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All'Insegna del Giglio: Contributi di archeologia medievale

Tutte le nostre collane

Vitreum, alumen, sablonum. I manufatti vitrei in Terra d’Otranto tra Medioevo e prima età Moderna (secoli XIII-XVI)

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2020
pagine: 170
In questo volume si presenta un approfondimento sul tema della produzione e circolazione del vetro in Puglia meridionale, con particolare attenzione al territorio salentino, nel periodo che va dal XIII al XVI secolo. Si tratta di uno studio che, attraverso l’intreccio di testimonianze archeologiche, fonti scritte e dati analitici, ha consentito di individuare nuovi indizi e spunti di riflessione per arricchire e ridiscutere il quadro delle conoscenze dei reperti vitrei in uso in Terra d’Otranto, offrendo nuove prospettive di ricerca. Le analisi archeometriche associate alla classificazione tipologica dei reperti si sono rivelate uno strumento efficace per la ricostruzione di scambi commerciali e aspetti produttivi, fornendo indicazioni sulle specificità delle ricette utilizzate, sulle materie prime e le tecnologie impiegate, al fine di determinare luoghi di produzione e/o provenienza, tipologia di risorse naturali e forme di approvvigionamento.
36,00 34,20

«Pro maiore sanitate hominum civitatis...et borgorum». Lo smaltimento dei rifiuti nelle città medievali dell'Emilia Romagna

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 260
Ma è proprio vero che il Medioevo fosse così “lurido” e soprattutto che il problema non fosse avvertito? Per rispondere a tali domande questo libro tenta di indagare proprio il rapporto del cittadino medievale con l’igiene e lo fa attraverso l’analisi delle strategie per lo smaltimento dei rifiuti messe in atto in contesti di tipo urbano diversi geograficamente (rivolgendo la propria attenzione all’Emilia Romagna), cronologicamente (si va dal XIII secolo, momento della comparsa negli statuti cittadini di precise norme riguardanti il problema affrontato, al XVI secolo) e socialmente. Non solo immondizie, quindi, non solo oggetti scartati, ma “butti”, discariche, latrine, fogne considerati non più solo dei contenitori, ma soggetti autonomi di ricerca, parti di processi e di complesse strategie di smaltimento che permettono di far luce su vari aspetti legati alla vita quotidiana degli uomini del passato. Allo studio delle fonti materiali si affianca poi l’analisi delle fonti scritte, per comprendere quali meccanismi e quali logiche abbiano guidato l’agire pubblico nel momento in cui, attraverso statuti e legislazioni, si tentò di affrontare il problema del decoro e della pulizia.
56,00 53,20

Edilizia residenziale medievale dell'Appennino reggiano (secoli XI-XIV). Maestranze, committenti e ambienti tecnici

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 192
Questo lavoro riassume e presenta i risultati di tre anni di ricerche condotte nei territori dell’Appenino tosco-emiliano, con particolare attenzione per le zone comprese entro i limiti della provincia di Reggio Emilia. L’oggetto principale dell’indagine sono le architetture domestiche medievali, tanto quelle ancora conservate in elevato quanto quelle emerse nel corso delle campagne di scavo archeologico, da quelle più risalenti nel tempo fino alla svolta tardomedievale. L’attenzione è stata rivolta non solo a uno studio tipologico dei modelli architettonici e alla loro evoluzione, ma anche alla comprensione del potenziale bacino di informazioni che questo particolare tipo di fonte rappresenta per la storia sociale, economica, insediativa e culturale del territorio. Attraverso lo studio intrecciato tra testimonianze archeologiche e fonti scritte si sono messe in luce alcune peculiarità insediative proprie dell’Appennino reggiano, derivanti dagli eventi che hanno plasmato le comunità umane che lo hanno abitato nel corso dei secoli medievali.
44,00 41,80

Tradizioni costruttive nell’Alto e Medio Adriatico (secoli VII-XI). Eredità e innovazione nell’alto medioevo

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2018
pagine: 372
Il volume pubblica la tesi di dottorato e il Premio SAMI 2016 di Serena Zanetto che illustra singolari esempi di un’architettura ‘di pregio’, figlia delle alte committenze e che è per lo più destinata al culto; poiché è attraverso questi cantieri che passano le novità più importanti, e poiché i luoghi di culto rappresentano un punto di vista privilegiato per studiare l’architettura alto-medievale, il focus di questo lavoro viene posto su una serie di chiese e di complessi architettonici di committenza molto alta, distribuiti lungo le coste alto adriatiche e dalmate. Alcuni di essi, come il complesso episcopale di Aquileia, rappresentano dei punti chiave per conoscere l’evoluzione delle tecniche costruttive e sono da molto tempo al centro di dibattiti, soprattutto di storici dell’arte e dell’architettura, per la complessità delle loro sequenze stratigrafiche che dalla tarda antichità arrivano al romanico senza soluzione di continuità. L’analisi archeologica degli alzati, e una revisione critica della bibliografia, hanno consentito di avanzare nuove proposte interpretative, prima di allargare il focus a tutto l’Alto Adriatico e alla Dalmazia.
52,00 49,40

Cantieri, maestranze e materiali nell'edilizia sacra a Milano dal IV al XII secolo. Analisi di un processo di trasformazione

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2016
pagine: 160
La città di Milano, inclusa nel novero delle grandi capitali imperiali e cristiane del mondo antico, ha ancora oggi un riflesso concreto nel grado di conservazione di importanti testimonianze monumentali dell'antichità romana e medievale. Tra questi edifici, le grandi basiliche milanesi, in molti casi fondate da Ambrogio, che rivoluzionò l'assetto della città antica costruendo alcuni tra i luoghi di culto più importanti della cristianità delle origini, sono da sempre contesti privilegiati per lo studio dell'edilizia storica a carattere ecclesiastico, di età paleocristiana, altomedievale e romanica, il cui ruolo propulsore e innovatore è noto nell'ambito della rivoluzione del "romanico lombardo". Nonostante la moltitudine di studi pregressi, lo stato dell'arte rivela tuttavia una carenza di indagini condotte nell'ottica dell'analisi archeologica del costruito: un vuoto di conoscenza nel quale si colloca questo volume, nell'intenzione di ricostruire la storia evolutiva delle tecniche costruttive di edilizia sacra e di fornire un inquadramento preliminare e sinottico delle dinamiche e delle realtà dei cantieri storici, nel lungo arco cronologico compreso tra il IV e il XII secolo.
30,00 28,50

Comacchio nell'alto medioevo. Il passaggio tra topografia e geoarcheologia

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2015
pagine: 138
Il paesaggio antico del delta del Po è oggetto di studi di varia natura da diversi decenni. Potremmo azzardare, anzi, che questo territorio attiri l'attenzione dei ricercatori da secoli, come sembrano suggerire alcune carte settecentesche contenenti mirabili tentativi di ricostruzione del paesaggio di età romana e medievale sulla sola base delle fonti scritte. La presente ricerca ha fatto ricorso a metodi essenzialmente topografici come il telerilevamento, lo studio della cartografia storica, della toponomastica e delle fonti scritte. Tuttavia, nella convinzione che occuparsi di archeologia dei paesaggi significhi anche saper declinare il rapporto uomo-ambiente al livello del singolo sito, essa ha previsto il ricorso a discipline analitiche ma contemporaneamente microinvasive come la geoarcheologia. Con la collaborazione di specialisti di diversi settori, si è tentato, dunque, di sistematizzare da un lato quanto finora prodotto e, dall'altro, di creare nuove conoscenze su specifici ambiti paesaggistici.
28,00 26,60

Insediamenti civili e religiosi nella media e alta valle del Potenza (MC)

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2014
pagine: 166
In questo volume viene pubblicato il premio Ottone d'Assia e Riccardo Francovich 2013. Il lavoro presenta un'approfondita ricerca archeologica sulla vallata del Potenza (MC) (settore centrale delle odierne Marche) che rappresentò a lungo, dall'età romana a quella pienamente medievale, una zona di confine, acquisendo caratteristiche proprie e rappresentando un corridoio insediativo vitale e longevo. Il dato storico-documentario, qui ricognito in tutte le sue potenzialità, e quello archeologico offrono una lettura diacronica del paesaggio della media e alta valle, che inizia in età tardo antica e termina con gli ultimi secoli del medioevo, alimentata da una costante cucitura tra lo scritto e il costruito. Il territorio preso in esame conserva, infatti, pregevoli sopravvivenze e, sebbene siano ancora poche le occasioni d'indagine archeologico-stratigrafica a esse associate e orientate al periodo medievale, questo testo si presenta come un primo e imprescindibile passo per una lettura storica multidisciplinare di questo comprensorio, con i dovuti rimandi al contesto regionale e nazionale.
25,00 23,75

Tra canone e innovazione. Lavorazione delle epigrafi nella Langobardia minor (secoli VIII-X)

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2013
pagine: 100
Il volume accoglie i dati provenienti da un'analisi comparata sulle variazioni grafiche e le innovazioni tecniche riguardanti una particolare area dell'Italia longobarda, quella del ducato di Benevento, nel suo periodo di massima espansione economica e culturale. L'indagine, svolta sui manufatti epigrafici provenienti dai principali contesti urbani (Benevento e Capua) e monastici (Montecassino e San Vincenzo al Volturno) ha permesso di evidenziare i saldi legami intercorrenti tra scrittura e forme del potere, con la messa in evidenza di officine lapidarie "riservate" a committenze auliche e botteghe artigianali di livello medio-basso. All'indomani degli sconvolgimenti seguiti alla caduta del Regnum nel 774, l'epigrafia italo-meridionale ha saputo assorbire, inoltre, gli stimoli provenienti dall'ambiente franco, con il conseguente sviluppo di espressioni innovative e caratterizzanti soprattutto in ambito monastico.
25,00 23,75

Archeologia urbana a Firenze. Lo scavo della terza corte di Palazzo Vecchio (indagini 1997-2006)

Libro
anno edizione: 2013
pagine: 230
Il volume presenta l'indagine archeologica eseguita a Palazzo Vecchio, che ha consentito di riportare alla luce parte del teatro romano su cui si sono depositate stratificazioni databili fino all'epoca moderna. I dati emersi durante l'indagine hanno permesso di mostrare come il teatro, costruito in occasione della fondazione di Florentia, cambiò la sua destinazione d'uso in età tardo antica. Successivamente il monumento si trasformò in una sorta di contenitore in cui si riversarono consistenti dark layers. Tra la s. m. dell'XI e il XII sec., poi, l'area del teatro fu recuperata con la realizzazione di edifici, torri, livellamenti e terrazzamenti. In seguito i ruderi della struttura, che manteneva comunque intatta la sua mole, entrarono a far parte di quello spazio urbano gestito dalla famiglia degli Uberti, che ne fece una vera e propria enclave urbana. Il volume accoglie un cospicuo catalogo dei ricchi reperti ceramici bassomedievali, ritrovati con lo scavo, e che tornano, poi, a parlarci di un'economia complessa frutto di una società in forte crescita.
25,00 23,75

25,00 23,75

28,00 26,60

Le sculture ornamentali «veneto-bizantine» di Cividale. Un itinerario artistico e archeologico tra oriente e occidente medievale

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2011
pagine: 256
Il volume è frutto di un'ampia ricerca che illustra e analizza l'apparato scultoreo medievale conservato al Museo Nazionale di Cividale del Friuli, sia dal punto di vista storico-artistico che archeologico e architettonico. L'orizzonte cronologico si situa tra il XII e il XIII secolo. Vengono prese in esame le decorazioni di patere, formelle, cornici marcapiano con numerose varianti, usate come elementi architettonici; le decorazioni richiamano a legami con il vicino e medio Oriente attraverso la mediazione del mondo bizantino e arabo. A questo apparato iconografico non sono escluse le ceramiche usate come bacini. Una parte significativa della ricerca è dedicata all'analisi dei materiali, marmi e pigmenti storici, che ha rivelato una ricca gamma cromatica insieme anche all'uso del lapislazzulo. L'analisi dei materiali e altre considerazioni archeologiche e topografiche hanno permesso di ipotizzare che le sculture di Cividale siano ciò che resta del prestigioso palazzo patriarcale voluto da Paolino d'Aquileia all'inizio dell'VIII secolo e abbattuto nel XVI.
25,00 23,75

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