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Morlacchi: Transitions. Collana di studi sulla traduzione e l’interculturalità nei paesi di lingua inglese

Tutte le nostre collane

Il corpo dell'altro. Percorsi su diversità ed esclusione nel Frankenstein di Mary Shelley

Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2020
pagine: 186
È utile avvalersi di sguardi plurimi e interdisciplinari per rileggere il Frankenstein di Mary Shelley. Il volume propone diverse angolature critiche per assecondare la ricchezza di un caleidoscopio inesauribile. Il romanzo di Mary Shelley, per quanto designato come un caposaldo del genere fantastico-gotico, resta un unicum che annulla ogni confine di genere. Nell’intima costituzione genetica porta in sé già la cifra dell’“andare oltre”. È un crocevia di scritture discorsive: racconto della crescita, favola pedagogica, scrittura di viaggio, riscrittura mitico-allegorica, racconto epistolare, racconti di vita, ibridazione letterario-scientifica. È necessariamente un grande pastiche letterario, ed anche scientifico e filosofico, in cui risuonano tracce profonde del pensiero di eminenti personalità letterarie e scientifiche di tutti i tempi e di tutti i luoghi, poiché come insegna Paracelso, l’alchimista prediletto dall’ancora acerbo studioso, in Victor Frankenstein, prima della “separazione originaria” non vi era distinzione dei saperi. Con contributi di Antonella Cagnolati, Manuela D'Amore, Eleonora Federici, Tiziana Ingravallo, Alessandra Squeo, Luigi Traetta, Anna Nunzia Troiano.
15,00 14,25

Millennium Ballard

Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2020
pagine: 256
James Graham Ballard è un autore che ha sempre mostrato una spiccata propensione ad assorbire come una spugna quello che una volta si chiamava lo Zeitgeist, lo Spirito del Tempo. James Ballard ha anticipato nei suoi romanzi il mondo in cui viviamo, ma soprattutto il mondo che ci aspetta, il mondo che si sta preparando per noi, il mondo di quella che Ballard definiva come “la morte degli affetti”, cioè l'incapacità dell'essere umano contemporaneo di provare empatia per le sofferenze degli altri, di emozionarsi di fronte ad immagini di sesso o di violenza, anche le più efferate. Ballard ha intuito prima di tutti gli altri che l'uomo contemporaneo sta attraversando una nuova fase della sua evoluzione, sta subendo un adattamento evolutivo a quell'immaginario massmediatico di sesso e violenza che caratterizza la nostra epoca. Leggendo le cronache di questi anni, non possiamo che dargli ragione. È questo il futuro che ci aspetta.
16,00 15,20

The body metaphor. Cultural images, literary perceptions, linguistic representations

Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2018
pagine: 252
18,00 17,10

La traduzione messa in scena. Due rappresentazioni di Caryl Churchill in Italia

Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2017
pagine: 300
La traduzione messa in scena offre uno studio sulla traduzione del teatro britannico contemporaneo in italiano a partire da due testi della drammaturga inglese Caryl Churchill, Seven Jewish Children (2009) e Cloud Nine (1979). All’incrocio tra gli studi sul teatro e sulla traduzione, con particolare attenzione ai feminist translation studies, il volume mette in dialogo la linguistica del testo con le specificità dell’espressione orale e il processo intersemiotico della messa in scena. Inoltre, l’intreccio tra il teatro e la traduzione femminista permette di riflettere sulle caratteristiche pragmatiche e discorsive dell’inglese e dell’italiano, utilizzando l’analisi traduttiva per approfondire le questioni linguistiche e culturali relative alle politiche di genere in relazione al carattere deittico del testo teatrale. La traduzione per il teatro si costituisce come “traduzione senza originale”, che guarda alla rappresentazione del testo d’origine, ma anche alla traduzione messa in scena, che ha l’arduo compito di metterlo in dialogo con la contemporaneità.
17,00 16,15

Del performativo. Reti, corpi, narrazioni-Performativity. Networks, bodies, narrations

Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2017
pagine: 306
Dopo la lunga parabola antinarrativa che aveva segnato le avanguardie del Novecento tra modernismo e postmodernismo, l’arte della narrazione oggi sembra godere di una straordinaria reviviscenza e disseminazione transmediale, e la stessa delimitazione tra narrativo e antinarrativo diventa sempre più tenue e sfumata. I saggi qui raccolti provano a far dialogare diverse declinazioni critiche del performativo – dall’approccio semiologico e filologico a quello sociologico e mediologico, dalla critica letteraria e culturalista alle estetiche teatrali e visuali – per investigare alcuni aspetti salienti di questa doppia urgenza affabulatoria e performativa del contemporaneo, come la questione della memoria, il dibattito sul genere, lo spettro delle tecnologie. L’articolazione del volume è scandita in tre sezioni strettamente interrelate: la prima offre una disamina dello storytelling come pratica sociale e ricreativa in relazione al quotidiano, alla memoria e al capitale culturale; la seconda discute la decostruzione del genere e le dinamiche recitative della performance come narrazione incarnata; la terza affronta la traduzione interculturale di verbale e visivo.
18,00 17,10

Vulnerability. Memories, bodies, sites­Vulnerabilità. Memorie, corpi, spazi

Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2016
pagine: 474
La presa di coscienza della fragilità, quale stato di fatto ontologicamente antropico, costituisce un passo essenziale nel percorso di costruzione di una pratica di resilienza, poiché, solo riconoscendo la comune matrice di vulnerabilità, si possono trovare i mezzi adeguati per affrontarla e sostenerla, facendone un punto di forza e un sostegno collettivo. Il linguaggio, quale elemento riempitivo dello spazio di convivenza sociale, gioca un suo ruolo fondamentale, come mezzo attraverso il quale si entra in comunicazione con gli altri, si condividono le diverse categorie di concetti e quindi anche l’essere, tutti, vulnerabili. I saggi raccolti in questo volume rappresentano un esempio di come qualsiasi metodo di diffusione, del presente come del passato, denunciando, manifestando e affrontando in solidarietà la vulnerabilità comune, possa attivare un processo che conduca, non a una strategia di protezione “a tutti i costi”, ma, come nota Judith Butler, a superare la “propria”  vulnerabilità, esponendola, raccontandola, proiettandola verso gli altri, relazionandola con quella di tutti.
18,00 17,10

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