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Progedit: Marsia

Tutte le nostre collane

Confiteor. Poesie d’amore e altre trasgressioni

Libro: Libro in brossura
editore: Progedit
anno edizione: 2020
pagine: 136
«Il punto di non ritorno è anche il punto da cui guardare indietro per chiudere conti rimasti aperti o per lasciare un testamento morale o anche, più semplicemente, per dichiarare alla “donna”, al “figlio”, alla “città” il suo immenso, ancorché metamorfico, amore. Ed eccoci all’oggetto più profondo e autentico di questo libro: ho messo fra apici i tre destinatari degli amori del poeta, poiché, al di là dell’identificabilità delle figure e dei luoghi di cui si parla in questi versi […], mi sembra che questa poesia trovi la sua maggior forza quanto più le “occasioni” reali della vita attivano funzioni – diciamo così – universali. Allora il carattere familiare, domestico, quotidiano implicito in queste confessioni in versi – che in altri autori della medesima generazione di Bizzarro mi pare più volutamente marcato, quasi fino al diarismo – non è forse lo scopo ultimo della raccolta, ma piuttosto un veicolo, un codice attraverso il quale consegnare, insieme a un estremo dono d’amore, un ordine morale.« (Dalla Prefazione di Daniele Maria Pegorari)
15,00 14,25

Gli dei sono fuggiti

Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2020
pagine: 180
«Ho scritto questi versi lungo gli ultimi quarant’anni. Forse non tutto era degno di essere conservato, ma assicuro il lettore che ho cacciato molto loglio e salvato un po’ di ortiche. Mi accorgo di aver tenuto conto di alcune esigenze che illustro qui di seguito. C’è una vena metafisica che accompagna tutta la parte legata al viaggio: nello stesso tempo un desiderio di nebbia e di sereno. Superati i tre quarti del viaggio, la voglia di tirare le somme sulla qualità del cammino. Ma in linea di massima ho provato a sperimentare più formule espressive, a dare conto dell’accumulo di molte esperienze e a produrre una poetica diversa, più che del sommerso, del salvato. La chiamerei: discarica differenziata della memoria. I metodi che mi accorgo di aver frequentato sono vari: la satira oraziana intesa come racconto odeporico, dipanato nel tempo e nello spazio, e la ballata che riprende il capitolo cinquecentesco dove si descrive, attraverso la chiacchiera e senza l’essenzialità della poesia, il banale quotidiano. E insieme ho coltivato l’esplosione sardonica e folgorante di molte stagioni letterarie. Il risultato purtroppo non mi soddisfa. Ma neppure mi dispiace.» (Raffaele Nigro)
15,00 14,25

Poema familiare. Il disordine naturale delle cose

Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2020
pagine: 120
Ogni famiglia è un microcosmo, dentro v’è di tutto come in un reticolato di strade dritte o tortuose che si incrociano e di altre che fingono uno sbocco ma non vanno da nessuna parte; in una famiglia le anime convivono e, anche quando si separano, in realtà non si dimenticano. Ma la morte le estingue del tutto o no, o solo in parte? Se cambia la topografia familiare che conoscevamo, fino a quando ne resta memoria? Alla fine decadono o no le nostre personali responsabilità o ne avanza traccia in quelli che vivranno ancora? Sono alcune delle domande esistenziali che si pone l’autore in questo Poema familiare, con il quale, ironizza, “mi sono giocato le carte (i documenti?) che mi condurranno all’ultima dogana”. Forse a nessuno queste pagine gioveranno, salvo convincere che parlare di poesia, e leggerla, è comunque lenitivo passatempo se non toccasana, ma che, quando diciamo “addio”, è davvero per sempre e più a niente si rinvia.
13,00 12,35

La pace del movimento

Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2019
pagine: 112
Il cammino porta a riconoscere se stessi per trasmettere alle generazioni future quello che si è imparato durante la vita. Ma spesso l'uomo si fa prendere da angosce e insicurezze dovute all'ascolto tacito dei pensieri circostanti, quando in realtà non deve far altro che proseguire seguendo la propria volontà. La pace del movimento cerca di inglobare questi temi sin dal titolo. Nel cammino proviamo a scoprire le nostre capacità e i nostri limiti per perfezionarci ai fini di divenire uomini puri. La ricerca interiore porta l'assoluta pace nel percorso che intraprendiamo. L'intento è quello di credere in se stessi, cercando di superare ogni ostacolo. Durante il tragitto rimaniamo svegli con la mente e addormentati con il corpo. Solo in questo stato riusciamo a sognare la libertà di movimento. Ci troviamo all'interno di un grande parco dove sono presenti tutti i nostri sogni. Essi possono incrociarsi, ma rimarranno sempre distinti perché personali.
12,00 11,40

Riverberi d'amore. Ante litteram

Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2018
pagine: 124
Bisogna farsi viaggiatori per scrivere, rincorrere il pensiero, comporre la parola e far sì che le altre prendano vita, forma, colore. "Riverberi d’amore" è un insieme di tutto ciò, una ricerca interiore dell’autore, un viaggio inverso all’interno di sé, una corrispondenza con sé stesso. A volte introspettivo, altre sofferente ai mali del mondo. L’opera ha un sottotitolo: "ante litteram" come a evidenziarne il tempo, i giorni, le notti, una metamorfosi che ha attraversato l’anima dell’autore. Una ricerca che parte da lontano. E non mancano tormenti, paure, speranze… un caleidoscopio di emozioni. La capacità dell’autore ci trasmette tutta l’attitudine estetica della sua arte, della sua essenza. Quella capacità di assorbire la gioia e il dolore dell’esistenza facendone a noi dono, legandoci immobili alla sua scrittura, modulandone forme e accenti. È un viaggio affascinante il suo, attraverso l’inquietudine della sua anima, ove attinge e prende forza colorando i nostri spazi vuoti in questa sua infinita ricerca d’amore...
12,00 11,40

Perfette imperfezioni

Libro: Libro in brossura
editore: Progedit
anno edizione: 2017
pagine: 108
Michele Damiani, “pittore della passione serena, calma e gioiosa”, come lo definisce Tahar Ben Jelloun, ha un afflato con la poesia. I suoi versi s’inerpicano lenti e ieratici, ora distaccati, ora sodali di un’emozione, di un sentimento. E tra liriche ormai alla terza raccolta e segni di una tela infinita il poeta ingaggia una severa battaglia per ricomporre in maniera sinestetica il suo approccio alla bellezza. L’artista racconta: “Accade sempre più spesso che la mattina, dopo il caffè e una rapida scorsa ai giornali, all’apertura dello studio mi accorgo di come, durante la notte, qualcuno ha creato confusione tra libri, tele e cavalletti. Mi sorge un dubbio. Vuoi vedere che gli oggetti, i personaggi che la mattina invento per i dipinti, la notte si coalizzano per dare battaglia alle storie, ai versi dei miei libri? Parole e immagini, le une contro le altre armate di penne e pennelli per la conquista del territorio. Naturalmente finisce che storie, burattini, parole, personaggi e altri compagni di viaggio mi rovinino la giornata. Risultato? La mia ricerca di perfezione creativa si tramuta in una perfetta imperfezione”.
16,00 15,20

Di quel poco che resta

Libro: Libro in brossura
editore: Progedit
anno edizione: 2015
pagine: 124
Una nuova raccolta di poesie in cui si alternano a fronte versi e disegni. La silloge è divisa in parti significative: la prima è intitolata al Mare, cui segue una sezione dedicata agli Amici, agli scrittori, agli intellettuali, agli artisti, con i quali Damiani ha intrattenuto rapporti di conoscenza diretta o di affinità letteraria. Altre sezioni quella riservata ai Quadri, e quella per gli Affetti: dalla madre Grazia al padre fisarmonicista. Infine un pensiero ai Luoghi, dalla Bari, "grigia di nulla/nel mattino", riscattata in parte dalla presenza di un extracomunitario, alla Tabriz della sofferenza di Malika, a Firenze, Parigi. Al di là delle affinità che già Raffaele Nigro aveva indicato nella Prefazione alla prima raccolta vive, in Damiani, l'eredità migliore e matura di quella generazione di poeti che, partita dall'esempio splendido di Bodini, aveva poi maturato un lirismo di tipo corale e plurale, capace di farsi, se non proprio canto generale alla Neruda, almeno prospettiva di un colloquio fraterno con l'altro, al di là delle chiusure aristocratiche dell'ermetismo e anche dello stupendo snobismo dispersivo e franto dell'ultimo Montale.
16,00 15,20

Versi a Teocrito

Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2015
pagine: 100
La memoria e il viaggio costituiscono la trama e l'ordito del poemetto "Versi a Teocrito", ambientato a Delfi e nei meandri della coscienza. La storia, il mito e i racconti dell'infanzia stimolano l'autrice a misurarsi con il reale e l'invisibile. Un congresso internazionale di poesia ad Atene e Creta porge l'occasione per inoltrarsi nell'antica Grecia e coglierne le suggestioni. Con la complicità di Omero e Pitagora, Orazio e Saffo, la poetessa sfida gli idoli e le parole, bussa alla porta del mistero, districandosi tra ruderi e leggende, idilli e vaticini. Il magma che ne deriva procura "brividi metafisici" e sensazioni che innalzano e sotterrano. Teocrito e Demetra sono testimoni del volo e dell'immersione nelle acque dell'Egeo e dell'inconscio. Il cammino della conoscenza succhia sangue, ma riserva meraviglie. Metamorfosi e dialogo connotano il testo dal "nitore classico" che coinvolge e affascina, a conferma delle rilevanti capacità creative e stilistiche della poetessa. L'opera, con una Prefazione di Ettore Catalano, è corredata delle traduzioni in greco, inglese, tedesco e russo.
15,00 14,25

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