura di donna tenera e feroce, e la pone nel campo di azione più contraddittorio, quello in bilico tra giusto e sbagliato, tra libertà e prigione. Rovesciandoci addosso una domanda: ad attendere Maria c’è davvero la libertà a lungo sognata, o solo un altro recinto? Ma soprattutto: quando la gabbia viene aperta, è davvero possibile spiccare il volo?
18,50 17,58

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