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Marsilio Arte

Tutti i libri editi da Marsilio Arte

Antonio Canova nel Veneto. Itinerari

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 128
Antonio Canova fu un protagonista assoluto dell’arte mondiale a cavallo tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento. Definito dai contemporanei il «novello Fidia», incarna oggi l’essenza del Neoclassicismo; le sue opere si trovavano nelle maggiori collezioni del mondo, dagli Stati Uniti alla Russia. In occasione delle celebrazioni dei 200 anni dalla morte dell’artista, avvenuta a Venezia nel 1822, si è pensato a un itinerario per guidare il visitatore alla scoperta delle molteplici testimonianze artistiche lasciate dallo scultore, pittore e architetto nella sua regione: il Veneto, a cui rimase sempre legato. Possagno, Bassano del Grappa, Vicenza, Padova, Verona e Venezia sono ricche di opere conservate nei musei, nei palazzi e nelle chiese del territorio. Il Tempio di Possagno fu regalato dall’artista al suo paese natale mentre, per volere del fratello Giovanni Battista Sartori, dopo la morte di Antonio, gran parte delle opere dall’atelier romano vennero trasferite a Possagno e a Bassano del Grappa. Per ammirare la maggior parte delle sue sculture in marmo bisogna fare il giro del mondo, ma basterà recarsi a Possagno per ammirare in un unico luogo oltre trecento opere (sculture, disegni, incisioni e dipinti) dell’artista; la più grande esposizione permanente di Antonio Canova al mondo. Il volume offre un percorso di visita permanente alla scoperta del territorio veneto, infatti, oltre alle opere, si è invitati a scoprire i “luoghi canoviani” particolarmente significativi nella vita dell’artista.
15,00 14,25

Federico da Montefeltro e Francesco di Giorgio. Urbino crocevia delle arti

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 320
Il volume, realizzato come l'omonima mostra (Galleria Nazionale delle Marche - Palazzo Ducale di Urbino, 23 giugno – 9 ottobre 2022) in occasione delle celebrazioni in onore dei 600 anni dalla nascita di Federico da Montefeltro, duca di Urbino, indaga a fondo il rapporto privilegiato che si strinse per quasi un ventennio tra il duca e il suo architetto di fiducia, Francesco di Giorgio Martini (1439-1501). Architetto, pittore e scultore, oltre che autore di trattati e ingegnere civile e militare, è assoluto protagonista del Rinascimento italiano ed europeo in architettura e nella scultura in bronzo. Egli fu "architettore" e regista delle imprese decorative del Palazzo Ducale, i cui ambienti monumentali aprirono le porte ad artisti quali Piero della Francesca, Fra Carnevale, al secolo Bartolomeo Corradini, Bartolomeo della Gatta, e poi ancora Pedro Berruguete, Melozzo da Forlì, Luca Signorelli. Il libro è riccamente illustrato dalle opere di questi grandi artisti, figure cruciali per restituire un contesto artistico e intellettuale il più possibile coerente e compatto e per rievocare la centralità che la corte di Federico ebbe nello sviluppo delle arti nel Rinascimento. Il volume racconta la vita di corte, analizza lo studio della prospettiva e della scienza matematica, la pittura "ponentina" giunta dalle Fiandre, la riscoperta dell'antichità classica nella progettazione architettonica e nella decorazione scultorea, per mettere a fuoco la figura di Francesco di Giorgio, facendola emergere in tutta la sua complessità di artista e intellettuale poliedrico. Arricchiscono il volume i testi di Luigi Gallo, Alessandro Angelini, Gabriele Fattorini, Giovanni Russo, Mauro Mussolin, Paolo Parmiggiani, Cecilia Martinelli, Emanuele Zappasodi, Gianluca Amato e le foto di Claudio Ripalti.
40,00 38,00

Da Donatello a Alessandro Vittoria 1450-1600. 150 anni di scultura nella Repubblica di Venezia

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 160
Questo volume, pubblicato sia in italiano che in inglese in occasione dell’omonima mostra alla Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro dal 22 aprile al 30 ottobre 2022, intende analizzare alcuni momenti particolarmente significativi di una vicenda molto ampia, quale fu quella della produzione scultorea in ambito lagunare dal primo Rinascimento alla tarda Maniera (metà XV-inizi XVII secolo), evidenziando la complessità e la ricchezza di apporti stilistici e iconografici in quegli anni di forte rinnovamento per la cultura figurativa locale. Il linguaggio di Donatello approdò precocemente in laguna, già verso il 1423, tramite l’arrivo di alcuni scultori fiorentini quali Pietro di Niccolò Lamberti e Nanni di Bartolo, ma la permanenza del grande scultore per un decennio a Padova (1443-1453) fu certo decisiva. Intorno alla seconda metà del Quattrocento, gli scultori e architetti Antonio Rizzo e Pietro Lombardo, assieme ai figli di quest’ultimo – Tullio e Antonio – furono protagonisti di questa stagione di rifioritura, e introdussero di fatto gli stilemi del Rinascimento a Venezia. Verso la metà del XVI secolo primeggiava invece la figura di Jacopo Sansovino, il quale collaborò con numerosi scultori come Alessandro Vittoria, celebre a sua volta per la realizzazione di importanti ritratti scolpiti di illustri personaggi dell’epoca. Il volume si apre con due saggi introduttivi dei curatori Toto Bergamo Rossi e Claudia Cremonini, e si arricchisce dei testi di Luca Siracusano, con un excursus sul viatico per il busto a Venezia dal primo Rinascimento ad Alessandro Vittoria, Andrea Nante, che racconta gli anni passati da Donatello tra le città di Padova e Venezia, Jeremy Warren, il quale mette a confronto la scultura lagunare del Rinascimento con l’arte antica, Bruce Boucher con un esaustivo approfondimento su Jacopo Sansovino e infine Philippe Malgouyres indaga la scultura in bronzo del primo terzo del Cinquecento nella città veneziana. I testi sono accompagnati da un’ampia selezione d’immagini delle opere in mostra, molte delle quali sono parte della campagna fotografica a cura di Matteo De Fina, progettata ad hoc per la pubblicazione del catalogo.
30,00 28,50

Nettuno e Mercurio. Il volto di Trieste nell’800 tra miti e simboli

Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 1160
Il volto urbano di una delle città tra le più affascinanti, atipiche e bizzarre, raccontato per la prima volta attraverso una narrazione mitologica e fotografie inedite realizzate da Fabrizio Giraldi e Manuela Schirra, per spiegare uno degli episodi urbani più significativi del neoclassicismo in Europa. Che cosa racconta il volto urbano di Trieste? L’identità di una città tra le più affascinanti, atipiche, bizzarre. Identità rivendicata ogni dove sui palazzi dei mercanti e delle pubbliche istituzioni: le facciate sono ricoperte di bassorilievi, i tetti abitati da centinaia e centinaia di statue, i portoni istoriati, i soffitti affrescati sempre con dèi e miti che richiamano all’identità laica, civile, imprenditoriale della città. Una fitta trama di simboli, metafore, allegorie – dalla mitologia con Mercurio, Nettuno, Ulisse, Giasone, Venere, fino al taglio dell’istmo di Suez – vengono svelati da questo libro. Un concerto di miti che parlano di mare, traffici, avventurose fortune.
28,00 26,60

Anish Kapoor. Ediz. italiana

Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 296
Pensato per la mostra evento che si tiene a Venezia, alle Gallerie dell’Accademia e a Palazzo Manfrin dal 20 aprile al 9 ottobre, il volume costruisce una retrospettiva ampia e completa che presenta i momenti chiave della carriera dell’artista ed esplora lo sviluppo del suo linguaggio visivo unico, ripercorrendone i passi dagli esordi alle ultime, pionieristiche ricerche. La monografia include, infatti, anche le nuovissime e inedite opere fortemente innovative, create attraverso la nanotecnologia del carbonio, così come i recenti dipinti e le sculture che testimoniano la natura vitale e visionaria dell’attuale produzione artistica di Kapoor. Considerato uno degli artisti contemporanei più influenti, Anish Kapoor (Bombay, 1954) esplora da sempre lo spazio liminale occupato da un oggetto, qualcosa che è presente ma al tempo stesso assente, vuoto ma pieno. Tra i suoi lavori più famosi c’è Descent into Limbo del 1992, che crea uno spaventoso vuoto nero nel pavimento della sala espositiva. Celebri anche i suoi esperimenti con il colore più nero possibile, il Kapoor Black, lo speciale pigmento nero che assorbe fino al 99,99 per cento di luce. Sono opere di cui non è possibile percepire la profondità, e quindi la differenza tra pieno e vuoto, temi questi ricorrenti nella ricerca di Kapoor. Il volume, introdotto dalla prefazione del direttore delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, Giulio Manieri Elia, dal curatore della mostra Taco Dibbits e da un’ampia selezione fotografica delle principali opere di Kapoor, è arricchito da diversi saggi e approfondimenti di Gil Anidjar, Homi K. Bhabha, Linda Borean, Giuseppe Civitarese, Mario Codognato, Waldemar Januszczak, Norman Rosenthal, Carlo Rovelli e Michele Tavola.
65,00 61,75

Anselm Kiefer. Ediz. italiana

Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 184
Esiste un’arte pubblica contemporanea? Una democrazia può ancora utilizzare l’arte per rappresentare i propri valori? E di quali valori si parla oggi in Italia, in Europa, in Occidente? È possibile immaginare un’arte pubblica fondata su valori universali? Con questi interrogativi si è confrontato Anselm Kiefer nell’ideare la sua installazione per Palazzo Ducale, chiamato dalla Fondazione dei Musei Civici a partecipare all’anniversario dei 1600 anni dalla nascita della città lagunare. Un ciclo di opere che aprono un confronto serrato con i teleri della Sala dello Scrutinio dipinti dopo l’incendio del 1577 dai maestri del tempo quali Tintoretto, Andrea Vicentino, Palma il Giovane. Kiefer è uno dei massimi artisti viventi ed è noto per la sua ricerca visiva che attinge alla letteratura, alla filosofia e alla storia, in una riflessione sempre tesa alla dimensione esistenziale. In particolare, nel caso delle opere per Palazzo Ducale, l’artista si ispira al pensiero di Andrea Emo, filosofo nato a inizio Novecento da una famiglia veneziana di nobili origini, che, come lui, affermava l’impossibilità di definire l’arte se non come un’infinita oscillazione tra perdita e rinascita. I testi di Janne Sirén, Gabriella Belli, Hans Ulrich Obrist, Salvatore Settis, Massimo Donà, Jean de Loisy, Elisabetta Barisoni compongono un affresco di riflessioni che interpretano il lavoro di Kiefer per Palazzo Ducale, uno straordinario contributo alle arti visive del XXI secolo.
40,00 38,00

Annicka Yi. Metaspore

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 208
Una delle artiste americane più innovative degli ultimi dieci anni, Anicka Yi (Seoul, 1971; vive e lavora a New York) crea sculture e installazioni che sovvertono i concetti di naturale e sintetico, generando entità ibride e simbiotiche. L’artista esplora complessi ecosistemi attraverso una dimensione immateriale, impiegando nelle sue opere essenze, batteri e dispositivi tecnologici. Il suo lavoro si espande tramite la collaborazione con diverse figure professionali tra cui ingegneri, chimici e scienziati, con i quali realizza ambiziosi progetti volti a indagare nuove possibilità di scambio e interazione tra organismi viventi ed entità di intelligenza artificiale. In occasione di “Metaspore”, mostra personale di Anicka Yi in Pirelli HangarBicocca, viene pubblicata la monografia più estesa mai dedicata all’artista. Il volume ne approfondisce la pratica presentando un’ampia selezione di installazioni su larga scala realizzate dal 2010 ad oggi. Mettendo in evidenza le connessioni inedite tra i lavori esposti in Pirelli HangarBicocca, il catalogo include la documentazione fotografica di tutte le opere installate in mostra, insieme a testi critici e approfondimenti tematici. Oltre a un testo dei curatori della mostra, contributi di autori quali Rachel Lee, docente ed esperta di studi di genere e Merlin Sheldrake, scrittore e biologo, indagano la pratica dell’artista attraverso prospettive differenti, come la storia dell’arte, la filosofia della scienza e l’intelligenza artificiale.
35,00 33,25

Donatello. Il Rinascimento

Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 456
Probabilmente è una teoria un po' azzardata ma è innegabile che il primo Rinascimento sorse grazie alle sculture di Donatello, capaci di modificare per sempre il modo di ritrarre il soggetto: non più icona immobile ma persona reale, intrappolata nel marmo, nel bronzo o nel legno. Donatello è fra tutti gli artisti del Rinascimento quello che prima e più profondamente di ogni altro ha sentito che la forma non è bella per se stessa, ma per i sentimenti che rivela, così che non bastano all’arte la padronanza completa del mestiere, la suprema precisione dell’occhio e della mano, ma è necessaria l’espressione di uno stato d’animo. Con "Donatello. Il Rinascimento", il curatore Francesco Caglioti, il più grande studioso al mondo di Donatello, ricostruisce lo straordinario percorso di questo maestro, mirando ad allargare la riflessione nel tempo e nello spazio, nei materiali, nelle tecniche e nei generi, e ad abbracciare finalmente le dimensioni dell’universo dell’artista.
72,00 68,40

Donatello. Il Rinascimento. Ediz. inglese

Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 456
Probabilmente è una teoria un po' azzardata ma è innegabile che il primo Rinascimento sorse grazie alle sculture di Donatello, capaci di modificare per sempre il modo di ritrarre il soggetto: non più icona immobile ma persona reale, intrappolata nel marmo, nel bronzo o nel legno. Donatello è fra tutti gli artisti del Rinascimento quello che prima e più profondamente di ogni altro ha sentito che la forma non è bella per se stessa, ma per i sentimenti che rivela, così che non bastano all’arte la padronanza completa del mestiere, la suprema precisione dell’occhio e della mano, ma è necessaria l’espressione di uno stato d’animo. Con "Donatello. Il Rinascimento", il curatore Francesco Caglioti, il più grande studioso al mondo di Donatello, ricostruisce lo straordinario percorso di questo maestro, mirando ad allargare la riflessione nel tempo e nello spazio, nei materiali, nelle tecniche e nei generi, e ad abbracciare finalmente le dimensioni dell’universo dell’artista.
72,00 68,40

Marlene Dumas. Open-end. Ediz. italiana, inglese e francese

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 256
Il catalogo della mostra "Marlene Dumas. Open-end" – curato da Caroline Bourgeois in collaborazione con l’artista e disegnato da Roger Willems di Roma Publications – presenta oltre cento opere, tracciando un percorso incentrato sulla produzione pittorica di Dumas, con una selezione di dipinti e disegni che vanno dal 1984 a oggi e con opere inedite realizzate negli ultimi anni, provenienti dalla Pinault Collection, da musei internazionali e da collezioni private. Le immagini delle opere esposte sono accompagnate da brani scritti dalla stessa Dumas. Considerata una delle artiste più influenti nel panorama contemporaneo, Marlene Dumas nasce nel 1953 a Cape Town, dove cresce e studia belle arti durante il brutale regime dell’apartheid. Nel 1976 si trasferisce in Europa per proseguire i suoi studi e si stabilisce ad Amsterdam, dove ancora oggi vive e lavora. Se nei primi anni della sua carriera è conosciuta per i suoi collage e testi, Dumas oggi lavora principalmente con olio su tela e inchiostro su carta. La maggior parte della sua produzione è costituita da ritratti che rappresentano la sofferenza, l’estasi, la paura, la disperazione, ma che spesso sono anche un commento sull’atto stesso di dipingere. Un momento cruciale del lavoro di Dumas è l’uso delle immagini dalle quali trae ispirazione, provenienti da giornali, riviste, fotogrammi cinematografici o polaroid scattate personalmente. L’amore e la morte, le questioni di genere, i temi razziali, l’innocenza e la colpa, la violenza e la tenerezza: sono questi alcuni dei temi del suo lavoro, in cui la sfera intima si combina con questioni sociopolitiche, fatti di cronaca o grandi temi della storia dell’arte.
35,00 33,25

Sabine Weiss. La poesia dell'istante-The poetry of the instant

Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 200
Nata in Svizzera nel 1924, naturalizzata francese nel 1995 e scomparsa all'età di 97 anni lo scorso 28 dicembre 2021, Sabine Weiss ha vissuto e lavorato per oltre settant'anni nella sua casa di Parigi, sede anche del suo archivio. Mai aneddotica, la grande fotografa ha sempre cercato di raccontare nei suoi scatti i piccoli gesti, immortalando emozioni e sentimenti, in linea con l'approccio della fotografia umanista francese. «A differenza di Cartier-Bresson, Doisneau, Brassaï o Izis – sottolinea la curatrice Virginie Chardin – Sabine Weiss non costruisce le sue immagini come un dipinto o una scena, né metaforicamente per difendere un punto di vista o far passare un messaggio sotto forma di allusione. Le sue inquadrature discendono da un'esperienza intima, uno slancio spontaneo e intuitivo verso il soggetto». Weiss si avvicina alla fotografia giovanissima grazie ai Boissonnas e dalla metà degli anni Quaranta diviene l'assistente di Willy Maywald, specializzandosi nella moda e nel ritratto. Negli anni Cinquanta comincia la sua strada in qualità di fotografa indipendente e frequenta insieme al marito, il pittore americano Hugh Weiss, altri artisti, scultori, musicisti tra i quali Braque, Chagall, Giacometti, Niki de Saint Phalle, Utrillo. Il volume ripercorre l'intera carriera della fotografa, dai reportage per le riviste più importanti e popolari dell'epoca, quali The New York Times Magazine, Life, Newsweek, Vogue, Paris Match, Esquire, ai ritratti di artisti, dalla moda agli scatti di strada con particolare attenzione ai volti dei bambini, fino ai numerosi viaggi per il mondo. Il saggio della curatrice Virginie Chardin ripercorre la vita e il lavoro di Weiss, mentre il testo del direttore artistico della Casa dei Tre Oci, Denis Curti, analizza l'esperienza di Weiss alla luce di un confronto tra la fotografia umanista francese e il neorealismo italiano. Il catalogo propone, inoltre, un'appendice che racchiude la biografia aggiornata della fotografa, accompagnata da illustrazioni di documenti storici e riviste, insieme a una selezione di mostre personali e collettive e un'accurata bibliografia dell'artista.
45,00 42,75

Alberi! 30 frammenti di storia d'Italia

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 80
È possibile raccontare la storia d'Italia attraverso i suoi alberi? Questo volume, come la mostra, prova a farlo utilizzando gli alberi per parlare delle storie del nostro Paese attraverso lo sguardo di questi testimoni silenziosi, che ci hanno accompagnato nei grandi eventi come nella vita di tutti i giorni. Alberi che sono la nostra autobiografia, ma anche parte del polmone della terra, che sanno rigenerarsi e sono un esempio per tutti noi. Sedentari osservatori che con il passare del tempo, seppur immobili, si costruiscono presente e futuro “mangiando” ostacoli e trasformando il paesaggio dove hanno messo radici. «Sono alberi che ci raccontano di viaggi e di esotismo, di esplorazioni, di commerci – osserva Michelangela Di Giacomo, curatrice di M9, nell'apertura del volume–; alberi che ci parlano di progetti politici, di Risorgimento, di piccole patrie e di sogni imperiali, di miracoli economici e di inquieti modernismi; alberi che ci riportano l'eco lontana di santi e briganti, di partigiani e di stregoni, di mestieri scomparsi e di mani antiche e sapienti. Alberi che ci parlano di noi, come italiani, di chi eravamo e di chi siamo diventati e che, a ben vedere, potrebbero aprirci qualche spiraglio su che cosa vorremo diventare e sul Paese che vorremmo abitare». Dallo smisurato Ficus di Palermo al “Fico a testa in giù” del Tempio di Mercurio di Baia; dal Platano di Marengo piantato da Napoleone, all'unica sequoia sopravvissuta all'onda del Vajont, fino all'Albero Finto Botanicamente Corretto, simbolo non più solo del Natale nei salotti degli anni Cinquanta, ma spettatore degli spazi pubblici che abitiamo. Oltre ai testi dei tre curatori, il volume si arricchisce di specifiche descrizioni di trenta alberi, venti per altrettante regioni, narrati dalla penna di Daniele Zovi, a cui sono stati aggiunti dieci alberi “anomali” raccontati dalla storica del paesaggio Annalisa Metta. Ad accompagnare i testi, i disegni realizzati appositamente per la mostra e il libro da Guido Scarabottolo, uno dei più celebri illustratori italiani contemporanei.
20,00 19,00

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