Il volume analizza le modalità di inserimento degli immigrati stranieri nei mercati metropolitani contemporanei, confrontando due contesti dell'Europa settentrionale (Berlino e Parigi) con due casi dell'Europa meridionale (Barcellona e Milano). Ovunque il lavoro ricco delle fasce professionali avvantaggiate dalle trasformazioni delle grandi città richiede in vario modo il lavoro povero di nuovi immigrati. Questo sviluppa dinamiche autopropulsive e sforzi di promozione, attivando legami sociali basati sulla comune origine, con la formazione di quelle che vengono definite "reti etniche". Le metropoli sono i luoghi cruciali dell'interazione e del conflitto destinate ad anticipare trasformazioni sociali che coinvolgeranno tutta l'Europa.